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Autore: TaliaAckerman    25/05/2015    9 recensioni
Robert e Ned erano i gloriosi ribelli,
marciavano vittoriosi di città in città.
Robert mi disse di tenere Capo Tempesta.
E così feci.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Stannis Baratheon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
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STAINLESS  





Robert e Ned erano i gloriosi ribelli,
marciavano vittoriosi di città in città.
Robert mi disse di tenere Capo Tempesta.
E così feci.
                                               




Non vi è traccia nelle pergamene di ciò che accadde veramente negli interminabili mesi dell’assedio di Capo Tempesta. Poche sono le testimonianze, proferite dagli altrettanto pochi sopravvissuti.
Le voci su ciò che la miseria e la fame abbiano condotto a compiere gli uomini al suo interno sono nauseanti, aleggiano nei Sette Regni, talvolta insistenti, talvolta giacciono lontane, dimenticate. Molti ricordano l’arrivo del contrabbandiere Davos Seaworth, lui con la sua chiatta colma di bianche e maleodoranti cipolle, come la salvezza di una città, ma non altrettanti desiderano conservare memoria di ciò che accade prima.
Fra tutti, forse vi è un uomo che più degli altri è indicato per raccontare una storia di profonda miseria e bassezza come questa.

Valar dohaeris.

Un uomo che ha vissuto per servire per molti anni della sua vita. L’uomo che ricevette l’ordine di tenere Capo Tempesta e così fece.

Potrebbe parlare di quanto sia stato deplorevole per i cavalieri abbattere i propri fieri destrieri – quelli non ancora periti sotto i feroci assalti dei lealisti Tyrell – e scuoiarli, e macellarli per ricavarne più carne possibile con cui sfamare la propria gente.
Potrebbe parlare di quanto odore possa emanare la carcassa di un gatto arrostito allo spiedo, quando i resti della pelliccia rimangono incastrati fra i denti dello sventurato che se ne sta cibando e si ritrova a tremare per il disgusto. Ma egli ha sempre odiato i gatti, quindi probabilmente lesinerà sui dettagli.
Potrebbe parlare di quanto la gente amasse i cani da caccia e da compagnia, di come la stessa gente abbia sofferto nello sgozzarli come capre e cibarsi delle loro carni per non morire di fame e consegnare la fortezza nelle mani sporche di sangue della Corona.
E poi dei topi, potrebbe parlare dei viscidi, piccoli ratti che da un giorno all’altro hanno smesso di strisciare per i vicoli lastricati come scomparsi nel nulla.
C’erano i popolani, coloro che si erano rifugiati nella grande fortezza per sfuggire alla guerra. C’erano i soldati, i fanti e i traditori, tagliagole e puttane, tutti uniti sotto uno stesso stendardo, tutti accomunati dalla miseria e dalla paura, dal sangue che scorreva dinnanzi alle porte e il penetrante puzzo di morte che prendeva alla gola.

Ma Stannis Baratheon aveva ricevuto l’ordine di tenere Capo Tempesta, e così fece.
Vide morire i suoi uomini, sfiorò la morte egli stesso, così come sua moglie Selyse Florent, ma attese. Attese lottando con le unghie e con i denti, ben sapendo che nulla sarebbe stata la ricompensa ad attenderlo anche qualora avesse vinto. Attese rischiando di perire per una guerra in nome del fratello che mai lo aveva amato. Attese per il suo onore, attese per la giustizia.
Attese certo che la gente non avrebbe dimenticato.

Ma la gente dimentica, la gente chiude gli occhi e non guarda. Alla gente non importa e mai importerà ciò che accadde veramente durante l’anno di assedio di Capo Tempesta. I morti sono dimenticati, gli eroi sostituiti, la gratitudine mai espressa, soffocata dall'avvento si sempre nuove afflizioni. Un’altra guerra vi è ora, altri schieramenti, altre morti illustri. Massacri nel nome delle più svariate casate, nuove alleanze, voci di nuove minacce che giungano da est o da nord.

Eppure Stannis Baratheon ancora respira.
Eddard Stark e Robert Baratheon sono morti, e morti sono Aerys Targaryen, Jon Arryn, Tywin Lannister.
Un’altra guerra, un altro nome, ma l’unico vero re di Westeros rimane in piedi. E lo farà finché quel gelido trono di metallo non sarà suo, finché ciò che non ha mai reclamato per sé, alla fine, gli apparterrà.












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NOTE DELL'AUTRICE:

Lo ammetto ora per poi non doverlo dire mai più: AMO Stannis Baratheon.
E questo è decisamente il periodo delle rese dei conti, perchè DEVO riuscire a pubblicare qualcosa su tutti i miei personaggi preferiti.
Non avevo mai scritto una storia di questo tipo, ciò che più vi si avvicinava per adesso è stata "Traditore", ma per me è stato comunque molto impegnativo scriverla - oltre che gratificante, ovvio.
Spero, in nome dell'unico vero re dei Sette Regni, di aver mantenuto Stannis Ic senza divagare su aspetti che frammentassro la narrazione.
L'assedio di Capo Tempesta e i suoi macabri retroscena mi hanno sempre affascinata, per non parlare della volontà di ferro del suo comandante.
Spero che la fic vi sia piaciuta, 
TaliaFederer

 

  
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