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Autore: jaynakahara    25/05/2015    2 recensioni
Spoiler 5x07 ~ Theon!centric ~ Lievi accenni alla Theon/Sansa
Non sei ancora riuscito a guardarla, a guardare negli occhi le tue colpe che bussano alla porta della tua mente sotto le spoglie di Sansa Stark.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sansa Stark, Theon Greyjoy
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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Unspoken - Avengers OS
 Wasted hope


Il vento del Nord filtra dalle finestre spalancate, la neve danza nell'aria gelida e si posa sul pavimento.
La sagoma di Sansa giace sul letto sfatto di pelli di lupo, le deboli spalle scosse dai singhiozzi che torturano la minuta figura della ragazza. Non puoi vederla in volto, ma saresti in grado di descrivere il modo in cui le lacrime scivolano lente lungo le guance arrossate dal pianto e dal gelo. Le hai viste così bene, la sera in cui...
No. No, non devi pensarci.
Non dovresti essere lì, nella sua stessa stanza. I ricordi sono ancora troppo vividi, quasi fanno più male a te che a lei, e non riesci a dimenticare il suono delle sue urla che risuonavano nella camera, rimbombando nella tua mente mille e mille volte, anche una volta che la voce di Sansa aveva smesso di echeggiare nella realtà che ti circondava. Sono nella tua testa, e tanto basta per renderli orribili e veri.
Ti dirigi velocemente alle finestre, chiudendole. Vuoi solo uscire da quella stanza in cui ristagna l'odore del peccato di Ramsay Bolton e del sangue e del dolore della fanciulla.
Theon, aspetta!
Non l'avevi previsto.
Non credevi che Sansa ti avrebbe parlato, dopo tutto quello che hai fatto. 
Ti volti per una manciata di fragili istanti, quelli necessari per sussurrare "Non Theon, mia signora... Reek" e le dai di nuovo le spalle, in un goffo tentativo di fuga da lei, dalla sua voce e dai suoi occhi che come lamine gelide sembrano inchiodarti sul posto. Avevi colto il suo sguardo, quella notte, oltre la spalla di Ramsay. Perso, terrorizzato, che urlava una silenzioa richiesta, che tu non eri riuscito ad accogliere, che non potevi accogliere: non è nella natura dei cani tradire i propri padroni.
Non riesci nemmeno a sfiorare la maniglia della porta che, con la sua voce sottile spezzata dal pianto, Sansa si rivolge di nuovo a te, supplicandoti di aiutarla. Ancora. 
Stringi i pugni. Perché non capisce? Tu non puoi aiutarla. Non lo vede il collare che porti al collo? Non capisce che non è solo un semplice pezzo di corda?
Fissi il pavimento. Non riusciresti a incrociare le sue iridi tormentate, e sai di non esserne degno. 
Lei era così pura, ed era sempre stata così dolce con te, e tu...
Ora sei sua moglie...  riesci a malapena ad articolare, come se quelle parole bastassero a farle comprendere il tormento gemello che affligge anche te, ogni giorno, e che oramai non c'era più speranza, per nessuno dei due.
Ormai lei appartiene a Ramsay Bolton e non c'era nulla che tu o qualcun'altro in quel fottuto Regno potete fare per cambiare questa verità. Sansa ormai è come te. E' il nuovo gioco del figlio di Roose, e tu preghi solo che l'uomo non si stanchi mai di lei, perché se così non fosse nemmeno il Re in persona potrebbero impedire che la fanciulla del Nord perisca sotto la mano del bastardo.
Theon...
Il suo tono è supplice. 
No, non deve essere lei a supplicare te. E' lei la Lady, sei tu il cane che dovrebbe inghinocchiarsi ai suoi piedi e implorarla fino a non avere più voce di perdonarti per i tuoi peccati.
Fai quello che ti dice. Fai quello che ti dice o ti farà del male...  quasi singhiozzi, e senti le ginocchia cedere sotto il tuo stesso peso, ma in qualche modo riesci a rimanere in piedi.
Non sei ancora riuscito a guardarla, a guardare negli occhi le tue colpe che bussano alla porta della tua mente sotto le spoglie di Sansa Stark.
 Mi fa già del male, ogni notte. Durante il giorno sono rinchiusa in questa stanza e di notte lui viene qui e...  la sua voce si spezza e tu ti senti morire. E' solo colpa tua.  Non può essere peggio di così.
Se ti ricordassi come si fa, rideresti.
Dolce, ingenua Sansa. Non l'ha ancora capito come va il mondo? Ancora si illude con le favole della sua balia sui cavalieri e sull'amore? Crede davvero che ci sia una via d'uscita? Fissi le sue gambe coperte dal velo sottile della camicia e deglutisci, sentendo quella folle ilarità premerti grattare la gola e premerti contro le labbra, in contrasto con la sensazione di familiare bruciore che ti tortura le iridi. Non vuoi piangere ancora davanti a lei, non ne hai il diritto.
 Può sempre essere peggio di così  sussurri, osando alzare lo sguardo per un istante, uno soltanto. 
La sua esile figura avvolta nel candore dell'abito si muove ai margini del tuo campo visivo. Si è alzata dal letto, senti le doghe scricciolare e il suono dei suoi passi leggeri avvicinarsi a te, e ti ritrai, come se temessi che la sua vicinanza possa ustionarti. E forse è davvero così. 
 Cosa ti ha fatto?
Quelle parole fanno scattare l'istinto animale che ti spinge alla fuga.
 Per favore!  gemi, scagliandoti contro la porta, ma lei ti precede e la sua mano sbatte con forza contro il legno dell'uscio, facendoti sobbalzare, e in un attimo il volto di lei è a pochi centimetri da tuo.
No... Non puoi, non devi...
Il suo profumo ti avvolge, ottenebrandoti i sensi, e per un attimo ricordi com'era cavalcare al fianco di lei e dei suoi fratello nelle steppe del Nord ma no, non sei tu, quello è Theon e tu non sei Theon, tu sei Reek, Reek...
Hai tradito la mia famiglia!
 Mi dispiace! Mi dispiace!
Mi devi aiutare! Theon, aiutami!
Ci scoprirà... tu non lo conosci.
Non c'è nulla che tu possa fare o dire per dissuaderla, lei continua a sputarti addosso il suo rancore e le sue speranze, ti implora, ti impone, ti supplica, ti confonde e tu non sai più cosa fare. Provi a divincolarti debolmente, tu non sei Theon, non sei chi lei pensa, ma la giovane insiste, ti stringe le mani tremanti con le sue, ti scuote, tu sei Theon Greyjoy delle Isole di Ferro, ti ripete.
Dolce, ingenua Sansa. 
Lei ci crede davvero, ma tu sai che non ce la farete mai. Ramsay vi scoprirà e punirà entrambi, forse si adirerà tanto da ucciderti. Ma in fondo tu la Morte non la brami? Non vuoi che ti accolga tra le sue braccia di tenebra, per strapparti da quegli orrori terreni?
Promettimelo.
La voce di lei ti riscuote. Si rende conto di cosa ti sta chiedendo di fare?
Alzi lo sguardo, finalmente, ed esplori la landa desolata che si cela ora dietro lo specchio delle iridi di Sansa Stark - no, Sansa Bolton. Ti senti morire. Dov'è la gioia, l'allegria, la fanciullezza che caratterizzava quelle gemme splendenti incastonate nel volto niveo della fanciulla del Nord? Come hai potuto permettere a Ramsay di distruggerla, di farle ciò che ha fatto a te? 
Stringi la candela che lei ti ha costretto ad accettare e deglutisci.
Raddrizzi la schiena, abbandonando per un istante la posa ingobbita di Reek, e per quei pochi attimi sei Theon Greyjoy, l'ultimo figlio sopravvissuto di  Balon Greyjoy, Lord delle Isole di Ferro. In quei fragili istanti guardi di nuovo Sansa Stark negli occhi senza paura.
Te lo prometto.


Note
Ebbene sì, ho scritto un'altra one-shot su Theon. Ho appena finito di vedere l'espidoio The Gift e la scena di Sansa e Theon mi ha subito fatto venire voglia di buttare giù qualche riga sul nostro Reek. 
Mi piace scrivere testi introspettivi, ma sto prendendo questo personaggio con le pinze per paura di stravolgere la sua caratterizzazione e non rendere bene la sua psicologia e il suo tormento interiore.
In ogni caso spero vi sia piaciuta, se vi va lasciatemi una recensione per farmi sapere il vostro parere!
   
 
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