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Autore: orny81    27/05/2015    7 recensioni
Davanti la fontana, piango lacrime amare, mi vede come un uomo, il suo migliore amico, non mi ha neppure riconosciuto, non mi ama e non mi amerà mai, perchè l'amore fa così tanto male.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il vestito
 
Non so cosa mi prenda, lo guardo camminare per i saloni di Versailles, e mi perdo in lui, è così bello e  gentile, è ritornato dall'America ed ha nei suoi occhi un velo di malinconia, che lo rende ancora più affascinante, sento il cuore battere ad un ritmo che non ha mai avuto prima, cosa può significare tutto ciò, mi appoggio con la schiena ad una colonna, e sospiro senza farmi notare, lui passa, ha accanto a sè tante dame e nobiluomini, ma io guardo solo lui.
Si avvicina a me Andrè, mio fedele e caro amico, mi guarda ed afferma.
  • "Oscar, cos'hai sei tutta rossa in viso, non hai per caso la febbre?
  • "no Andrè, tranquillo, non ho niente, andiamo stasera ho da fare, devo sbrigarmi"
Mi guarda con sospetto, ci avviamo verso casa, è tramonto inoltrato ormai, non ho tempo, devo avvertire la nonna.
Arrivati a casa lasciamo i cavalli e mi dirigo in cucina a parlare, con la nonna, la informo che stasera alla reggia si svolge un ballo e che avrei intenzione di parteciparvi ma non vestita da uomo, guardo il suo viso sconvolto, allo stesso tempo felice.
 
Prende il mio viso tra le sue mani esultando di gioia, mentre mi avvio verso la mia camera, la vedo correre a destra e a sinistra, come una pazza, povera donna, quante volte avrà pregato per sentirsi dire che volevo un abito femminile, ora è arrivato il momento, le sue preghiere sono state ascoltate.
Iniziano i preparativi, ma come fanno le altre donne, è una tortura e per lo più ogni giorno, mi sento tirare i capelli, stringere la vita, non respirare, i piedi stretti in quelle scarpe che sembrano tenaglie per non parlare del corsetto.
Inizia a truccarmi, lieve molto lieve, come dice lei perchè secondo il suo parere, sono bella già di mio non ho bisogno di trucco eccessivo, sono pronta, mi guardo allo specchio, sono sconvolta, chi è quella donna bellissima di fronte a me, non posso essere io, mi giro verso la nonna che con le lacrime di gioia negli occhi, mi dice che sono bellissima e che è giunta l'ora di chiamare Andrè per farmi portare al ballo.
 
Resto sola, mi guardo ancora allo specchio, tocco la seta del vestito, è così morbida al al tatto, guardo i miei seni che si notano dalla scollatura, con una mano tocco il mio viso così diverso.
Mi avvio per le scale, giù c'è Andrè che appena mi vede, si blocca, mi mette in imbarazzo il suo sguardo, ha qualcosa di diverso, di languido e sorpreso, mi porge la mano e mi invita a salire sulla carrozza, che la serata abbia inizio.
 

 
Davanti la fontana, piango lacrime amare, mi vede come un uomo, il suo migliore amico, non mi ha neppure riconosciuto, non mi ama e non mi amerà mai, perchè l'amore fa così tanto male.
Mi alzo, asciugo con un fazzoletto le mie lacrime, mi avvio verso la carrozza, di fronte a me trovo lui, mi guarda con fare serioso, mi fa accomodare, non diciamo niente, non serve.
Arrivati a casa, mi dirigo verso la mia camera, penso che devo togliermi questa armatura che ho addosso, mi giro e chiedo ad Andrè di aiutarmi.
  • "Andrè, aiutami per favore, devo togliere questo obrobrio"
  • "Perchè obrobrio Oscar, sei bellissima, non è vero quello che dici"
Mi girò, arrabbiata, lo guardo mi avvicino a lui.
  • "dici? io non credo, guardami sembro un essere indefinito dentro un abito femminile, che bello c'è in me? nulla"
  • "smettila Oscar, solo perchè lui non ti guarda come ti dovrebbe guardare, non dovresti abbatterti così, sei splendida, la donna più bella che abbia mai visto"
  • "finiscila, non dire questo, non è vero ciò che dici, smettila"
Mi avvicino a lui inizio a sbattere i pugni sul suo petto,  non dice nulla, mi fa sfogare la rabbia che ho dentro, mentre continuo a piangere, ma non voglio che mi veda.
  • "Oscar, non puoi ridurti così, per lui, non ne vale la pena"
Mi prende il viso tra le mani e mi guarda, i suoi occhi sono lucidi ed indecifrabili, lo guardo e qualcosa dentro di me mi fa rabbrividire.
  • "Andrè tu ameresti mai una donna come me?"
non mi risponde, avvicina il suo viso al mio e mi bacia,  dolce e delicato, le sue labbra sono morbide come pesche, il suo odore è forte mi dà alla testa, non capisco più nulla, è il mio primo bacio, non credevo fosse così bello.
si stacca da me, vedo con fatica, ha le guance rosse e mi guarda sorpreso, e dice.
  • "scusami Oscar, non dovevo, ma sei così bella che qualsiasi uomo si innamorerebbe di te, non capiterà più"
e se ne va, lasciandomi sconvolta, mi giro verso lo specchio e mi guardo in viso, ho le guance rosse e lo sguardo sconvolto, tocco lo specchio, accarezzo la mia immagine riflessa, un pensiero mi balena nella testa, è stato bellissimo e avrei tanta voglia di riavere ancora le sue labbra sulle mie.
   
 
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