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Autore: _Lady di inchiostro_    24/05/2015    3 recensioni
Da quanto aspettavi un’occasione così, Sabo?
Da quanto aspettavi di poterti riscattare, di poter fare tutto ciò che era in tuo potere per aiutare i tuoi fratelli?
Da quanto aspettavi di poter dire ad Ace che il suo sacrificio non era stato vano, che adesso ti saresti preso cura tu di Rufy?
E’ passato parecchio tempo, Sabo.

***
Breve storia basata sulle ultime scan uscite.
Avvertenze: continente spoiler per chi non avesse letto il capitolo 787.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Sabo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Un semplice sorriso




Cerchi di non far trapelare la tua preoccupazione mentre gli parli.
Vederlo ridotto così non ti piace, non ti è mai piaciuto, ma non vuoi che lui pensi che non ti fidi delle sue capacità.
In fondo, lo sai, è cresciuto. Non è più il ragazzino che scappava piangendo difronte al pericolo, o che si nascondeva dietro di te perché Ace voleva picchiarlo.
Rufy è diventato grande, è diventato forte. Lo dicevi già da prima, da quando aveva sfidato il Governo Mondiale senza alcun timore. Adesso ne sei solo più convinto, perché ha conosciuto la sconfitta, quella vera e che si prova solo nel perdere ciò che c’è di più caro al mondo.
Non sai se anche per te è stato lo stesso, ma poco importa. Vi siete rincontrati, tutto il resto non conta.
La tua mano, che gli avevi posato in segno di fiducia e anche di affetto, scivola dalla sua spalla. Lo lasci andare, perché sei sicuro che manterrà la parola data, che – dopo il breve frangente in cui Betz (*) e gli altri se ne prenderanno cura – lui riuscirà a battere Doflamingo, e la tua paura di perderlo svanisce un po’. 
Prima di andare, però, Rufy fa un sorriso appena accennato, come se fosse contento che suo fratello sia venuto a dargli una mano; ma forse è solo una semplice impressione, pensi titubante, e i sensi di colpa nei suoi confronti ti attanagliano, come ormai succede da due anni a questa parte. 
Nonostante la flebile voce e il fiatone, lo senti parlare verso la tua direzione: «Alla fine hai mangiato il frutto di Ace, eh Sabo?»
Rimani in silenzio per un attimo, che non sai se sia breve o lungo, troppo concentrato sulla figura di Burgess pronta ad attaccare.
Da quanto aspettavi un’occasione così, Sabo?
Da quanto aspettavi di poterti riscattare, di poter fare tutto ciò che era in tuo potere per aiutare i tuoi fratelli?
Da quanto aspettavi di poter dire ad Ace che il suo sacrificio non era stato vano, che adesso ti saresti preso cura tu di Rufy?
E’ passato parecchio tempo, Sabo. E sebbene sai che un rivoluzionario non dovrebbe farsi prendere troppo dalle emozioni, sai anche che non sempre è facile.
In certi casi, quando non ti rimane quasi nulla di un fratello ormai morto, cerchi di appropriarti di tutto quello che ti ricorda lui, che cerca di mantenere ancora viva la sua figura. 
E tu ci sei riuscito, la tua occasione l’hai avuta. Speri solo che Ace ti abbia visto, e che stia continuando a vegliare su di voi anche in questo momento critico. 
Ti giri verso tuo fratello, il tuo fratellino combina-guai, che è quasi sul punto di andarsene. 
Chissà come reagirà dopo che gli avrai raccontato tutto. Non te ne preoccupi, per ora, l’importante è fare quello che ti sembra più adatto in questo momento: il buon fratello maggiore.
«Non avrei permesso a nessun altro di avere ciò che è rimasto di lui!» dici, con una sincerità mista a una gioia immensa. 
Così, rivolgi a tuo fratello l’unico gesto che può esprimere veramente come ti senti.
Un semplice sorriso. 


[520 parole]



(*) “Betz” è in realtà “Gatz”, riferito al fatto che Sabo sbaglia il suo nome nel capitolo. 



Parla l’autrice che scrive storie troppo lunghe:
Ehm, salve! *saluta con la manina*
Ancora una volta, mi ritrovo a pubblicare una storia scritta totalmente di getto, quando ho ancora l’altra storia che aspetta solo di essere finita (e che ho tutta nella testa, per intenderci!).
Il problema è che mi sono innamorata totalmente del sorriso di Sabo di quest’ultimo capitolo: mi è piaciuto tantissimo il fatto che - dopo aver affermato che non ritiene la ciurma di Barbanera responsabile della morte del fratello - ci teneva davvero ad avere l’ultimo ricordo rimasto di Ace.
E niente, durante una noiosissima lezione di filosofia, mentre osservavo il blocco sfondo del mio telefono (sì, quel magnifico sorrisone l’ho messo anche come sfondo, problemi? :’3), mi sono venute in mente diverse parole e ho sentito il bisogno di scrivere.
Ovviamente, tornata a casa, ho ricopiato quello che ho scritto, aggiustandolo un po’, ed ecco che è venuto fuori questo!
Mi chiedo quanto possa fregarvene, in realtà. E poi, manco è detto che la gente legga le mie storie!
Teoricamente doveva essere più breve, ma chi mi conosce sa che per me è difficile scrivere poco, anche perché penso di non rendere bene i pensieri del personaggio.
Tuttora non sono convita della pubblicazione, per cui ci terrei ad avere una vostra opinione, che sia una critica o no. 
Che dire, grazie per aver letto anche questa nota, che sta diventando più lunga della storia in sé :’)
Alla prossima, e mi raccomando: keep calm and wait the 788! ;) <3
_Lady di inchiostro_   
  
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