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Autore: rora02L    29/05/2015    0 recensioni
Una raccolta di one shot sul mondo materno e paterno di Once Upon a Time.
Dato che secondo me, le fiabe parlano soprattutto del rapporto genitori-figli ho pensato di raccontare le esperienze di alcune madri e padri della serie tv come le ho immaginate io, cercando di non inventare proprio tutto ... ed è la prima volta che mi cimento in questo fandom, siate clementi.
1 - Regina ( Ninna nanna di tutte le mamma - Peter Pan)
2 - Biancaneve ( Bimbo mio - Dumbo)
3 - Cora ( La mia ninna nanna - Il re leone 2)
4 - Emma (Ninna nanna di Tesoro - Lilli e il Vagabondo )
5 - David ( Unica realtà - Il re leone 2)
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~ Cora.

La mia ninna nanna – Il re leone 2, Disney
“Dormi dolce Kovu
 Sogna mio bebè
 Grande e forte diverrai
 E sarai il re! […]”




Era stata ingannata. Quell’uomo le aveva promesso di diventare sua moglie, di diventare una reale. Un principessa destinata a regnare, quando era solo la figlia del mugnaio. Ora, nel suo grembo, stava nascendo il frutto di quella notte di sbagli, in cui si era lasciata incantare da qualche parola romantica di un giardiniere che si era finto un principe. Cora ci era cascata in pieno, doveva ora pagare il prezzo del suo errore, della sua ingenuità.
A causa di quella bambina indesiderata, aveva perduto anche l’ultima possibilità che aveva di diventare regina, sposando il futuro re Leopold. Ma non si sarebbe fatta scappare l’occasione un’altra volta. Guarda sua figlia, una bambina stupenda, giacere dentro una cesta, avvolta in una copertina da quattro soldi.
La mia intera vita è miserabile e non voglio essere costretta a vivere per sempre come la figlia del mugnaio ubriacone. No, io sono molto di più, valgo molto di più … e questa bambina, ora come ora, mi è solo d’intralcio.
E che futuro potrò riservarle ? Lei merita di essere cresciuta come una principessa, non come sono cresciuta io. Merita una opportunità migliore di quella che ho avuto io. Ed anche io merito un’altra opportunità per cambiare finalmente la mia vita.
Prende la cesta con dentro la neonata e si avventura nel bosco. La lascia là, tra gli alberi, con una scusa che la piccola non potrà ricordare, essendo troppo giovane. Ma Cora non si sta scusando con sua figlia, ma con sé stessa. Perché sa benissimo che l’atto che sta compiendo nasce dalla pura sete di potere che scorre nelle sue vene e che le impedisce di avere alcun legame che possa mandare a monte la sua scalata verso il trono, ma non lo ammetterebbe mai. Deve essere tutto perfetto, lei deve essere perfetta e senza alcuna macchia. E quella bambina dai grandi occhi azzurri e dal viso celestiale è una macchia troppo evidente, uno sbaglio troppo grossolano per non essere visto.
“Perdonami … ma ho bisogno di darmi un’opportunità migliore.”
Cora si allontana lentamente dalla figlia, perché ogni passo è pesante, come se i suoi piedi fossero dei macigni. Ed il suo cuore non le perdonerà mai ciò che ha fatto, ne è certa.

*

Non credeva che avrebbe avuto una seconda figlia. Guarda la neonata dagli occhi scuri, così simili ai suoi. Ricorda ancora nitidamente il giorno in cui abbandonò la sua prima genita. Ma questa bambina otterrà ciò che io ho sempre desiderato per me stessa: la corona. Lei sarà regina.
Cora ne è certa e farà tutto ciò che sarà necessario affinché si compia il suo desiderio. Non si fermerà di fronte a niente ed a nessuno. Sua figlia diverrà regina, dunque quale nome migliore se non Regina ?
Quando la presenta al resto della corte, tutti rimangono esterrefatti da quel nome così pretenzioso e pensano che Cora sia una folle contadinella accecata dai suoi oscuri desideri. Forse lo è per davvero, ma non le importa nulla di ciò che pensano gli altri di lei. Quando tutto cambierà, vi ricrederete.
Cora sorride soddisfatta, pregustando la sua vendetta. Sua figlia avrà ciò che era destinato a lei, ad ogni costo. La alleverà affinché diventi la regina perfetta, dai modi regali e dal cuore senza scrupoli. Le insegnerà che l’unica cosa che conta nella vita è il potere e che lei è nata per regnare, con ogni mezzo, lecito o illecito che sia. Anche a costo di tramutarsi in una assassina. Ma la parte sporca del lavoro la svolgerà Cora in persona, per il momento.
La figlia del mugnaio si deve vendicare della principessa viziata. 

*

“Madre, perché non posso andare a giocare con gli altri bambini ? Sono stanca di studiare …” si lamenta la giovane Regina, che ha appena otto anni. Guarda il tomo di buone maniere che ha davanti, mentre la madre inizia a sbraitare le solite cose che sente da quando è venuta la mondo: “Regina, tu sei destinata a diventare regina ! Non una semplice contadinella e dobbiamo lavorare sodo affinché tu riesca a diventare la sovrana perfetta !”
La bambina alza lo sguardo verso la madre, che la guarda con il suo solito sguardo prepotente che non ammette repliche. Ma un sussurro, un pensiero scappa dalle innocenti labbra della piccola: “E se io non volessi diventare regina ?”
La donna sgrana gli occhi ed il suo viso si tinge di rosso, è infuriata come non mai per le parole della figlia. “Cos’hai detto, Regina ?! – grida, avvicinandosi minacciosa alla figlia – Tu sei nata per questo, per regnare ! – le sue mani si ricoprono di luce viola, magia oscura – Non permetterò che tu fallisca ! Diverrai regina, che tu lo voglia o no, stupida figlia !”
Con un gesto della mano, la scaraventa contro la parete e delle catene magiche la tengono ferma alla pietra fredda e dura, come il cuore nascosto della madre. Gli occhi delle due si incrociano e la bambina non vede altro che pura rabbia nello sguardo del genitore. E ne ha paura, così tanta che i suoi occhi si riempiono di lacrime ed inizia a singhiozzare: “ Madre, vi prometto che non lo farò più ! Farò qualsiasi cosa per compiacervi, ma vi prego … liberatemi, per favore !” Cora freme ancora di rabbia e frustrazione, le parole di Regina l’hanno ferita.
Possibile che tu non capisca quanto ho dovuto faticare, quanto ho dovuto soffrire per offrirti la possibilità di regnare ? Mi ripaghi così, figlia ingrata ?
Non ha alcuna intenzione di liberarla e continua a guardarla con viso truce, mentre la piccola abbassa il capo e piange silenziosamente, spaventata dalla magia della madre e dal suo sguardo ricolmo di ira. In quel momento, entra nella sala il marito di Cora, che guarda sbigottito la figlia intrappolata ed inizia a supplicare la donna affinché la liberi. Cora odia tutto del marito, in primis il fatto che sposarlo non le ha permesso di divenire regina. La voce supplichevole dell’uomo le dà il disgusto, così libera la piccola e se ne va il più lontano possibile dai due.
Henry corre incontro alla figlia tremante di paura, la abbraccia e tenta di calmarla. Regina è scossa da ciò che le è capitato, inizia a temere davvero la madre. Ma anche ad odiarla per ciò che fa ogni giorno a lei ed a suo padre, con questa sua ossessione per la corona. Lei non la vuole, desidera solo vivere una vita di pace ed armonia insieme a suo padre. Farsi una famiglia felice e tranquilla, senza un trono o un regno da comandare. Quello è solo ciò che sua madre desidera per lei, ma non ha mai chiesto cosa Regina desidera per sé stessa. Mia madre non desidera la mia felicità.

*

“Popolana.”
Cora ricorda bene come la chiamavano con disprezzo i reali quando andava da loro a vendere la farina. Ricordava con rabbia fremente i momenti in cui l’hanno umiliata, derisa ed insultata solo perché non aveva modo di difendersi. Erano delle serpi che avevano più potere di lei.
Per questo, si è dovuta tramutare in assassina, avvelenando la regina Eva. Finalmente la sua vendetta è compiuta, la piccola principessina viziata è morta per dare spazio alla vera regina di questo regno. Mia figlia Regina prenderà il tuo trono, Eva.
Cora guarda il corpo pallido della sua rivale, ormai senza vita. Giace in una bara da regina ed è stata pianta dai suoi sudditi e da sua figlia, che erano ignari delle malefatte che quella donna aveva compiuto in vita. Le aveva tolto il suo lieto fine, allontanando Leopold per via del suo segreto, della sua gravidanza non voluta. Finalmente sei morta.
Non per questo la strega si sente soddisfatta, manca ancora molta strada da fare. Ma ormai è vicina alla meta. Ha dovuto insegnare la disciplina a sua figlia, che ancora non capisce la sua importanza ed il suo compito, purtroppo.
Torna a casa, avvolta in una nube viola. Trova il marito ad aspettarla e quando gli chiede dove si trova Regina, lui balbetta qualcosa a proposito delle scuderie.  Sta sempre con quello stalliere … stupida figliola.
Ma ormai il suo piano è quasi giunto al termine e nulla la allontanerà dalla meta, nemmeno il volere di sua figlia, che ancora non sa cos’è meglio per lei. Anni di sacrificio e di piani nascosti per fare in modo che Regina raggiunga la grandezza che era stata preclusa a lei. Si dirige al suo covo e, grazie all’aiuto di una palla di cristallo, lancia un incantesimo: vede il re con la figliola vagare per il reame, alla ricerca di una nuova madre, moglie … e regina. Cora sorride soddisfatta, tutto sta andando secondo i suoi piani. Ora deve solo fare in modo che sua figlia si faccia notare dal re.

*

Strappa dal petto dello stalliere il suo cuore pulsante, chiedendosi come possa la sua adorata figlia distrarsi e perdere di vista l’obbiettivo, ora che ci è tanto vicina. Ma non le permetterà di fare questo sbaglio madornale.
L’amore è solo una debolezza. Stringe tra le dita quel cuore da popolano, fino a renderlo cenere. Tutto davanti agli occhi di Regina, che piange lacrime calde per il suo amore perduto, gemendo disperata.
Non la perdonerà, ne è consapevole. Ma lo sta facendo per il suo bene. Mi ringrazierai quando diverrai regina.
Con questo assassinio, ha distrutto la speranza in un lieto fine di Regina. Ormai la giovane donna ha il cuore a pezzi e non pensa ad altro che alla vendetta, come fece sua madre. Se la prende con l’unica persona a cui può fare del male: Biancaneve, la figlia del re. La traditrice, che non è capace di tenere un segreto di così grande importanza.
Il cuore di Regina si carica di odio e rabbia, Cora lo vede annerirsi sempre più. Ma ormai il suo piano è andato a buon fine: Regina è stata incoronata subito dopo il matrimonio, nessuno sospetta di lei. Non le importa se ha dovuto ammazzare qualcuno, qualsiasi cosa per sua figlia. Sospira soddisfatta, guardando Regina sedersi al trono accanto al re.
Il posto che le spetta. Sorride felice ed orgogliosa della figlia.

*

Non immaginava che Regina avrebbe mandato qualcuno ad assassinarla, nonostante conosca bene i suoi poteri. Non è certo una sciocca. 
Si presta alla recita, fingendosi morta. Quando la figlia inizia a parlarle, freme. Non sa bene se di rabbia o di amore, sono anni che non la vede, da quando l’ha mandata nel Paese delle Meraviglie con l’aiuto dello specchio magico. Ormai non riesce più bene a distinguere i suoi sentimenti, troppo confusi e potenti, difficili da gestire senza un cuore.
Regina mette una rosa sul petto della madre ed inizia a parlarle, rivelandole il perché di quel omicidio, andato secondo lei a buon fine: “ L’amore è debolezza … e voi, madre, siete la mia debolezza perché vi amo. Per ciò che devo compiere, non posso permettermi alcuna debolezza … mi dispiace.”
La sente piangere ed uno strano istinto si impossessa di lei: vorrebbe alzarsi ed abbracciarla, consolarla, chiedendole scusa. Ma invece rimane bloccata, fingendosi morta.
Solo allora capisce che Regina ha paura di lei, ma che ha anche bisogno del suo amore materno. Glielo ha negato per molti anni, ma è intenzionata a farsi perdonare, in un modo o nell’altro. Farò tutto il possibile per far sì che tu sia felice, Regina.

*

Finalmente ha ritrovato la figlia, dopo tutti quegli anni di lontananza. Regina è sempre la stessa: impaurita da lei, ma anche bisognosa del suo affetto.
La abbraccia, raccontandole cosa ha provato quando l’ha sentita piangere davanti alla sua bara, credendola morta. Le chiede perdono, proponendole di riprendersi suo figlio con il suo aiuto. Regina accetta, dopo qualche attimo di indecisione. Vuole bene alla madre ed ora che l’ha ritrovata non se ne vuole separare. Spera che Cora abbia capito i suoi errori e che sia cambiata per amarla. Ma il cuore di Cora è ancora lontano dal suo petto e la sua sete di potere è inarrestabile ed incontrollabile: ne vuole ancora. Progetta di riuscire a controllare il Signore Oscuro grazie al suo pugnale, così avrà a disposizione anche il suo potere maligno.
Le importa poco, in verità, delle sorti di Henry e di sua figlia. Le importa ancora solo di sé stessa. Regina lo sospetta, ma vuole illudersi, credendo che in fondo la madre la ami e che abbia davvero intenzione di aiutarla nel tentativo di riprendersi il figlio e la sua felicità perduta.

*

Spalanca la bocca, sentendo qualcosa entrarle dentro, colmando un vuoto che aveva da tempo immemore. Poi capisce: una mano. Ha dentro di sé il suo cuore, ora lo sente pulsare nel suo petto. Era da troppo tempo che non provava quella sensazione, che non sentiva il suo cuore scalpitare dentro di lei, trasmettendole tutte le emozioni con nitidezza e con una forza disarmante.
Si gira ed incontra il volto di Regina, che sorride commossa, vedendo l’amore nei suoi occhi. Ed anche Cora riconosce lo stesso sentimento nello sguardo della figlia. Sente poi una fitta al cuore, che le fa perdere il respiro e l’equilibrio. Regina la soccorre, evitandole la caduta. Lei le parla, cercando di capire cos’è appena accaduto: “Madre, madre ! Che cosa vi sta succedendo ?” Regina è in lacrime, ma per la disperazione adesso. Cora allunga una mano e stringe la sua, utilizzando le ultime forze che le rimangono. A quel tocco, Regina risponde con altrettanta forza. Il suo sguardo sembra quello di una bambina spaurita che chiede alla madre di non lasciarla. Perché ha bisogno del suo affetto, del suo appoggio e del suo amore. Ma la verità è che è Cora quella che ha bisogno della figlia, se ne accorge solo quando sta per morire.
Intanto Tremotino si alza dalla branda in cui giaceva ferito e avvelenato, come rinato. Ed allora Regina lo accusa di aver fatto un qualche tipo di maleficio alla madre, continuando a tenerla tra le sue braccia.
Il Signore Oscuro nega, sostenendo di non essere lui l’artefice del malessere di sua madre. In quel momento, Cora stringe più forte la mano della figlia, attirandone l’attenzione. Studia gli occhi scuri di Regina e le accarezza dolcemente il volto. Quanto sono stata sciocca e sprovveduta … perdonami, figlia mia.
Apre la bocca, nel tentativo di far uscire le sue ultime parole di rammarico: “Tu mi saresti bastata …” 
Mi sarebbe bastato il tuo amore, Regina, per vivere felice. Ma non lo capivo. Volevo solo quanto c’è di meglio per te, figlia mia. Non mi ero resa conto che la cosa migliore per te era l’amore della tua famiglia, che io ti ho negato così a lungo, usandoti per ottenere il trono, senza pensare ai tuoi sentimenti. Saremmo state felici, Regina. Insieme.
Prende il suo ultimo respiro, per poi addormentarsi nel sonno eterno tra le braccia dell’ultima persona che le è rimasta al mondo, la sola che l’ama nonostante tutte le sue malefatte ed i suoi inganni. Regina piange, tenendo la madre stretta al petto. La guarda morire lentamente, presa dal veleno incurabile.
“Regina non … !” grida Biancaneve, entrando nella stanza col fiatone per la corsa. Regina si volta lentamente, guardando con astio crescente la principessa. La sua mascella si serra dall’odio e desidera solamente saltare addosso alla donna e strangolarla con le sue stesse mani.
Le ha fatto uccidere sua madre con l’inganno, convincendola che restituendole il cuore Cora l’avrebbe amata nuovamente e veramente. Era vero. Ma l’avrebbe anche portata alla morte. La colpa è di Biancaneve. Nella mente di Regina, c’è solo una parola che ronza nella sua testa, come un mantra assetato di sangue e vendetta:

ASSASSINA !



https://www.youtube.com/watch?v=q_2yQ8twcWA
Angolo autrice (me):
Ed eccomi al terzo capitolo, quello su Cora. Il prossimo sarà su Emma, credo sarà l'ultimo ... ma chi lo sa, ci devo riflettere per bene.
Mi auguro che vi sia piaciuta anche questa one shot, sperando di non essere stata troppo banale ... e mi auguro anche che il capitolo non sia troppo breve.
In attesa di vostri commenti o altro, vi saluto, ringraziandovi per la lettura !
La vostra Rora-chan !

 
  
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