L’estate stava terminando ed era giunto il momento che da tempo temevo.
Tre mesi fa i miei genitori mi dissero che avrei dovuto frequentare l’ultimo anno di scuola in un istituto prestigioso di Londra. Ciò fu dovuto alla borsa di studio per cui loro, a mia insaputa, avevano fatto richiesta. Ricordo mia madre che tentava di persuadermi, “è un’ottima opportunità per il tuo futuro, non puoi sprecarla”, mi ripeteva.
La verità è che ho sempre amato la musica e la possibilità di frequentare la Shakespeare Academy mi rendeva molto fiera, ma l’idea di lasciare la mia amata Oxford e i miei amici non mi allettava granché.
Non che fossi una ragazza circondata da tantissime persone, ma adoravo la mia amica Emily, con lei condividevo moltissimi ricordi d’infanzia ed era l’unica persona che mi capiva completamente.
Insieme abbiamo trascorso un’estate stupenda tra pomeriggi di shopping, chiacchierate al bar e infinite risate, momenti decisamente indimenticabili.
Emily mi sarebbe mancata anche per la sua capacità di consolarmi, dopo la delusione che ricevetti da David, il classico ragazzo più ambito della scuola che si era approfittato di me per una scommessa.
“Il treno per Londra giungerà a destinazione in cinque minuti” Mi svegliai dal mio stato di trance ed iniziai a raccogliere la mia borsa, in attesa di scendere dal mezzo.
Proprio mentre stato scaricando i miei bagagli sentì un urlo “Liiindaaaa, tesoro, come stai? Come è andato il viaggio?” e venni travolta dal caloroso abbraccio di mia zia. “Zia Stacy mi sei mancata tantissimo! Riguardo al viaggio dico solo che il mio vicino si è addormentato con il viso appiccicato al finestrino e probabilmente si è dimenticato di abbassare il volume degli auricolari, perché credo di aver imparato anch’io l’intera discografia degli U2!” mia zia, divertita, mi descrisse la villetta nella periferia londinese dove avremmo abitato insieme e mi raccontò del suo lavoro in ospedale e della sua vita da single.
Stacy era la sorella più giovane di mia madre, all’età di diciannove anni aveva lasciato Oxford per frequentare la facoltà di medicina, ora infatti era un bravissimo e giovane medico dell’età di trentacinque anni. Fin da piccola avevo amato il suo carattere aperto e la sua simpatia e sono sicura che la nostra convivenza sarebbe stata fantastica.
“Ho chiamato la tua scuola e mi hanno detto che domani dovrai semplicemente recarti in segreteria per ricevere i libri ed il tuo nuovo orario, in teoria qualche ragazzo dovrebbe farti fare un giro dell’istituto, così che tu non ti perda. Sei emozionata all’idea?”
Mia zia interruppe i miei pensieri mentre guardavo fuori dal finestrino e dovetti quindi pensare a come sarebbe stata la giornata di domani,”Sinceramente sono un po’ agitata al pensiero, zia, non conosco nessuno e tu sai come per me non sia semplice fare amicizia. Spero di ambientarmi in fretta però..”, per fortuna Stacy mi tranquillizzò e, arrivate nel vialetto di casa sua, mi mostrò la casa e mi aiutò con le valigie.
HARRY’S POV
Stavo tornando da un lungo allenamento, in vista delle prossime partite di football, quando vidi una sconosciuta ragazza che entrava nella casa di Stacy Price. Lei era abbastanza alta e mingherlina, portava i lunghi capelli castani legati in una coda alta. Riuscì ad incantarmi anche con il suo abbigliamento semplice, jeans ed un maglioncino azzurro, ma di lei mi colpì il sorriso che rivolse alla trentacinquenne che abitava di fronte a casa mia. Già, proprio un bel sorriso...