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Autore: MauraLCohen    29/05/2015    7 recensioni
"Mi dispiace piccola principessa ma tu non capirai mai come mi sento..."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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I need you in order to be myself



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Biancaneve.

Per anni questo nome mi ha tormentato.

Per anni la tua immagine mi ha provocato disgusto.

Eri la causa del mio male, la perdita del mio primo vero amore.

Daniel.

Lui ha dovuto pagare il prezzo della tua stupidità; lui ha perso la vita perché tu non sei riuscita a mantenere un solo segreto.

Ero solo una bambina” così ti giustificavi, come se questo ti esentasse dall'essere la causa di un omicidio.

Eri una bambina, Biancaneve, lo so bene e ancora mi domando se tu sia mai cresciuta.

Ti sei sempre nascosta dietro il marchio dell'eroina, giustificando ogni tuo sbaglio con un semplice “credevo fosse la cosa giusta da fare”...

E' per questo che sono io la cattiva della storia, mia cara.

Io non mi sono mai nascosta: ho sbagliato, ho ucciso, ho procurato dolore a degli innocenti ma non mi sono mai giustificata in alcun modo. Sono consapevole dei miei errori e, credimi, non vi è giorno in cui io non stia male per ciò che ho fatto. Non c'è giustificazione per una come me: ho tolto la vita a tanti che non meritavano la fine che ho destinato loro. Me ne pento, Biancaneve. Mi pento di aver alimentato la rabbia e la cattiveria che tu hai fatto nascere in me.

Ti ho odiata con tutta me stessa perché ti reputavo la causa di ogni mio male, del mio lieto fine mancato... Ma ora mi rendo conto di essere solo io il problema.

Non mi sarei mai dovuta avvicinare alla magia che tanto odiavo solo per il bisogno di vendetta; non avrei mai dovuto rinunciare a me stessa per inseguire la tua morte.

Io ero diversa, Neve, amavo la purezza del Bianco, il sole che illuminava le praterie e adoravo correre in quelle stesse praterie in groppa al mio destriero.

Ero felice, davvero felice, prima che la vendetta mi avvelenasse il cuore.

Ma la colpa non è tua, la colpa è mia perché ancor prima di odiare te, io odiavo me stessa per non essere mai riuscita ad allontanare l'influenza di mia madre. Era lei il mio fardello, quel marchio indelebile sulla pelle. La stessa donna che mi aveva dato la vita, in realtà, voleva solo distruggermela.

E tu, Biancaneve, non puoi nemmeno immaginare cosa si prova nel vedere gli occhi di una madre urlarti quanto questa ti odi, sentire il suo disprezzo avvelenarti il sangue.

La sua immagine ancora mi perseguita la notte e tu sai qual'è la cosa peggiore? La consapevolezza di non poterla odiare nonostante tutto il male che mi ha fatto perché una parte di me continuerebbe comunque ad amarla.

E sai cos'altro fa male, Biancaneve? Vedersi fasciata da un candido vestito da sposa bianco per un uomo che in realtà non ami e che a sua volta non ti ama.

Tu non puoi nemmeno immaginare come sia stata la mia vita prima e dopo di te; il tuo viso è stato solo un pezzo del mosaico... Avrei sofferto comunque ma, almeno, sarei rimasta me stessa e invece no, tu e la tua stupida felicità mi avete portato via anche quello... di me non è rimasto più niente, se non la paura del guardarmi allo specchio e vedermi diversa.

 

Mi dispiace piccola principessa ma tu non capirai mai come mi sento: tu non hai strappato il cuore di tuo padre – l'unica persona che davvero ti ha amato – dal suo petto mentre questi ti diceva che c'era ancora una speranza, che potevi ancora essere felice... Lui me lo diceva, sai, ci credeva davvero; pensava che per me ci potesse essere una seconda possibilità ma non era così: io ero cieca ed eri tu la causa della mia cecità. Ti odiavo talmente tanto da non riuscire ad accettare il fatto che sarei potuta essere felice nonostante tu continuassi a vivere.

Sei stata la mia ossessione per troppo tempo, Neve, ed io sono stanca di annullare me stessa per te, per una volta seguirò il tuo esempio: ignorerò il problema. Ti lascerò andare perché io, la mia vendetta l'ho già attenuta: quando avevo il tuo cuore tra le mani pensavo di provare quella sensazione di felicità che solo una sposa può descrivere e invece niente... nel vederti impotente non ho provato nulla: eri come una bambola di pezza in mano ad un adulto. Per me eri un'ombra che stava scomparendo lentamente... Il tuo cuore era già sporco di malvagità ed era quella la tua punizione per tutto il male che avevi fatto, non solo a me ma a tutti quelli che hai ferito durante il tuo percorso. Coloro che hanno conosciuto la sofferenza perché l'unica cosa importante per te era il tuo lieto fine, non importa con quali mezzi lo avresti ottenuto, tu dovevi riuscirci... Quindi dimmi, Neve, in cosa io e te siamo diverse? Siamo state entrambe egoiste, abbiamo preferito noi stesse alle persone che ci amavano e che per colpa nostra hanno sofferto. Entrambe abbiamo combattuto la stessa battaglia con ruoli differenti e nessuna delle due a vinto ma nonostante tutto adesso siamo qui, insieme, nello stesso tavolo ed io devo quasi ringraziarti perché se non fosse stato per te, io ora non avrei il mio lieto fine: non avrei il mio Henry, la mia sola ragione di vita.

Quindi Grazie, mia miglior nemica.

 

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Note dell'autrice:

Innominetuo, questa è tutta per te! <3

 

   
 
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