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Autore: Toshiya    20/02/2005    7 recensioni
Le sue mani avevano ceduto, immediatamente. I piatti , cadendo sul pavimento, si erano rotti in mille frantumi. Il rumore era assordante. Fissava il vuoto. Gli occhi, immobili, scrutavano la televisione. La bocca era aperta, ma non emetteva alcun suono. Era sudato. Le mani tremavano. Una scheggia aveva colpito il suo piede, che sanguinava. Sembrava rinchiuso in una bolla, lontano da tutti. << Hiroki.. >>, lo guardavo. Eravamo vicini, ma sembrava così dannatamente lontano da me.
Genere: Drammatico, Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2 maggio 1998 – Tokyo

Sono cieco di follia
Nel rosso del silenzio
Ora che ho perso il tuo amore
una marionetta cresciuta da un amore illusorio


Le sue mani avevano ceduto, immediatamente. I piatti , cadendo sul pavimento, si erano rotti in mille frantumi. Il rumore era assordante. Fissava il vuoto. Gli occhi, immobili, scrutavano la televisione. La bocca era aperta, ma non emetteva alcun suono. Era sudato. Le mani tremavano. Una scheggia aveva colpito il suo piede, che sanguinava. Sembrava rinchiuso in una bolla, lontano da tutti. << Hiroki.. >>, lo guardavo. Eravamo vicini, ma sembrava lontano. << Hiroki. Cos’è successo? >> Fa un piccolo cenno con la testa, in direzione della televisione accesa. Inizialmente non capisco. << Questa mattina è stato ritrovato il corpo di hide, leader della band X Japan, un asciugamano impigliato alla maniglia della porta lo stava soffocando. >> La telecamera inquadra centinaia di persone, sotto l’albergo dove alloggiava, che piangevano. Vedevo la stessa disperazione degli occhi di Hiroki. Finalmente si era seduto, continuando a fissare la televisione, ancora accesa. Mormorava qualcosa. << è morto. Morto. >>. Non avevo mai visto Hiroki così. Le ore sono passate lente. Non riusciva ad accettarlo. Continuava a sperare che fosse tutto un sogno, un incubo. Il peggior incubo della sua vita. Continuava a sperare che ci fosse stato un’errore, che hide non era veramente morto. Non poteva essere. Aveva il viso rosso, coperto di lacrime.

7 maggio 1998 – Tsukiji Temple

Volevo solo stare con te
Volevo solo sentire il tuo aggraziato respiro
Non sapevo cosa fare
Non sono riuscito a dire nulla
Quando ho ripreso i sensi
Tutto era stato spazzato via
dalla corrente del tempo, persino tu
Ma le cicatrici della memoria non svaniscono mai
Non posso smettere di amarti
Fermare le mie lacrime
Fermare il mio amore
Uccidere i miei ricordi


Migliaia di facce, triste. Grigie. Migliaia di persone che sembrano non avere più la possibilità di essere felici. Guardano in alto. Ascoltano le note di Forever Love, suonata da quello che rimane degli X Japan. Ma senza hide la canzone sembra vuota, priva di sentimenti. Solo note, suonate di seguito. Non più la Musica, quella con la maiuscola, di hide. Quella maiuscola che lui non usava. La sua faccia è ovunque, sulle magliette, sui cartelloni. Il suo sorriso, i suoi capelli rosso fuoco, il suo sguardo seducente. Il funerale segna la fine, definitiva, del più grande jrocker mai esistito. Come una conferma a tutti i timori di Hiroki, e di migliaia di altri fans; hide è morto. E nessuno potrà più vederlo cantare, nessuno potrà più leggere sul giornale della sua ultima sbronza con un sorriso sulle labbra, pensando ‘è sempre il solito’. Non sarà mai più la stessa cosa. Le sue ceneri vengono sparse nell’Oceano Pacifico. Per Hiroki è difficile pensare che pochi giorni prima aveva visto in televisione hide cantare al programma Music Station, a dimenarsi sul palco, a trasmettere quelle vibrazioni calde che solo lui sa provocare.

9 maggio 1998 – Tokyo

Hai tinto il mio cuore di sangue
Non c'è modo di uccidere la mia tristezza
uccidimi prima di andartene
i miei occhi avvolti da un amore che grida
non riescono a vedere niente
tuttora mi manchi
Non posso vivere senza di te


Avevo infilato la chiave nella serratura, e avevo aperto la porta di legno. Hiroki si stava riprendendo, ogni tanto tornava a sorridere. Tornava a guardarmi, e non solo a guardare il vuoto che ha lasciato hide dietro di se. Entro in camera sua, non lo trovo. hide è ovunque, nei poster. Vado in bagno. La gola è secca, non riesco a stare in piedi. Cado vicino a lui. Impigliato con un asciugamano alla maniglia della porta. Come hide. Come l’unica persona che aveva mai amato veramente. Le mie lacrime calde cadono sul suo corpo, freddo. Di ghiaccio. << Perché? Perché? >> urlo. Disperata. << Ridatemelo! Lo rivoglio! Ridatemi il mio Hiroki >> urlo. Urlo la mia disperazione. Ma tanto lo so; non lo potrò mai più avere. Mai più. Come lui sapeva che non avrebbe mai potuto avere di nuovo hide. Il mondo non sarà più lo stesso senza Hiroki. E per lui era un mondo senza sole, vuoto, pieno di tristezza, senza hide. Mi hanno tolto la cosa a cui più tenevo al mondo.

Grazie hide.
  
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