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Autore: Vulpix    27/05/2015    8 recensioni
Quando la chat di Facebook si riempie di "adesivi" e tu non puoi fare a meno di vederci i Caskett...
Non puoi fare altro che scriverci una storia...
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Nuovo personaggio, Rick Castle, Sorpresa | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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La notte era arrivata presto in quella serata di novembre e anche la loro casa era immersa in un tenue alternarsi di ombre.
Finì di sistemare gli ultimi piatti nella credenza e percorse il salotto passando davanti al camino ancora acceso. Non faceva un freddo eccessivo ma per il loro piccolino preferivano tenerlo già in funzione.
Finì di spegnere il fuoco, visto che ormai loro erano in camera già da un pezzo, e si diresse verso la sua famiglia.
Attraversando il corridoio sentì la sua voce appena accennata che probabilmente raccontava una storia.
Si avvicinò alla porta e senza fare rumore la scostò appena, giusto il necessario per spiare all'interno.
 

Prese il telefono e dopo averlo sbloccato, entrò nella sezione foto. Selezionò a tutto schermo la prima e la mostrò alla bambina.
C'era una volta una detective che viveva per il suo lavoro e aveva il cuore tanto triste per la morte della sua amata mamma, finché un giorno di 12 anni fa, nel lontano 2009, un brutale omicidio fece incontrare la detective Beckett e il suo scrittore preferito.

- Ma questo non lo diciamo a papà-

- No -

Lei indagava sul caso e lui fu interrogato poiché il simpatico killer aveva utilizzato gli omicidi narrati in tre libri dello scrittore per commettere i suoi crimini.

Investiga di qua, interroga di là, la povera detective fu costretta ad iniziare la collaborazione con lo scrittore che poteva vantare, dalla sua, nientepopodimenoche il sindaco di NY.

-Zio Bob!-

-Si...-

E fu così che lo scrittore iniziò a presentarsi al distretto ogni mattina, per la somma gioia della detective, sopratutto quando lui la scelse come musa.
Infatti Beckett ne fu talmente contenta che più di una volta avrebbe voluto allenarsi al poligono con Castle al posto della sagoma.
Così, da quel momento iniziò a minacciarlo di avere una pistola...

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- Ahah lo fai ancora!-

Ma, il nostro caro scrittore iniziò a presentarsi ogni mattina con un caffè, facendo sorridere la detective e rendendole le giornate difficili un po' meno pesanti.

La seguiva in ogni caso e le guardava le spalle proteggendola dai cattivi.

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Il tempo passò e ne successero di cotte e di crude. Lo scrittore scoprì, grazie alla detective, che tutte le canzoni ora hanno un senso...

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Poi un giorno ci fu il caso della caccia al tesoro.

Dopo aver risolto l'omicidio, decisero di cercare di decifrare la mappa e provare a trovare il bottino.

Fu grazie all'intuizione dello scrittore che lo trovarono.

-Dove sta il tesoro ora, mamma?-

-Il nostro tesoro siete tu e lui...-

Dicevamo...

La ligia detective lo confiscò e allo scrittore non restò altro che tornare a casa dopo aver avuto un abbraccio sudato (dalla detective) dopo il ritrovamento.

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-Bleah-

-Ahahah-

Passarono i giorni e intorno al dodicesimo giravano nuovi colleghi per la detective, finché un bel giorno il detective Demming divenne il fidanzato di Beckett e piano piano lo scrittore cominciò a sentirsi escluso.
Image and video hosting by TinyPic Un giorno si presentò al distretto e le disse che quello sarebbe stato il loro ultimo caso. Proprio quando la detective aveva capito che non voleva stare con Demming ma voleva qualcos'altro.

-Eri innamorata di papà?-

- Shhh, se vuoi che continuo non devi raccontarla mai a papà!-

- Mamma lo so! Me lo dici ogni sera!-

La detective aveva capito che voleva provare a vivere la sua vita in compagnia dello scrittore e aveva lasciato il detective Demming.
Tornò nella saletta dove c'erano Lanie, i colleghi e il capitano Montgomery che bevevano salutando Castle.

-Zio Roy?-

-Si tesoro.-

Chiese a Castle se potevano parlare da soli e mentre stava per dirgli che aveva cambiato idea e voleva andare negli Hamptons con lui, si presentò Gina, la sua ex moglie.

Così scoprì che lo scrittore era tornato insieme a lei e andavano via per tutte le vacanze.Image and video hosting by TinyPic
Si salutarono dandosi appuntamento all'autunno e la detective disse di nuovo addio al suo cuore, sopratutto quando lo scrittore non tornò una volta terminate le vacanze.

Ma per fortuna fu un nuovo omicidio a riportarlo da lei.

-Yeaaa -

-Tesoro non si gioisce per gli omicidi! È morta una persona!-

-Lo so mammina ma io tifo per voi! Per una volta possiamo essere contenti?-

-Sei proprio uguale a tuo padre!-

Tutto era tornato come al solito finché un giorno lavorarono al caso dei due giovani innamorati: lui riuscì a dimostrare l'innocenza della sua amata, incarcerata anni prima per accusa di omicidio, anche a costo di rischiare la sua carriera. Tornato a casa, lo scrittore si perse nei suoi pensieri e fu li che la sua grande madre...

-La nonna?

-Si-

Sua madre gli disse: “questo ragazzo mio... è il vero amore...”
Image and video hosting by TinyPicQuando ritornò al distretto, dopo aver fatto scagionare la ragazza e fatto ottenere uno sconto di pena al giovane, con l'aiuto della sua detective che come sempre aveva creduto in lui...

- Anche questo non lo ricordiamo a papà-

scoprì mentre parlava con Esposito, un collega della detective, che non doveva preoccuparsi perché se fosse stato arrestato l'avrebbe tirato fuori lei (rischiando la sua carriera).

- Brava mamma!-

Poi arrivò il caso legato all'omicidio più sentito da parte della detective, ossia quello della madre.

Scoprirono che l'assassino era lo stesso che anni prima era stato ingaggiato per uccidere l'avvocato Beckett.

-Nonna Jo-

Il nostro prode scrittore e l'intrepida detective furono costretti ad andare sotto copertura per salvare i due colleghi detective che indagando erano finiti nelle grinfie del killer.

Per non farsi scoprire, dovettero fingersi ubriachi così da potersi avvicinare alla guardia che però non aveva abboccato.
Image and video hosting by TinyPicFu allora che lo scrittore provò il tutto per tutto, prese tra le mani il viso della detective e la baciò. Dopo un leggero iniziale tentennamento fu lei ad avventarsi sulle labbra dello scrittore e quando il tipo fu loro vicino, usando lo scrittore come perno, ruotò su se stessa e sferrò un colpo in testa al poverino, utilizzando il calcio della pistola.

- Grande mamma!!-

Ovviamente di quell'episodio sotto copertura non fu fatta più parola!

Castle e Beckett ne passarono davvero tante insieme. Una volta dovettero collaborare con l'FBI e fermare dei cattivi che volevano far scoppiare una bomba.

Quando li cacciarono.

- Perché vostro padre mi mette sempre nei casini!-

Investigarono da soli e riuscirono a trovare il furgoncino in cui era stata messa la bomba.

Però i cattivi li videro e iniziarono a sparare contro di loro, Castle riuscì a trascinare Beckett in un nascondiglio che invece si rivelò essere una cella frigorifera.Image and video hosting by TinyPic

Rischiarono di morire congelati, per cui si sedettero a terra abbracciati per riscaldarsi a vicenda.

-Non ridere e non fare quella faccia! Non so cosa ti racconta tuo padre ma ero abbracciata a lui solo per non congelare!-

-Si mamma, va bene, continua!-

Riuscirono a salvarsi grazie all'intervento dei due colleghi della detective che non sentendoli più, si erano preoccupati e andarono a cercarli.

Ma non era finita qua... il cattivo era ancora in giro. Scoprirono che aveva rapito una donna e costretta a guidare il furgoncino.

Lo scrittore e la detective trovarono per primi il mezzo, individuando la strada.

-Yupp! La mia mamminaa e il mio papino sono i migliori!-

Image and video hosting by TinyPicDovevano fare in fretta, non c'era tempo di aspettare i rinforzi così papà...Castle a pochi secondi prima dello scoppio, tirò via tutti i cavi e disinnescò la bomba salvando la detective e tutta New York.

-Bravo papino! Che significa disinnescò?-

-Fece in modo che la bomba non funzionasse più-

-Papo, il mio eroe!-

Passavano i giorni e lo scrittore e la detective diventavano sempre più complici, sempre più amici.
Image and video hosting by TinyPicOrmai non la seguiva più per i suoi libri, aveva scritto 23 best seller senza indagini sul campo e aveva tante idee che avrebbe potuto scriverne altrettanti, ma continuava ad andare al 12th e a seguire i casi per poter trascorrere del tempo con la detective.

Lui le portava sempre il caffè, la seguiva ovunque e capì di essersi innamorato di lei.

-Papi te lo porta ancora ogni mattina! E porta il lattuccio a me!
È innamorato anche di me, mamma?-

-Certo tesoro! Sei la sua principessina.-

Passarono i mesi e continuò la loro collaborazione. Ormai lo scrittore e la detective erano diventati partner sul lavoro ma rimanevano sempre e solo amici.

La detective aveva un muro che non le permetteva di avere la storia d'amore che avrebbe voluto e lo scrittore le restava accanto paziente.Image and video hosting by TinyPic

Un giorno, alla fine di un caso, la detective confessò che quel muro si stava sgretolando.

- Evvaiii!-

- Ahahh-

Poi arrivò un giorno importante per i nostri due. Castle andò da Beckett per convincerla a non indagare più sull'omicidio della mamma perché così era lei in pericolo. Ma la detective si arrabbiò tantissimo e gli disse che non avrebbe dovuto mentirle.
Image and video hosting by TinyPicFu allora che lo scrittore confessò di amarla.

Le disse che si presentava ogni giorno al distretto portandole il caffè per vedere il sorriso sul suo viso, che era innamorato di lei e che avrebbe fatto qualunque cosa per tenerla al sicuro.

La Detective non diede retta al suo cuore che aveva preso a battere all'impazzata

-Mi..-

-Non lo dico a papà, stai tranquilla mamma!-

-Grazie tesoro-

Dicevo..

La mente ebbe la meglio sul cuore e la detective si arrabbiò con lo scrittore e finirono in una brutta litigata.

Image and video hosting by TinyPicIl cuore dello scrittore fece crack e quando si rese conto che il suo amore non avrebbe potuto nulla contro la determinata detective, decise di andarsene.

- Povero papino...-

Però la detective dopo aver combinato altri casini, aver rischiato la vita e fatto scappare via l'assassino della mamma, si rese conto che non c'era nulla di più importante per lei.

Litigò anche con il capitano.

-Zia Gates?-

-Si prima mamma lavorava con la zia.-

Arrivò anche a lasciare il distretto e licenziarsi. Fuori c'era un diluvio fortissimo e lei si sentiva così sola e così vuota. Non per aver perso un opportunità di fare giustizia, non per aver perso il lavoro...

-Per cosa allora?-

L'unica cosa che le importava davvero era aver perso per sempre la persona che amava.

Restò lì per tanto tempo sotto la pioggia pensando a come potesse riempire quel vuoto che aveva.
Image and video hosting by TinyPicAndò in un posto molto importante per lei e lo scrittore: il parco con le altalene.

Sapeva benissimo che c'era un solo modo: buttare giù il muro e correre dal suo scrittore.

-Siiii vai da papino!-

-Ahah-

Mentre correva verso il loft dello scrittore, provò a chiamarlo più volte.

Prima trovò il telefono occupato, poi richiamò e le venne chiusa la chiamata.

Image and video hosting by TinyPicLo scrittore dopo aver litigato con la detective, era andato alla cerimonia di diploma di sua figlia.

- Quale mamma, quella dove Lex ha quel mantello addosso?-

- Si cucciola, proprio quella.-

Lo scrittore era ancora tanto arrabbiato con la detective e non voleva parlarle, allora lei si presentò a casa sua.
Bussò alla porta e lo scrittore aprì senza guardare chi fosse.

Lei era tutta zuppa di acqua e piangeva ma non si fece spaventare dalla voce fredda dello scrittore, entrò e gli disse che voleva solo lui, che era l'unica persona importante della sua vita.

Image and video hosting by TinyPic Finalmente anche lo scrittore si convinse, la perdonò e si baciarono.

-Siiiii -

Fine della storia.

-Nooo continua mamma! Cosa è successo?-

-La storia la sai benissimo!-

-Dimmelo di nuovo mamma! Anche se Roy dorme ora, raccontala a me!-

-Va bene..-

Passarono ancora giorni e loro erano diventati finalmente una coppia, anche se non lo dissero a nessuno. Solo i loro genitori e la figlia di Castle lo sapevano. Lei non gli aveva confessato ancora il suo amore (con le parole).

Poi piano piano lo scoprirono anche i colleghi, Lanie e in fine capirono che anche la Gates aveva capito tutto.

Fu proprio il caso della bomba a farli uscire allo scoperto.

- Come?-

Un cattivone aveva piazzato una trappola nel suo appartamento e la detective era finita sul detonatore della bomba.

La detective era costretta a stare immobile per non farla scoppiare, dovette stare in piedi in quel punto senza muoversi e lo scrittore rimase sempre con lei.
Purtroppo però ad un certo punto lo costrinsero ad andare via ma gli lasciarono qualche minuto per restare da soli. Fu li che, prima che uscisse dalla stanza, la detective lo chiamò per nome e, quando lui si voltò verso di lei, gli disse TI AMO.
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-E ora ti sei addormentata! Lo sapevo che sarebbe finita così, ma la storia non è conclusa qui...

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Lo scrittore e la sua musa si sposarono e un giorno la detective si presentò davanti a lui con un test e disse al suo scrittore che aspettava la loro piccola gioia!-

 


- Dormono?- chiese piano mentre si avvicinava alla poltrona.
- Si, sono finalmente crollati entrambi- disse bloccando il telefono e tentando di riporlo in tasca.
- Un giorno mi dirai cosa c'è di tanto speciale in quel telefono da usare quando gli racconti la storia?- disse inginocchiandosi accanto alla sedia a dondolo e prendendo una sua mano tra le proprie.
- Curioso Castle?- chiese sorridendo.
- Certo che si!- rispose lo scrittore portando le mani alla bocca per baciarle il dorso.
- Anche io voglio sapere la storia della buonanotte che racconti ogni sera a Roy insieme a nostra figlia e che rende Johanna euforica e impaziente del momento ninnananna.-
- Secondo me sei solo geloso che nostra figlia non voglia più sentire le tue storie sugli alieni ma preferisca correre da me e fare addormentare il fratellino.- disse sorridendo.
- Questo non è vero! Jo adora le mie storie, solo che da quando è arrivato Roy ha preso il compito di sorella maggiore molto seriamente!-
- Sai- confessò lei - quando ho scoperto di aspettare Roy ho davvero temuto che potessero nascere gelosie- strinse le labbra per non ridere - ma mi sbagliavo, l'unico geloso qui dentro sei tu!-
- Scherzi? Non sono più l'unico uomo della tua vita! Ovvio che sono geloso!- disse più seriamente che poteva, ma scoppiò silenziosamente a ridere quando vide sua moglie trattenersi per non svegliare la loro bambina accoccolata in grembo.
- Seriamente Kate, non devi preoccuparti, Jo adora Roy e questo non solo perché è una bambina dal cuore d'oro come suo padre...-
- Per fortuna non ha ereditato la modestia da te!- lo interruppe.
-...ma è anche molto intelligente e sa che Roy non l'ha tolta dal podio ma entrambi sono la nostra gioia!-
Le accarezzò, con la mano libera, il viso e disse:
- Hai insegnato a nostra figlia ad amare suo fratello come se fosse la cosa più preziosa al mondo, l'hai resa partecipe in prima linea di ogni cosa durante la gravidanza. Le hai fatto sentire i calci di mio figlio prima di farli sentire a me!- disse imbronciato.
- Questa cosa non me la perdonerai mai vero?-
- Dipende... Puoi ancora rimediare- disse con un sorriso che si allargava da un orecchio all'altro, prima di avvicinarsi a lei e sfiorarle le labbra.
Il bacio divenne appena più accennato, del resto aveva sua figlia in braccio e il maschietto nella culletta.
- Papà..- la vocina assonnata li fece staccare ma restarono vicini.
- Ciao principessa! Avete fatto addormentare il rospetto?-
- Non lo chiamare così! Il mio fratellino è bellissimo!- disse la piccola, guadagnandosi un bacio dalla mamma.
- Se Roy è un rospetto sei brutto anche tu!-
Kate rise prima di dare man forte alla piccola!
- Castle non dici sempre che Jo è identica a me e Roy è un Richard in miniatura?-
Alla sua faccia imbronciata si scambiò il cinque con la bambina.
- Tesoro ora devi andare a fare la nanna anche tu!-
- Vabbene mamma- le diede un bacio fortissimo, stringendole le braccia al collo.
- Avanti principessa il rospo ti porta al castello!- disse Rick prendendo tra le braccia la piccola.
- Torno subito amore, mi aspetti qua?-
Kate annuì e salutò la piccola.
- Buona notte tesoro! Da un bacio a papà, sia mai che diventa un bel principe azzurro!-
La piccola rise e mandò alla mamma un bacino con la mano, per poi girarsi verso il fratellino e fare lo stesso.

Una mezz'ora dopo tornò nella cameretta e trovò sua moglie appisolata.
- Amore- la chiamò scuotendola leggermente.
- Hey-
- Hey, ti sei appisolata di nuovo!-
- Si - disse sbuffando.
- Lo so che non lo sopporti e non c'è la fai più- disse poggiando la mano sul suo ventre rotondo.
- Sono sempre più stanca e non riesco a guardarmi più i piedi... Mancano ancora 4 mesi e il dottore mi ha messo a riposo!-
- Vieni, ti aiuto a metterti a letto e mi racconti-
L'aiutò a mettersi in piedi ma vedendola davvero affaticata decise di sollevarla da terra e portarla a letto tra le sue braccia.
- Grazie- disse lei accoccolandosi a lui, cingendogli il collo e lasciandogli dei bacetti.
Quando fu poggiata sul letto e si sistemarono tranquilli nel lettone, tra le coperte, tornarono a parlare.
- Mi dispiace tesoro non essere potuto venire oggi ma avevo il firma copie programmato da secoli.- disse dispiaciuto, accarezzandole la pancia.
- Tranquillo- lo rassicurò sfiorandogli il viso e facendo incontrare i loro occhi.
- Non è colpa tua, capito? Nemmeno io ho potuto rinviare la visita...-
- Non te lo avrei mai permesso! Ne farai altre e ci sarò a quelle, anche se questa era importante ma non avrei mai permesso di farvi aspettare ancora oltre il termine!-
Si baciarono e coccolarono per un po'.
- Lo so che volevi esserci e lo volevo anche io, ma non ero sola, Alexis era con me- disse sorridendo.
Da quando sua moglie era rimasta incinta, il rapporto già saldo con sua figlia si era cementato. Alexis sembrava considerare Kate come se fosse sua madre e Kate, che da sempre era stata materna verso di lei, aveva abbandonato ogni barriera e aveva condiviso con Alexis ogni cosa, oltre a comportarsi con lei non più come una sorella maggiore ma come madre. E la cosa piaceva ad entrambe, ma a lui di più.
Alexis adorava Jo e Roy. Aveva aiutato Kate durante la gravidanza quando lui non poteva, si era trasferita nell'appartamento al piano di sotto, anche se lo usava solo per dormire. Quando avevano scoperto di aspettare un altro figlio, Alexis aveva aiutato Kate a parlare con Jo e a farle capire che il nuovo fratellino non avrebbe tolto nulla a loro, così come lei non le aveva tolto il bene dei genitori ma le aveva dato una persona in più da amare.
Ricordava perfettamente quella frase che aveva marchiato a fuoco nel suo cuore e che aveva commosso Kate nell'anima, anche se aveva attribuito le lacrime agli ormoni.
E anche ora, alla terza gravidanza, Alexis era presente. Quella mattina aveva accompagnato sua moglie e Jo a vedere il nuovo arrivo.
- La dottoressa mi ha dato il cd- la voce di sua moglie lo riportò alla realtà- avrei voluto vederlo con te stasera ma Jo e Roy mi hanno reclamata!-
- Non importa tesoro! Raccontami tutto e domani mattina lo vediamo insieme, da soli e in pace-
- Vuoi vederlo ora?- chiese.
- No Kate, sei esausta.- disse accarezzandola e ricevendo in cambio un dolcissimo sorriso.
- Dimmi solo che va tutto bene e per stasera può bastare.-
La vide sospirare e accoccolarsi a lui, tornando però a incatenare i loro sguardi.
- La gravidanza procede bene, anche se sono diventata una balena!-
- Non sei una balena ma la mia straordinaria, stupenda e sexy moglie!-
- Si... Se chiudi gli occhi e mi ricordi 5 anni fa...-
- Sei più bella ora che in qualsiasi altra occasione!- disse prendendole il viso tra le mani e baciandola, mostrandole ancora una volta quanto la desiderasse.
- In ogni caso, mi sono appesantita troppo e con due bambini in giro di 5anni e 20mesi, mi ha messo a riposo!-
- Ah è per questo che sei così pensierosa? Tesoro abbiamo due marmocchi per casa, io che sono un bambinone, ti prometto che non ti annoierai e non sentirai la mancanza del lavoro!-
- Ah su questo non ne ho dubbi! Posso comunque lavorare da casa, sempre che mio figlio maggiore, cioè tu- disse indicandolo - non mi disturbi.
Il problema è un altro.-
- Quale?- chiese allarmato, sollevandosi su un gomito per vederla meglio.
- Dobbiamo decidere i nomi... Non voglio passare altri 4 mesi a chiamare la mia pancia fagiolino.-
Sorrise accarezzandosela- anche perché sembra un cocomero!-
Risero entrambi.
- Che ne dici di usare i nomi dei nonni?- chiese Rick.
Lei sorrise e lui le accarezzò il pancione.
- Se è maschio si chiamerà Jim, se è femmina Martha! Che ne dici? Ti piace?-
- A me si... Ma Martha e papà saranno pronti a sentirsi chiamare sempre nonna e nonno visto che il piccolo avrà il loro nome?-
- Quando glielo faremo notare, voglio proprio vedere la loro faccia! Ma credo di si... Impazziscono per i loro nipoti e credo che abbiano sempre sperato che dessimo il loro nome, anche se hanno capito, apprezzato e accettato la scelta di chiamarli come tua madre e il capitano che sono stati forse più importanti per il nostro amore.-
Una lacrima scendeva già sulla sua guancia ma non aveva nessuna intenzione di asciugarla. Ormai non temeva più di mostrare i suoi sentimenti, men che meno all'uomo della sua vita, l'unico che la completava e le aveva dato una splendida famiglia.
Sapeva che insieme avrebbero affrontato tutto, e che la notizia stava per dargli adesso non la spaventava più.
- Spero proprio che lo accetteranno perché abbiamo deciso, vero?- chiese.
- Si- disse accarezzando la pancia.
Kate si posizionò tra le gambe di Rick, poggiando la schiena al suo petto e prese entrambe le mani di suo marito.
- Allora papà, ti presento Martha- disse poggiando sul lato destro della pancia la mano del marito.
Voltò il viso a incrociare gli occhi lucidi di lui e prima che potesse dire nulla, prese la mano sinistra con la sua.
- E Jim- disse poggiandola sulla pancia.
- D... Due?- chiese Castle con gli occhi sgranati.
- Si, gemelli!- esclamò lei sorridendo, poco prima di essere travolta dalle labbra del marito.
Passarono l'ora successiva a parlare, gli spiegò che prima erano piccoli e uno sull'altro per cui non si vedevano. Ora si erano mossi e meno timidi avevano anche mostrato il loro sesso.
Rick era saltato giù dal letto e aveva preso il pc, avevano contemplato il cd e aveva voluto sapere ogni minimo dettaglio e particolare.
Ora, esausti ma felici, erano una nelle braccia dell'altro, con le gambe intrecciate e le mani unite sulla sua pancia.
- L'uomo del futuro aveva sbagliato!- disse Rick.
- Cosa?-
- Si, il caso dell'uomo che viaggiava nel tempo! Disse che io avrei smesso di scrivere quegli “stupidi gialli” per scrivere dei romanzi seri, e questo è vero; che tu saresti diventata Senatrice, e anche questo...-
- Rick, ti prego, ancora con questa storia?-
- ...ma ha sbagliato sui figli! Ne abbiamo quattro non tre... A meno che non veniva da un futuro che ora è passato, quindi era prima dei gemelli e i tre figli a cui si riferiva erano Al, Jo e Roy! Si, deve essere proprio così!-
Si voltò esasperata.
- Castle! Smettila! Lo sai che ciò che disse quel pazzo quella sera, non era nulla di vero!-
- Ma... Ancora non vuoi credermi! Eppure io avevo ragione!-
- Si amore, su una cosa avevi ragione!-
- Cosa?- chiese speranzoso.
- Che mi avresti fatto impazzire!-

 

Angolo di Vulpix

Salve gente!! 
quanto mi è mancato htmllare ( -__-' ) 
Veniamo alla storia: come ho messo nella descrizione, ero in chat con 3 mattacchione caskettose e ho iniziato a "sparare" stickers...
Non ho potuto fare a meno di notare che fossero perfettamente Caskett e da lì la folle idea.
Ne ho parlato con Reb e lei come al solito mi ha detto di scriverla.
Non sapevo come fare, tranne che quelle immagini rappresentavano alla perfezione alcuni momenti delle puntate di Castle.
Poi l'altro giorno una signora che conosco, mi ha portato a vedere la sua coppia di gemellini tenerissimi e.... ve lo devo dire? 
Beh avete capito!
Il tutto è capitato perfettamente a "fagiolo" con il mio quarto anniversario su EFP.... 
Colgo l'ocasione per dedicare questa Shot (non tanto corta) alle 3 matte della chat e alla mia carissima beta Etta!
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Grazie per il supporto e l'incoraggiamento... per le minacce un po' meno :P
Per tutte voi che leggete e che seguite e aspettate (forse qualcuna ci sta) la mia long...
Tornerò presto! (vedete voi se è un aminaccia o una promessa)
Vulpix
<3
 

   
 
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