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Autore: Niky_94    24/05/2015    5 recensioni
[Lucky Luke]
Basata sul cartone animato "Le nuove avventure di Lucky Luke" (2001)
Personaggi: Joe, William, Jack e Averell Dalton, Billy the Kid e Niky Dalton (la mia OC)
Un gioco innocente tra Billy e Niky rischia di trasformarsi in tragedia... Come andrà a finire?
Genere: Angst, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Storia basata sul cartone animato "Le nuove avventure di Lucky Luke" (2001).
Buona lettura! ^_^ Eventuali recensioni/commenti sono assolutamente bene accetti! :)





<< Non dirmi che hai paura... >> sogghignò Billy.

<< Paura? Io? Ma figurati...! >> rispose Niky, titubante << E tu? >>

Il ragazzo scosse la testa << Billy the Kid non ha paura di niente e di nessuno! >>

<< D'accordo, allora entra tu, per primo >> rispose lei, con un ghigno.

<< Non ci provare, >> disse Billy, categorico << ti ho sfidata ad entrare da sola nella miniera, e tu hai accettato. Tocca a te, entrare >>

La ragazza rivolse lo sguardo all'entrata della miniera: la grotta si estendeva per una lunghezza tale da non rendere visibile la fine del tunnel, e la luce del sole non riusciva a fendere l'oscurità all'interno. << D'accordo... >>

Lui sogghignò << Ricorda: hai un'ora di tempo per raggiungere il centro della miniera e tornare. E non dimenticare di portarmi un minerale: voglio una prova che tu sia andata fino in fondo >>

Niky sbuffò << Ci vorrà un sacco di tempo per trovare qualcosa, là sotto! >> obbiettò << I minatori avranno già portato via tutto! >>

<< E' questo il bello! >> sentenziò il ragazzo << Dovrai esplorare a fondo la miniera, se vorrai trovare qualcosa! >>

Le scosse la testa << Ancora non so come hai fatto a convincermi a fare una cosa come questa... >> borbottò.

<< Nello stesso modo in cui ti ho convinto a stare con me, caramellina, >> disse Niky in tono saccente << sono irresistibile >>

<< Certo, >> borbottò la ragazza << irresistibile come un mal di denti... >>

<< Eppure, sei la mia ragazza... >> sogghignò lui, cingendole la vita con un braccio.

<< Falla finita... >> sibilò Niky; afferrò la lampada ad olio, e si voltò nuovamente verso di lui << D'accordo, io vado. Se non dovessi tornare, stai alla larga dalla mia collezione di manifesti >>

Billy si posò la mano destra sul cuore ed alzò la sinistra, come per prestare giuramento; sapeva quanto lei tenesse ala sua collezione di manifesti dei ricercati d'America: ogni volta che lo sceriffo affiggeva l'immagine di un nuovo bandito, Niky si premurava di rubarne una, per aggiungerla alla sua già ricca collezione.

Lei si avviò verso l'ingresso delle miniera, e sbirciò all'interno, cercando di vedere nonostante l'oscurità.

<< In bocca al lupo, >> disse il ragazzo << e ricordati che se perderai la sfida o ti arrenderai, dovrai pagare la penitenza... >>

<< Penitenza? >>

Billy annuì << Certo, la penitenza: chi perde, farà il bagno nel “brodo di puzzola” >> le rammentò << Non fare finta di non ricordarlo... >>

<< Non ce n'è bisogno, >> disse la ragazza, in tono convinto << perché vincerò io la sfida, e a quel punto sarai tu, a dover nuotare nel “brodo di puzzola”! >>

<< Non ci tengo, grazie >> rispose lui, scuotendo la testa << Buon divertimento >>

Niky sorrise << Un bacino portafortuna? >> disse, ammiccando.

Il ragazzo sorrise a sua volta, e la strinse a sé. I due si scambiarono un tenero bacio sulle labbra, e si abbracciarono.

<< Ehi, hai deciso di restare così tutto il giorno? >> domandò Billy ad un tratto, notando che lei non lo lasciava andare.

La ragazza sospirò << Cerco di fissare questo momento nella mia mente, >> spiegò, in tono nostalgico << dopo che avrai fatto il bagno nel “brodo di puzzola”, non ti si potrà più stare vicino... >>

Lui sogghignò << Ti piacerebbe... >>

<< Stare a guardare mentre ti spruzzi addosso dell'essenza di puzzola? >> domandò Niky, e sogghignò anche lei << Si, mi piacerebbe molto. E' il mio sogno nel cassetto >> scherzò.

Il ragazzo scosse la testa << Bhe, continua a sognare, perché non succederà! >>

<< Mai dire mai, budino >> rispose lei, ammiccando.

I due risero, e Billy accese la lampada << Bhe, ci vediamo più tardi, se mai uscirai viva dalla miniera... >> disse, in tono di scherno.

<< Ci vediamo più tardi, >> fece lei, rispondendo alla provocazione << ammesso che, nel frattempo, tu non venga sbranato da un orso... >>

<< Gne, gne, gne... >> borbottò lui, facendole il verso.

Si prendevano sempre in giro, punzecchiandosi e facendosi scherzi l'un l'altra, ma volevano un gran bene, e avrebbero fatto qualsiasi cosa l'uno per l'altra.

<< Bene, io vado, >> annunciò Niky, avvicinandosi all'ingresso della miniera. Lanciò un'occhiata preoccupata al largo cunicolo che si snodava nell'oscurità, e deglutì << Se tra un'ora non sarò tornata, verrai a cercarmi, vero? >>

<< Scherzi? >> fece lui, scandalizzato << Stasera tuo fratello Averell cucinerà la pizza! >>

La ragazza lo guardò, allibita << Mi lasceresti in una miniera sola, al buio e al freddo per andare a mangiare una pizza?! >>

Billy scosse la testa << Non potrei mai abbandonarti dentro una miniera, piccola. Solo, verrei a cercarti dopo cena! >> affermò, in tono beffardo.

<< Grazie tante... >> borbottò Niky.

Lui sogghignò, e le cinse le spalle con un braccio << Non fare così, ti porterei una fetta di pizza! >>

<< Oh, ma quanto sei carino... >> disse lei, in tono piatto << tu si che sai parlare ad una ragazza... >>

<< Ragazza? >> replicò Billy, guardandosi attorno fingendo di cercar qualcosa << Quale ragazza? >>

Niky fece finta di mollargli una gomitata << Ah-ah, molto divertente >>

<< Se pensi che io sia divertente, dovresti vedere la tua faccia! >> rise lui.

La ragazza sogghignò << Ridi pure, finché puoi... Perché tra un'ora, quando avrò vinto la sfida, tu e il tuo umorismo farete un bel bagno nel “brodo di puzzola”! >>

Billy sbuffò << Meno chiacchiere, e più azione! >> E, presala per i fianchi, iniziò a spingerla verso l'ingresso della miniera.

<< Ehi, cerca di non approfittare della situazione... >> lo provocò lei.

Il ragazzo sorrise, malizioso << Sarebbe un'idea tanto brutta? >>

<< Bhe, si... >> rispose lei in tono civettuolo. Posò a terra la lanterna, e gli mise le braccia attorno al collo << ...a meno che tu non voglia venire con me per tenermi compagnia... >> aggiunse, con uno sguardo sornione.

Billy le cinse la vita con le braccia e l'attirò a sé per baciarla. Quando le sue labbra furono a pochi millimetri da quelle di lei, però, si fermò << Bel tentativo, “pulce”, >> sussurrò, con un ghigno << ma non attacca... >>

Niky si strinse nelle spalle, ancora tra le braccia di lui << Valeva la pena tentare... >> Si raddrizzò, riprese in mano la lampada, ed entrò nella miniera << Ci vediamo dopo >> E sparì nelle tenebre.

 

*** *** *** ***

 

Joe era seduto al tavolo della cucina, intento a sfogliare il giornale. Non aveva ancora imparato a leggere ma, grazie agli insegnamenti della sorella, riusciva già a distinguere le lettere. Si era era soffermato da dieci minuti su un articolo in prima pagina, cercando di capire di cosa trattasse.

<< P – e – r – i – c – o – l – o... >> lesse, a fatica, facendo scorrere il dito sotto ogni lettera, per non perdere il segno << M – i – n – i – e – r – a... d – i... O – l – d... D – i – g... >> Sbuffò, spazientito << William, Jack, venite qui! >>

I gemelli lo raggiunsero, seguiti da Averell.

<< E tu che ci fai, qui? Non ti ho chiamato >> disse Joe, guardando il più alto.

<< Lo so, Joe, ma avevo fame, e ho pensato di venire in cucina a mangiare qualcosa >> rispose lui, con un sorriso.

<< Che cosa c'è, Joe? >> domandò Jack, avvicinandosi.

<< Leggete cosa c'è scritto qui... >> disse Joe, indicando l'articolo di giornale.

<< Perché, tu non ci riesci, Joe? >> domandò William, prendendo il giornale.

<< Certo che ci riesco! >> sbottò lui, offeso << Ma ho mal di testa, per cui me lo leggerete voi! >>

<< D'accordo... >> borbottò Jack.

<< P-e-r-i-c-o-l-o … M-i-n-i-e-r-a … d-i … O-l-d … D-i-g-g-e-r … m-e-s-s-a … i-n … s-i-c-u-r-e-z-z-a … >> lesse William, concentrandosi al massimo.

<< … p-e-r-i-c-o-l-o … f-r-a-n-e … s-i … r-a-c-c-o-m-a-n-d-a … d-i … n-o-n … a-v-v-i-c-i-n-a-r-s-i … >> concluse Jack, intervenendo in suo aiuto.

<< E hanno sprecato carta e inchiostro per scrivere un articolo del genere? Ma è ridicolo! >> borbottò Joe << Chi si avvicinerebbe mai ad una vecchia miniera abbandonata e pericolante? >>

In quel momento, la porta d'ingresso venne aperta con foga.

<< Ehi, ma che succede? >> domandò Jack ad alta voce.

Billy entrò in cucina come una furia, i capelli arancioni spettinati e il respiro affannoso. Si precipitò da Joe, e lo affettò per il risvolto della camicia << Nano! >> esclamò, in tono concitato << Devi venire con me, subito, mi serve il tuo aiuto! >>

Joe diventò paonazzo << Io NON sono un nano!! >> Stava già per saltargli addosso, quando questi lo fermò.

<< Non c'è tempo per queste cose, Niky è nei guai! >>

I quattro fratelli sobbalzarono << Che cosa?! >>

Il ragazzo fece un passo indietro << I-io e Niky eravamo andati a fare un giro, e a me è venuta l'idea di giocare a lanciarci qualche piccola sfida... >> spiegò << Così l'ho portata ad una delle vecchie miniere qui vicino, e l'ho sfidata ad entrare... >>

<< Tu hai fatto cosa?! >> esclamarono i quattro uomini, rossi in viso.

Normalmente, Billy sarebbe scoppiato a ridere loro in faccia; non aveva paura di loro, e lo aveva dimostrato in diverse occasioni, ma quella volta, le cose erano diverse: sapeva quanto i quattro banditi tenevano alla loro sorellina, e che era meglio non provare a farle del male. Così, si fece piccolo piccolo << Era solo una sfida innocente, davvero! >> piagnucolò << M-ma poi la terra vicino alla miniera ha iniziato a tremare, e... e... >> Deglutì a fatica, pallido come un cencio << ...E poi è crollato tutto! >>

<< CHE COSA?! >> gridarono i quattro, sconvolti.

Joe balzò addosso al ragazzo, e lo strattonò per i risvolti della giacca << Ora tu ci porterai immediatamente alla miniera, e ci aiuterai a cercare nostra sorella... >> Si voltò verso i suoi fratelli << William, Jack, Averell, prendete delle pale, un piccone, una corda e delle lampade! >> ordinò loro << Presto, non c'è un minuto da perdere! >>

I tre annuirono, e corsero a recuperare gli oggetti necessari.

<< Quanto a te... >> ringhiò Joe, rivolgendosi di nuovo a Billy, e avvicinando il viso a quello di lui << Ti conviene sperare che non le sia successo nulla, se ci tieni alla pelle... >>

 

*** *** *** ***

 

Niky tossì forte; il crollo della miniera aveva sollevato una gran quantità di polvere, che le era finita nella bocca e nel naso. Mosse le mani attorno al lei nell'oscurità: al momento del crollo la ragazza aveva lasciato cadere la lampada, che si era frantumata ai suo piedi, spegnendosi, e lasciandola nella più totale oscurità. Improvvisamente, si ricordò di avere portato con sé una scatola di fiammiferi per poter riaccendere la lampada, nel caso si fosse spenta. Frugò affannosamente nelle tasche del vestito, fin quando non riuscì a trovarla. Al buio, la aprì e, dopo averne estratto un fiammifero e averla richiusa, cercò con il dito il lato ruvido della scatola. Rigirò il fiammifero fra le mani, lo appoggiò alla scatola e lo accese. Quello che vide al chiarore della debole fiammella la lasciò senza fiato: le pareti della miniera attorno a lei erano completamente crollate, sigillando ogni via di uscita. Per fortuna, la ragazza aveva avuto l'accortezza di ripararsi sotto una delle travi portanti che, nonostante si fosse piegata sotto il peso del crollo, aveva creato una piccola conca sotto di sé, dove Niky aveva trovato riparo, riuscendo a non essere schiacciata dalle macerie. Il sollievo di essere scampata alla morte non riuscì tuttavia a risollevarle il morale; si trovava in uno spazio piccolo e stretto, quanto poteva esserlo l'interno di un armadio, e tutte le vie d'uscita erano bloccate dalle macerie: era in trappola, a chissà quanti metri sotto terra.

<< Sono spacciata! >> esclamò, terrorizzata << Nessuno riuscirà mai a trovarmi qui sotto, nessuno, nessuno! >> si sentiva come un topo in trappola. Sentì che il respiro si faceva più difficoltoso, e si impose di calmarsi << D'accordo, va bene, respira, >> si disse, ad alta voce << devo risparmiare l'ossigeno... Calma... calma... >> In quel momento, il fiammifero si spense, e la ragazza gridò, in preda al panico. On riusciva a sopportare l'idea di essere intrappolata là sotto. Con mano tremante, estrasse un altro fiammifero dalla scatola, e lo accese. << Allora, calma, riflettiamo... Che farebbe Joe in un momento del genere? >> Chiuse gli occhi, cercando di pensare, nonostante la paura le ottenebrasse la mente << Cercherebbe una via d'uscita! >> Si guardò attorno, e vide che le macerie che si erano raccolte alle sue spalle, sotto il pesante asse di legno che l'aveva protetta, non sembravano poi così pesanti. Con cautela, ne spostò alcune con la mano, e sbirciò nel piccolo buco che aveva creato. << Si! >> esultò, vedendo che la galleria principale non era completamente crollata, e proseguiva proprio al di là delle macerie. Posò una mano su uno dei sassi più grossi e si preparò a spingere, quando un rumore di pietre che traballano le gelò il sangue: la trave che le aveva fornito riparo si trovava proprio sopra di esso, e sembrava che quel sasso fosse l'unico sostegno che impediva alla trave di crollare. Lottando per non farsi prendere nuovamente dal panico, Niky iniziò a spostare le pietre più piccole, cercando di creare un varco abbastanza grande da poterci scivolare attraverso, senza dover spostare le pietre che sostenevano la grossa trave di legno. Con cautela, fece scivolare una gamba nel buco; piano piano aggiunse l'altra e, girandosi su un fianco e spingendosi con le mani, portò le gambe e il bacino al di là dell'asse. Riuscì a far scivolare attraverso la fessura anche il busto, arrivando fin quasi all'attaccatura del collo. Nel cercare di far passare le spalle e la testa, però, la ragazza posò per errore la mano su una delle pietre che sostenevano la trave e, senza farci caso, la usò per darsi la spinte necessaria ad uscire dalla sua prigione. Quando si rese conto di quello che aveva fatto, era ormai troppo tardi: si udì un boato simile a quello di un tuono, e le pareti di roccia attorno a lei iniziarono a tremare. Con un grido, Niky diede un'ultima, disperata spinta, e riuscì a mettersi in salvo, appena prima che la terra si richiudesse. L'asse di legno franò a sua volta, rischiando di travolgerla. La ragazza non fece in tempo a rialzarsi e cercò di mettersi in salvo rotolando via, pregando di non essere colpita dalle macerie. Il fiammifero si esaurì e si spense, e la miniera sprofondò nuovamente nella più totale oscurità.

   
 
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