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Autore: LammermoorLace    24/05/2015    0 recensioni
[Tosca]
Il perdono, il ricordo, il delirio, l'agonia dell'addio degli ultimi istanti di Mario Cavaradossi, da me immaginati nel momento in cui scrive l'ultima lettera alla sua amata Tosca.
Dal testo:
''O Tosca mia diletta che m’hai fatto innamorare
Con la tua voce pura nel silenzio della chiesa
Cantami del tempo in cui avremmo detto uguale
Questo rosso crudele alle rose sull’altare ,,
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lettera di un Condannato
( O my beloved Tosca)
 
O Tosca mia diletta che m’hai fatto innamorare
Con la tua voce pura nel silenzio della chiesa
Cantami del tempo in cui avremmo detto uguale
Questo rosso crudele alle rose sull’altare
 
O forse alle tue labbra e al loro fiero colore
L’avremmo paragonato, fra mille dolci baci
Ah - Ora di quel tempo
Non restano che braci
E ceneri nere ne offuscano il lucore.
 
O Tosca maledetta ch’io non posso che adorare
E’ il tuo stesso amore che m’ha condannato
Ed è per quell’amore che io già t’ho perdonato
E mi sembra in lontananza di sentirti ancor cantare…
 
Oh! Tosca, Tosca,
Canta un’ultima canzone!
Cantami la gioia in queste ore amare,
Promettimi orizzonti
E nuove albe e tramonti
E che giungeremo presto
A rivedere il mare;
E riportami ai sussurri, a tremare
A fior di pelle
Al lume di candela nella chiesa silenziosa
E il rosso del mio sangue ti ricorderà una rosa
Come a che il cielo era terso
E lucevan le stelle.
 
 
 
 
A/N:
Per chi di voi è familiare con l’opera “Tosca” di Puccini, la poesia risulterà certo comprensibile; per chi invece non lo fosse, ecco qualche indizio:
Sostanzialmente, “Tosca” parla di una cantante, Tosca, e il suo amante, Mario Cavaradossi, che nella Roma di inizio ‘800 vengono coinvolti in una tragedia breve quanto crudele: nell’arco di 24, il desiderio del barone Scarpia per Tosca e il suo odio per il giacobino Mario metteranno in ginocchio l’una e alla forca l’altro.
Mentre Mario, dopo avere subito torture di vario genere, attende la sua esecuzione all’alba, perdonata Tosca (che aveva confessato, e quindi lo aveva fatto imprigionare), le scrive una lettera d’addio.
Questa poesia, dunque, immagina i suoi pensieri appena prima della famosissima aria “E lucevan le stelle” che, anche se non siete avvezzi al genere, vi prego di ascoltare – semplicemente perché è una delle cose più struggenti, passionali e terribili di questa terra.
-> https://www.youtube.com/watch?v=-GVRoRILVD4 <-
 
 
Baci
Lou
  
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