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Autore: DarknessGirl_95    25/05/2015    2 recensioni
E se Shinichi avesse una sorellina? Da dove proviene la sorellina? Perché è li? Perché non ricorda la sua vita passata dai 0 ai 6 anni? E che centra la sorella di Gin in tutto questo? Che sviluppo avrà ora la storia? E di chi sarà innamorato veramente il giovane Shinichi?
Piacere è la mia prima storia quindi siate buoni! Cercherò di farla al meglio ma dovrete avere molta pazienza perché scrivo da cellulare ogni capitolo e avrò diversi problemi con l'andarono a capo nel racconto purtroppo! Grazie e divertitevi
Genere: Generale, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Detective Conan - Shinichi X Luce'
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-Ho fatto ciò che mi hai chiesto...signor Gin...- disse la bambina entrando nell'appartamento fuori città che l'uomo vestito di nero aveva affittato.
-Brava...ma non parlarmi così...sono tuo fratello...- le fece notare Gin sistemandosi il cappello nero che aveva in testa mentre aveva in mano gli occhiali neri.
-Non ho alcuna prova che tu sia mio fratello...né che tu abbia detto la verità...ho eseguito i tuoi ordini solo perché non voglio mettere in pericolo Conan...- risponde secca la bambina incamminandosi verso la propria stanza.
-Ehi...dove pensi di andare? Devi almeno pranzare...- obietta l'uomo vedendo che la sorellina se ne andava in camera, era un po' preoccupato per lei e per il suo modo di fare. Voleva che si ricordasse di lui, che tutto tornasse come prima. Ma se così non sarebbe stato, lo avrebbe accettato, no era il tipo da frignare per queste cose, avrebbero ricominciato da zero una nuova vita e sarebbero diventati due criminali professionisti. Certo, la sua sorella che tanto lo ammirava gli sarebbe mancata, ma era già felice di averla trovata viva e che fosse di nuovo con lui.
-Non ho fame...non ora...uscirò più tardi a mangiare...- risponde la piccola alla porta della camera e, prima di chiudere, lancia a terra la pistola giocattolo con cui aveva minacciato il suo adorato Conan.
-E riprenditi questa schifezza...non voglio maneggiare armi vere...- conclude schifata a guardare l'arma, poi sbatte violentemente la porta.
-Certo che a volte ha proprio un caratteraccio...- sussurra serio Gin e fa un lieve sorriso. Poi si alza ed esce in terrazza a fumare una sigaretta guardando il cielo.
"Non la biasimo se mi detesta..." pensa osservando il cielo.
Luce era rifugiata in camera sua, stava piangendo in silenzio con la testa appoggiata sulle ginocchia piegate al petto. Gli mancava tanto il suo Conan e ogni tanto se lo immaginava accanto a se. Voleva avere lui in quella casa, solo lui sarebbe bastato, perché lo amava ma non voleva metterlo in pericolo. Poi le viene un'illuminazione.
"E se..." pensa e si alza di scatto correndo dal fratello maggiore, o così gli aveva detto che lui era.
Gin la sente correre verso di sé e spegne subito la sigaretta per evitare che lei inali il fumo. Poi la guarda un po' confuso da questo strano e improvviso cambiamento della sorellina, o forse aveva altro in mente? Molto probabile era la seconda opzione, così si prepara.
-Dimmi...- sussurra con sguardo freddo.
-E se Conan venisse ad abitare qui con noi?- chiese la bambina con uno sguardo speranzoso, voleva di nuovo Conan solo per sé, come una volta.
-Vuoi coinvolgerlo nella Organizzazione Nera?- chiede sorpreso il fratello da tale richiesta.
-Si! Ci tengo troppo a lui, voglio stare con lui più di tutto e l'unico modo è farlo venire nella tua organizzazione...- spiega non sapendo quanto fosse realmente pericolosa quella organizzazione di criminali.
-Dimmi una cosa...ma tu lo ami davvero o è solo un capriccio?- chiede con severità il fratello lasciando sorpresa la bambina da una tale domanda.
-L'organizzazione di cui fai parte tu è pericolosa, e potresti anche venire uccisa dagli stessi membri, se non ti fai rispettare...vuoi mettere chi ami in pericolo...?- gli spiega l'uomo, non voleva mettere paura alla piccola, ma fargli capire che non era giusto mettere a rischio la vita di chi si ama.
-Io e te ormai ci siamo dentro...ma non credo sia giusto lasciare che qualcun'altro ci vada di mezzo...non vuoi perderlo, vero?- conclude il fratello con amarezza tenendo tra le dita la sigaretta ancora spenta. Luce abbassa lo sguardo a quelle parole, si sentiva davvero egoista. Aveva pensato solo a se stessa e non a lui. Doveva stargli lontano, anche se questo sarebbe stato straziante ma per proteggerlo doveva allontanarsi da lui. Le lacrime le rigano il volto mentre il fratello rimane impassibile, lei non plus fidava ancora di lui e lui non voleva metterle le mani addosso senza il suo consenso.
-Fratellone...- sussurra in lacrime la piccola.
-Dimmi...- risponde l'uomo guardandola appena sorpreso da come lei lo aveva chiamato.
-Tu sei davvero mio fratello?- chiede guardandolo piangendo.
-Si...te lo già detto...- risponde l'uomo guardando altrove. A quel punto, la bambina gli sale sulle gambe fino a sedersi sulle sue cosce e inizia a piangere stretta al suo petto. Un pianto liberatorio, da un lato sentiva di aver ritrovato qualcuno, dall'altro di aver perso qualcun'altro. Gin, sorpreso, inizia a consolarla dolcemente, sapeva quanto doloroso fosse rinunciare a qualcuno.
Nei giorni che seguirono, Luce stava costantemente lontana da Conan e dai Detective Boys. La polizia e FBI vedeva il suo ritorno come una cosa strana, ma come richiesto da Conan, nessuno indagò oltre e tutti lasciarono correre. Conan, dal canto suo, la amava e stava cercando un modo di portarla fuori da quell'organizzazione, non si era arreso. Ogni giorno cercava di parlarle, ma inutilmente. La risposta era sempre la stessa.
-Ma allora non hai capito! Io rimarrò al fianco di mio fratello!- risponde per l'ennesima volta quel giorno più che irritata.
-Conan, devi lasciare perdere...- gli fece notare Ai ma viene fulminata dallo sguardo di Conan, sembrava davvero determinato. Poi si rimette dritto e sospira.
-Va bene...allora se non ti posso riavere così...- decreta infine mettendo le mani in tasca, poi le si avvicina e si china sul suo orecchio sussurrando qualcosa di incredibile, che lasciò Luce a bocca aperta. Voleva davvero farlo? Era disposto ad arrivare a così tanto per lei? A rinunciare a tanto?







//Sono in un mega ritardo di scrittura *balla pietosamente* scusate per il ritardo, ma non avevo né voglia di scrivere, né tempo e né ispirazione. Qualche giorno fa mi è venuta questa idea e così l'ho scritta, spero vi piaccia...Ci vediamo al prossimo capitolo.
  
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