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Autore: Cantare_en_me    25/05/2015    1 recensioni
Laura,ormai ragazza indipendente decide di trasferirsi a New York,qui fa nuove amicizie e rincontra un vecchio amore. Tanti segreti verranno a galla e tra spiegazioni,chiarimenti,gelosie e baci tanto attesi,Laura tornerà a sorridere.
Tratto dal testo:" credimi è successo solo due volte e una ero pure ubriaca. Devi credermi non ti sto mentendo."
"E allora perché lui dice"
"Perché vuole provocarti, lo fa apposta, perché sa che tu reagisci e perché si è accorto di noi forse"
"Mi giuri che mi stai dicendo la verità?"
"Si te lo giuro e ti prometto che non ti mentirò mai più"
"Va bene ti credo" pero è ancora incazzato infatti non mi guarda, così faccio io la prima mossa.
Mi siedo accanto a lui e inizio a dargli dei leggeri baci sul collo, sono sempre stati il suo punto debole.
"Se perfida sai?" Mi dice e dal tono capisco che ci sto riuscendo, cosi continuo e stavolta gli sussurro all'orecchio "vuoi che smetto?" Lo sento sussultare e non mi chiedete come ma mi ritrovo seduta difronte a lui. " non ho detto questo"
-un bacio,Cantare_en_me.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ally Dawson, Austin Moon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 6: Chiarimenti...
 “mmm oggi e' una bellissima giornata,mi sono appena svegliata,gli uccellini cinguettano e finalmente ho capito cosa fare con Ross. Ok balla
ci ho pensato tutta la notte ma non so che fare,mi sento proprio persa e credo che non prendero' mai una decisione purtroppo,non so proprio come devo fare, mi sento una stupida,una parte di me vorrebbe fare pace con lui mentre un'altra non riesce a perdonarlo per cio' che ha fatto. Uffaaaa
“Lauraaaa” a  distogliermi di miei pensieri e' Raini che urla a squarciagola di  
prima mattina 
“che c'è sono sveglia” “e allora muoviti a preparati perché e tardi”per cosa?” “come per cosa? Laura è lunedi dobbiamo andare a lavoro”
“oddio è vero,è tardi”
 Mi alzo di corsa dal letto e prendo la prima cosa che trovo nell'armadio ossia un jeans chiaro,una t-shirt bianca e una felpa gialla,una bella coda spettinata alta,le converse bianche basse,borsa, cellulare e via sono pronta.
Arrivate a lavoro,dopo la ramanzina del capo sul fare tardi al lavoro è fare tardi nella vita e qualche cazzata del genere iniziamo il turno e mentre Raini come al solito fa a tagliare la frutta io vado alla cassa. Solo che improvvisamente sento una voce,la sua voce,vorrei non girarmi ma lui deve ordinare e non è venuto qui di certo apposta. 
“Laura che cosa ci fa qua?” mi chiede con un'espressione alquanto stupita.
“ci lavoro” rispondo con tutta la mia freddezza 
“ah non lo sapevo,e lavora anche Raini qui?”
“si. Senti non sono qui per fare conversazione quindi se devi ordinare,ordina altrimenti togliti che ho altri clienti da servire”
“laura ti prego parliamo”
“non posso sto lavo..”
“non adesso,incontriamoci così posso spiegarti quello che è successo e perchè è successo. Incontriamoci al parco alle 18,all'entrata. Se verrai vuol dire che per me c'è ancora una speranza di essere perdonato.
Mi guarda e se ne va senza dirmi altro.
Sono quasi le 17 e sono sdraiata sul mio letto,Raini è uscita e io non so che fare...andare o no?incontrarlo o no? Chiarire o no? Uffaa sono troppo indecisa,dovrebbero chiamarmi la ragazza più indecisa al mondo. Da una parte vorrei andare e sapere il perchè,cosa mi dice ma dall'altra ho paura che sia un'altra balla e che io possa soffrire di nuovo. Così prendo il mio telefono e inizio ad ascoltare qualche canzone e proprio della mia canzone preferita mi colpisce una frase 
-you do that you feel and listen your heart because he is  that commands – cioè  -fai quello che ti senti e ascolta il tuo cuore perchè é lui quello che comanda- 
perciò ho capito,mi sono preparata e sono andata. l'ho trovato lì ad aspettarmi e appena mi ha visto sul suo volto è comparso uno dei suo bellissimi sorrisi quelli che ho sempre amato e che mi sono sempre piaciuti come ancora adesso. Mi viene incontro e mi saluta con un i due baci sulle guance 
“credevo che non saresti venuta”
“sai io non sono una che ti pianta in asso” gli lancio una frecciatina che diciamo non è la cosa migliore per iniziare una conversazione di chiarimento,ma sono sempre troppo incazzata con lui per adesso. Ci andiamo a sedere su una panchina,c'è un  silenzio imbarazzante ma per fortuna lui lo interrompe.
“Laura,allora lo so che mi odi ed hai tutte le ragioni del mondo ma devi sapere che me ne sono andato non perchè non ti amavo ma perchè avevo paura di farti del male”
“farmi del male? Non capisco perchè avresti dovuto farmi del male stando con me?”
“perchè io sono uno stronzo e lo sai bene,ho sempre giocato con le ragazze,mi sono sempre messo nei guai tra droga,alcol e riformatorio; sono sempre stato un ragazzo di merda ma con te era tutto diverso. Da quando ti vidi la prima volta nell'atrio della scuola,alla nostra prima uscita,il primo bacio,la prima lite, il primo ti amo e la nostra prima volta, con te era tutto diverso,più bello,speciale,perciò quando poi mi svegliai mi resi conto che ti avrei fatto del male perchè anche se tu eri riuscita a cambiarmi in meglio io sono sempre sempre stato quel Ross. Laura il giorno prima della nostra notte io” fa un lungo sospiro e poi continua “io mi ero drogato di nuovo e l'avevo ricomprata,perciò ho deciso di andarmene perchè sapevo che non ti avrei mai reso felice come volevo .” io continuavo ad osservarlo,dentro di me ci sono così tante emozioni che fanno a botte, ma sono rimasta scioccata da quello che mi ha detto
“hai iniziato di nuovo?” il tono della mia voce era deluso,triste, non me lo sarei mai aspettato
“nono. È stata solo quella volta e è durato un mese forse,poi grazie a Calum sono riuscito ad uscirne”
“perchè non me lo hai detto,perchè hai preferito lasciarmi che dirmi la verità,avremmo potuto affrontarla insieme, un'altra volta” abbasso lo sguardo perchè non riesco ad incrociare i suoi occhi mi fa troppo male
“perchè avevo paura di farti soffrire”
“e non hai pensato che avresti potuto farmi soffrire di più lasciandomi,senza una spiegazione? Ross io sono stata male, mi sono fatta milioni di idee sul perchè tu mi avessi lasciato,mi sono chiusa in camera per mesi,non mangiavo,non dormivo,ero diventata come un cadavere e sai non è bello piangere tutte le sere e non sapere il perchè... la conclusione è stat che tu non mi amavi e non mi hai mai amato, mi avevi solo sfruttato come avevo fatto con tutte” le mie palpebre si inumidiscono,sto cercando di non piangere ma il mio tentativo è invano. Ross mi solleva il mento e mi guarda negli occhi e mi sorride.
“mi dispiace,mi dispiace tanto, non ho mai pensato a quanto tu avessi potuto soffrire se io me ne fossi andato,come al solito ho commesso un errore  solo che questo è forse il più grande e stupido che abbia mai commesso. Laura io ti amo, ti ho sempre amato e ti amerò per sempre. Spero che un giorno riuscirai a perdonarmi bimba” 
BIMBA, quella parola,la parola che mi ha sempre fatto sentire al sicuro,quella che nessun altro poteva pronunciare a parte lui. Quella parola che mi fece innamorare. Quella parola.
Istintivamente lo abbraccio, lui non se lo aspettava ma immediatamente ricambia e mi stringe forte a se.


ANGOLO AUTRICE: Ciao a tutti!! mi dispiace tantissimo per il ritardo ma mi sto preparando per gli esami e non ho tempo per niente. Spero che mi perdoniate. Un bacio a tutti!
  
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