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Autore: hapworth    05/01/2009    1 recensioni
Si era ritrovato spesso sul punto di parlare ma sempre qualcosa l’aveva fermato, magari un sorriso amichevole dal moretto che gli diceva cose del tipo – Sei la persona migliore che conosca e sono contento che siamo amici – e allora lui si sentiva male per provare quei sentimenti. Era deciso a restargli vicino nonostante tutto, non voleva perdere Yohei e non gli importava di soffrire, si diceva che in fondo se erano davvero destinati ci sarebbe stato un futuro e qualche segno perché non esisteva l’infelicità per due anime che dovevano legarsi.
Genere: Romantico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa, Yohei Mito
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Diciamo che questa ff nasce dopo una stesura di un breve testo (che non so classificare dato che ero ispirata dal momento... alle 3 di notte non biasimatemi) e ho provato ad adattarlo a Slam Dunk... spero che vi possa piacere... anche se è stato strano per me scriverla... non so.

 

Un Amore mai nato

 

Hanamichi era sdraiato nel letto e stringeva tra le braccia Kaede che dormiva ancora, era così tenero con quei capelli mori scompigliati poggiati al suo petto e la mano pallida che stringeva la sua ambrata... Sakuragi sorrise guardandolo.

Stranamente si ritrovò a ricordare il passato, quel passato per cui anni addietro, prima di trovare Kaede, aveva sofferto. Certo ora aveva l’Amore vero, ma in passato aveva amato tanto qualcuno che non era la sua Volpe. Strano a dirsi ma a quell’epoca, anche se conosceva la Volpe, nutriva un amore unico e totale verso Yohei Mito, era così bello stare al suo fianco, gli era sempre bastato, sempre. Semplicemente era stato a guardarlo durante quegli anni, stando al suo fianco come amico aspettando qualcosa ma nemmeno lui sapeva cosa, certo, non si aspettava che un giorno Yohei gli disse un – Ti amo – ma forse ci aveva sempre sperato perché era innamorato ma non si sarebbe fatto avanti. Perché? Perché Yohei era prima di tutto un amico e non avrebbe mai, mai rovinato l’amicizia che li legava, avrebbe rischiato troppo.

Si era ritrovato spesso sul punto di parlare ma sempre qualcosa l’aveva fermato, magari un sorriso amichevole dal moretto che gli diceva cose del tipo – Sei la persona migliore che conosca e sono contento che siamo amici – e allora lui si sentiva male per provare quei sentimenti. Era deciso a restargli vicino nonostante tutto, non voleva perdere Yohei e non gli importava di soffrire, si diceva che in fondo se erano davvero destinati ci sarebbe stato un futuro e qualche segno perché non esisteva l’infelicità per due anime che dovevano legarsi.

Poi il suo amore era cessato, tornando una semplice amicizia a mano a mano che una presenza discreta e silenziosa entrava nel suo cuore standogli semplicemente al fianco. Ed era stato così che Kaede era diventato suo, solamente suo entrambi troppo orgogliosi per fare il primo passo si erano ritrovati su quel terrazzo del loro primo incontro e avevano urlato entrambi un – Ti amo – mentre imbarazzati si guardavano, e la loro storia era iniziata e non era ancora finita, ora a dieci anni di distanza. Si amavano di un Amore assoluto e puro e questo era chiaro ad entrambi.

Un suonare insistente alla porta lo fece alzare e, senza svegliare Kaede, andò ad aprire la porta – Ciao Hanamichi – il rossino guardò la persona che vedeva davanti, lo osservò e riconobbe subito Yohei – Ciao Yo... entra – il moro gli sorrise entrando. – Cosa ti porta qui? – l’altro lo osservò sorridendo appena – Beh... volevo dirti che mi sposo e mi... insomma mi piacerebbe che fossi il mio testimone – buttò lì il ragazzo ormai uomo dopo tutto quel tempo – Ma... è fantastico! Amico mio lo sapevo che... è Fuji vero? – ridacchiava il rossino scompigliando i capelli al moro che arrossiva – Si – annuì sorridendo dolcemente ricordando la sua dolce fidanzata.

- Ovvio che ti faccio da testimone razza di briccone! – gli rispose raggiante – Aspetta che vado a chiamare Kaede – la mano di Yohei però lo fermò – Lascia stare... sono anche venuto per... parlare con te di una cosa – Hanamichi capì e si sedette di fronte a lui. – Ecco... devi sapere che... io sapevo o almeno, lo sospettavo quello che tu per anni hai provato per me, ma semplicemente ho fatto finta di non vedere perché... – il rossino annuì e continuò - ... eravamo amici e non volevi perdermi. È esattamente quello che ho fatto io quando ho capito che scoprirmi davvero avrebbe distrutto quello che eravamo. Ora è tutto a posto quindi non preoccuparti. Amo Kaede e non potrei mai fare a meno di lui – gli dichiarò con un dolce sorriso che l’altro ricambiò – Sono felice che la pensi così... avevo paura che ti tormentassi ancora ma per fortuna non è così... ti aspetto al mio matrimonio eh! – gli diede un bacio sulla guancia e dopo lo salutò con la mano per uscire dalla porta.

Hanamichi guardò ancora la porta con sguardo malinconico, un sorriso leggermente amaro ripensando al futuro che avrebbe potuto avere... in quel momento si sentì cingere le spalle e un leggero bacio sulla guancia lo fece voltare – Ti sei svegliato? – Kaede annuì – Era Yohei? – il rossino annuì sorridendo appena – Sai... potrà sembrarti strano ma... nonostante quello che sarebbe potuto essere, sono felice di non aver scelto quel futuro. Avrei perso tanto, troppo. Non avrei avuto mai Te – gli occhi cobalto di Kaede lo fissarono con Amore e si disse che, si, gli sarebbe piaciuto provare a vivere quella storia diversa ma adesso non aveva rimpianti.  

      

Fine

 

Spero vi sia piaciuta (anche se ho dei seri dubbi in proposito).

Sotto riporto il testo da cui ho preso spunto, scritto ieri sera in un raptus dopo aver ripensato ad alcuni eventi della mia vita e alcune canzoni dell’Immenso Fabrizio De Andrè (della serie ero proprio in vena di lacrime xD). Sono solo pensieri alla rinfusa quindi se non avete voglia di entrare nella mia mente contorta saltatelo.

 

L’Amore mai nato rimane impresso nel cuore, ti lascia dentro un sapore dolce-amaro ma tenero. Magari avrebbe funzionato e sarebbe stato un - Per Sempre – ma le scelte sono prese e non si torna indietro.

Tra dieci anni potresti ritrovarti con quel tuo Amore mai nato a parlare, a ricordare il passato e quel tuo Amore mai nato, ridendoci insieme per quello che poteva diventare. E poi se fosse stato un – Per Sempre – per davvero il destino avrebbe rimediato.

Gli Amori mai nati sono quelli più belli perché ti restano dentro, puoi appigliarti a loro per riderci, per piangerci, per immaginare i “se”.

E quando ti troverai a pensare a quel tuo Amore mai nato con un dolce sorriso potrai dire che, si, sarebbe stato bello viverlo ma non hai rimpianti.

 

By athenachan 

   
 
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