Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: Hoon21    23/05/2015    2 recensioni
Improvvisamente il Distretto 12 ha una nuova abitante. Una strana ragazza, Demetra, arriva con l'intenzione di ricominciare a vivere. Ma perchè mai una ragazza così giovane deve ricominciare la sua vita così lontana da casa? E qual è, poi, la sua casa? Nessuno sa da dove viene questa strana ragazza e il vero motivo per cui è scappata dal suo Distretto. Segreti, misteri, paure sono racchiusi nella sua anima.
Demetra mostra fin da subito il suo interesse nei confronti di Katniss Everdeen e Peeta Mellark
Riuscirà Katniss a capire cosa voglia questa ragazza e quale segreto la angoscia? Riuscirà Demetra a svelare la verità?
Ma questa verità quale prezzo ha?
//a causa di un problema al pc non posso usare l'accento e sono costretta a utilizzare l'apostrofo//
Se vi ho incuriositi abbastanza, date un'occhiata! Vi aspetto!
Hoon21 :)
Genere: Commedia, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


-Puoi anche farmi sognare quello che vuoi, vero?

-Basta che tu me lo chieda.

-Allora fammi sognare noi.

(Le ragazze dell'Olimpo- L'ultimo desiderio)



Capitolo nono


Cado in uno spazio infinito di materia. Sono tutto e allo stesso tempo niente. Il buio totale e' attraversato da una melodia dolcissima che mi attira sempre di piu' a se. In essa dimentico il mio nome, la mia storia, il mio passato e il mio futuro. Esiste solo la perfezione del subconscio. O forse dovrei chiamarla la mia caduta. Perche' si, sto cadendo.

Non mi importa piu' di farmi male, questa materia impenetrabile mi proteggera'.

-Puoi fare di meglio-

Sarebbe tutto perfetto se la quella voce, la sua stramaledetta voce, non interrompesse i miei pensieri e la mia caduta. Quando arrivo vicina alla fine di questo magnifico tutto, la sua voce mi scuote e mi ritrovo al punto di partenza.

Ancora oggi e' capace di sconvolgermi ed eccitarmi allo stesso tempo.

-Abbandonati a me-

Abbi pieta' di me! Vorrei urlare, ma la voce non esce e io continuo a precipitare finche' le sue mani non mi afferrano. Non era questo che mi aspettavo.

Avevo dimenticato il contatto delle sue mani con la mia pelle: pura energia.

-Come ti sei ridotta, amore mio?-

Vorrei poter dire che la sua morte mi ha provocato un dolore che non se ne andra' mai, che e' solo colpa sua se adesso non riesco ad andare avanti, ma non riesco neanche a voltarmi.

-Hai dimenticato proprio tutto?- continua con la sua voce angelica- Mi avevi promesso che saresti andata avanti se mi fosse successo qualcosa. Mi avevi promesso che avresti continuato a sognare per noi due. Dove e' finita la mia Demetra? Quella che si opponeva agli Hunger Games, che andava contro il volere della sua famiglia? Dov'e' la ribelle?- continua a chiedere.

Non riesco ad ascoltare un minuto di piu' la sua voce. Ha ragione, lo so, ma fa male lo stesso.

-Vattene!- urlo rabbiosamente con le lacrime che scorgono inesorabilmente dai miei occhi- Vattene via! Non ho piu' bisogno di te. Mi hai lasciata sola, adesso cosa pretendi? Che resti ad ascoltarti? Quella Demetra e' morta ormai-

Tutta la voce che sembrava non uscire esplode in un grido di rabbia e dolore.

Il petto e' scosso da violenti singhiozzi e la testa gira dolorosamente. Perche' non sento la musica dolce che accompagnava la mia scomparsa nel buio?

-Stavi cercando di scappare, ma non si puo' sempre scappare Dem. Bisogna essere coraggiosi e affrontare tutte le sfide che la vita ci propone. Sii coraggiosa amore mio. Io saro' sempre al tuo fianco-

Sento dei passi che si avvicinando ma continuo a tenere gli occhi chiusi per paura di cio' che mi potrei trovare davanti. Sento due mani sfiorare le mie braccia nude e chiudersi sui polsi.

-Smettila..- protesto debolmente, senza ottenere nulla.

-Devi essere forte. Decisa- e si avventa sulle mie labbra con prepotenza. Sembrano passati secoli dall'ultima volta che ho sentito le sue labbra morbide sulle mie.

Bacia ogni centimetro del mio viso e passa a succhiare il collo mentre le sue mani, che hanno lasciato andare i miei polsi, si intrufolano sotto la maglietta. Gemo e cerco di riprendere il possesso delle sue labbra. Mi sembra impossibile. I miracoli esistono davvero.

Continuiamo cosi' per diverso tempo fino a quando mi accorgo che qualcosa sta cambiando. La sua presa diventa sempre piu' debole, non riesco a sentire la sua voce e in men che non si dica diventa un fantasma tra le mie mani.

-No! Ti prego, non lasciarmi di nuovo! Nooo!- urlo e finalmente mi decido ad aprire gli occhi.

Mi trovo in una stanza che non conosco e accanto a me ci sono Katniss e Peeta, entrambi piuttosto straniti.



Pov. Katniss


Demetra sta riposando serenamente. Io e Peeta abbiamo deciso di portarla a casa nostra, fin quando non si sarebbe svegliata e ci avrebbe raccontato cosa le fosse successo.

Addormentata sembra una bambina indifesa.

Ancora una volta i ricordi si sovrappongono e il suo viso prende le sembianze della mia sorellina e di Rue.

Magari e' un qualche segno del destino che mi suggerisce di salvare questa ragazzina finche' sono in tempo.

Demetra si agita un po' e mormora qualcosa che non riesco a comprendere e ripenso al nome che ha urlato, quando sono riuscita a svegliarla.

Ha detto distintamente 'Jamie'. Che questo Jamie fosse suo fratello o il suo fidanzato?

Peeta mi ha raccontato del loro colloquio e prima che lui se ne andasse, aveva espressamente detto che una persona a lei molto cara era morta nel giorno dell'esplosione. Poteva anche essere vicino a me in quel momento...

Quel giorno e' molto indistinto nella mia mente. Ricordo solo il momento in cui ho visto la mia sorellina,l'arrivo delle bombe, la sensazione del fuoco sulla pelle, ma il resto e' buio.

Sento la porta d'ingresso sbattere e dei passi lungo le scale, segno che Peeta e' di ritorno dal Palazzo di Giustizia. Si e' recato li' per ottenere maggiori informazioni su questa strana ragazzina.

Peeta apre la porta facendo attenzione per non svegliare la nostra ospite e mi fa un cenno con la mano.

-Ehi. Si e' svegliata?-

Scuoto la testa.

-Hai saputo qualcosa?- chiedo impaziente di conoscere qualcosa in piu'.

-In realta' no. Si e' rifiutata di dare i suoi dati. Ha dichiarato solo il suo nome, anche se non so se sia quello reale o soltanto uno fittizio. Una delle assistenti mi ha detto che aveva trovato un lavoretto con cui pagava l'affitto, ma che l'ha perso da poco proprio perche', secondo una nuova legge della capitale, bisogna mostrare i propri documenti. E lei continuava a rifiutare. Potrebbero anche buttarla di casa a questo punto, credo.- aggiunge infine, guardando Demetra che sembra aver ripreso un po' di colore.

-Non pensavo che la sua situazione fosse cosi' critica-

-Neanche io. Forse e' per questo che si trovava nel Prato. Potrebbe essere andata li' dopo averlo scoperto- ipotizza Peeta.

Lo guardo attentamente negli occhi e cerco le parole adatte per formulare la frase che mi ronza in testa dal momento in cui l'abbiamo trovata svenuta.

Peeta sembra aver capito il mio desiderio di comunicargli qualcosa perche' mi chiede:- Va tutto bene, Katniss? Qualcosa non va?-

Sorrido leggermente davanti la sua tenera preoccupazione.

-Stavo pensando che..beh, adesso non ha piu' una casa. Se lei volesse..potrebbe..ecco, potrebbe rimanere qui con noi?- sussurro.

Vedo chiaramente i suoi meravigliosi occhi azzurri spalancarsi per lo stupore e mi rendo conto di aver detto qualcosa di molto stupido.

-Sei sicura? Non ti fidavi molto di lei fino a ieri e poi..se mi venisse un attacco e tu non ci fossi fossi? Potrei ucciderla-

Sento le guance imporporarsi.

-Si, e' vero. In questo modo avro' modo di tenerla sott'occhio e conoscerla meglio. Prima o poi dovra' pur dire la verita' o qualcosa sul suo passato. Neanche Gale si e' mostrato loquace al riguardo. E poi..non hai attacchi da molto tempo e io credo ciecamente in te. Sei la persona piu' buona del mondo e non le faresti mai del male cosi' come non faresti mai del male a me. Mai.- ribadisco ancora una volta il concetto. So quanto si mostra insicuro a proposito.

-Per me puo' restare. Ma lei lo vorra'? E tu sei cosi' sicura di volerla qui?- accetta dopo un po'.

Vorrei potergli dire che mi ricorda molto Prim, vorrei dirgli che ho capito che ha sofferto molto e non ha avuto la fortuna di trovare qualcuno come lui a sorreggerla, vorrei potergli dire che qualcosa nel suo sguardo mi ricorda qualcuno e che dovrei assolutamente proteggerla. Ma come al solito, non ci riesco e mi limito a fissarlo sperando che la mia mente comunichi con la sua.

E forse e' cosi', visto con quanta bravura riesce ad interpretare i miei silenzi.

Quando il silenzio si protende piu' del necessario, Demetra inizia a gemere sempre piu' forte. Entrambi accoriamo al suo capezzale e cerchiamo di svegliarla dall'incubo. Urla qualcosa di assurdo e apre lentamente gli occhi.




Pov. Demetra

Sbatto ripetutamente le palpebre per abituarmi alla luce. Siamo gia' mattino? O pomeriggio?

Anzi, che giorno siamo? E dove mi trovo?

Fisso il letto che non e' sicuramente mio e la stanza bianca che e' decisamente troppo lussuosa per i miei standard.

-Demetra...- mi chiama sottovoce Katniss. Mi volto verso di loro e in un attimo ricordo tutti gli avvenimenti del giorno precedente (o di quello che sia). Ricordo perfettamente che mi hanno trovato, poi credo di essere svenuta. Quindi ora dovrei trovarmi a casa loro.

-Stai tranquilla, va tutto bene. Sei a casa nostra, un medico ti ha gia' visitata e ha detto che stai molto bene. Sei svenuta a causa dello stress e della poca alimentazione- mi spiega Peeta usando un tono molto calmo e rilassato come se stesse parlando ad una bambina.

Annuisco leggermente.

-Posso tornare a casa mia adesso?- chiedo.

MI do della stupida per non averli neanche ringraziati dopo tutto quello che hanno fatto per me.

-Non credo, Demetra- interviene Katniss- Sappiamo dei tuoi problemi finanziari e crediamo che ti verra' tolto l'appartamento in cui abiti-

Mi accascio di nuovo sui cuscini per ricevere l'impatto della notizia. Preferisco che sia stata Katniss a darmi la notizia. E' molto piu' brutale quando deve dire la verita'. Non cerco di addolcire la pillola. Anche se Peeta non la pensa allo stesso modo visto lo sguardo severo con cui la guarda.

Sento le lacrime salirmi agli occhi, non ho neanche la forza di arrabbiarmi con loro per aver chiesto informazioni.

-E ora?- chiedo rivolta al nulla apparente.

-Ora..puoi scegliere. Andare via dal 12 o puoi rimanere qui. E con qui intendo a casa nostra. Io e Katniss saremo molto felici di ospitarti- risponde Peeta.

Le lacrime che minacciavano di scendere si sono fermate e adesso ripenso alla parole appena pronunciate da Peeta.

Restare con loro? Non ho neanche bisogno di pensarci e mi butto tra le sue braccia.

-Lo prendo per un si?- dice ridendo.

-Assolutamente!-




Angolo dell'autrice.

Ciao a tutti! Il capitolo e' orrendo, lo so. Ho atteso le recensioni, che non sono arrivate, e alla fine mi sono decisa a pubblicare. Ammetto che non e' uno dei miei migliori capitoli, ma spero che mi perdonerete lo stesso. Mi scuso per il mostruoso ritardo, ma come ho gia' detto, stavo aspettando le recensioni. Ringrazio comunque quelle due persone che hanno recensito e tutti coloro che hanno letto e inserito questa fanfiction nelle preferite/seguite/ricordate.

Vi ricordo di andare a dare un'occhiata all'altra mia fanfiction e di leggere Granger Danger.

E' una storia scritta a quattro mani con una mia amica, Fiorosy.

Alla prossima,

Hoon21

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Hoon21