Era passata una settimana da quando Ran e i due ragazzi si erano conosciuti così domenica decisero di andare a fare un giro. «Susan, Charles!» urlò Ran che correva insieme a suo padre Goro e il piccolo Conan verso i due ragazzi, «ciao, tutto bene?» chiese loro Susan sorridendo «si grazie, scusate il ritardo!» rispose la karateka «tranquilli, lui è tuo padre?» chiese Charles «sì, papà loro sono Susan e Charles, i ragazzi di cui ti ho parlato» rispose Ran presentando poi i due italo-americani «piacere, io sono il celebre detective Mouri Goro» disse Goro dandosi delle arie, come suo solito «scusate, dove volevate andare?» chiese poi, il piccolo detective «non saprei, tu cosa ci consigli?» disse Charles, portandosi una mano al mento «io andrei al parco, è un posto tranquillo e poi possiamo fermarci a mangiare qualcosa sui tavolini» disse Conan, facendo l’aria da bambino, cosa che gli riusciva perfettamente «uff, io non voglio non mi piace andare al parco!» disse Goro «su papà, perché non iniziamo ad incamminarci, non è male come idea» disse Ran sorridendo «va bene» concluse il detective dormiente! Il gruppo iniziò a percorrere le vie del quartiere quando trovò la strada bloccata dalle auto della polizia, davanti ad esse c’erano l’ispettore Megure, i detective Takagi e Sato e una signora.
«Buongiorno ispettore Megure» disse il detective «oh Salve Goro» «Buon giorno ispettore» dissero Ran e Conan. «ciao ragazzi e i vostri amichi chi sono?» chiese notando i due stranieri «io sono Susan de Ginelli, lui invece è Charles de Mattei, molto piacere» disse la ragazza inchinandosi leggermente «molto piacere» si aggiunse il ragazzo inchinandosi a sua volta «piacere mio, io sono Juzo Megure» rispose L’ispettore «cos’è successo?» chiese poi Goro indicando le macchine della polizia «il proprietario è stato trovato morto in cucina, pensiamo sia stato avvelenato» disse Megure «interessante chi era?» continuò Goro «si chiamava Horiuchi Ogawa aveva 42 anni e viveva in questa casa con la moglie Kayoko Ogawa» disse l’ispettore «mi scusi ha detto Kayoko Ogawa?» chiese Ran «sì, è una professoressa del liceo» continuò l’ispettore «Lo so è una delle mie insegnanti, dov’è adesso?» chiese, Ran preoccupata «Lì con Takagi e Sato, la stanno interrogando. Quando hanno finito puoi andare» rispose Megure «grazie mille!» disse la giovane. «mi scusi ispettore Megure, posso sapere con che cosa è stata avvelenata la vittima?» chiese Susan «Come mai lo volete sapere?» «Le rispondo io ispettore, Susan e Charles sono due grandi appassionati di chimica!» disse Ran che stava aspettando e che ricordava quando i due giovani le dissero le passioni che avevano in comune. «capisco, crediamo che la morte sia sopraggiunta a causa della Belladonna» disse l’ispettore aprendo il taccuino dove vi erano gli appunti «capisco, la Belladonna viene usata in piccole dosi anche in campo terapeutico, sa per caso se la vittima la assumeva?» intervenne Charles «no mi spiace ma posso chiedere» rispose l’ispettore, con espressione sorpresa data la bravura dei due stranieri. «Sei bravissimo!» esclamò Conan che aveva ascoltato la conversazione, incuriosito anche lui dalla bravura dei ragazzi, «grazie mille Piccolo» rispose sorridendo «perché hai chiesto se assumeva la belladonna?» chiese Conan con espressione infantile. «va a loro vantaggio, così potranno sapere se il veleno era in casa o era all’esterno, se l’uomo conosceva, o no, il farmaco» disse Susan che si era aggiunta alla conversazione «capisco, voi sapete per cosa viene utilizzata la Belladonna?» «certamente, la Belladonna è un farmaco con proprietà Antiemorroidari lenitive e Antimuscariniche (autrice: che paroloni!) disse Charles «in sostanza, blocca i recettori che controllano la salivazione e le secrezioni, inoltre induce sonnolenza, stordimento, rilassa i muscoli e aumenta la frequenza cardiaca.» Continuò Susan
«capisco!» disse Conan dopo aver ascoltato la conversazione dei due giovani «ragazzi, secondo la moglie il marito non prendeva il farmaco né lo conosceva», disse l’ispettore avvicinandosi nuovamente al gruppo insieme agli agenti Sato e Takagi. «per cui se la moglie ha detto la verità, il veleno non era presente in casa e quindi il colpevole l’ho ha portato con se» disse Susan ragionando ha voce alta «scusate, è stato trovato un contenitore o qualche cosa, dove mettere il farmaco?» chiese Charles «no mi spiace, la scientifica non ha trovato nulla» rispose Takagi. «capisco, un’altra cosa da quanto è morto l’uomo?» a domandarlo, fu la bella italo-americana «da circa 13 ore» rispose Sato «per cui è morto alle 9 di ieri sera» disse Charles. «un’ultima cosa, se siete sicuri che non si sia avvelenato da solo, avrete dei sospetti?» domandò Susan «Non abbiamo prove per supportare nessuna delle due tesi. Comunque le persone coinvolte e indiziate sono tre, Rui Hikasami un’amica della moglie; quando l’amica non c’è, fa le faccende all’interno della casa perché l’uomo vi è raramente e i due non si conoscevano che di vista. Kioichi Kuroimy il suocero della vittima, non era in buoni rapporti con Horiuchi perché avevano avuto una disputa per i soldi. E Benjiro Tomiky un vecchio amico della vittima erano in ottimi rapporti ed era qui per incontrare il signor Ogawa» disse Sato controllando gli appunti sul taccuino.
Salve ragazzi, sono di nuovo qua per riproporvi l’episodio 4 della mia ff! In questo capitolo c’è un nuovo caso chi è il colpevole? Ringrazio come sempre Michael Jackson per il suo aiuto :)
Ci rivediamo al prossimo capitolo ;) Amelia_6