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Autore: An13Uta    26/05/2015    0 recensioni
Fare il re è una palla,e se lo dice Tenchou,prossimo al trono del regno di Wonderland,nessuno può dire che si sbaglia. Ma se il re non è d'accordo,si deve lasciar perdere e accettare il proprio destino...o forse bisogna fregarsene delle idee del padre? Specialmente quando questo ti ferisce nel profondo...
[Yappu! Prima fic a capitoli!
Coppie:indovinate (ovviamente SoraLon,KuroTenchou e ShiroKoge)
Enjoy!!!]
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Utaite Vari
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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WONDERLAND
KINGDOM

Capitolo 6:Riflessioni e boccioli






-Per essere l'idea di un cane,è davvero intelligente.-.
Koge gonfiò il petto,orgoglioso. Non capitava spesso che Kuro si complimentasse con lui.
Tutti annuirono,anche Tenchou,pur rischiando di far cadere a terra la corona.
-Tenchou,posso chiederti una cosa?-gli domandò Soraru, -Ma perché sei scappato dalla reggia?-.
Il ragazzo-leone alzò le spalle,candido:-Dovevo fare il re. E fare il re è una palla.-.
-Come fare il re è una palla?!?-fece Lon incredula.
-È così. Devi arbitrare un regno,e la cosa non è così facile da fare come uno pensa. Io poi sono negato. Non sono neanche capace di dare ordini.-.
-Secondo me saresti un ottimo re.-replicò Kuro.
Tenchou la guardò stranito,mentre la corona tornava a pendere pericolosamente dall'orecchio:-Perché?-.
-Il compito di un re è occuparsi del suo regno,non saper ordinare le cose. Poco importa se non sai importi con la forza,anzi. Un re pacifico è cento volte meglio di uno irascibile e battagliero.-.
Il principe la osservò come se fosse stata un angelo sceso magicamente in terra.
-Kuro-chan,vuoi essere regina al mio posto?-chiese sperando in una risposta positiva.
La gatta scoppiò a ridere,prendendola come una battuta.
-No,sul serio. Tu saresti una regina migliore di me come re.-replicò il leone,serissimo.
-E perché invece non provi a essere un re,per una buona volta?-fece Kuro,ridendo ancora,-Che ne sai,magari sei un fantastico monarca lustrascarpe!-e di nuovo giù a ridere.
-Kuro-chan.-la richiamò Tenchou,-Sono serio.-.
-Anche io! Ma non è mica colpa mia se mi fai ridere!-replicò di nuovo l'altra.
Tenchou la guardò sghignazzare senza ritegno. Si chiese ancora se davvero era una brava persona o una sfruttatrice senza il minimo scrupolo.
-Esco.-.



In quel boschetto di ciliegi,seduto su un ramo in fiore,il leone lanciava svogliato e ferito noccioli a terra.
-Kuro-chan è brava.-.
Tenchou fece un salto:due orecchiette lunghe e bianche accompagnate da due grandi occhi azzurri e un corpicino da bambina erano spuntati all'improvviso.
-Shiro-chan! Non dovresti spaventare la gente!-la rimproverò lui.
La volpe gli regalò un sorriso innocente:-Kuro-chan si atteggia come una dura,-continuò,ignorando il rimprovero -ma è la persona più dolce che uno possa trovare. Mi ha salvato dalla strada.-.
-Vivevi nelle bidonville?-fece sorpreso Tenchou.
-Sì. La frazione di secondo più bella della mia vita lì! Cioè quella frazione di secondo perché poi mi hanno rispedito in strada.-rispose Shiro,-Sai,pelo bianco,occhi azzurri,piccola come un tappo di sughero,capelli neri...e visto che alle bidonville sono tutti superstiziosi mi hanno cacciato.-.
Sospirò,alzando gli occhi al cielo:-Se non ci fosse stata Kuro-chan avrei passato in strada il resto dei miei giorni.
Lei mi ha presa e mi ha accolta.
Lei ha preso tutti quelli che avevano bisogno di una casa o di un aiuto,perché decide così e le sta bene farlo senza scopi di lucro. Sa benissimo che cosa significa non avere una famiglia e non vuole che ci sia gente triste con lei.
Il primo che ha accolto è stato Koge-san. Poi sono venuti Soraru-san e Lon-chan,insieme. Poi io e per ultimo tu.-.
Tenchou rimuginò sulle sue parole.
Un nocciolo lo colpì in fronte.
-Ehi,Re Leone!-lo chiamò Kuro,con Lon,Soraru e Koge al suo fianco,-C'è un po' di spazio per noi?-.
Il ragazzo-leone sorrise,saltando su un altro ramo.-Ora c'è tutto lo spazio che desidera,mia regina.-.
La gatta sghignazzò di nuovo e zompò sul ramo:-Allora non lo vuoi proprio fare,il re?-.
-Per niente.-rispose lui.
-Tsk.-fece Kuro,-Testone.-.
Si arrampicò accanto a lui,ghignando.
-Allora che farai?-gli chiese,succhiando la polpa di una ciliegia.
-Resterò con voi.-fu la risposta.
-Secondo me dovresti tornare alla tua reggia.-osservò Soraru appollaiato su un ramo più alto.
Tenchou si strinse nelle spalle. Non era colpa sua se non riusciva a fare il re. O forse sì? Bho.



-Aiuto.-.
Quella parola uscì dalle labbra di una Lon completamente pietrificata dal terrore.
Un drappello di guardie,capitanate da Zebra,si stava avvicinando sempre più in fretta.
-Via!-gridò Kuro agli altri,-Non voglio che veniate presi! Via, e fate in fretta!-.
Soraru strinse la coniglietta e si alzò in volo,mentre Shiro e Koge scappavano a tutta velocità a terra. L'unico a non muoversi era stato Tenchou,che osservava i soldati con sguardo perso e spiritato.
La gatta lo fulminò,infastidita:-Che diavolo aspetti?-.
-Kuro-chan.-e la guardò negli occhi,-Sappi che ti voglio bene e se ti fai catturare vengo da te e ti sgrido.-.
Lei lo fissò per un attimo. Poi sorrise e annuì:-Capisco. E guarda che ti sgrido io se TU ti fai catturare.-.
Tenchou sorrise a sua volta,un sorriso tranquillo di chi si fida di te e ti vuole molto bene,e si mise a correre di ramo in ramo con un'agilità strana per un leone.
Kuro lo seguì a ruota,finché non incappò in un ramo marcio. Cadde rovinosamente al suolo,ferendosi la gamba.
“Merda.”pensò,mentre i passi delle guardie si avvicinavano sempre di più,sempre di più...
-Qui non ci sono.-commentò Zebra,-Torniamo indietro.-.
Sotto ai petali,Tenchou ringraziò il cielo di non essere stato troppo lontano da Kuro per proteggerla.
Si scrollò i petali rosa di dosso e si chinò sulla gatta nera: -Hai qualcosa di rotto?-.
Lei mostrò una smorfia di dolore:-Rotto no,ma la mia gamba è pronta da mangiare al sangue.-.
“Che battuta.”considerò il leone.
Delicatamente afferrò Kuro e se la mise in spalla,attento a non peggiorare la situazione della sua gamba.
La ragazza-gatta si sentì improvvisamente stanca. Non provò neppure a resistere:il sonno la avvolse a tradimento.



Kuro aprì lentamente gli occhi.
Era a casa,nella stanza dei letti,sotto le coperte.
La gamba squarciata era avvolta in delle fasce candide.
Si alzò,facendo attenzione a non strappare le bende,e notò una cosa piccola e rosa che sprigionava un buon profumo e sembrava fatta per essere indossata.
Entrò nella sala con quel rametto di ciliegio coperto di piccoli fiori in mano,confusa e senza sapere cosa farne.
Mentre rimuginava su come ci fosse finito in camera,una mano leggermente più grande della sua,che profumava un po' di lampone,lo prese gentilmente.
Poi Tenchou mise con cura il rametto dietro l'orecchio coperto di pelo nero della ragazza.
-Stai molto bene così.-commentò.
La mano scese appena appena,facendo una carezza leggera alla gatta,che mise sulle sue guance una tinta rosso ciliegia.

Shiro sorrise,spiandoli dalla finestra mentre era intenta a fare tre piccoli mazzi di bacche e fiori.
Affondò il viso nel primo,di lamponi e fiori di ciliegio.
-Sì,-bisbigliò tra sé e sé,-ciliegio e lamponi sono una delle coppie migliori.-.











RIECCOMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
adesso metto pure l'altro capitolo non vi preoccupate che così metto tutto a postoooooo
CCIAUUUUX :3
       An13Uta

   
 
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