Note: Perdonatemi, vi tedierò ancora per un po’. Per il risarcimento: scusate ma non ho un soldo LOL

 

 

 

 

 

 

Onore ai piani contorti, (pseudo)geniali e inutili di Gilbert Beilschmidt

 

 

 

-Oh, ma dove le ho messe… ?!-
Era quasi un’ora che Elizabeta correva in lungo e in largo per casa alla ricerca di qualcosa.
-Ma dove sono?!-
-Cerchi qualcosa?-
Ungheria sobbalzò, riconoscendo benissimo quella voce.
Si voltò e incontrò subito il ghigno strafottente di Prussia.
-Ciao,Gilbert. Sì, stavo cercando le mie padelle… Sono sparite tutte!-
Se possibile, il ghigno di Gilbert si aprì ancora di più.
-Se vuoi, il Magnifico Sottoscritto ti da volentieri una mano… - mormorò avvicinandosi alla giovane. –Ma a una condizione… -
-Qualunque cosa! Rivoglio le mie padelle!- esclamò lei, gli occhi lucidi.
Ormai Gilbert stava per scoppiare a riderle in faccia.
-Allora, Gilbert il Magnifico ti aiuterà se… -
-Se… ?-
-…se la dolce Elizabeta gli da un bacio!- e detto ciò, la afferrò per i fianchi e cercò di baciarla.

 

 

 -MADRE DE DIOS! Gilbert, amigo, cosa ti è successo?!-
Dire che Antonio fosse sconvolto era un eufemismo: era bianco come un lenzuolo e gli occhi verdi sembravano sul punto di uscirgli dalle orbite.
Quando era andato ad aprire alla porta, lo spagnolo – e Francis dietro di lui, dato che avevano deciso di cenare insieme dopo il meeting – aveva visto un cadavere ambulante. Un morto vivente. Uno zombie.
Gilbert aveva un occhio violaceo e gonfio come una palla da tennis, un labbro spaccato, diversi lividi su tutto il corpo e bende ovunque. In più, in testa aveva una borsa con del ghiaccio.
Ma sorrideva, Prussia. Il suo solito sorriso strafottente.
-No, nulla… - esclamò agitando una mano. –Ho solo nascosto le padelle di Elizabeta...-
-SEI IMPAZZITO? Quelle padelle sono sacrosante per Ungheria. Oh, Dios: sono felice di vederti vivo, amico mio.-
-…e con il pretesto di aiutarla l’ho baciata.-
Francia, rimasto in silenzio fino a quel momento, quasi morì di crepacuore.
- MON DIEU! Chiamate un medico. Un veterinario. La protezione animali. Il WWF!- strillò Francis. –Gilbert è impazzito!-
Gilbert rise, ma smise subito per il forte dolore alle costole: Elizabeta lo aveva picchiato per bene.
-Ahi, ahi… Non è che fareste entrare il Magnifico Me un po’ meno Magnifico del solito?-
-Certo, certo, troglodyte.- esclamò Francis. –E già che ci siamo, ti diamo qualche lezione lampo di corteggiamento. Perché non è possibile che tu abbia davvero fatto una cosa del genere! Antonio, digli qualcosa anche tu je te prie.-
Ma Antonio non era più su questa Terra: aveva appena ricevuto un messaggio dal suo Lovinito e stava saltellando per casa – letteralmente – canticchiando qualcosa in spagnolo che sembrava molto un “Verrà a cena da me… Verrà a cena da me… !”
Francis si passò una mano sul viso.
-Non è possibile. Ditemi che non è vero. Un uomo non si può trovare a questo livello di stupidità. Uccidetemi, vi prego… - borbottava, neanche fosse una caffettiera.
-Kesese-Dolore.-
-Ce n’est pas posible. CE N’EST PAS POSIBLE!-

 

 

 

 

 

 

D.P.P. : Deliri post Partum
Toh, una PruHun
.…
Sì, signori: questa cosa doveva essere – in origine – una PruHun pura e semplice. Poi non so perché si sono aggiunti quei due cretini di Francia e Spagna.
Ma io non disdegno, eh? Non so voi, ma io amo il Bad Touch Trio! *-*

Lasciate un commentino e mi rendereste una PimPa(?!) felice ^^ Un giorno o l’altro vi farò avere una statua d’oro massiccio, sappiatelo. O una torta.
Alla prossima – che credo sarà molto presto LOL

Maki