Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: _ Arya _    25/05/2015    7 recensioni
Cosa succederebbe se la principessa Emma Swan - una principessa non comune, ma audace e pronta all'avventura - , rapita dal pirata Barbanera, fosse salvata da Capitan Uncino?
-Spin off del capitolo 3 di One Year of Our Life-
"-Volete un goccio di rum? Allevia il dolore, ve lo assicuro.- mi domandò Hook, porgendomi la sua boccetta.
-Capitano, una principessa che beve il rum? Sarà abituata a baci e abbracci per il dolore, dubito beva!- intervenne Smee, e alcuni risposero con una risata.
In risposta li incenerii con lo sguardo, ed afferrai la boccetta per poi mandare giù ben più di un goccio." [dal primo capitolo]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Indelible Sign
 






EMMA POV

Quando il canto degli uccellini mi svegliò, fui felice di sentire il suo braccio sotto di me, e l'altro sul mio fianco. Stavolta non mi ero addormentata sul suo petto, ma sulla spalla; ero così vicina che potevo sentire il suo respiro regolare sui capelli. Avevo anche una gamba sopra le sue, e pensai che fosse un peccato indossasse i pantaloni.
Spostai la mia mano dal suo fianco al petto, e aprii gli occhi sollevando leggermente la testa per riuscire a vederlo.
Stava ancora dormendo, per una volta ero stata io la prima a svegliarsi. Sorrisi, pensando a quanto fosse dolce e indifeso da addormentato... era l'immagine più tenera a cui avessi mai assistito.
Facendo molto piano, scorrei con la mano dal suo petto verso l'alto, passando per il collo, il mento, la guancia, e infine mi fermai col dito sulle sue labbra. Negli ultimi giorni le avevo assaggiate così spesso che non mi sembrava vero; ogni occasione era diventata buona per scambiarci un bacio, e più duravano, meglio mi sentivo.
Avevo davvero temuto che dopo l'accaduto non sarei riuscita a convincerlo a non lasciarmi, ma l'avevo avuta vinta. Quando ero ormai più addormentata che sveglia, l'avevo sentito sussurrare che non avrebbe più sbagliato, e mi avrebbe protetta a ogni costo: per la prima volta nella mia vita, ero felice di avere un uomo che volesse proteggermi. Fino ad oggi avevo sempre voluto essere la donna intrepida, indipendente, che non aveva bisogno di alcun tipo di protezione.
Sobbalzai piano quando senza il minimo preavviso Hook mi morse piano il dito, e poi rise a voce bassa, ancora assonnato.
-Cosa c'è da ridere... mi sono spaventata.- mormorai fingendomi offesa, poggiandomi su un gomito per guardarlo meglio. Lui si voltò verso di me e sorrise sghembo.
-Mi volete punire?
-Sì. Vi voglio punire.
-Sì? E come... sono curioso.
Senza dirgli nulla, tolsi la coperta e mi sedetti poco sotto il suo stomaco, guardandolo con espressione suadente.
Quello rimase immobile a fissarmi tra il curioso e il bramoso, e continuai slacciando lentamente i bottoni della sua camicia.
Quando finalmente arrivai all'ultimo, mi chinai come per baciarlo... e distratto com'era, sobbalzò quando iniziai a solleticargli i fianchi.
-Swan! Voi giocate sporco!
-Beh, i pirati giocano sporco o sbaglio? Capitan Uncino che soffre il solletico... questa è bella!- risi, continuando a solleticarlo mentre lui si dimenava e cercava di liberarsi.
Continuai a ridere forte mentre imprecava sempre più disperato, fino al momento in cui la porta si aprì improvvisamente, e ci voltammo entrambi di scatto.
Davanti alla soglia c'era Trilli, rimasta a bocca aperta e arrossita.
Guardai Hook e poi mi resi conto di essere completamente a cavalcioni su di lui...
-Scusate. Ho... sentito urlare. Ora me ne vado.- fece quella, e senza darmi il tempo di spiegarle chiuse velocemente la porta sparendovi dietro.
Arrossi probabilmente più di lei, e mi lasciai ricadere sul letto accanto a Hook, che invece per come se la rideva doveva essere divertito dalla situazione.
Ma sinceramente non ci trovavo nulla di divertente: la sua amica aveva appena pensato che stessimo facendo sesso sul suo letto! Oh mio dio.
Gli diedi un pugno sul braccio e mi alzai per prendere i vestiti, per poter così chiudermi in bagno a cambiarmi e far tornare il mio viso di un colorito normale, soltanto che non li trovai.
Mi ricordai in quel momento che Trilli li aveva lavati, e quindi dovevo necessariamente passare da lei per recuperarli. Dopo la figura tremendamente imbarazzante, avrei volentieri evitato se non fosse che non potessi girare in pigiama.
-Avanti Swan, vengo con voi.
-Non è il caso.
-Lo è. Fidatevi.
Non potendo fare nulla per fermarlo lasciai che mi seguisse e raggiungemmo Trilli in cucina, che sembrava intenta a preparare una macedonia di frutta.
Alzò lo sguardo e sorrise timidamente, ancora piuttosto imbarazzata.
-Buongiorno...- disse soltanto.
-Trilli. Emma mi stava solo facendo il solletico. Era per quello che ci hai trovati così.- spiegò Hook, e io mi voltai a guardarlo sorpresa.
Era un gesto estremamente carino da parte sua, era ovvio che a lui cambiasse poco spiegarle o meno cosa stessimo davvero facendo, ma aveva capito che per me la situazione era stata fin troppo imbarazzante.
-Oh... ok. Io avrei dovuto bussare, solo che non so, ho sentito le urla e ho pensato che stesse succedendo qualcosa...
-Stava succedendo qualcosa. Mi stava ammazzando. Quindi grazie per avermi salvato!- aggiunse l'uomo alleggerendo finalmente la tensione, e tutti e tre scoppiammo a ridere.
-Ok, Trilli. I miei vestiti sono asciutti? Mi dovrei cambiare...- dissi quando riuscii a smettere.
-Oh sì! Però ho un'altra cosa che potrebbe piacervi... guardate!- appena schioccò le dita vidi il mio corpo avvolgersi completamente dalla nebbiolina verde, e quando sparì mi ritrovai completamente vestita.
Con un altro schiocco fece apparire uno specchio davanti a me, e studiai la mia immagine: avevo un paio di pantaloni neri attillati, degli stivali neri simili a quelli che avevo prima, una camicia bianca sempre con lo scollo a V, e un panciotto di pelle blu scuro, stretto in vita da una cintura. Davvero un insieme per nulla male.
-Wow... mi piace. Grazie!- feci quando lo specchio scomparve, e lei sorrise soddisfatta.
-Non c'è di che! Molto più comodo rispetto a un corsetto, vero?
-Sì, decisamente!
-E vi sta anche d'incanto, dolcezza- intervenne l'uomo, prendendomi le mani per squadrarmi da capo a piedi.
-Grazie- sorrisi, sfiorandogli il naso con l'indice, poi mi andai a sedere, lasciando che prendesse posto accanto a me.

Si erano fatte le 10 quando finalmente potemmo partire, avevamo perso del tempo a cercare di studiare la mappa che Pan aveva dato a Hook per trovarlo, nella speranza che magari Trilli potesse portarci almeno abbastanza vicino, ma fu inutile. L'unica soluzione era raggiungere nuovamente la Jolly Roger.
Prendemmo varie provviste per il viaggio, e riprendemmo il cammino sul sentiero di ritorno, questa volta però attraverso il tratto meno oscuro della foresta.
Si rivelò anch'esso piuttosto colmo di pericoli, più del precedente, ma stavolta cercai di fare attenzione per non rischiare di uccidere qualcuno.
-Swan.
Mi voltai verso Hook, in testa al gruppo insieme a me e Trilli, che mi aveva appena afferrato la mano.
-Mh?
-Mi chiedevo, se magari quando arriviamo all'accampamento indiano vi andrebbe di rimanere una notte...- propose cauto, e ne aveva tutte le ragioni dato ciò che era successo pochi giorni prima.
Era sì il posto dove ci eravamo dati il primo bacio, ma anche quello che ci aveva creato vari problemi. Eppure non mi dispiaceva rivedere Tiger Lily, ora che tutto era chiarito. Probabilmente sarebbe anche stata contenta nel vederci insieme.
-Sì, va bene- dissi quindi -Così potremo salutare prima di andarcene da Neverland...
-Già... andarcene...- disse pensieroso guardandomi negli occhi, e seppi che anche lui si stava chiedendo cosa sarebbe successo dopo. Io però ero un po' meno preoccupata ormai, ero quasi certa che un modo per stare insieme l'avremmo trovato.
Lo afferrai per un braccio, e sollevandomi sulle punte dei piedi gli diedi un bacio a stampo, che ricambiò.
-Ehi, piccioncini! Cosa ne dite di rimandare le effusioni a quando ci saremo accampati per il pranzo, almeno?- fece Trilli, provocando le risate degli altri uomini.
Io non dissi nulla ma sorrisi colpevole, e presi per mano il capitano per proseguire il cammino insieme.
Rimproverò ovviamente gli altri, chiedendogli di non mettermi a disagio, poi seguì in silenzio insieme a me, continuando a evitare trappole su trappole.
Quel marmocchio si era davvero dato parecchio da fare per fermare chi avesse voluto passare su quella strada.
 

***


-Voglio farmi un tatuaggio- dissi una volta finito il mio panino al formaggio e carne, e Hook si voltò a guardarmi piuttosto sorpreso.
Erano passati ormai tre giorni, ed eravamo quasi giunti al termine del cammino: il viaggio di ritorno era proceduto senza ostacoli, e grazie a quel poco di magia che Trilli poteva utilizzare senza fare danni, avevamo avuto ripari per la notte piuttosto comodi.
Avevamo anche cacciato, una volta, ed eravamo state noi ragazze a riuscire ad ingegnarci per catturare un bisonte: era stato davvero molto divertente, anche se avevo rischiato di rompermi l'osso del collo cadendo da un albero, ma fortunatamente mi ero solo sbucciata un ginocchio e i palmi delle mani, per riuscire comunque a catturare la bestia.
La carne del mio panino era ancora quella dell'animale, e ce n'era rimasta in buona quantità da portare in dono agli indiani.
-Un tatuaggio? E perché mai?
-Mi sono sempre piaciuti, ma non ho mai avuto occasione di farlo. E anche voi ne avete uno.
-Già, lo so...- sospirò lui guardandosi la manica nel punto in cui sotto di essa aveva impresso sulla pelle un cuore spezzato da un pugnale, e il nome del suo primo amore, Milah.
Pensai che sarebbe stato bello avere qualcuno che si tatuasse per me, ma evitai di dirlo ad alta voce dato che il suo aveva un significato particolare, e non potevo paragonarmi a quella donna.
-Beh, sappiate che non è indolore. Con la vostra pelle delicata, farebbe piuttosto male.
-Io non ho la pelle delicata! E poi un po' di dolore non mi spaventa.
L'uomo alzò gli occhi al cielo e rise, accarezzandomi dietro la schiena; nonostante fossi stata piuttosto seria, la sua risata non poté che contagiarmi, unita a quella carezza piacevole quanto spontanea.
-E cosa vorreste tatuarvi?
-Sorpresa. Lo vedrete quando lo farò, se mai lo farò...
-Gli indiani. Loro fanno tatuaggi. Se davvero siete convinta...
Annuii e tornai nuovamente a mangiare, stavolta buttandomi sulla carne arrostita e una patata lessa.
Avevo voluto un tatuaggio fin da quando l'avevo visto a Graham, ma avevo fatto l'errore di chiederlo ai miei genitori, che erano stati categoricamente contrari a quelle “mode barbare”, come le aveva definite mio padre.
Loro consideravano una barbarie farsi “bucare”, ma per me era diverso: per me un segno indelebile sulla pelle rappresentava qualcosa di importante, qualcosa di un forte significato.
Avevo già un'idea di quello che mi sarei fatta tatuare, probabilmente sul polso: sarebbe stato piccolo e anche piuttosto semplice, ma simbolo fondamentale per la mia vita.
Se avessi dovuto patire un po' di dolore pazienza, avrei sopportato: dopo ciò che mi era successo negli ultimi giorni, e mesi, farmi bucare la pelle con degli aghi non mi spaventava molto. E quale occasione migliore dell'approfittare dell'esperienza degli indiani in quella pratica?
I miei genitori non sarebbero stati per nulla contenti una volta che l'avessero visto, ma cosa importava? Una volta fatto, non avrei potuto toglierlo!

 

***

 

-Sono così contenta che stiate insieme! Non immaginavo sarebbe potuto succedere così presto...- commentò Tiger Lily, mentre Gaagii, a sua detta il miglior tatuatore del villaggio, preparava il disegno sul mio polso.
Una volta arrivati, a pomeriggio inoltrato, ci avevano offerto un rinfresco, poi avevo chiesto consiglio alla principessa, nonostante Hook fosse certo che non avrei sopportato il dolore.
Per la sua scarsa fiducia gli avevo vietato di rimanere con me, quindi si era offerta di farmi compagnia la ragazza.
-Già, neanch'io... ma sono stata convincente. Voglio dire, lo volevamo entrambi. Aveva solo paura per me... ma diciamo che ha ceduto.- le spiegai, ricordando come mi aveva presa e baciata un attimo dopo avermi quasi dato la certezza che non avrebbe potuto esserci niente.
-Per fortuna! Trovo siate fatti l'uno per l'altra, non l'avevo mai visto così... non lo so, sembra felice. Raggiante.
-Davvero?- domandai sorpresa; non lo conoscevo abbastanza a lungo da poter dire di vederlo più contento del solito. Ma se davvero era così, era fantastico: ero felicissima di dargli gioia, in qualche modo, come lui ne dava a me.
-Oh sì, puoi credermi. Posso farti una domanda un po' personale?
-Certo.
-Non so come funziona nella Foresta Incantata, ma per quel poco che ci sono stata ho capito che le principesse sposano i principi...
-Oh sì, di solito sì- ridacchiai -Ma non io. Non sposerò un principe. Non so neanche se mi sposerò! Sto bene con Hook, e i miei genitori capiranno sicuramente... insomma, loro hanno sempre creduto nel vero amore, dunque non mi costringerebbero mai a fare nulla che io non voglia.
-Quindi... pensi che lui sia il tuo vero amore? Sei innamorata di Hook?
Aprii la bocca per ribattere, poi la richiusi e mi sentii arrossire. Non avevo dato molto peso alle parole quando le avevo pronunciate, ma mi resi conto che la sua domanda era più che lecita.
-Non so- dissi sinceramente -Credo sia piuttosto presto per dirlo. Ma... tengo molto a lui, mi fa sentire bene, mi fa divertire e... per ora va benissimo così.
Ci scambiammo un sorriso, e intanto mi chiesi se in fondo l'amassi davvero: non avevo mai creduto nell'amore a prima vista, ero sempre stata convinta che bisognasse conoscere a fondo una persona per potersene innamorare, e che di certo non bastassero dieci giorni... forse mesi, se non addirittura anni.
Ma Hook... passando tutto il tempo insieme conoscevo ormai buona parte delle sue abitudini, da quando si svegliava fino al momento in cui andava a dormire. E ad essere sincera, non c'era davvero nulla che non mi piacesse.
-Principessa, guardate se vi piace il disegno- intervenne il tatuatore riportandomi alla realtà, ed io abbassai lo sguardo.
Era davvero perfetto: preciso, elegante, e della dimensione che gli avevo chiesto, circa quattro centimetri di diametro.
-Sì! Va benissimo così!- approvai, immaginandomelo già pronto, colorato di nero. Mi aveva chiesto se lo volessi a colori o sfumature, ma io volevo qualcosa di semplice, come che mi sembrava più giusto per un simbolo.
-D'accordo. Se siete pronta posso iniziare ad inciderlo... devo avvertirvi di nuovo che potrebbe farvi piuttosto male.
-Oh non importa. Credo. Ho una soglia del dolore piuttosto alta...- dissi, un po' per rassicurare anche me stessa. Iniziai ad avere un pochino di paura, anche se non l'avrei mai ammesso, nonostante mi rendessi conto che per far bene i dettagli ci sarebbe voluto un po' di tempo.
Alla fine annuii per dargli il via, e trattenni il fiato mentre infilava l'ago con l'inchiostro per la prima volta; strinsi forte a pugno la mano libera, e per fortuna, dato che pizzicò più di quanto avessi immaginato.
Probabilmente feci qualche espressione strana perché l'uomo mi domandò se volessi che andasse avanti, ma io mi limitai ad annuire. Ormai non mi sarei tirata indietro: non ne avevo intenzione soprattutto perché ero convinta di volerlo, ma anche un po' perché non volevo che Hook se ne uscisse col suo ghigno soddisfatto e un “Ve l'avevo detto”.
Continuai a stringere i denti ricordandomi però di respirare ogni tanto, e man mano che andava avanti, la mia pelle si abituava e quindi si attenuava anche il dolore.
-Tutto a posto Emma?- mi domandò Tiger Lily leggermente divertita, ed io sorrisi alzando il pollice della mano libera.
Nonostante fosse doloroso e bruciasse, non era affatto insopportabile, quindi cercai di fare dei grandi respiri per calmarmi, e renderli quindi regolari, cercando di stare tranquilla.
Quando ci riuscii, abbassai lo sguardo per poter ammirare l'uomo all'opera: sangue non ne usciva neanche un po', e lui era davvero bravo, lo vedevo fare il possibile per non dover ripassare una seconda volta negli stessi punti.
Essendo fine, anche colorarlo non richiese troppo lavoro, e in una mezz'ora il lavoro fu finalmente concluso.
Lo guardai soddisfatta, era davvero perfetto, proprio come lo desideravo!
-Come vi posso ripagare? Non so che tipo di denaro utilizzate qui...- dissi infine, mentre mi spalmava una pomata.
-Oh no principessa, non voglio nulla da voi, è stato un piacere!- replicò gentilmente l'uomo, con un gran sorriso -E il fatto che vi piaccia mi ripaga a sufficienza.
-Grazie mille! Avrei davvero insistito se avessi avuto dei soldi con me al momento ma...
-E io non avrei accettato! Comunque, per ora dovrò fasciarvelo, ma già domani mattina potrete togliere il bendaggio. Vi lascerò una pomata da mettere 3 volte al giorno per un paio di giorni. Attenta solo a non esporlo troppo al sole, anche se in questa zona è abbastanza sicuro...- mi spiegò, man mano che mi fasciava.
-D'accordo. Grazie ancora! È davvero come lo volevo, aveva ragione la principessa nel dire che foste il migliore!
-E' un onore- disse con un inchino, per poi lasciarmi alzare in modo che potessi andare a cena con Tiger Lily.


Spostai per l'ennesima volta la mano a Hook dalla mia gamba, che con le sue moine voleva convincermi a mostrargli il tatuaggio tra una portata e l'altra.
-Ora basta. Vi spezzo il braccio la prossima volta.- lo minacciai, puntandogli contro un osso di fagiano.
-E come? Mi volete picchiare con l'ossicino della vostra cena? Avanti Swan, solo un'occhiatina...- insistette l'uomo ridendo sotto i baffi.
-No. Se ho detto di no è no. Chiaro?!
-Non so... siate più convincente, tesoro...- fece avvicinando il viso al mio e portandomi un dito sotto il mento, ma lo scansai dato che non volevo sbaciucchiarmi proprio nessuno davanti a tutta la tribù.
-Convincente o no, tesoro, non vedrete nulla prima di domani. Mi dispiace, fatevene una ragione.- dissi con tono che non ammetteva repliche. Quando si comportava da bambino era davvero irritante, da far venire voglia di prenderlo a schiaffi o sculacciate.
Mi presi un bicchiere di Toddy che ricordavo fosse uno dei vini più buoni che avessi mai assaggiato e lo gustai insieme a dei dolci al miele che avevano appena portato.
Dovetti proprio ammettere che a parte per Peter Pan e le sue diavolerie, Neverland mi sarebbe mancata molto. Per gli amici che mi ero fatta, per le abitudini che avevo preso, per il clima d'avventura che regnava in quei luoghi.
-A cosa pensate, tesoro?- intervenne nuovamente Hook, portandomi un braccio intorno alle spalle.
-Nulla... pensavo che Neverland sarebbe un bel posto se non fosse per Pan.
-E' vero. Certo, non so se ci vivrei... ma diciamo che mi concederei qualche vacanza qui ogni tanto.
Annuii, e mi riempii un secondo bicchiere di vino; in fondo erano ancora le 9 di sera, l'indomani saremmo partiti dopo pranzo, quindi potevo anche concedermi di bere un po'.
Mi rilassai nel calore del suo abbraccio, quello dell'enorme falò, e anche quello dell'alcol che mi infiammava la gola... era una serata molto piacevole.
Mi sentivo quasi soffocare nel mettere a confronto questo momento con la festa che i miei avrebbero sicuramente dato in mio onore quando fossi tornata.
In primo luogo avrei dovuto indossare qualche vestito infernale, in secondo non avrei potuto mangiare con le mani, e in terzo, non avrei neanche potuto bere senza freni. E ultimo, di certo non avrei potuto lasciarmi andare ad abbracci e carezze con Hook, avrei dovuto invece mantenere un minimo di compostezza.
E la cosa peggiore era che non sarei potuta fuggire.
Riempii il bicchiere una terza volta nonostante mi sentissi già piuttosto allegra, ma vedendo che tutti continuavano a bere mi sarei sentita esclusa a non farlo anch'io.
Non mi era mai capitato di ubriacarmi completamente, ma cosa sarebbe potuto succedere di così tremendo se l'avessi fatto per una volta? Magari avrei riso un po', avrei detto qualche sciocchezza insensata... al massimo avrei vomitato, ma pazienza!


HOOK POV

-Sicuro, Hook? Potrei pensarci io...- propose Tiger Lily, tra il divertito e il preoccupato.
-Non ti preoccupare, posso cavarmela con una donna ubriaca...
-Io non sono ubriaca!- protestò Emma, riempiendomi la spalla di pugni per liberarsi dalla mia stretta, -Lasciatemi andare, capito?! Io sono la principessa, la futura regina, quindi dovete obbedirmi!
-Sì certo tesoro, domani però- ridacchiai, facendo cenno a Tiger Lily di andare, mentre trascinavo Emma nella mia tenda.
-Notte capitano!
-Notte!- la salutai di rimando, per poi chiudere l'abitazione cercando di non mollare la presa sulla donna, per evitare che facesse qualche sciocchezza.
Era davvero buffa, dopo qualche bicchiere si era unita ai canti degli indiani, poi aveva cercato di trascinarmi a ballare in mezzo a loro. Ovviamente non avevo ballato, ma l'avevo seguita comunque per cercare di fermarla.
-Allora Swan, adesso è ora di metterci a dormire... d'accordo?
-Ma io non ho sonno... siete così noioso.
-Oh sì che avete sonno... perché, cos'altro vorreste fare in una tenda?
-Io avrei parecchie idee...- sussurrò tra l'ubriaco e il suadente, e mi tirò per un braccio per poi guardarmi negli occhi.
-Siete così bello, Capitano...- disse -Avete fascino, e siete così uomo... non sapete quante volte ho voluto essere sbattuta contro qualche albero da voi... per farmi vostra...
A quelle parole, nonostante avessi ben in mente che fosse completamente ubriaca, non riuscii a non rimanere muto.
Cercai di reprimere quel malsano desiderio che mi invase in quel momento così inopportuno... eppure non riuscii a fare a meno di chiedermi se dicesse davvero.
Stava completamente delirando, o l'alcool l'aveva sciolta a tal punto da rivelarmi certi “segreti” intimi?
Anch'io avevo avuto voglia di farla mia più di una volta, ma lei era sembrata più timorosa, anche se ultimamente si era lasciata andare.
Non riuscendo a reagire al momento, non potei impedirle di slacciarmi la camicia, ed accarezzarmi il petto.
Il suo tocco leggero mi fece venire i brividi, tanto che per un attimo mi chiesi se lasciarmi andare...
Ma solo per un attimo.
Non potevo farle questo.
Non potevo approfittare di lei in un momento del genere.
L'avremmo rimpianto entrambi, io soprattutto.
Che razza di uomo sarei stato ai suoi occhi se avessi fatto qualcosa di tanto sbagliato e orribile?
Quindi, per quanto la mia voglia di lei fosse forte, la afferrai per i polsi e le diedi un bacio, per poi portarla verso il letto, per dormire ovviamente.
-Oh... quindi siete un tipo tradizionale. Volete farlo sul letto. Bastava dirlo!- ridacchiò, mentre le toglievo la cintura e le sbottonavo il panciotto.
Non avrei voluto fare neanche quello in quel momento, ma non poteva dormire con gli abiti troppo stretti.
Le tolsi quindi anche gli stivali, e poi cercai di sistemarla sotto le coperte: per il bene di entrambi sarebbe stato meglio se io avessi dormito sull'amaca. Oppure avrei potuto chiedere un aiutino a Trilli, ma non mi andava di disturbarla dato che probabilmente era già a dormire.
-Buonanotte tesoro, cercate di dormire bene- sussurrai, e mi chinai a darle un bacio in fronte.
Mossa estremamente sbagliata, dato che la donna ne approfittò per afferrarmi per la giacca e attirarmi addosso a lei: fu solo la mia prontezza ad aiutarmi a poggiarmi sui gomiti per non schiacciarla completamente.
Senza perdere un solo attimo si impossessò delle mie labbra, e malgrado tutto ricambiai, tentando però di tener ferme le sue mani che cercavano di spogliarmi.
-Oh d'accordo! Ho capito... preferite essere dominato...- disse infine, e con una velocità impressionante capovolse la situazione: la trovai sdraiata su di me, poggiata sui palmi delle mani a guardarmi con un sorriso a trentadue denti. Dio com'era bella, anche dopo mezza dozzina di bicchieri di vino.
-Swan... tesoro. Avanti... non è il caso...- borbottai cercando di farla riflettere, e portandole una ciocca bionda dietro l'orecchio.
-Ma perché... non vi piaccio? Ho il seno troppo piccolo, forse? O non so... o non vi piace il mio sedere? O le mie gambe... eppure pensavo di piacervi!- si lamentò delusa, continuando a guardarmi negli occhi. Erano così belli e di un verde chiaro intenso che mi fu impossibile distogliere lo sguardo.
-Mi piacete, e siete perfetta... non avete assolutamente nulla che non va- la rassicurai -siete la donna più bella che io abbia mai conosciuto... ma è stata una giornata intensa, e siamo entrambi stanchi. Faremo l'amore domani, va bene?- l'amore? Avevo davvero detto “faremo l'amore”? Ringraziai il cielo che fosse ubriaca e che il giorno dopo non avrebbe ricordato nulla, perché non sapevo davvero come spiegarmi quella parolina che avevo utilizzato.
-Domani... va bene. Buonanotte Capitano... spero che i vostri bellissimi occhi saranno la prima cosa che vedrò appena sveglia...- sussurrò, e con un repentino cambio di atteggiamento, ora dolce, si accasciò completamente su di me, col suo bel viso sul mio collo, tanto da farmi sentire il suo respiro.
Con un po' di fatica tirai su la coperta perché non prendesse freddo, e la cinsi con le braccia per accarezzarle la schiena lentamente, fino a che non si addormentò.


 

L'inizio del piano del piccolo demonio era ormai soltanto questione di tempo.
48, erano le ore rimaste da passare insieme per quei due.
E poi, uno avrebbe perso l'altro. O si sarebbero persi a vicenda.
In ogni modo, il cuore di Emma avrebbe toccato per la prima volta l'oscurità, quella a cui per tanti anni aveva resistito.
Non aveva più scampo, ormai.
Non avrebbero dovuto preoccuparsi di come fare per stare insieme, lui gli avrebbe semplificato il lavoro dividendoli per sempre.
Ad uno sarebbe spettata la vita, all'altro, la morte.




























 

Angolo dell'autrice;
Ciao! Ho di nuovo postato prima questa, perché era pronto anche l'altro capitolo ma c'era da sistemare un po' di cose... ma stavolta è salvato e quindi martedì o mercoledì sera posterò xD
Questo è un pochino un capitolo di passaggio (e poi mi divertiva scrivere di Emma ubriaca xD), ma il 14 e il 15 saranno fondamentali per loro... e tra il 16 e il 17 il piano di Pan, se nessuno lo fermerà, prenderà finalmente forma concreta.
E vabbé, buonanotte/buongiorno as alway ai miei orari indecenti!
Non so se qualcuno di voi ha visto il casino che si è scatenato su Twitter/Facebook contro Jennifer, che povera non aveva fatto nulla di male. Insulti a valanghe, io non ho proprio parole per certe "fan"!
Vabbé, alla prossima e spero questo vi piaccia nonostante tutto :)
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: _ Arya _