Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Tsunade1    24/05/2015    1 recensioni
Ho deciso di scrivere una sorta di storia parallela a quella originale mantenendo il più possibile l’originalità dell’opera,da un lato perché è giusto,dall’altro perché l’adoro e la rispetto.in ordine sono:Una sfida per Kakashi,Pain,Il ricordo di Iruka,Una guerra inaspettata e Naruto e Kida diviso in 6 capitoli.Perchè?Qualcuno mi ha chiesto,perché voglio dare un po’ più di giustizia,che secondo me manca,ai personaggi che amo di più e volendo me una gran bella storia d’amore e non “essere lasciato come una pezza vecchia”citando una mia recensista,è Kakashi,perché insomma quante ne ha passate?Se lo merita no?E poi è talmente bello…Prendetela come una storia di rivincita per chi è stato lasciato solo,o dovrei dire rovinato di più,per chi conosce gli sviluppi dellle novel di Kishimoto.L’unica libertà che mi sono presa è stata creare un personaggio che gli facesse totalmente da contrappunto e che in qualche modo però fosse uguale a lui, e le vicende legate a loro ovviamente:direte voi,per quale motivo fare ora questa premessa?
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Iruka Umino, Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Obito Uchiha, Rin
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Più contesti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Iruka era solo un bambino all’epoca, eppure aveva le immagini di quei ricordi scolpiti nella memoria…
“E va be’, ho solo 11 anni, ma sono grande per andare nella valle dell’epilogo da solo” un imbronciatissimo e impettito Iruka si allontanava a passo di marcia da casa sua, dove i suoi l’avevano ripreso per l’ennesima volta a causa delle scelte “sbagliate” dei posti dove giocare; in verità Iruka non era infastidito solo da quello, cioè che non gli dessero un minimo di fiducia… La prima volta che aveva scoperto quel posto, era solo e le lezioni erano sospese, perciò aveva iniziato a tirare dei sassi nell’acqua, benché credesse fosse più divertente farlo con qualcuno, poco dopo appunto s’era stufato e stava per fare dietrofront sbuffando; ad un certo punto dei risolini femminili, più una risata maschile l’avevano incuriosito e arrestato dov’era: sull’altra sponda notò 2 ragazzi e un ragazzo che scherzavano tra loro dandosi piccole spinte, poi, si sedettero con i piedi nell’acqua a sbocconcellare qualcosa che non poteva distinguere da quella distanza, tuttavia sentiva abbastanza chiaramente cosa si stessero dicendo, avendo timbri squillanti:-Sapessi che faccia ha fatto Kakashi quando ha saputo che eri una allieva di Minato… Avrebbe voluto ucciderti, sicuro- scherzò un ragazzino moro e con 2 paia di occhiali ancorati alla fronte:-Dai che così la spaventi, lei che ha provato ad essergli amica cedendogli il posto oggi alla riunione!- lo rimproverò la ragazza accanto a lui che aveva le gote colorate di viola:-Non che m’importi…- commentò spavalda l’altra masticando un grosso boccone. Iruka tentò di sedersi, preso dall’armonia di quei 3 individui poco più grandi di lui, ma pestò qualcosa che subito dopo lo morse:-AHI! -
-Ma che è stato? - chiese Rin carinamente:-Sarà scivolata una colomba…- buttò lì Obito:-Ah sì eh? E mi dici come qualcuno nato per volare cada senza motivo?- domandò retorica e scompisciata l’altra:-Beh… Nel senso… Un capitombolo capita a tutti-concluse lui storcendo il naso irritato:-Ma non dire cretinate- lo spinse l’altra:-AAAAAHHH!!! AIUTO!!! VI PREGO AIUTATEMI!!! AAAAAAHH!!- Iruka attraversò a velocità supersonica il fiume inseguito da uno sciame d’api, giunto vicino a loro piroettò un paio di volte scuotendosi neanche avesse le convulsioni, e avvertì una leggera fiammata vicino e qualche secondo dopo il ronzio cessò; aprì una palpebra, e poi l’altra, piegato ancora a metà e trovando 6 occhi sgranati puntati su di lui:-Ehi marmocchio non dovresti essere a lezione? Potevi farti molto male sai? - una ragazza dai capelli a caschetto e irti, era in pedi con ancora un po’ di fumo fuoriusciva dalla bocca:-Ah se stata tu? Ti ringrazio- Iruka chinò il capo umiliato da sé stesso:-Ehi ma tu sei Umino Iruka! - esclamò spontaneo Obito, che poi presentò sé e le sue amiche:-Io non volevo interrompervi, oggi non avevo scuola e qualche giorno fa ho scoperto questo luogo pensando di venirci a giocare oggi…- proseguì a scusarsi lui:-Oh non ti preoccupare! Anzi siediti con noi e mangia- gli sorrise gentile Rin:-Davvero? Posso? - chiese per educazione, ma era già in mezzo a loro con i piedi penzoloni nell’acqua:-Kida ha ragione però, attento dove metti i piedi- lo ammonì Rin porgendogli un panino da un rotolo che si portava alla cintura:-È che io… Di solito quelli più grandi mi trattano male- spiegò timido il bambino:-Ah ma con noi non hai da temere! Quando li ho conosciuti io mi hanno trattata bene da subito, e sono più piccola di 2 anni! - incalzò rincuorandolo Kida di fianco. Iruka cominciò a divorare vorace il panino, buonissimo, intanto che loro discorrevano degli esami chunin superati:-Hai visto Kida? Rin? Non sono stato bravo? Gli ho piantato un kunai al piede, e poi la fiammata! Ah la palla di fuoco più grande che mi sia riuscita…- narrava Obito esagitato:-Vero, era molto grande, ben fatto pecora nera! - affermò franca Kida:-Kida ma pure tu! Insomma l’hai fregato in 2 mosse, e nel certificato infatti hanno inserito la nota a 3 stelle, distinta capacità d’analisi e d’elaborare strategie…- proseguì eccitatissimo al solo ricordo:-Io lo definirei più un colpo basso eseguito in gran stile,  però…- brontolò tra i denti la sopracitata:-Non sminuirti sempre così Kida- Rin le massaggiò amorevole una spalla:-Obito ha ragione, hai preso le sembianze di sua madre, lui si è spaesato e tu l’hai colpito da dietro, ha sbagliato lui ad abbassare la guardia… Inoltre i rotoli li hai recuperati entrambi tu no? La scorsa volta per prenderne uno la tua squadra ha rischiato grosso…- Rin posò 2 occhi seri e serafici su di lei:-Sì non ricordarmelo…- ridacchiò nervosa lei:-Comunque se non avessi avuto il drago…
-Non lo possiamo sapere ho ragione? - l’anticipò l’amica; Iruka ascoltava attento ”Wow, ci togliamo pochi anni ma hanno molta esperienza, e molta più di me” osservava in particolare la ragazza accanto a sé: mentre discutevano, lei aveva spesso riso o fatto battute, battendosi sulle gambe o tenendosi la pancia, e che sorridesse o ridesse due graziose fossette le increspavano la pelle agli angoli della bocca, conferendola un’aria solare e gaia:-Piaciuto il panino? Hai la bocca aperta- notò lei sorridendo arguta ”Oh che belle labbra…” Iruka la richiuse meccanicamente, provocando altre risa. Ancora chiacchieravano tra loro(e Kida fu grata per una volta di avere un quarto nella compagnia, dato che Gai era sempre impegnato)perché sapeva che a Obito piaceva stare un po’ solo con Rin, che il loro capitano fece la sua entrata trionfale:-Ah allora era qui che volevate trascinarmi…Comunque l’hokage ci ha convocato, è meglio sbrigarci- comandò freddo e sbrigativo Kakashi; Kida e Iruka parlavano fitto fitto, non accorgendosi (anzi, Kida fingeva deliberatamente)di lui o dei ragazzi che si alzavano e lo seguivano-Ah davvero? E vuoi essere un ninja o ti piacerebbe fare qualcos’altro? -s’incuriosì Kida degli occhi vispi e intelligenti del bambino:-In effetti io…-
-Che fa non saluti? Adesso sei pure maleducata? O è per quel moccioso che ti fa la corte convinto? - s’intromise il capitano tracotante
-Kakashi! -non poté fare a meno di esclamare Rin:- Mmh? - Kida si girò innocentemente colpevole:-Ah scusa parlavi con noi? - Kakashi ebbe un tremito per quel tono noncurante:-Dovresti rientrare tuo padre non vorr-
-Io resto un altro po’ qui con Iruka, ciao ragazzi!- salutò con la mano allegramente i 2:-Kakashi- aggiunse fredda, poi si girò di nuovo verso Iruka che si era ammutolito per come l’aveva richiamato il jonin; i 3 scomparvero:-Non farci caso- lo confortò Kida dandogli un buffetto affettuoso sulla guancia e realizzando che era quasi il tramontò, tolse i piedi dall’acqua e agile fu di nuovo in piedi: Iruka restò attonito, Kida aspettò serafica con una mano al fianco che si muovesse, e finalmente rientrarono. Quello non fu l’unico episodio, l’incontrò si ripeté abitualmente per qualche giorno, tanto che in uno di questi conobbe l’altro bizzarro quanto poco convincente amico, Gai; un pomeriggio, Iruka arrivò in ritardo perché l’avevano costretto  terminare tutti i compiti, trafelato e angosciato di non trovare nessuno: e ci andò vicino, ad aspettarlo c’era Kida vestita quel giorno con una leggera gonna di lino e una maglietta, con le braccia tese all’indietro, le gambe candide con dei graffi sparsi qui e là immerse fino alle ginocchia, e ciondolava la testa a tempo con un motivetto che stava canticchiando; rallentò il passo, ascoltando la sua voce soave e melodiosa che s’arrestò improvvisa:-Ah qualcuno è arrivato allora!- voltò la piccola chioma castana verso un Iruka messo in soggezione:-Ancora non ti sblocchi? Siediti no? - lo invitò conciliante lei. Non appena si sedette, tutto allegro, le raccontò della sua giornata in accademia mandando di tanto in tanto zampilli d’acqua:-Piano paino furia scatenata! -
-Ehi guarda c’è Rin! - si voltarono insieme a destra: Rin era pallidissima, e tremava peggio delle foglie sferzate dalla burrasca, alzò le mani balbettando qualcosa sconnessa:-Che succede Rin? - Kida era balzata in su atterrita e sul chi vive; Rin cominciò a piangere, prima sommessamente, poi sempre più forte, incapace di dialogare:-Cos’è successo? Rin! Parla- Kida l’aveva afferrata per le spalle scrollandola, e si unì inconsciamente al pianto; Iruka le vide abbracciarsi fin quasi a soffocarsi, si avvicinò non sapendo bene cosa dire e sforzandosi di non partecipare al pianto, che minacciava di dirompere anche da lui.
 
Durante la funzione, Iruka stette tutto il tempo stretto al fianco della madre. L’hokage pronunciava parole solenni e, se non avesse avuto tale carica, intrise di rammarico: la foto di Obito svettava su un grande altare addobbato, c’era un silenzio irreale e l’aria e il cielo erano spezzatamente sereni… Iruka girò la testa aguzzando la vista; Gai si trovava molto indietro rispetto all’altare, mascherando i singhiozzi, Rin era in prima fila col viso rigato di lacrime il cui suono era completamente inghiottito, accanto Kakashi la teneva per una spalla, pareva inerte e smorto o forse era solo la benda sull’occhio con cui era ritornato dalla missione che gli nascondeva l’altro quarto del viso… Dietro di loro, Asuma a testa bassa teneva da un lato e dall’altro rispettivamente, per la vita, Kurenai e Kida, che neppure raggiungeva la spalla del fratello, cui provava ad ancorarsi per affogare i singhiozzi. Schiacciato come lo teneva la madre, Iruka sentì ben poco del discorso del terzo, eccetto che, naturalmente, non contava l’età o l’esperienza, Obito Uchiha era morto da ninja di Konoha; la funzione terminò e il bambino chiese il permesso di porgere anche lui i propri omaggi: accostatosi all’altare, aspettò che i suoi amici riponessero le loro cose, ma Kida non si mosse, tremava troppo per muovere un singolo muscolo:-Vuoi mettercelo insieme a noi? O ti va se ce lo metto io?- le chiese Kakashi con una nota di gentilezza nella voce che non gli aveva mai sentito, in modo tanto tenero quasi a voler cancellare tutte le sue birberie nei confronti di lei e trasmetterle appoggio, da togliere a Kida l’ultimo riflesso rimastole, il respiro: alzò le ciglia imperlate di piccole gocce, tirò su col naso e annuì, dopo un lungo momento… Mosse un passo, sfiorando il fianco del ragazzo, e insieme agli altri, posarono un fiore ciascuno; Iruka avrebbe voluto confortare, ma proprio non trovava le parole né i toni giusti, far capire che pure lui era molto addolorato, in qualche modo dissolvere quella cappa di lacrime e sensi di colpa che li attanagliava… Invece non disse nulla; rinunciò persino ad avvicinarsi, raggiunse i genitori avvilito e vergognato di sé stesso, in fondo all’anima sentiva che quei giorni passati in compagnia e contentezza non si sarebbero più ripetuti, che il legame si era rotto irrimediabilmente e che ognuno adesso, pur desiderando il contrario, avrebbe continuato da solo il suo cammino.
 
I mesi passarono, Kida continuò i suoi allenamenti e Rin le sue missioni, quasi sempre congiunte con Kakashi; entrambe tuttavia terminavano le loro giornate esauste, e s’incontrarono ben poco: qualche volta nei corridoi dell’ufficio del terzo, scambiandosi rapidi saluti, altre al locale del thè quando avevano una pausa, e allora discutevano del più e del meno, o delle reciproche attività, ben attente alle parole e agli argomenti che usavano (malgrado i loro sguardi comunicassero tutt’altro…). Iruka, dovendo rimediare alla sua vigliaccheria e pure volendo stare vicino in qualche modo, quando poteva sgattaiolava via da casa o da scuola e le cercava per il villaggio, o nel bosco; stava per la maggior parte delle occasioni insieme a Kida, trovando Rin sempre con Kakashi da cui non sapeva cosa aspettarsi alla prossima che avrebbe aperto bocca… Cercava di distrarla parlandole praticamente di ogni cosa: Kida ascoltava paziente, eppure pareva lontana e irraggiungibile. Quella ragazza alta e che iniziava a sviluppare le forme di una giovane donna, i cui occhi avevano conosciuto troppo presto le ombre di malinconia che di solito si trovano ad affrontare i grandi, che avanzava con passo sicuro ma tardo, riflessiva e attenta, lo faceva sentire speciale e sicuro, semplicemente perché stava lì gentile, perché lo ascoltava senza giudicare e nonostante i suoi pensieri, o che gli rispondesse come farebbe un parente o un insegnante, forse più affettuosa. Iruka non conosceva ancora bene i rapporti tra ragazzi e cosa fosse un legame, sapeva solo che voleva farle tornare il sorriso, magari non quello di un tempo, uno nuovo ecco, e in generale non perderla, anche se lo riteneva un bambino non gli importava, sarebbe cresciuto e ci sarebbe riuscito, così come con Rin. Certo, dopo aver superato il timore atavico dell’ormai soprannominato copia-ninja.
 
L’ultimo ricordo che aveva di Kida, ovvero un anno prima che lei partisse e che lui perdesse i genitori, era neanche a farlo apposta, il giorno in cui divenne genin: quel giorno c’era una prova per chi aveva superato gli esami jonin, svolti un mese prima, e voleva anche provare di poter fare da guardia del corpo al quarto appena nominato; non conosceva i dettagli, a quanto pareva comunque chi aveva superato con un certo punteggio le prove, poteva scegliere se partecipare o no ad un ultimo test, top secret. Un caso a dir poco fortuito lo fece passare per caso dall’ospedale; il mese precedente, nel giorno sopracitato, era giunta la notizia del fallimento di una missione (di cui nessuno conosceva assolutamente alcun particolare, inclusa Kida) e la conseguente morte di Rin: e Kida aveva festeggiato la sua promozione con un funerale, dopodiché si era chiusa in camera sua chiedendo per favore di non vedere nessuno. Usciva solo per gli allenamenti con Minato, ma il povero Iruka non ebbe argomento con cui obbiettare, a quell’isolamento autoinflitto, rispettando i suoi spazi attese che si riprendesse. D’altro canto ne fu consapevole già al funerale, di Rin, dove Kakashi non si era presentato e Kida, cinerea ed inespressiva, se n’era andata molto prima che la celebrazione finisse; pure lui non aveva potuto piangere la sua amica come avrebbe voluto, ovvero in sua compagnia, ma di nuovo quel senso d’impotenza lo fece desistere, da egoista aveva pensato per un momento che se Kida avesse fatto il primo passo senza dubbio le sarebbe stata vicino, e per questo si reputava anche più inutile di prima…Quella sera, all’ospedale erano tutti frenetici e che parlottavano fra loro, quindi Iruka entrò a orecchie semi abbassate per capire cosa stesse accadendo: nessuno parve dare molto peso alla sua presenza, e il ragazzo proseguì in un corridoio spoglio e poco illuminato; improvvisamente udì una voce inconfondibile, tonalità bassa certamente per la stanchezza ma lo stesso melodiosa, aprì la porta da dove la sentì giungere e vide seduta su un lettino lei, che si teneva alzata all’altezza della costola destra la maglia e mostrando un esteso livido perlaceo (oltre che un ventre piatto e tonico che Iruka fu svelto a non fissare) al lato opposto, c’era una ragazza della sua età, minuta e dai capelli viola che le suggeriva preoccupata:-Kida torna domani a farti interrogare, persino tuo padre è d’accordo, e il quarto ha già portato la moglie al sicuro-
-Ti ho già detto di no, la mia mente tende a rimuovere all’istante brutte esperienze e più i ricordi s’incastrano in fondo al mio subconscio, più è difficile estrarli e francamente eviterei di farmi leggere l’intera mente da Ibiki o Inoichi solo per un ricordo- obiettò aspra alla compagna:-O entri o esci ma devi deciderti- ingiunse abbassandosi la maglietta; il ragazzo entrò a passo di lumaca, osservò Kida come se non la vedesse da anni: occhi cerchiati, capelli a caschetto meno arruffati del solito, vestita interamente di nero tranne il viso e le dita dei piedi che spuntavano dai sandali, anch’essi neri. La ragazza teneva le braccia abbandonate sulle cosce, la testa inclinata in un sospiro e le palpebre chiuse:-Yugao lui è Iruka, un mio amico, Iruka lei è Yugao, ha fatto gli esami con me- li presentò brusca Kida; Yugao fece un timido cenno e così Iruka, poi Kida di colpo riaprì gli occhi:-Vedo che sei diventato genin: congratulazioni-commentò leggermente critica:-Però… Iruka… Non farti ammazzare, chiaro?- lo ammonì per giunta, Iruka però in quel ghigno impercettibile comparso all’angolo della bocca di lei, lesse la vivacità di un tempo e il ragazzo sorrise contento. Dopo un po’ entrò Kakashi, con fare insolitamente sbrigativo:-Dovrò interrogarti io mi dispiace, gli altri sono impegnati con i tuoi compagni-s piegò lui parandosele di fronte; lei annuì frastornata e massaggiandosi la nuca, dove Iruka vide solo allora una grossa ferita rimarginata da poco:-No aspetta, le farai male dato che ha quella ferita!- protestò ansioso il ragazzo:-Tu puoi andare Iruka, lascia lavorare a chi gli compete- replicò calmo Kakashi a stento per quella protesta inopportuna: Yugao si permise di prendere sottobraccio Iruka e mettersi in un angolo della stanza ad osservare, muti e fermi:-Non sarò Ibiki ma qualcosa so farla anch’io, pure essendo da poco un ANBU, tu pensa solo a rilassarti e al resto ci penso io, fermami solo se proprio non riesci a sopportare è chiaro?- le disse piano Kakashi, Kida annuì fiduciosa, pur storcendo il naso a causa del costato. Kakashi pose una mano sulla sua testa ed ella chiuse gli occhi rilassandosi; passò qualche minuto senza che accadesse nulla, ad un certo punto Kida emise un mugolio anormale, distorcendo la bocca, che si trasformò in un lamento basso e in breve divenne rossa con le vene della testa pulsanti, aprì la bocca in un suono gutturale tuttavia non lo fermò; Iruka era in procinto per interromperlo ma fulminea Yugao girò attorno ai 2 con il ragazzo sottobraccio e uscirono, prima che Kakashi rispondesse a gesti anziché a parole. 
 

-Iruka? Ti vuoi muovere? Non farai fare mica tutto ad una donna vero?- Cosciente di essersi perso nel viale dei ricordi e richiamato da Kida, Iruka riprese alacremente a spostare le macerie; col senno di poi, comprendeva benissimo la tempesta che era passata negli animi dei 2 amici: e osservando la lena che persino adesso Kida metteva ad ogni masso sollevato, provava una fitta pungente di rimpianto per la vigliaccheria di quella volta e di questa:non era in grado di confessarle ciò che provava da allora per lei; si certo era un bambino, però anche Obito lo era, e Rin, eppure erano morti da eroi, mentre lui aveva dovuto attendere ancora molti anni prima di accorgersi quale strada prendere… E per assurdo, ora, nel ricostruire il villaggio rimetteva a posto i pezzi della sua storia che non s’incastravano; uno lampante era sicuramente non aver dato a Naruto l’attenzione che meritava, giungendo a disprezzarlo, ed ora che era cresciuto non sapeva se definirsi un maestro o un fratello maggiore orgoglioso di lui, già perché amava nominarsi così di nascosto, ripensando alla propria esperienza… Continuò a rimuovere travi e macerie, e Kida lo imitava torcendo la bocca in sorrisetti di tanto in tanto, affinché lui non si preoccupasse della sua salute in quel frangente.

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Tsunade1