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Autore: Jules_Kennedy    27/05/2015    8 recensioni
"Se doveva perdere la dignità e rivelare il suo segreto più imbarazzante, tanto valeva farlo con tutti i crismi. "
C'è un appuntamento che Kidd non perde mai, da vent'anni a questa parte.
E Law scoprirà di cosa si tratta ad un caro prezzo..
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Eustass Kidd, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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What is my destiny
 
 
Law salì sbuffando le scale, seccato come non mai dall'inattività dell'ascensore (ormai protrattasi da più di due settimane) e maledicendo mentalmente Kidd per la posizione scomoda del suo appartamento, situato al sesto piano di un grande condominio.  In più la borsa da medico di pelle nera che il rosso gli aveva regalato per la sua laurea pesava, e da quando erano andati a vivere insieme Law aveva sperimentato cosa significasse avere a che fare con un pazzo furioso che ti teneva sveglio tuta la notte e si lamentava se non eri al massimo della tua energia durante il giorno. Ragion per cui la borsa gli pesava più di quanto non avrebbe fatto normalmente.
Non sapeva come, ma gliel'avrebbe fatta pagare.
 
Poteva farsi portare in braccio su per le scale a mò di sposina, e la cosa lo fece ridacchiare non poco, immaginandosi la faccia incazzata del suo compagno nel doversi sorbire sei piani di scale con il suo sguardo di piombo, ironico come una lama, piantato addosso.
 
Con ancora questi allegri pensieri in testa ed un fastidioso languorino che aveva iniziato a farsi spazio nel suo stomaco vuoto dal pomeriggio precedente, il moro arrivò finalmente al pianerottolo dell'agognata abitazione, cercando le chiavi nelle tasche del pesante cappotto.
Law era fatto così, d'inverno diventava una specie di orso in letargo, a cui piaceva mangiare negli orari più assurdi e lasciarsi morire di fame fino a che non stava per collassare. E sopratutto, il freddo non gli dava minimamente fastidio. "Sarei dovuto nascere orso." si disse convinto, alzando un sopracciglio perplesso per la cazzata che aveva appena pensato.
 
Si, quella convivenza gli stava facendo decisamente male. Kidd inconsciamente lo stava contagiando con la sua completa pazzia, e la cosa non andava affatto bene.
Ma non si lagnò più di tanto Law, che quel giorno era riuscito a liberarsi in tempo per stare un po' con il suo coinquilino, e convinto di fargli una sorpresa, si rincuorò ghignando sinistro.
Già pregustava i risvolti interessanti di quella giornata.
 
Entrò in casa, e non appena cercò di chiamare il rosso e far notare la sua presenza, percepì delle note musicali provenire dal soggiorno, note accompagnate da una voce a lui molto nota negli ultimi mesi. Si ammutolì di botto, sbiancando violentemente. Rimase interdetto, senza nemmeno il coraggio di chiudersi la porta alle spalle e andare a vedere. Avrebbe preferito piuttosto scappare a gambe levate, ignorando quello che stava accadendo nell'appartamento, fanculo alla sua fame e alla stanchezza! E fanculo, alla faccia della sorpresa!
 
Cioè, stava cantando.
Eustass Kidd stava cantando.
 
E COSA STAVA CANTANDO!
 
Law riconobbe a stento le note di un sigla di cartoni animati, una roba che non gli era mai piaciuta ma che Penguin lo costringeva a vedere quelle volte che andava a studiare dal corvino. Per l'amico infatti i cartoni erano un passaggio fondamentale e immancabile di un pomeriggio di studio, e se alle cinque non erano li, sul tappeto logoro di casa di uno dei due, più probabilmente del pinguino considerando come casa di Law fosse piena di gente strana ed invadente, con un panino in mano (che Law puntualmente evitava, fiondandosi sulle merendine al cioccolato) e sintonizzati su Italia Uno, beh, quello non si poteva considerare un pomeriggio speso bene.
 
All'ennesimo acuto lacerante del rosso (ancora fuori dalla sua visuale) Law fu riportato bruscamente alla realtà, e respirando profondamente, iniziando a meditare come avrebbe potuto ricattare il suo ragazzo per quell'assurdità, si fece piano piano avanti, scorgendo una zazzera rossa proprio al di la del divano che ingombrava  la sala principale. In realtà Kidd non era sul divano, ma era seduto a terra, con le gambe incrociate e un'espressione che anche se Law non poteva vederla, essendo il rosso girato di spalle, sentiva essere molto inquietante.
Si perchè insomma, immaginare un energumeno di quasi due metri e mezzo rozzo, scontroso e violento starsene davanti ad un televisore acceso, con le gambe incrociate, una brioche in mano ed un sorriso emozionato sul volto non era proprio una cosa che ti lasciava indifferente.
Piuttosto ti inquietava fino alla morte.
 
Ma Law non potè non coprirsi la bocca nel tentativo di non ridere, perplesso ma allo stesso tempo profondamente divertito da quella scena paradossale, con Kidd che si dimenava e cantava a squarciagola la sigla di Dragon Ball Z. Che coincidenza, tra i cartoni che a Penguin piaceva vedere, Dragonball era quello che lo entusiasmava di meno.
 
E chissà perchè, non si stupì del fatto che fosse il preferito del suo rosso fidanzato.
 
-What is your destiny, Dragon ball, tu non ce lo dirai..-
-Dragon ball?-
 
Kidd si voltò di scatto, smettendo di cantare e lasciando al televisore il piacere di terminare la frase per lui,  spalancando gli occhi e con un morso di brioche ancora tra le fauci non truccate. Al suono di quella voce un brivido gli percorse la schiena quando incrociò lo sguardo folle e divertito del suo fottuto fidanzato, che si premeva quella bocca che a Kidd piaceva zittire con una mano tatuata, probabilmente nell'inutile tentativo di non scoppiare a ridere.
Nonostante la situazione imbarazzante e le conseguenze disastrose che potevano verificarsi ora che Law lo aveva beccato, il rosso ci mise meno di un attimo a decidere cosa fare.
 
Se doveva perdere la dignità e rivelare il suo segreto più imbarazzante, tanto valeva farlo con tutti i crismi. Fissò Law intensamente, sorridendo appena. Non era da lui quell'atteggiamento così tranquillo. In un'altra occasione l'avrebbe massacrato di botte (o più probabilmente lo avrebbe solo minacciato) e poi avrebbero finito per divorarsi a letto, placando ogni istinto.
Ma in quel momento c'erano delle priorità da rispettare, e Kidd NON si sarebbe perso per nulla al mondo lo scontro tra Goku e Cell nella forma finale.
 
E il fatto che l'avesse già visto (senza ironia) circa un 700 volte non cambiava nulla.
Goku aveva bisogno di lui, e nessuno l'avrebbe interrotto.
 
-Se devi sfottere fallo pure, tanto sai cosa ti aspetta se ci provi. E ora non rompere e porta quelle tue belle chiappe sul divano, che Goku ha bisogno di noi.- pronunciò mortalmente serio, mentre la sua attenzione tornava sul televisore dove già erano ricominciate quelle scene di combattimento che a Law facevano davvero calare il sonno.
 
Il moro guardò sconvolto quella testaccia rossa davanti a lui ponderando sulle sue parole. Quell'energumeno pensava davvero che lui, Trafalgar Law, il chirurgo della morte nonchè il migliore medico di Sabaody,  avrebbe sprecato quaranta minuti del suo tempo (si, perchè Law ricordava bene che gli episodi di quello stupido cartone venivano proiettati a due a due, venti minuti ciascuno) su quel divano a guardare quella robaccia?
Era completamente impazzito.
 
Eppure senza nemmeno accorgersene, Law assecondò Eustass, sfilandosi il cappotto e le scarpe. Camminò di malavoglia verso il divano, portandosi vicino al monolito che emozionato manco avesse cinque anni fissava con gli occhi attenti e seri di un serial Killer le immagini colorate che si proiettavano sullo schermo, incitando il suo eroe a "calciarglielo per bene quel culo verde di merda a quella lucertola mangiauomini", citando direttamente le parole dell'interessato.
Non sapeva perchè lo avesse fatto davvero. Aveva ceduto a quell'assurda richiesta. Perchè?
 Law si giustificò con se stesso ripensando alla ricompensa che il rosso gli avrebbe dato se si fosse dimostrato collaborativo, anche se aveva molto più senso non starlo a sentire e portarselo a letto subito, e tanti saluti a quel cartone.
 
E allora perchè non si era ancora alzato spegnendo la tv e piazzandosi tra le gambe del suo uomo?
Semplice.
 
Per quanto viziato e capriccioso Law potesse arrivare ad essere (tecnica che usava esclusivamente quando voleva fortemente qualcosa), il moro aveva capito il significato che quegli idioti colorati avessero per Kidd, e ci avrebbe giurato la testa che probabilmente i cartoni animati erano stati se non l'unica, una delle poche cose che il suo ragazzo si era potuto permettere di concedersi da bambino. E Law voleva sapere tutto di Kidd, condividere tutto, anche quelle stupidaggini che per il rosso erano vitali.
Significativo era il fatto che quello non avesse nemmeno tentato di nascondere ciò che stava facendo pur essendo stato beccato con le mani nel barattolo di marmellata, come diceva Cora-san quando lo rimproverava.
Se Kidd non aveva cercato di ucciderlo o minacciarlo di tenere la bocca chiusa a qualsiasi costo, un motivo c'era. E per quanto imbecille ed infantile, a Law sembrò abbastanza.
 
Scese piano dal divano, andandosi a sedere sul tappeto proprio accanto al rosso, che senza guardarlo in faccia lo prese per un braccio e lo fece sedere su di se, condividendo con lui la sua brioche. Law la accettò volentieri (più per il gelato che Kidd ci aveva ficcato dentro che per reale cortesia), accoccolandosi sul petto del rosso e piantando gli occhi sullo schermo al plasma.
 E rimasero così per un tempo che a Law parve infinito, tra Kidd che sbraitava come un ossesso e Law che non riusciva a farlo stare zitto, cercando almeno di seguire la trama di quella stupida puntata. 
"Dannato Eustass-ya, la prossima volta col cavolo che ti accontento!" pensò scocciato Law, passandosi la mano sul volto all'ennesima imprecazione colorita che Kidd aveva lanciato contro Cell.
 
Era davvero irrecuperabile.
 
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Nessuno dei due riparlò più dell'incidente, considerando che alla fine di entrambe le puntate lo avevano fatto sul tappeto stesso senza nemmeno spegnere la TV, sotto lo sguardo innocente dei piccoli personaggi del cartone che era partito subito dopo Dragon Ball. E non ebbero di che lamentarsi, questo è sicuro.
 
Eppure a Kidd, che sollevato di non avere ormai più nulla da nascondere, faceva piacere ricevere, seppur freddo ed ironico come del resto era Law, un messaggio dal moro ogni santissimo pomeriggio alle cinque spaccate.
 
"Spero che almeno oggi quella testa vuota di Goku crepi. Divertiti Eustass-ya."
 
Il rosso riguardò per l'ennesima volta il messaggio, chiudendo il telefono non appena le note della sigla ripartirono. E anche se aveva appena augurato la morte al suo eroe, Kidd sentì non poter amare Law più di così.
 
Perchè si, il sanguinario violento e demoniaco Eustass Kidd amava ancora segretamente i cartoni che avevano rallegrato la sua infanzia.
E nonostante a Law facessero schifo, il moro si premurava nella sua maniera strana ed inquietante di fargli sapere che anche se non era li con lui fisicamente, lo era con la mente. Cinico e bastardo com'era cercava di trattenersi su quell'argomento. Non lo scherniva più di tanto, non infieriva e non lo sbeffeggiava (sempre nei limiti del carattere irritante che comunque il moro conservava per altre discussioni).
Law aveva capito, senza che Kidd gli dovesse spiegare niente.
 
E al rosso venne quasi da ridere. Law augurava la morte al suo Goku, ma ci avrebbe giurato che prima o poi avrebbe fatto il tifo per lui, ne era certo.
Era solo una questione di tempo.
 
E lo sapeva Kidd, che Law sarebbe rimasto con lui ancora per un bel pezzo. E a qual pensiero, non potè non ghignare, insultando per l'ennesima volta Cell e lanciando gelato per tutta la stanza.
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE
eccomi qui.. sono tornata con una delle corbellerie più assurde che la mia mente abbia mai partorito xD
Forse il fatto che abbia scoperto dopo anni chi fosse il cantante delle sigle dei cartoni che davano su Italia 1 mi ha influenzata, ma vabè u.u
 
Quanto è carino Law che cerca di essere gentile augurando la morte a Goku? <3
Spero vivamente di non essere andata troppo OOC, mi sono fatta prendere emozionalmente dalla storia e diciamo che ho messo in Kidd molto di me.. speriamo bene ç_ç
 
se vorrete lasciare un parere o un commentino mi farete davvero felice! :3
alla prossima, un grande bacio ed un saluto!
 
Jules
 
   
 
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