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Autore: Pendragon    24/05/2015    1 recensioni
| Perwaine | Post 5x13 | What If Gwaine is still alive? | Memories | 674 words |
Dal giorno in cui aveva rischiato di morire Gwaine si era avvicinato molto di più a Percival, l’uomo che lo aveva salvato.
In una notte insonne, che per Gwaine era una come tante, Percival ricorda al suo compagno quanto sia speciale, ricorda bei momenti e primi incontri.
Percival e Gwaine ricordano quando i loro occhi si erano incontrati per la prima volta.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Galvano, Parsifal
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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{ Avevo già pubblicato questa storia in una raccolta, chiamata le piccole storie ci rendono chi siamo, che ho cancellato ma, dato che questa one shot mi piaceva particolarmente, ho deciso di ripubblicarla. Enjoy! }
 

When you look me in the eyes I catch a glimpse of heaven




al giorno in cui aveva rischiato di morire Gwaine si era avvicinato molto di più a Percival, l’uomo che lo aveva salvato. Morgana lo aveva torturato per estorcergli delle informazioni riguardanti Arthur e Gwaine non aveva saputo resistere al dolore.
La strega stava per infliggergli il colpo di grazia quando era arrivato Percival che aveva frenato la mano della nemica, spingendola via con tutta la sua forza. In seguito aveva sentito le mani del suo compagno sul viso e la sua voce, che chiamava con preoccupazione il suo nome.
<< Avresti dovuto lasciare che prendesse la mia vita, Percival. Non valgo più niente. >> diceva Gwaine, con la voce ridotta ad un flebile sussurro. << Ho deluso tutti. >>
Ricordava come Percival non avesse fatto alcun commento, dicendo comunque veramente tanto con i suoi occhi. Lo aveva sollevato e lo aveva caricato sulla spalle, portandolo via da quel posto e dal pericolo.
Gwaine doveva tutto a Percival.
 
Da quel giorno trascorrevano tutte le notti insieme, notti che per Gwaine non erano occasione di riposo, no. Per Gwaine erano insonni, tormentate dai ricordi e da sensi di colpa che non volevano abbandonare il suo cuore.
Tante volte Percival aveva provato a spazzare via quei sensi di colpa e tante volte quasi ci riusciva. Già, quasi, perché ogni volta che Gwaine sembrava convincersi che la colpa non era stata sua arrivava la notte e con essa i ricordi.
Allora il giovane Percival guardava il suo amico e provava a sostituire i tristi ricordi con qualcuno più piacevole, per placare, anche se solo per un breve momento, l’animo del suo amico. Lo guardava in quei suoi occhi castani e, a voce bassa, richiamava i ricordi.
<< Gwaine, >> iniziava. << Ti ricordi quando ci siamo incontrati la prima volta? >>
Sul volto dell’interpellato compariva un sorriso.
Un sorriso che Percival tanto amava. Un sorriso che, però, non era splendente e allegro come una volta, bensì intaccato dalla tristezza che provava.
Gwaine annuiva, voltandosi a guardare il suo salvatore.
<< Non credo che potrò mai dimenticarmene. >> mormorò, passandosi una mano fra i lunghi capelli castani.
<< Nemmeno io. >> rispose Percival. << Dalla prima volta che ti ho guardato negli occhi ho capito subito quanto tu fossi speciale, Gwaine,  e me lo hai dimostrato in tantissimi modi. Tutti vorrebbero al loro fianco una persona come te. Sei sempre stato in grado di non perderti d’animo, strappando un sorriso a tutti noi. Sei sempre stato leale e questo ripara un po’ alla tua fastidiosa impertinenza e alle tue chiacchierate senza fine. Hai un cuore nobile, Sir Gwaine, e ti am- ti ammiro tanto per questo. Ho trovato in te me stesso e ci siamo divertiti tanto a sgraffignare il cibo dalle cucine reali,vero? >>
Gwaine sorrise, questa volta senza alcuna tristezza a rovinare il suo sorriso splendente. << Ma se ho fatto io tutto il lavoro sporco! >>
<< Non è vero! Si è trattato di un gioco di squadra in piena regola! >> ribatté Percival, felice di vedere finalmente uno di quei vecchi sorrisi.
<< Avrei veramente da ridire su tutto ciò, Sir Percival! >> borbottò scherzosamente Gwaine.
Percival alzò gli occhi al cielo, trattenendo a stento un sorriso. << Ad ogni modo! Gwaine tu non potresti deludere nessuno. Tu non hai deluso nessuno. Morgana ti ha piegato alla sua volontà! Mi hai dimostrato mille volte il tuo valore e cosa c’è davvero nella tua anima. Lo hai dimostrato a tutti. Coraggio, forza e lealtà. Ecco cosa c’è. Ecco perché nessuno è deluso da te e mai potrà esserlo. >>
Una lacrima di commozione scendeva lungo la guancia di Gwaine, che non si curò minimamente di asciugarla.
Quasi senza pensarci fece quello che tutti e due aspettavano: posò le sue labbra su quelle del fedele compagno, baciandolo dolcemente e assaporando quello che aveva sempre desiderato. << Ti amo anche io, comunque. >> soffiò Gwaine sulle labbra di Percival, eternamente grato per ciò che il suo salvatore aveva fatto per lui e per quello che continuava a fare.
  
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