Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |      
Autore: Sickophilia    24/05/2015    1 recensioni
Avete presente il detto ''un elefante nella stanza''? Se no, andate a cercalo oppure scopritelo lentamente leggendo queste piccole one-shot. Sono 5:
1°-E' la storia di Dot colpita dalla depressione;
2°-Parla di Jim e Kat e della violenza domestica;
3°-Incentrata su Sam e sulla prostituzione;
4°-Nick e la droga;
5°-Conclusione e spiegazione del modo di dire.
Come si potrebbe ignorare il fatto di avere un elefante nella propria stanza?
Genere: Angst, Malinconico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 DOT
 

‘’Fanculo!’’
L’urlo si propagò per tutta la casa, ma nessuno la sentì.
‘’Cazzo! Dove sono? Dove sono?!’’
I cassetti si schiantarono rovinosamente a terra, lo specchio del bagno venne infranto, il letto ribaltato e l’armadio svuotato. Ma niente, non riuscì a mettere fine a quella disperata ricerca.
Le sue mani tremavano come non mai, s’infilò una sigaretta in bocca ma non l’accese mai, la fiamma dell’accendino ogni volta si spegneva a causa di quel continuo tremolio delle membra e, con una furia incontrollata lanciò contro lo schermo della televisione prima la sigaretta poi l’altro aggeggio infernale scoppiando in un pianto disperato che le fece piegare le ginocchia e schiantare a terra in mezzo alla stanza.
E pianse.  Mai un suo pianto fu più straziante di quello. Si sentiva soffocare, aveva la mente annebbiata, non capiva nulla e non udiva i suoi pensieri ma solo i suoi urli disumani.
I pugni stretti in una morsa dolorosa, le labbra sanguinanti tra i denti, i piedi pieni di schegge conficcate nella carne cruda: questo era l'aspetto di Dot, e così uscì dalla stanza.
Appena aprì la porta il suo sguardo fu catturato da Jim che teneva Kat per i capelli sbattendole ripetutamente la testa contro il muro e nello stesso momento vide Sam entrare in casa con il suo tubino rosso luccicante nonostante fosse dicembre inoltrato.
Non se ne curò e appoggiando la mano alla parete in cerca di un sostegno, percorse metà perimetro dell’abitazione fino a ritrovarsi di fronte ad una porta marrone mezza distrutta e aperta. Senza indugi entrò.
La serranda era per tre quarti abbassata lasciando entrare pochi spiragli di luce che illuminavano pochi spazi di quella stanza piccola e dal forte odore di chiuso, sudore e altre sostanze che le fecero lacrimare gli occhi ancor di più.
In un angolo c’era Nick, seduto per terra e con la testa appoggiata al comodino, teneva le gambe incrociate e della coscia sinistra spuntava una siringa vuota ma sporca, con l’ago interamente infilato nella morbida carne. Era pieno di segni violacei Nick, ma Dot non gli dedicò più di uno sguardo affrettandosi a spostarlo dal comodino per poter prendere finalmente quello che cercava disperatamente. Pianse dalla gioia nel vedere quel prezioso tesoro, scivolò per terra accanto al corpo senza vita di Nick e con uno slancio d’affetto lo abbracciò forte e ingoiò tre pasticche di getto senza il benefico aiuto dell’acqua, ma non le importò il fastidioso grattare della gola al passaggio delle pillole.
Finalmente smise di piangere e si sentì più tranquilla, la sua mente cominciò a sbloccarsi, il velo che la copriva venne spostato e si rese conto di provare un forte dolore ai piedi. Abbassò lo sguardo e li vide insanguinati, vide le orme rosse che aveva lasciato entrando in quella stanza e pensò di pulirsi. Prese la felpa che aveva addosso il compagno accanto a sé e si asciugò le ferite e, sfilandogli la siringa si aiutò con la punta dell’ago a togliersi i pezzi di specchi entrati più in profondità. Le faceva male ma non le importava, adesso stava bene, non si sentiva più schiacciata, soffocata, uccisa dalla sua mente, adesso non sentiva più la voglia di piangere, non era più vuota e fredda, aveva il calore di un cervello e la sensazione piacevole del dolore fisico che la distraeva da quello mentale.
Finito quel lavoro, buttò la siringa e la felpa dall’altra parte della stanza ma nel farlo una bustina scivolò a terra accanto ai piedi freddi di Nick. Era trasparente e conteneva una polvere bianca.
Dot era curiosa, Dot era sempre stata curiosa tranne nei momenti in cui andava in blackout, perciò afferrò quella cosa e l’aprì. Bagnò l’indice con la sua saliva e lo infilò nella bustina e poi se lo mise in bocca. Non aveva nessun gusto, proprio nessuno e ne rimase altamente delusa.
Allora mise un po’ di polvere nel palmo della mano e ci avvicinò il suo nasino pieno di lentiggini nella speranza di avvertire un qualche odore.
Annusando, la polvere le entrò dentro, la sentì nelle cavità nasali, le arrivò al cervello, le toccò le corde dell’anima e lei, beh, Dot toccò il paradiso.
Si sentiva viva, persa, felice, strana, in forma, forte, tremante. Si sentì lei, si sentì come non le succedeva da tempo, da quando il male le aveva avvolto la testa.
Respirò a pieni polmoni l’aria che la circondava e le sembrò buona e pulita poi inspirò il resto della polvere miracolosa e sentì il bisogno di dire a voce alta ‘’Grazie Nick, sei il miglior amico del mondo’’ e gli diede un bacio sulle labbra. Si alzò e uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle, riattraversò il corridoio ed entrò nel salone dove aleggiava un’aria strana, cupa, chiusa e viziata e si guardò intorno, ma non capì il perché di quell’odore.
Jim uscì di casa sbattendo forte la porta, Sam stava controllando il frigo e prese il salame per guardarlo e rimetterlo dentro: preferì prendere una birra. Kat stava sulla poltrona davanti alla TV ma con uno sguardo vuoto, un occhio nero e un labbro spaccato pieno di sangue.
Dot andò sul divano e ci si sdraiò completamente. La stanza prese a girare e l’aria a mancare.
Dot cadde dal divano e vomitò pure l’anima davanti alle scarpe di Kat.
Kat non la vide e continuò a osservare il nulla.
Dot svenne.
Dot era felice. 
     
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Sickophilia