Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Chibs    24/05/2015    1 recensioni
Nel lontano 1956 si tenne la prima edizione dell'Eurovision Song Contest, e così come allora questa è ancora una tradizione per le Nazioni europee e non solo. Ma vi siete mai chiesti come le varie nazioni la pensassero, sulla canzone, sull'interprete o addirittura sulla stessa partecipazione? Io sì, e da questo è nata questa raccolta.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

#JOINUS

Autore: Chibs
Fandom:
Hetalia/Eurovision
Genere:
Comico
Personaggi:
Inghilterra, Francia, Spagna, Prussia
Trama:
Nel lontano 1956 si tenne la prima edizione dell'Eurovision Song Contest, e così come allora questa è ancora una tradizione per le Nazioni europee e non solo.


Moustache o di come Francia subì la sua più cocente sconfitta dai tempi di Waterloo.




Pochi minuti erano passati dalla fine della competizione canora. E la classifica ormai era cosa ben nota a tutte le nazioni che, a seconda del loro buono o cattivo posizionamento, stavano festeggiando o disperandosi.

Come da tradizione, una volta finita la serata finale, tutte le nazioni, sia quelle finaliste che non, si riuniscono all'Euroclub per gli ultimi festeggiamenti prima di ritornare tutti alle proprie case. Danimarca aveva preparato le cose in grande, come suo solito, e non si era risparmiato sugli alcolici. Litri di birra aspettavano di essere bevuti.

Francia, però, non aveva la minima intenzione di spostarsi dall'angolino del divano in cui si era relegato per smaltire la delusione di quel cocente ultimo posto. Lo sguardo perso a contemplare lo spazio dinanzi a lui, senza realmente averne una visione complessiva. Tanto che non si accorse di un certo britannico dirigersi nella sua direzione.


Come ci si sente a poter contare il proprio punteggio sulle dita di una mano, Frog?! ” un già alticcio Inghilterra si avvicinò alla nazione francofona col chiaro intento di rigirare il coltello nella piaga, finché quest'ultima fosse stata ancora fresca.

Vattene, Angleterre. Non è proprio il caso.” La voce di Francis uscì come un sibilo, basso e certamente malinconico, se non addirittura depresso.

Cos'è? La sconfitta ti brucia tanto?” Inghilterra era più che sorpreso dalla reazione dell'altro, per quanto fosse consapevole dell'indole melodrammatica del francese, non si capacitava di come potesse quest'ultimo rinunciare a rispondergli per le rime. Forse c'era rimasto davvero male. “Sei ridicolo: rannicchiato come un neonato su di un divanetto.”

Ancora nessuna risposta degna di questo nome. Solo sommessi mugugni di diniego e una “preghiera” di lasciarlo solo con la sua depressione. E così fece, girando i tacchi seccato come non mai.

Ma, per quanto cercasse di nasconderlo a se stesso, Inghilterra non sopportava di vedere il rivale ridotto in quella maniera, non era divertente prenderlo in giro senza che lui ribattesse alla stesso modo. Lui, che di ultimi posti nella storia della manifestazione non ne era di certo privo, non si sarebbe mai sognato di non difendere con le unghie e con i denti le proprie posizioni, magari proponendo, sul momento, scuse assurde che non stavano né in cielo né in terra; ma almeno ci provava.

Intorno a lui, nel frattempo, i festeggiamenti stavano continuando e anche chi, inizialmente, era più ritroso a buttarsi perché abbattuto dallo scarso risultato ottenuto nella competizione, ora stava divertendosi con le altre nazioni. San Marino era la più scatenata di tutti, per lei la sola qualificazione alla finale era un traguardo nient' affatto scontato; con lei c'erano i suoi due fratelli italiani, il morale basso di chi si aspettasse un risultato migliore che però non è stato raggiunto affatto. ' Perlomeno conservavano, comunque, il buonsenso di ridere alle battute e rispondere alle provocazioni ' pensò Inghilterra, riportando la propria attenzione verso il rivale di sempre, immobile, ancora nella stessa posizione in cui l'aveva lasciato poco prima. Vicino a lui, tuttavia, due figure stavano in piedi e gli porgevano un bicchiere pieno di birra.

Arthur appoggiò una spalla al muro e sorseggiò la sua birra direttamente dalla latta, troppo curioso anche solo per distogliere lo sguardo dalla scena: qualsiasi cosa gli stessero dicendo Prussia e Spagna, apparentemente, non era sufficiente per intaccare lo scudo d'accidia in cui il francese s'era rintanato, tanto che Prussia fu il primo ad allontanarsi, lamentandosi di quanto fosse più divertente 'ciarlare con quel montato di Austria' piuttosto che la sua compagnia.

Arthur sogghignò fra sé e sé. Doveva ricredersi, con un po' d'alcool in corpo, ridere di Francia gli riusciva facile anche in quella situazione. Decise di avvicinarglisi nuovamente, l'ennesima battutina tagliente che gli premeva le labbra per uscire.

C'mon you, wanker. Lo spronò, senza nemmeno aspettare che Spagna si allontanasse, anzi che sentisse pure, tanto non gli importava. “ Non è come se tu fossi stato schiacciato da una Waterloo... di nuovo.” Le risate incondizionate del Britannico non fecero altro che aumentare la stizza del francese, che finalmente aveva mostrato di essere ancora in grado di muoversi. Alla sola parola Waterloo il suo orgoglio nazionale si era sentito punto nel vivo.


Ma senti chi parla... Le fou che si è lasciato sfuggire la 'victoire sûre'.” Francis era davvero adirato, non si poteva dire che l'intervento di Inghilterra non avesse funzionato. “Non eri forse tu quello che ' Bretagne Doize Pointe!' ed ora è 17° in classifica? Ora come la mettiamo, mon crétin?!”

Francia nell'impeto della foga, si era alzato in piedi ed aveva accorciato lo spazio che lo separava dal rivale di una vita. Viso a viso, potevano scrutarsi direttamente negli occhi.

Ho capito... Quella sconfitta ti brucia di più.” soffiò l'inglese, in un ghigno di soddisfazione. “ Non c'era da dubitarne.. in fin dei conti lì ho vinto io. E conta di più.”

Nel frattempo, un buon numero di nazioni li aveva accerchiati, incuriositi dall'ennesima disputa scaturita fra i due, classico! Spagna e Irlanda sembravano godersela più di tutti, avanzavano scommesse e predizioni su come si sarebbe evoluta la situazione.


Riparliamone nel dopo serata, che ne dici Angleterre?! Potrai punirmi quanto vuoi per quello che sto per fare.” la voce del francese si incrinò, come a sottintendere una sorta di sfida al britannico. Il gesto di Francia, tuttavia, lasciò l'inglese e tutta la platea confusi. Francis gli aveva appena risistemato camicia e cravatta; cosa c'era di sbagliato in ciò?!

Quello che ad Arthur sfuggiva era che Francis lo volesse in perfetto ordine prima di potergli sferrare un pugno ben assestato in pieno viso e farlo cadere all'indietro.


Spagna e Irlanda, preoccupati dalla piega che avrebbe potuto prendere l'ennesimo scambio di battute che stava avendo luogo, si mossero nella direzione dei due Stati per separarli; mentre tutti gli altri spettatori tornarono alla loro unica preoccupazione: festeggiare.

Inghilterra, venne accompagnato dalla sorella a medicarsi, lasciando liberi Francia e Spagna di parlare apertamente.


Che ti avevo detto? Prendersela con Inghilterra fa sempre bene.”

E' stato un ottimo suggerimento, Antonio. Anche se ora mi aspetterà una serata..focosa. ”

Mh? Nulla che una buona birra non possa far passare, doch?! Kesesese. ”


   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Chibs