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Autore: bessielizzie    24/05/2015    3 recensioni
Questa storia è ambientata poco prima della trasformazione in vampiro di Edward. Isabella ed Edward si incontrano quando stano per andare ad arruolarsi lui per la guerra mentre lei come crocerossina di campo. Entrambi stanno per partire per il fronte, ma il destino cambierà le carte in tavola.
Spero di avervi incuriosito
P.S.: Per la maggior parte di questa storia il titolo era 1918, ma oggi ho aggiunto una piccola parte che porta verso il finale
Genere: Fantasy, Storico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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il funerale di Bella

Il funerale di Bella.

Il giorno più brutto della mia esistenza arrivò come un fulmine in un cielo sereno. Seppellirono Isabella in una giornata di metà settembre e a Forks diluviava come se tutti gli angeli del paradiso stavano piangendo, ma per loro avrebbe dovuto essere un giorno di giubilo visto che l’anima più candida si stava unendo a loro. La pioggia era incensante, per un umano la visibilità sarebbe stata molto ridotta ma per era tutto chiaro, tutto troppo limpido come il dolore che mi stava devastando. Avrei voluto piangere, ma non mi era concesso nemmeno quello. Infondo ai mostri non era concesso di piangere e se non fossi tremendamente disperato lo avrei ritenuto giusto.

Giunsi nel luogo dove si sarebbe tenuta la funzione funebre prima di tutti, non me ne importava se qualcuno avesse notato la mia velocità disumana, ma ciò che mi interessava veramente era vederla per l’ultima volta.

Fortunatamente ero il primo ad arrivare e nessuno c’era in quella stanza tranne lei. La sua bara era aperta e vederla distessa lì fu un dolore talmente forte per poterlo descrivere tanto che sperai di essere finalmente morto, ma mi ero illuso . Isabella  sembrava che dormisse. Il suo volto segnato dalla vecchiaia sembrava sereno . Forse aver lasciato che vivesse la sua vita da umana era stata la scelta migliore che potevo fare, ma se era stata la scelta giusta perché stavo così male?

“Nemmeno la morte, nemmeno la vecchiaia ha scalfito la tua bellezza. O mio amore, avrei voluto che tu fossi mia sposa! Ma in nessun caso avrei rovinato la tua anima. Non sono degno di te, ma vorrei poter avere solo un ultimo istante con te per poterti dire che ti ho sempre amata. Ti prometto che in qualche modo ci rivedremo! Avrei voluto che fossimo invecchiati insieme, ma non ci è stata concessa questa possibilità. L’immortalità è sopravvalutata e non sai quanto desidero raggiungerti. Solo che sono un uomo d’onore e mantengo le promesse. Non sono certo che per me ci sarà un “dopo” della morte ma vivere in un mondo dove non esisti è impossibile”

“Edward, non dire così! Ti ho già detto che lei ritornerà.” mi disse Alice.

“Io mantengo sempre la parola data, quindi non ti preoccupare non farò niente di stupido e insensato per i prossimi tre anni. Se lei non rinascerà nessuno mi potrà fermare!” guardai Jasper che stava cercando di manipolare i miei sentimenti. Avevo già provato a farmi uccidere dai miei fratelli ,ma non ero riuscito nemmeno in quello. Mi sentivo un fallito perché non ero riuscito a vivere con Isabella e ora non ero riuscito nemmeno a farmi fuori, per questo ora ero un sorvegliato speciale con tutti i parenti al seguito per impedirmi di andare a Volterra.

“Se vuoi rimanere anche per la funzione è meglio che ci allontaniamo per non destare sospetti” intervenne Emmett.

Da vero masochista quale sono sempre stato decisi di assistere al funerale del mio unico grande amore. Quella celebrazione per me fu la giusta tortura per il mostro che ero stato tanto tempo prima. 

Notai con grande piacere che Isabella era riuscita a realizzare i suoi progetti, ma mi chiedevo se nella sua vita era stata veramente felice. C’era anche l’amata figlia Marie che assomigliava tanto alla madre tanto da farmi male, il nome del più piccolo dei figli di Bella  era come il mio e ciò significava che lei non mi aveva mai dimenticato.  Alle esequie di Isabella c’erano i suoi familiari e anche Charlie ,il ragazzino da cui doveva nascere il mio amore.

Quando la seppellirono per me il dolore fu indescrivibile peggio degli ultimi istanti della mia breve vita umana, peggio della trasformazione in vampiro, peggio dei rimorsi per l’essermi nutrito di sangue umano, peggio del dolore fisico che la sete del sangue di Isabella mi provocava ma non c’era modo per spegnere tutto quel dolore. La speranza era l’unico modo che mi faceva sopravvivere.

“Edward, dobbiamo andare!” mi implorò Alice perché non riuscivo a staccarmi da quel luogo.

“Ricorda che se non nascerà il 13 settembre 1987 io andrò dai Volturi. Ricorda che ogni istante del mio dolore è perché mi hai voluto tenermi legato ad una tua stupida visione!”

“Le mie visioni si avverano sempre”

“Ma sono imperfette!” cercai di evitare di ringhiare sulla tomba di Bella. Noi avevamo assistito alle esequie e alla tumulazione del corpo della mia amata da lontano e solo dopo che tutti i parenti di Isabella se ne andarono ci avvicinammo.

“Figlioli, non è luogo da litigare. Fatelo almeno per Isabella!” ci implorò mio padre accompagnato da un’ondata di pace controllata da Jasper.

Appena i miei familiari certi che mi ero tranquillizzato e che non avrei fatto delle pazzie sussurrai sulla tomba di Isabella.

“Ti prometto che ci rivedremmo!”

Mentre sussurravo quelle poche parole pensai a come mi sarei ucciso ,l’avrei raggiunta il prima possibile se la visione di Alice non si fosse avverata.

Quando avevo scoperto che Isabella era morta di Alzheimer avevo provato a farmi uccidere da Jasper e a irritare Emmett, ma loro si erano limitati a bloccare il loro fratellino disperato quindi decisi che avrei potuto scatenare la sadicità di Caius perché farsi ridurre in cenere dalla propria famiglia era impossibile.

“Sento che sei sconvolto, ma noi ti impediremmo di commettere atti insensati. Hai voluto che lei vivesse la sua vita da umana e quindi sapevi che sarebbe giunta anche per lei la fine” mi disse chiaramente Jasper dopo che avevo provato attaccarlo, ma fui immerso in un’ondata di pace e per giunta giunse Emmett a trattenermi.

“Non vale, il controllo dell’umore. Sono lieto della scelta di aver permesso a Isabella di vivere la sua vita da umana però non riesco a vivere in questo mondo senza di lei!”

 Alice ebbe altre visioni alcune tragiche e altre gioiose nei giorni successivi e immediati alla morte e al funerale di Isaella. Una delle sue allucinazioni era il mio matrimonio con Bella e  una grande parte di me sperava che tutto ciò si realizzasse.

“Come puoi mentirmi in questo modo? Lo sai che senza di lei non posso vivere, lo sai che i morti non ritornano!”

“Non ti sto mentendo, Bella ritornerà!”

“Lo sai che succederà. Lo sai che lo farò appena ne avrò la possibilità.”

“Edward, io sento il tuo atroce dolore però Alice non ha mai mentito su ciò che vede del futuro” intervenne Jasper.

“Quando si avvererà questa sua visione?”

“Il 13 settembre 1987 nascerà Isabella Marie Swan da Charlie e Reneè Swan”

“Ma Charlie è il nipotino preferito di Isabella. Com’è possibile che lei rinascerà proprio da lui? Non dirmelo, io devo andare a dirle addio ma se tra tre anni la tua visione non si avvererà sai ciò che farò, nessuno può impedire di raggiungerla!”

 

Al funerale avevo visto i familiari e anche Charlie ,il ragazzino da cui doveva nascere il mio amore con la sua amichetta del cuore Reneè.

Isabella era riuscita a realizzare i suoi progetti, ma mi chiedevo se nella sua vita era stata veramente felice. C’era anche l’amata figlia Marie che assomigliava tanto alla madre tanto da farmi male, il nome del minore dei figli della mia amata significava che lei non mi aveva mai dimenticato.

Il ricordo di quando la seppellirono per me fu un dolore indescrivibile peggio degli ultimi istanti della mia breve vita umana, peggio della trasformazione in vampiro, peggio dei rimorsi per l’essermi nutrito di sangue umano, peggio del dolore fisico che la sete del sangue di Isabella mi provocava ma non c’era modo per spegnere tutto quel dolore. La speranza era l’unico modo che mi faceva sopravvivere.

“Edward, dobbiamo andare!” mi implorò Alice perché non riuscivo a smuovermi da quella tomba.

“Non puoi rimanere sempre lì, figliolo” mi implorò Esme che ormai per me era diventata come una madre.

“Lasciatemi qui, vi supplico!”

Non mi ricordo cosa successe dopo, strano per un vampiro, ma mi ricordo che se qualcuno non mi avrebbe trascinato via sarei rimasto lì per gli altri tre anni…

Dovevo una promessa alla mia famiglia e da uomo d’onore l’avrei mantenuta e avrei impiegato quegli anni a diventare l’uomo degno per Isabella.

Se ciò che aveva predetto Alice il mio destino si sarebbe segnato il 13 settembre 1987 quando la fidanzatina di Charlie avrebbe partorito Bella, ma se veramente lei si sarebbe rincarnata l’avrei aspettata per anni per incontrarla.

Angolo tutto mio: Scusate il ritardo e spero di essere riuscita a trasmettere un po' di angoscia di Edward. Questo è il link della canzone che mi ha ispirato questo capitolo. Il prossimo sarà un capitolo femminile....

https://www.youtube.com/watch?v=-2U0Ivkn2Ds

il testo e la traduzione della canzone

Say something, I’m giving up on you 
I’ll be the one, if you want me to 
Anywhere, I would’ve followed you 
Say something, I’m giving up on you

And I am feeling so small 
It was over my head 
I know nothing at all

And I will stumble and fall 
I’m still learning to love 
Just starting to crawl

Say something, I’m giving up on you 
I’m sorry that I couldn’t get to you 
Anywhere, I would’ve followed you 
Say something, I’m giving up on you

And I will swallow my pride 
You’re the one that I love 
And I’m saying goodbye

Say something, I’m giving up on you 
And I’m sorry that I couldn’t get to you 
And anywhere, I would’ve followed you

Say something, I’m giving up on you

Say something, I’m giving up on you 
Say something

Say Something, traduzione

Dì qualcosa, sto rinunciando a te 
Sarò la persona giusta, se mi vuoi 
Ovunque, Ti avrei seguito 
Dì qualcosa, sto rinunciando a te

E mi sto sentendo così piccolo 
Era sopra la mia testa 
Non so proprio nulla

E io inciamperò e cadrò 
Sto ancora imparando ad amare 
Semplicemente iniziando a gattonare

Dì qualcosa, sto rinunciando a te 
Mi dispiace di non essere riuscita ad arrivare a te 
Ovunque, Ti avrei seguito 
Dì qualcosa, sto rinunciando a te

E ingoierò il mio orgoglio 
Tu sei la persona che io amo 
E ti sto dicendo addio

Dì qualcosa, sto rinunciando a te 
Mi dispiace di non essere riuscito ad arrivare a te 
Ovunque, Ti avrei seguito

Dì qualcosa, sto rinunciando a te 
Dì qualcosa, sto rinunciando a te

Dì qualcosa

   
 
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