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Autore: AliceInWonderbook    23/05/2015    1 recensioni
One Shot - 845 Parole - Accenni GxSam
Prompt: NCIS LA, G x Sam, G è costretto a fingersi morto e Sam passa i 3 mesi peggiori della sua vita. Poi G riappare a random, gli salva il culo in una sparatoria e l'unica cosa che vorrebbe fare è riempirlo di botte. Ma anche un bacio va bene, eh.
Ringrazio sempre uomi_hime che mi ha riempita di prompt ^_^
Genere: Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: G Callen, Sam Hanna, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Three Months.

Era ormai da tre mesi che Sam conviveva con quel dolore straziante che gli lacerava il petto. Non aveva notizie di G da esattamente tre mesi, i tre mesi peggiori della sua vita.
Gli scenari peggiori popolavano la sua mente, Callen con un buco in fronte grondante di sangue era quello più ricorrente, ma anche scene di lui, tenuto prigioniero e torturato fino al limite, che ancor si rifiutava di dare anche la più piccola informazione sull’NCIS, riempivano la testa di Sam, che, però, non ne parlava con nessuno, nemmeno con Michelle.
Michelle… Era già da un po’ che non si parlavano, se non per discutere della retta della scuola di Kamran, di certo non poteva andare a raccontarle del mantello di tristezza che ormai lo avvolgeva, lo permeava, e non dava segni di alleggerirsi, anzi sembrava ogni giorno più pesante.
Quella mattina si era trascinato al lavoro, come ogni giorno ed era fermo con la fronte appoggiata sulle mani intrecciate da un tempo interminabile. Continuava ad andare a lavorare soltanto per trovare chiunque fosse l’artefice della fine di G, per farsi raccontare cosa fosse successo.
Il fischio insistente di Eric lo avvisò che avevano un nuovo caso e che doveva deambulare fino alla sala operativa. Almeno avrebbe avuto la mente occupata per un po’.
Ascoltò tutto quello che Eric e Nell avevano da riferire, poi guardò gli altri e prese l’iniziativa, come spesso accadeva, da quando Hetty era chiusa in un silenzio tombale, interrotto solo da qualche ordine sporadico. La sparizione di Callen doveva averla scossa, del resto era quasi un figlio per lei.
“Bene, Deeks e Kensi, voi andate alla I.G.S. Association e vedete cosa vi dice il direttore, io e… – si fermò in tempo e si corresse, sapendo che nessuno avrebbe fatto commenti – “Io andrò a casa di Khaled Tilak”.
Senza aspettare risposta, si diresse verso la sua macchina, terribilmente vuota, mise in moto e chiese a Nell di mandargli l’indirizzo del loro sospettato.
Quando parcheggiò davanti al vialetto della villa dove, teoricamente, sarebbe dovuto trovarsi Tilak, gli sembrò di vedere una figura scivolare sul retro.
Impugnò la pistola e si diresse all’ingresso, bussò.
“Signor Tilak? NCIS, apra la porta”.
Nessuna risposta.
Provò a girare la maniglia e la porta si aprì senza problemi. Strano. Sembrava fin troppo semplice.
Entrò.
Subito uno sparo passò a qualche centimetro da lui, ma chi aveva sparato non ebbe il tempo di provarci una seconda volta, perché Sam lo colpì, facendolo cadere a terra inerte.
“Ragazzi, avrei bisogno di rinforzi” borbottò nell’auricolare.
Nessuna risposta.
Un altro sparo lo colpì di striscio, ma, di nuovo, il killer non ebbe tempo di premere il grilletto, che si trovò un proiettile in fronte.
Sam si ritrovò a fissarlo, ipnotizzato, il volto di G che si sovrapponeva lentamente a quello del ragazzo disteso a terra. Abbassò la pistola.
A cosa serviva combattere un male che sembrava infinito? Quanti agenti erano morti nel tentativo di rendere il mondo un posto più giusto? Tanti. Eppure, per quanti cattivi morissero, sembravano sempre di più e il numero di agenti deceduti sembrava esorbitante.
Due cecchini si affacciarono dalle scale e puntarono verso di lui, ancora immerso nei suoi pensieri.
Lo avrebbero certamente colpito, se qualcuno non glielo avesse impedito.
Altri cattivi morti.
Ma Callen comunque non c’era.
“Deeks? Kensi?” chiese, aspettandosi di trovarli lì, in risposta alla sua richiesta di rinforzi.
“No” rispose una voce fin troppo familiare.
L’agente Hanna pensò di essere impazzito, era impazzito di dolore, era l’unica spiegazione possibile per quel suono.
“G…” mormorò, senza volerlo.
“In persona” rispose quest’ultimo, parandoglisi davanti, con le braccia spalancate, in attesa che l’amico lo abbracciasse.
“Tu! Brutto pezzo di… Come osi? Come osi ripresentarti così, come se niente fosse, dopo tre mesi in cui ho pensato che fossi morto?” urlò Sam, sputando fuori, con quella rabbia effimera, tutto il dolore che si era tenuto dentro per mesi.
“A quanto pare ti sono mancato, eh?” ridacchiò G, avvicinandosi e abbracciandolo, visto che l’altro non sembrava essere intenzionato a fare il primo passo.
Sam abbassò la testa e nello stesso momento G alzò il volto verso di lui. Fu veloce, così veloce che entrambi pensarono di esserselo immaginato, ma le loro labbra si sfiorarono delicatamente.
“Avevo scordato quanto sei basso” lo rimbrottò Sam, prima che G potesse dire una sola parola.
“Non vuoi sapere dove fossi andato?” disse lui, in risposta alla provocazione.
“Non ne sono sicuro, poi potrei avere un attacco omicida e ucciderti. Ero preoccupato”.
“Ero sotto copertura, lo sapeva solo Hetty” spiegò comunque Callen, sapendo che in realtà l’amico voleva saperlo.
“Quindi Deeks e Kensi non sanno che sei qui?” esclamò sbalordito Sam, guardando male G.
“Oh, certo che lo sanno. Sono tornato stamattina, mi hanno detto loro che avevi bisogno di rinforzi”.
“Ma tu guarda con che razza di gente lavoro io. E poi non avevo davvero bisogno di te” disse l’agente Hanna.
“Si, certo. Se non fosse per me, ora avresti una pallottola piantata in fronte”.
Rabbrividì.
Sam non era l’unico a preoccuparsi per la sorte del suo partner, in fondo.

note dell'autrice: salve salvino, inanzitutto ringrazio le admin della pagina facebook we are out for prompt, perché creano sempre questi event, che spingono a scrivere e ringrazio uomi_hime per il prompt che mi ha lasciato (2/6, ce la farò, sappilo)
ringrazio anche voi, che avete letto la mia storia e ringrazio fin d'ora chi, forse, recensirà questa sottospecie di storia.
un bacio e un biscotto al cioccolato,
alice in wonderbook
p.s. ho messo slash tra gli avvertimenti, anche se in realtà non c'è esattamente una focalizzazione su sam e G come coppia, è molto aleatoria come cosa.
  
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