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Autore: SellyLuna    27/05/2015    4 recensioni
Lui non avrebbe esitato nemmeno un secondo; se fosse toccato a loro, l’avrebbe baciata senza tanti problemi infischiandosene delle conseguenze, con quelle avrebbe fatto i conti successivamente.
Era sicuro: quella era una scusa perfetta per baciare la sua ragazza in pubblico.

[Quogan♥]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Logan Reese, Quinn Pensky
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Kiss Cam

 

 

 

«Ed eccomi qui» si annunciò Logan con una bibita in mano, mentre si sedeva vicino a Quinn.

La ragazza gli sorrise candidamente.

«È l’ora!» esclamò, eccitata, Lola.

I ragazzi la osservarono interrogativi. Non riuscivano a comprendere per quale motivo la giovane aspirante attrice fosse così entusiasta durante l’intervallo, più di quanto non lo fosse stata durante il primo tempo della partita.

Era fremente, in attesa di qualcosa. Ma, per i ragazzi, non doveva accadere nulla di speciale in quel lasso di tempo.

«Dimmi: non sei venuta perché ti interessa davvero il basket, vero?» le domandò Vince, ormai arreso all’evidenza che la sua fidanzata non fosse una particolare sostenitrice della sua squadra preferita e fan dello sport in generale.

Era curioso di vedere cosa Lola si sarebbe inventata.

«Sono venuta per passare un po’ di tempo con te!» gli rivelò, con un largo sorriso a illuminarle il viso.

«E per la Kiss Cam!» s’intromise nella conversazione Zoey.

Lola era troppo trepidante anche solo per rivolgere un’occhiataccia all’amica.

«La cosa?»

Michael formulò la domanda che era stampata sui volti di tutti i ragazzi.

Nessuna delle ragazze ebbe il tempo di rispondere, perché nello stadio si librò l’annuncio dell’inizio del “gioco”; la telecamera entrò subito all’attacco inquadrando due giovani ignari, tra la folla.

Appena si resero conto di essere sul grande schermo, si guardarono negli occhi e si scambiarono un bacio veloce.

«Non ci posso credere! Tu aspettavi solo questo momento!» commentò Michael, incredulo.

Sapeva che Lola era particolare, ma non pensava fino al punto di andare a una partita di basket, solo per essere ripresa dalla “telecamera dei baci” e poter baciare Vince.

Non aveva senso, almeno per Michael. Insomma, era una cosa che poteva fare benissimo senza quel patetico pretesto.

Chi capiva cosa frullasse a volte in testa alle ragazze era davvero un genio!

«Aspetta» si voltò alla sua sinistra per specchiarsi negli occhi di Lisa «non è che, per caso, anche tu ti sei aggregata per lo stesso motivo?»

Quella domanda gli sembrava più che lecita, ma Lisa non la pensava allo stesso modo. Gli rifilò un leggero pugno sulla spalla, contrariata.

Come poteva crederla così superficiale? Certo se li avessero inquadrati, non ci avrebbe pensato due volte a sottostare alle regole del gioco, ma questo non significava che fosse la ragione principale per cui aveva accettato il suo invito.

«Ahi!» disse Michael, massaggiandosi la spalla sinistra «Ho capito. Scusa.»

Quel simpatico siparietto fece sorridere gli amici.

Anche Quinn lo trovò divertente, nonostante una piccola parte della propria mente realizzò il reale pericolo che la Kiss Cam portava con sé. 

Che cosa avrebbe fatto, se si fosse concentrata su di lei e su Logan? E lui, cosa ne pensava? Non aveva fiutato l’imminente e inevitabile catastrofe?

Nel caso avessero deciso di stare al gioco, il loro segreto sarebbe rimasto al sicuro oppure sarebbe stato svelato?

Cercò gli occhi di Logan e lo trovò tranquillo. Le rivolse un sorriso rassicurante e lei si ritrovò a ricambiare, più serena.

La telecamera avrebbe potuto benissimo ignorarli, in fondo quante probabilità c’erano che si focalizzasse proprio su loro due fra tutte le coppie presenti in platea?

Che sciocca era stata a preoccuparsi per un’eventualità altamente improbabile!

I primi del loro gruppo a cadere nella trappola furono Zoey e James, che si scambiarono un dolce sorriso prima di unirsi in un tenero bacio.

«Uffi!» Lola espresse così la sua insoddisfazione.

Quinn, invece, era sollevata; la telecamera non si sarebbe soffermata più sul loro gruppo, avrebbe cercato le sue vittime altrove, per il dispiacere di Lola.

Ma dovette rivalutare le sue conclusioni, perché pochi secondi dopo la Kiss Cam inquadrò Michael e Lisa, che non ci pensarono due volte, accettando le regole del gioco.

Lola era sempre più infastidita e Vince cercava di consolarla.

Male che andava, le avrebbe dato lo stesso un bacio, senza che glielo imponesse una stupida telecamera.

Quinn era abbastanza sicura che quella dannata telecamera non facesse più scherzi del genere: insomma aveva già inquadrato due coppie su quattro, contravvenendo i suoi calcoli.

Si rilassò non appena si avvide che la telecamera si era concentrata sulla parte opposta del pubblico.

Era salva, tirò un sospiro di sollievo.

Logan la osservò di sottecchi, non gli era sfuggito quel sospiro sollevato e si domandò cosa la preoccupasse così tanto.

Lui non avrebbe esitato nemmeno un secondo; se fosse toccato a loro, l’avrebbe baciata senza tanti problemi infischiandosene delle conseguenze, con quelle avrebbe fatto i conti successivamente.

Era sicuro: quella era una scusa perfetta per baciare la sua ragazza in pubblico. E poi, a forza di vedere le coppiette scambiarsi tenere effusioni, aveva una gran voglia di assaporare le sue labbra e il fatto che continuasse a mordicchiarsele non lo aiutava affatto a tenersi a freno.

«Quinn, tutto bene?» le domandò, gentile.

«Sì, perché?»

Rimase spiazzata; come Logan avesse fatto a capire che c’era effettivamente qualcosa che non andava, la stupì. Ancora una volta, si sorprese della sua sensibilità, che non si sarebbe mai nemmeno lontanamente immaginata negli anni scorsi, non fino al fatto della panchina.

Era in momenti come quelli che avrebbe voluto urlare al mondo che anche due persone così diverse e improbabili funzionavano insieme e quell’attimo ne era un esempio lampante.

Per un istante fugace, l’assalì anche il terrore nel constatare quanto fosse un libro aperto per lui, quanto la capisse e la sapesse leggere dentro.

Era consapevole che dipendeva, non solo dall’attrazione degli opposti, ma soprattutto dal riuscire a mantenere segreta la loro relazione; diventava, perciò, di vitale importanza comprendersi con un semplice sguardo.

Il ragazzo aprì la bocca per replicare, ma la voce di Lola glielo impedì.

«Ehi ragazzi! Siete sullo schermo!»

Entrambi voltarono la testa in direzione del grande monitor per appurare la veridicità dell’affermazione dell’amica.

Una volta che tornarono a guardarsi l’un l’altra, Logan ghignò e Quinn seppe che aveva preso una decisione; si augurò solo che non portasse troppi guai.

«Pensky…» sottointese il suo invito.

Quinn annegò nei suoi occhi, dimenticandosi così di tutte quelle domande che l’avevano turbata pochi minuti prima, e si lasciò guidare dall’istinto. 

Senza staccare gli occhi l’uno dall’altra, si avvicinarono lentamente, così come era accaduto su quella panchina, fino a far incontrare le loro labbra, mentre le mani raggiungevano il viso dell’altro in una tenera carezza.

All’inizio fu un tocco leggero, poi approfondirono il bacio, lasciando che le labbra si assaggiassero le une con le altre.

Persi nel vortice delle loro emozioni, si estraniarono dal mondo circostante e si scordarono di trovarsi allo stadio con i loro amici e soprattutto visti da tutti.

Impegnati com’erano, non udirono levarsi un coro di “Aww” e non notarono le facce scioccate e disgustate dei loro amici, non si resero nemmeno conto che la telecamera aveva cambiato soggetto, offrendo loro un po’ di privacy.

«Ehm» tentò Lola «potete anche smettere, ora.»

La ragazza si meravigliò di aver trovato la voce, nonostante l’enorme ribrezzo, per far smettere quella follia: era inguardabile e nauseante; lesse gli stessi sentimenti anche sui volti degli altri.

«Oh» s’imbarazzò Quinn.

«Giusto» Logan realizzò la situazione e comprese finalmente la gravità del suo gesto; non gli sembrò più una buona idea, ma ormai il danno era compiuto.

Si separarono e tornarono a sedersi composti, con il viso in fiamme che guardava diritto davanti a sé.

Quinn sentì lo sguardo indagatore di Lola che la infastidiva oltre ogni dire. Ne era certa, presto l’avrebbe assillata per farsi spiegare la ragione delle sue azioni e lei non poteva dirle la verità.

Doveva ideare al più presto una scusa plausibile che la convincesse, non voleva che per il resto dei suoi giorni la tormentasse riguardo all’accaduto. Zoey era meno invadente, le avrebbe rivolto qualche domanda, ma non l’avrebbe stressata come solo Lola sapeva fare.

Finalmente non percepì più gli occhi di Lola su di sé, perché divenne una partecipante al gioco, come tanto aveva desiderato.

Così, con naturalezza, si concentrò sul suo fidanzato e al bacio che si diedero.

Per una volta, Quinn fu grata alla Kiss Cam.

Tutto sembrò tornare alla normalità, quando incominciò il secondo tempo.

 

 

 

***

 

 

 

 

«Quinn, cos’era quello?» esclamò una Lola contrariata.

Avevano appena varcato la soglia della stanza 101, al ritorno dallo stadio, e Quinn non desiderava altro che un po’ di relax, ma si armò di tanta pazienza, perché sapeva che l’avrebbe aspettata una lunga e faticosa conversazione.

«Ma niente. Ho guardato male quel tizio, perché mi ha spinto. Non è stato affatto un gesto carino.»

«Non mi riferisco a quello. Ma prima.»

Era così oltraggiata che non riusciva nemmeno a dirlo a parole.

«A cosa, esattamente?» le domandò Quinn, già stanca.

«Al bacio. Con Logan» fece una smorfia, disgustata al solo pensiero.

Anche Zoey, che fino a quel momento era rimasta in silenzio, dimostrò il suo dissenso con un’espressione schifata.

Quinn attese che Lola iniziasse il suo interrogatorio.

«Quinn! Come hai potuto?»

Sembrava offesa e Quinn non riusciva a capire veramente il perché, nemmeno l’avesse dovuto baciare lei. 

In realtà conosceva bene i pensieri delle amiche e non più di qualche mese prima si trovava d’accordo con loro, ma ora le cose erano cambiate.

«Sì! Non  lo capisco nemmeno io» Zoey diede man forte a Lola.

«Ma ragazze, state esagerando»cercò di farle ragionare lei.

«No. Ora ci dici cosa ti è saltato in mente per fare una cosa del genere» le ordinò, autoritaria, Lola Martinez.

Zoey le si affiancò, curiosa di sentire la risposta dell’amica scienziata.

«Cosa avrei dovuto fare?» vide che Lola era pronta a dire la sua, quando continuò il suo discorso «la telecamera ci ha inquadrati e abbiamo seguito le regole. Fine.»

Era esausta e seccata, non vedeva l’ora che quella tortura avesse termine, ma sapeva che non sarebbe stato così facile persuadere Lola e, a quanto le sembrava, anche Zoey era particolarmente battagliera.

«È solo un bacio. Nulla più.»

E con questa affermazione decretò chiusa la questione.

«Solo un bacio!»

Lola non mollava.

«Non era esattamente solo un bacio» confermò Zoey. Lola, al suo fianco, annuì vigorosamente con la testa.

«Era un bacio particolarmente sentito. Da entrambe le parti» continuò Zoey, che non sembrava convinta, perché dirlo a voce alta risultava tremendamente assurdo e sbagliato. Inverosimile.

«Come hai fatto a baciare Logan Reese» quella di Lola era una mezza domanda e una mezza esclamazione; era incredula e nauseata.

«Ho chiuso gli occhi e ho immaginato che ci fosse qualcun altro» mentì la ragazza, sentendosi male nel farlo.

Questa rivelazione, però, riuscì a calmare le compagne di stanza.

«Io non credo di potercela fare nemmeno così» se ne uscì Lola.

«Ma Logan sa baciare bene» lo difese Quinn. Era stufa di ascoltare solo offese in direzione del ragazzo: era vero che aveva molti difetti, ma aveva anche alcuni pregi, che mostrava  solo in rare occasioni in particolare in sua compagnia; aveva pur sempre una reputazione da difendere.

 «Quinn!» esclamarono Lola e Zoey, all’unisono, rimproverando l’amica.

«Cosa?»

Non l’avesse mai detto! Le due amiche la guardarono come se avesse avuto qualcosa di terribilmente strano e raccapricciante, come se qualche sua Quinnvenzione le avesse modificato il colore della pelle o le fosse spuntata qualche verruca sul corpo oppure avesse avuto due teste o anomalie simili.

«È un fatto. Non si può negare» e, mentre lo diceva, notò come Zoey e Lola non condividessero la sua constatazione «ma questo non significa che mi possa piacere Logan. Insomma, è un totale idiota.»

Zoey e Lola sorrisero; ora sì, che riconoscevano la loro amica Quinn.

Lei, invece, si sentiva in colpa per aver parlato male del suo ragazzo, ma lo aveva fatto al fine di salvaguardare il loro piccolo segreto; i loro amici non erano ancora pronti per accettare la realtà dei fatti.

Si sarebbe certamente fatta perdonare per quelle cattiverie che aveva detto su di lui.

 

 

 

 

***

 

 

 

 

Nella stanza dei ragazzi avvenne una conversazione analoga a quella che era intercorsa tra le ragazze.

«Amico, ci devi spiegare» proclamò Michael.

James era altrettanto curioso e interessato a venire a capo della faccenda. Nonostante fosse entrato relativamente da poco nella vita della Pacific Coast Accademy, aveva imparato a conoscere i suoi nuovi amici e aveva appreso che i rapporti tra l’arrogante figlio di papà Logan Reese e la stramba e intelligente Quinn Pensky non fossero esattamente amichevoli; a detta degli altri del gruppo di amici non si sopportavano e spesso finivano per discutere. In parte non poteva biasimare Quinn; non era assolutamente facile avere a che fare con un tipo come Logan: ripensò ai primi tempi dopo il suo trasferimento. Né Logan né Michael volevano un nuovo compagno di stanza, per questo motivo avevano fatto fatica ad accettarlo. Ma se Michael aveva abbandonato per primo gli atteggiamenti ostili nei suoi confronti, con Logan c’era voluto molto più tempo e non era nemmeno sicuro che lo considerasse un amico.

Sapeva che a entrambi mancava il loro amico Chase.

Tuttavia, diversamente dagli amici, non pensava affatto che un possibile avvicinamento tra Logan e Quinn potesse risultare così orribile e catastrofico e forse era arrivato a tale conclusione, perché lo affermava da esterno, non conoscendo tutto il “background”.

Logan gli rivolse un’espressione confusa, non capendo a cosa si stesse riferendo l’amico.

«Non fare quella faccia! Lo so che hai capito!» s’indignò Michael.

«Michael, non arrabbiarti. Sono certo che Logan ci darà tutte le spiegazioni del caso»cercò di rabbonirlo James.

Non aveva senso fingere ancora, era consapevole che sarebbe arrivato il fatidico momento, ma non pensava così presto.

Sospirò, vinto dalle circostanze.

«Cosa volete sapere?» domandò, senza più forze.

«Perché hai baciato Quinn?» Michael era incredulo «Sul serio, Quinn?»

«Semplice: la Kiss Cam si è focalizzata su di noi» spiegò l’interpellato in modo pratico «e noi non abbiamo fatto altro che stare alle regole, no?»

Cercò di essere il più convincente possibile per rendere la sua versione verosimile e accettabile agli occhi degli amici, ma sapeva che Michael, quando si imputava, non la smetteva più di stressare fino a che non riusciva a convincere gli altri della sua idea.

Sperò che in quell’occasione il fato fosse dalla sua parte e gli concedesse una tregua.

«Ma è Quinn!» continuò l’amico, fermo sullo stesso punto «Tu non la sopporti nemmeno!»

Michael credeva di aver reso chiaro il suo punto di vista: come era possibile che nessuno capisse il problema?

«Sì, più o meno. Ma siamo comunque amici. Una specie di amici» spiegò Logan con tono insicuro. Gli altri due lo guardarono indecisi: non credevano affatto alle sue parole.

«Beh sì, è così» ritentò con tono più fermo «a forza di stare nello stesso gruppo di amici si diventa più civili e tolleranti.»

Notò che i suoi compagni di stanza stavano valutando quella ipotesi e capì, dalle loro espressioni, che lo ritenevano possibile.

«Ci può stare» approvò James «Ma tu normalmente baci un’amica in quel modo

Logan iniziò a sudare freddo: James era abbastanza intelligente da arrivare alla giusta conclusione. E, dato che li conosceva da meno tempo, non l’avrebbe trovata così assurda come gli altri. In tal caso, sperò che non andasse a spifferare la sua scoperta a Zoey, perché lei si sarebbe certamente confidata con Lola e poi tutta la scuola ne sarebbe venuta a conoscenza: lui e Quinn sarebbero stati gli zimbelli di tutta l’Accademia.

D’ora in avanti, doveva essere più cauto, non gli piaceva avere addosso lo sguardo penetrante di James Garrett.

«Se è single» cercò di metterla sul ridere, facendo leva sul suo lato da seduttore.

Né Michael né James parvero gradire il suo umorismo; avevano preso la questione troppo seriamente.

«Ma stiamo parlando di Quinn!»

Iniziava a infastidirlo questa sua nenia; sembrava che Michael non sapesse dire altro e non aveva nessun bisogno che marcasse il punto focale della faccenda. 

Presto sarebbe scoppiato e, se non si calmava in tempo, avrebbe ammesso che aveva tutto il diritto di baciare Quinn, perché era la sua ragazza.

Contò fino a dieci – le lezioni per la gestione della rabbia stavano dando i loro frutti – prima di dire alcunché, che avrebbe portato al caos totale.

Certo sarebbe stato molto liberatorio e soddisfacente, ma c’era una valida – validissima – ragione per cui lui e Quinn avevano deciso di non rivelarlo ad anima viva, almeno fino a che entrambi non fossero stati pronti a farlo di loro iniziativa.

Aveva lo strano presentimento che i loro amici non sarebbero mai stati preparati per una tale notizia; su certi aspetti non erano di mente molto aperta.

«Sentite, l’ho fatto perché non volevo finire come quel tizio. Insomma, avete visto cosa gli hanno fatto perché non prestava attenzione alla propria ragazza?»

Era esausto; quella conversazione lo aveva sfiancato più di quanto non lo facesse un normale allenamento di basket.

Quella scusa avrebbe dovuto funzionare, non aveva fatto altro che mostrare il Logan che era stato e che per tutti gli studenti dell’Accademia era ancora: egoista, insensibile e presuntuoso.

Michael e James si scambiarono un’occhiata d’intesa: erano indecisi se credergli o meno.

In quell’ultima affermazione, tuttavia riconobbero il  consueto atteggiamento di Logan Reese, nonostante ci fosse sempre quel piccolo particolare che non li convinceva del tutto.

Ma decisero di dargli fede e lasciarono correre sulle loro piccole perplessità.

«Veniamo al pratico. Come hai fatto a baciare una come Quinn, che non è il tuo tipo?» gli domandò Michael, curioso di scoprire quale sarebbe stata la sua risposta. 

Era sicuro che l’amico avesse scelto con particolare cura la domanda da porgli per arrivare dritto al punto.

Non poteva biasimarlo per avergli posto una tale domanda, sicuramente chiunque al suo posto l’avrebbe fatto, visto che erano conosciuti i suoi gusti in fatto di ragazze e Quinn non rientrava assolutamente fra queste.

«Ho immaginato che ci fosse un’altra ragazza» rispose, un po’ a disagio. Si augurò che i due compagni di stanza non riuscissero a captare l’insicurezza nel suo tono.

«Tipo Mandy Franklin?» gli chiese un Michael divertito.

Lo seccava che, ora, la trovasse una cosa divertente. Per lui non era stato facile mentire, perché non avrebbe voluto nessun’altra se non Quinn, ma non poteva tradurre questo suo pensiero in parole.

Ma se non altro l’ilarità di Michael spezzò la tensione, che si era creata poc’anzi, e si sentì sollevato; questo voleva dire che, presto o tardi, i due compagni avrebbero dimenticato la faccenda e l’avrebbero lasciato stare.

«Comunque, il vostro bacio è piaciuto particolarmente al pubblico dello stadio» constatò James, senza malizia.

Sapessi a me.

«Io, invece, mi domando come mai Quinn non ti abbia dato uno schiaffo» ponderò Michael, figurandosi la scena, trovandola particolarmente spassosa.

Se lo appuntò come soluzione; magari questo avrebbe sistemato le cose e convinto i loro amici, una volta per tutte, che non ci fosse niente di diverso dal solito.

«Beh, nessuno può resistere al fascino di Logan Reese» affermò, sorridendo compiaciuto.

Nemmeno Quinn Pensky.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti! ^^

È la prima volta che scrivo qualcosa su Zoey 101. Non so se questa cosa qui possa piacere a qualcuno, e giuro che all’inizio mi sembrava pure un’idea carina, ma con il passare dei giorni ho iniziato a dubitarne.

Comunque, l’idea mi è venuta vedendo un video postato su facebook riguardo a questa Kiss Cam, ovvero al momento, durante l’intervallo di una partita, in cui la telecamera inquadra le coppiette e queste devono scambiarsi un bacio. Nel video in particolare c’era una coppia che è stata inquadrata un paio di volte, poiché non erano stati subito al gioco. Questo perché il ragazzo era al telefono e, quando la sua fidanzata lo chiamava, non le prestava attenzione. Alla fine una mascotte (credo, mi pareva una persona in costume) raggiunse lo spalto dove era seduta la coppietta e, presa la bevanda del ragazzo, gliela versò addosso come una vendetta per non essere stato alle regole del gioco e per essere stato rude con la sua ragazza.

Ok, raccontato così non è un granché, dovreste proprio vedere il video. ù.ù

Capirete che Logan non vuole fare la stessa fine – da perdente – di quel tizio, quindi la soluzione che gli rimane è una sola. :D

Questa insensata one-shot nasce proprio da qui. E boh, ora come ora, non mi convince del tutto.

È da collocarsi dopo l’episodio 8 “Vince is back” e, ovviamente, prima del ballo di fine anno.

Che altro posso dire? Oh sì, adoro la Quinn/Logan. Sono troppo teneri insieme, non si può non amarli. *^*

Ammetto che non avrei mai e poi mai immaginato che questi due finissero insieme e, quando ho visto il loro primo bacio, sono rimasta sconvolta e incredula. Cioè, è stata una cosa scioccante.

Però vedendo come si comportano tra loro, li ho semplicemente adorati. *W*

E penso siano la coppia migliore dello show, sì, sì. ù.ù

Non so se l’idea di far mettere assieme questi due fosse stata pensata già all’inizio oppure è venuta nel corso delle stagioni, ma la ritengo comunque una genialata. C:

La Zoey/James non mi dice molto, sarà perché, come tutti, tifavo per Chase. Oh povero, quanto ha sofferto.

Il finale, dove finalmente riescono a mettersi insieme, non mi ha soddisfatto particolarmente; mi dà l’impressione che sia successo tutto così in fretta, senza particolare cura. Non so, mi ha lasciata così.

Certo il finale, poi, ha lasciato sospeso un po’ di cose.

Però, è un finale felice, un finale che, a conti fatti, ci può stare. :)

Oops, ho divagato. Chiedo scusa.

Non so se qualcuno incapperà in questa piccola shot, in caso vi sarei grata se voleste lasciarmi un vostro parere, con consigli, suggerimenti e critiche costruttive. Sono sempre ben accetti. C:

Grazie per l’attenzione.

Alla prossima! ;)

Selly

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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