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Autore: larryismysoul    23/05/2015    1 recensioni
"Chi era quel ragazzo?".
"Il nome lo sai giá, mamma. Viene a scuola con me, però ha diciassette anni. È tanto dolce con me. Non so, mamma, lo conosco da due giorni ma...c'è qualcosa che in qualche modo mi fa sentire bene con lui. È tutto un casino".
Harry ha quindici anni ed un passato difficile alle spalle.
Louis invece di anni ne ha diciassette.
Si incontreranno nel cortile della scuola, e per loro tutto cambierà.
Pairings
Harry/Louis Zayn/Perrie Liam/Sophia Niall/new female character
High school AU
cute!Harry insicure!Harry sweet!Louis
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I love the way you make me feel.


Louis ha diciassette anni, sta per iniziare la quarta liceo, e settembre è ormai alle porte.
Conoscerá Harry, un misterioso e fragile ragazzo di quindici anni, all'inizio della scuola, che riuscirá ad aprirsi solo con Louis.
E in Louis stesso nascerá un amore incodizionato ed un incredibile senso di protezione nei confronti di Harry, e questo ricambierá allo stesso modo.
Ma ci vorrá del tempo, ovviamente.

La storia di Harry è difficile.
Ha sempre vissuto una bella vita, circondato dall'amore dei suoi genitori e di Gemma, sua sorella.
Ma, all'etá di quattordici anni, si è accorto di essere attratto dai ragazzi, le ragazze non erano assolutamente tra i suoi interessi.
Un suo compagno di scuola lo aveva notato, si piacevano, così si erano messi insieme.
Un giorno, fuori dalla scuola, all'orario di uscita, davanti a tutti i loro amici -e anche al padre di Harry-, a quest'ultimo è scappato un innocente bacio sulle labbra, com'erano soliti fare, ma non aveva pensato alle reazioni delle altre persone.
Il suo ragazzo aveva negato tutto, dicendo che Harry aveva una cotta per lui ed era un "fottuto schifosissimo frocio", così il ragazzo si era ritrovato in breve tempo deriso dai suoi stessi amici, ma non si era ancora preparato al peggio.
Suo padre non aveva parlato per tutto il viaggio verso casa, e quando arrivarono, sfortunatamente Harry si ricordò che Anne e Gemma erano in giro a fare shopping.
Era completamente solo con suo padre.
"Allora, Harry, tua madre e tua sorella lo sapevano, vero?".
"Pá, posso-".
"Rispondi e basta!" aveva sbattuto una mano a pugno sul tavolo, facendo saltare Harry sulla sedia.
"Si, lo sapevano. Ma lui era il mio ragazzo, non ero solo io che-".
"Che schifo. Che schifo, cazzo. Sei un errore, questo lo sai, vero?".
Harry era un disastro di lacrime, ed era rimasto impassibile mentre suo padre aveva iniziato a picchiarlo selvaggiamente.
Lo avrebbe detto a Anne, non aveva dubbi. Harry, ormai con gli occhi neri e i lividi sparsi per il corpo, era riuscito a trascinarsi nella sua stanza.
Si era addormentato e basta. Quando Anne era venuta a sapere dell'accaduto, aveva cacciato il suo ormai ex marito dalla casa, e si erano trasferiti subito in un'altra cittá.


Louis, invece, era un ragazzo normalissimo. Gay dichiarato, pieno di amici, casinista ed innamorato dell'amore.
Ed era bellissimo. Ragazzi e ragazze di ogni etá cadevano ai suoi piedi, ma lui non era ancora riuscito a trovare quello giusto, prima di Harry.
Torniamo a noi. È il primo giorno di scuola, Harry e Louis sono giá davanti al cancello.
Ognuno ha il proprio cellulare in mano.
Stanno camminando, quando, ad un tratto, si scontrano uno contro l'altro, e a Harry cadono i libri dalla borsa.
Avete presente quei film americani in cui il ragazzo aiuta la ragazza e poi si guardano negli occhi e… È andata proprio così.
"Oops, scusa".
"Ciao! Adesso ti aiuto a-".
Louis si blocca quando Harry alza lo sguardo e incrocia gli occhi con i suoi.
Quel verde bottiglia è il colore più bello che abbia mai visto.
Si inginocchia e aiuta il piccolo ragazzo a raccogliere i suoi libri. "Louis" gli porge la mano. "Harry" gli risponde, prendendogli la mano e sorridendo.
Oddio, ha anche un nome bellissimo, e…ah! Quelle fossette!
"Be', ci vediamo, Louis. E grazie".
"Ciao, Harry".
Louis sorride come un idiota mentre il minore si gira e va via. Colpo di fulmine.
Qualcosa si è mosso all'interno di entrambi, il cuore di tutti e due si è ingrandito un po' per fare spazio a qualcosa di nuovo.
L'amore.
Il giorno dopo, si incontrano di nuovo, questa volta nel bagno.
"Harry, senti…".
"Dimmi?".
"Ti andrebbe di venire a prendere un gelato con me, oggi pomeriggio? Poi magari facciamo un giro e-".
"Si, mi andrebbe. Ci vediamo dopo, Lou".
E allora, uscendo dal bagno, gli stampa un bacio sulla guancia. Louis sorride come un idiota, e si massaggia la il punto dove Harry ha posato le labbra.
Si ritrovano all"uscita da scuola, e Harry è felice come non mai.
"Hei, ciao. Andiamo?".
"Si".
Si avvicinano uno all'altro, e iniziano a camminare.
"Ti dispiace se mando un secondo un messaggio? Devo dire a mia madre che non torno a casa per pranzo…".
"No, piccolo, fai pure". Piccolo? Louis si schiaffeggia mentalmente. Da dove gli è uscito?!
Harry invece arrossisce, e sorride a testa bassa.
"Okay, fatto".
Louis gli accarezza un braccio, e quando arriva alla mano, la intreccia alla sua. Quando se ne accorge, la stacca subito.
"Oh, scusa, davvero non-".
"Hei, è okay. Puoi tenermi la mano, mi piace".
Così, continuano a camminare insieme.
Arrivati alla gelateria, Harry sceglie un cono grande alla fragola, e mentre sta per pagare, Louis lo precede.
"Faccio io, non ti preoccupare".
"Ma io-".
"Dai Haaar".
"Okay, grazie".
Louis, invece, prende una coppetta al cioccolato.
Si allontanano e vanno a sedersi su una panchina. Finiscono il gelato in pochi minuti, e Harry si appoggia alla spalla di Louis, che rabbrividisce. Si piacciono davvero tanto. E si conoscono solo da due giorni!
"Mi-mi dai la mano?" chiede Harry, arrossendo.
"Certo, piccolo". E poi non parlano più. Sono solo loro due, seduti sulla panchina al parco, uno appoggiato all'altro e con le mani intrecciate.
"Ti va di venire a casa mia? C'è solo mia madre, possiamo mangiare qualcosa e, non so, parlare un po' per conoscerci meglio…". Harry sussulta, sentendo la voce di Louis direttamente nel suo orecchio.
"Scusa, Lou, credo di dover andare a casa. Magari domani, okay?".
"Oh- ti accompagno?".
"Si, se vuoi".
"Okay, andiamo. Oh, aspetta, puoi-puoi darmi il tuo numero?".
"C-certo". Tira fuori il telefono e Louis copia il numero.
"Andiamo, dai". Si alzano e, ancora per mano, si incamminano verso la casa di Harry. Arrivati davanti alla porta, non riescono a staccarsi uno dall'altro.
"Grazie, Lou. Mi hai fatto sentire bene dopo tanto tempo, oggi. Possiamo vederci ancora?".
"Certo, piccolo. Posso dirti una cosa?".
"Si?".
"Sei davvero bellissimo". Harry abbassa la testa e sorride, arrossendo violentemente.
"Owh, grazie".
"Oh, guarda come sei tenero! Sei tutto rosso!". Louis si avvicina a Harry e lo abbraccia forte, lasciandolo senza fiato. Lo schiaccia tra la porta e il suo corpo, coprendolo. Harry gli posa una mano sulla guancia. "Anche tu sei bellissimo" gli sussurra, e in poco tempo sono fronte contro fronte.
"Mi piaci".
"Anche tu". Proprio mentre le loro labbra stanno per toccarsi, la mamma di Harry apre la porta, facendolo quasi cadere. Fortunatamente, Louis lo tiene stretto, evitandogli la caduta.
"Grazie" mormora. Intanto Anne li guarda, perchè Harry non la ha nemmeno salutata. Così, tossisce sonoramente per farsi notare.
"Oh, emh…ciao, mamma".
"Dove sei stato?".
"Mamma, lui è Louis". Louis stringe la mano a Anne, che sorride.
"Buongiorno signora Styles. Io sono Louis, e, complimenti perchè suo figlio è davvero bellissimo". "Louu!" si lamenta Harry, arrossendo.
"Oh, grazie, lo so. Vuoi restare a pranzo da noi?".
"No, grazie. Mia madre mi aspetta".
"Okay, allora io vado dentro. Spero di rivederti presto".
"Puó contarci". Anne rientra in casa, e Louis fa per allontanarsi, ma Harry lo ferma.
"Be', io andrei, ci vediamo domani, Harry".
"Aspetta! Credo-credo di doverti un bacio".
"Hei, è okay se non vuoi". Harry si avvicina a Louis, lentamente. I loro respiri si estinguono, quando si guardano negli occhi. Harry sorride, mentre Louis posa le labbra sulle sue. Quando si allontana un po', staccandosi dal bacio, arrossisce come al suo solito.
"Mi piacciono le tue labbra" sussurra Louis, per poi accarezzarle con due dita, baciandogli la fronte. Harry chiude gli occhi e lo lascia fare. Nessuno, a parte sua madre, era mai stato così dolce e delicato con lui.
"Vado. Ci vediamo a scuola, piccolo".
"Ciao, Lou". Louis gli prende la mano destra e ne bacia il dorso. Harry lo osserva mentre se ne va, sorridendo. Si è preso una bella sbandata. Rientra in casa, e sua madre lo tempesta di domande.
"Chi era quel ragazzo?".
"Il nome lo sai giá, mamma. Viene a scuola con me, però ha diciassette anni. È tanto dolce con me. Non so, mamma, lo conosco da due giorni ma...c'è qualcosa che in qualche modo mi fa sentire bene con lui. È tutto un casino".
Anne si avvicina ad Harry e lo guarda negli occhi.
"Amore, mi raccomando. Se tu sei sicuro che ti piaccia, hai la mia approvazione. Ma se scopro che ti fa soffrire, lo strozzo con le mie mani, okay?".
"Okay". Harry ride.
"Comunque mi piace, cioè, mi ha fatto i complimenti perchè sei bellissimo. Giá mi sta simpatico".
"Meglio così. Grazie, mamma. Ora vado di sopr- oh, oddio, mi ha mandato un messaggio!".

"Vai, vai a parlarci". Harry sale velocemente le scale, sorridendo come un idiota, per dare sfogo al suo sclero da ragazzina. Si lancia sul letto e apre il messaggio.
''Hei bellissimo *cuoricino*! Cosa stai facendo?".
Harry urlicchia nella sua testa.
"Hey personabellapercuinonhoancoraunsoprannome *cuoricino*! Assolutamente niente, tu?".
"Penso a te *emoji del bacio*".
"Aw *emoji che arrossisce*'.
"Non vedo l'ora di vederti domani!".
"Sei ossessionato da me, stupido psicopatico".
"Ehii! Non mi insultare *emoji che piange*".
"Oh, non potrei mai".
"Dovrei essere io l'ironico in questa situazione! *emoji triste*".
"Oops".
"Oops è stata la prima cosa che hai detto quando ci siamo incontrati! *emoji con gli occhi a cuore*". "Okay, sweetcheeks, sei strano".
"Sweet-che-cosa? Sai almeno cosa significa? *emoji con l'occhiolino*".
"Non significa tipo "bella faccia"!?!? *emoji sconvolta*".
"No. Significa "belle chiappe", tesoro".
"Ohh! Non lo sapevo, scusa".
"Aw, tranquillo. È vero che ho un bel culo".
"Allora la prossima volta ci farò caso *occhiolino*".
"Puoi scommetterci. Ora vado, Hazbear, devo portare le mie sorelle a danza. Ciao piccolo orsetto! *emoji che manda i baci*".
"Ciao sweetcheeks *occhiolino*".
Harry posa il telefono accanto a sé, e sospira.
Pensa a Louis tutto il tempo.
Non gli era mai successo prima d'ora, e di bei ragazzi ne aveva incontrati davvero tanti.

 


Angolo autrice

Buongiorno a tutti voi di efp.
Se siete arrivati alla fine di questo capitolo, be', GRAAZIE.
E' la prima storia che pubblico qui, anzi, è la prima storia che pubblico in generale.
Il mio essere una larry shipper accanita (e il fatto che la mia professoressa di lettere mi dica che so scrivere benissimo, ma dettagli), mi hanno spinta a dare sfogo alle mie abilità di scrittrice (ma direi anche no) su questo sito, YAY.
Partendo dal presupposto che sono una persona timida, e che pubblicare una storia su due persone che per me significano davvero molto era l'ultima cosa che mi sarebbe venuta in mente di fare fino a qualche settimana fa (che ve ne frega, direte voi), alla fine ho trovato il coraggio e sono qui.
So che non sono una scrittrice, e che probabilmente questo capitolo fa schifo, ma ho voluto pubblicarlo lo stesso, per sapere le opinioni degli altri riguardo al mio modo di scrivere.
So anche che questo capitolo è corto (l'ho scritto in un momento di noia sugli appunti del telefono, dove conservo tutte le mie lunghissime storie larry mai pubblicate), e che ha bisogno di modifiche, ma eccolo qui.
Ovviamente, se interesserà a qualcuno, continuerò questa storia e ci metterò molto più impegno.
Ci vediamo al prossimo capitolo.
Forse.
-anonima.
   
 
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