Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: prior_incantatio95    29/05/2015    0 recensioni
Il college è diverso, diverso da ciò che pensi possa essere o da ciò in cui credi. L'ho visto, ho visto come cambia le persone, le rende più mature, o semplicemente fa tornare la voglia di essere da capo bambini. Ti fa vedere le cose in modo completamente diverso, o forse questo è solo l'effetto dell'alcool.
-----
"Pensavi davvero che sarei potuto stare con una come te avendo già una come lei?"
"Cosa ti fa pensare che volessi stare con te?"
-----
"Cosa ti ha fatto cambiare idea? Avevi detto che ero una TROIA"
"Dimentica cosa ho detto, non lo pensavo davvero! Ho bisogno di te"
-----
"Avevi ragione - mi fissò senza parlare - avevi ragione perchè ora sono io ad aver bisogno di te!"
"Non possiamo continuare così, tutto questo ci sta uccidendo!"
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'estate è finita, e a dire la verità non ne sono ne felice, ne triste. Mi sento bene, o sarebbe meglio dire che mi sento “normale”, sempre se questo può essere classificato come uno stato d'animo. E' buffo come le cose possano cambiare in così pochi anni, quando ero solo una bambina e mi chiedevano cosa volessi fare da grande rispondevo "voglio fare la mamma" era sempre la mia prima risposta; forse se avessi capito il vero senso di quelle parole non le avrei mai dette così apertamente. Ho visto tante mie compagne di classe rimanere incinta e dover affrontare una realtà completamente diversa da quella che ci si era aspettati.
Quando avevo 6 anni ricordo che volevo fare la dottoressa per aiutare le persone che stavano male, ma anche questa idea è stata dirottata nel tempo, fortunatamente, non ho un buon rapporto con ciò che si trova dentro di noi (in tutti i sensi); qualche anno dopo avevo optato per star del cinema, veterinaria, regista, autista degli autobus, pianista, cantante, pompiere, modella, stilista, maestra, infermiera, giornalista, disoccupata/mantenuta (era un'ambizione più che altro), avvocato, fotografa, archeologa, ma a dire la verità nessuna di queste professioni andava bene per una ragazza come me.
Spesso mi avevano detto di avere qualcosa di misterioso, di nascosto, di diverso, forse è per questo che mi sono iscritta alla facoltà di psicologia. So quali sacrifici ho dovuto fare per arrivare fin qui, perciò me la sto godendo mangiando fragole e cioccolato sul terrazzo del mio appartamento con lo stereo a tutto volume.
Ripensare alle superiori mi fa venire i brividi, perciò spero di trovare un ambiente completamente diverso al college, ma prima di guardare troppo oltre.
Vivo la mia vita giorno per giorno facendo anche qualcosa che non dovrei fare.
Carlie: ehi Tay mi porti altre fragole? - urlai
Taylor: alzati e prendile! - urlò di risposta
Carlie: che c'è James non ti da abbastanza spazio per fare un favore alle tue amiche?
Taylor: Carlie muoviti e stai zitta – borbottando mi alzai e presi delle altre fragole che finii troppo presto – a che ora ci vediamo con le altre oggi? - domandò raggiungendomi fuori – oh Carlie hai finito tutte le fragole! - mi rimproverò prima di darmi l'opportunità di rispondere.
Carlie: oh scusa non me ne sono accorta – risi ma lei mi trucidò con lo sguardo – penso che per le 8 vengano qui per cenare e poi si esce – dissi mostrando un sorriso smagliante.
Taylor: allora ti conviene cominciare a prepararti – prima che potessi rispondere disse – non significa che se c'è ancora il sole in cielo sia presto, perciò alza quel bel culetto e comincia a prepararti!
Neanche da piccola mi comandavano così, ma dopotutto per una convivenza civile bisogna farsi scivolare tutto addosso, e per me non c'era alcun problema, anzi quasi mi divertivo a far innervosire la gente per un mio sfizio; mi faceva sentire importante.
Andai a lavarmi e rimasi per troppo tempo a mollo nella doccia, tanto da ricevere un altro rimprovero da Taylor che scattò come un orologio svizzero quando sentì il campanello.
Lei era una tipa precisa e puntuale, mentre io non lo ero affatto, ero sempre in ritardo, credo di aver sempre avuto una strana capacità nel far tardi, infatti anche quando cominciavo a prepararmi ore e ore prima trovavo qualcosa di urgente poco prima di uscire. Definizione di Carlie Sanderson era Caos.
Mentre Taylor fece accomodare le altre ragazze indossai dei pantaloncini e converse nere,  una maglia nera ricamata con una scollatura che non lasciava nulla all'immaginazione.
Lucy: ed ecco a voi la ragazza più famose per i suoi tracagnotti – scoppiammo tutte a ridere a causa del suo stravagante e volgare annuncio.
Rori: a chi ti riferisci? - domandò maliziosa
Lucy: mi dispiace ma sei la seconda per i tracagnotti, la prima e Carlie, guardala! - disse ridendo. Magari mi sarei dovuta offendere, ma come potevo visto che era la verità? Sarebbe stato da stupidi contraddirle.
Carlie: ehi! Io non faccio certe cose – dissi scherzando
Fanny: si certo, noi siamo tutte ragazze serie allora – fece spallucce e si sedette
Lucy: il ragazzo dell'altra sera si è complimentato con me per i servigi di una mia amica – sussurrò a Fanny
Taylor: per non parlare di quello che si è fatta Rori, quel tipo montato che camminava in modo strano – lo imitò e ridemmo nuovamente
Rori: ammetto di non essere stata in me quella sera, non ricordo nemmeno questo che state raccontando se proprio lo volete sapere
Fanny: infatti dovevi essere davvero fuori per fare quello che hai fatto – rise coinvolgendoci tutte.
Carlie: cosa si fa stasera ragazze? - domandai curiosa di sapere cosa avevano intenzione di combinare quella sera.
Lucy: che c'è vuoi annunciare a tutti quello che devi fare o dovi andare per essere sicura di trovare qualcuno che puoi farti?
Carlie: volevo presentarti qualcuno se non ci sono problemi, così la smetterai di parlare sempre di me – le dissi invettiva
Rori: ho visto alcuni volantini di un posto nuovo che avrebbe aperto oggi, potremmo passare e vedere com'è, se ci piace rimaniamo altrimenti andiamo via – ci guardò senza che la rispondemmo – vi va?
Taylor: cosa diceva il volantino?
Rori: non lo ricordo con precisione, ma era una specie di appuntamenti al buio dove cambi persone dopo un po', l'unica differenza da tutti gli altri centri è che non vedi la persona che hai avanti o perlomeno non riuscirai mai a vederla chiaramente perché il locale è illuminato solo da delle candele, ma senti la sua voce e se vuoi puoi toccarlo – concluse maliziosamente la frase.
Cenammo, finimmo di preparaci o meglio finii di prepararmi e uscimmo andando dove aveva suggerito Rori. All'esterno il locale non era niente male, prendemmo prima qualcosa da bere e poi scendemmo per gli incontri al buio. Pensavo positivo e perciò speravo proprio di divertirmi, o l'avrei fatta pagare a Rori. Avevo immaginato qualsiasi cosa nella mia testa, inventato storie, provocato sia verbalmente che fisicamente, avrei modificato il mio accento, avrei fatto qualcosa di diverso dal solito. Prima di prendere posto ci diedero una velina per coprire il volto. Tutto questo mi rendeva così esaltata.
X: salve, sono un uomo – oh ma stiamo scherzando! Che razza di presentazione è mai questa! Mi fai davvero pena se pensi di approcciare così.
Carlie: e io non lo sono – dissi sarcastica
X: certo che non lo sei – rispose ovvio
Carlie: perché sei qui?
X: ne ho bisogno, mia moglie non è più come quella di un tempo, lei – parole sospese
Carlie: non voglio sapere cosa fai con tua moglie
X: e allora perché sei qui?
Carlie: perchè sono giovane e mi piace sperimentare – dissi con fare provocante
X: allora sperimenta con me – disse prendendomi le mani
Carlie: non credo che tu sia adatto per quel tipo di esperimenti – mi avvicinai pericolosamente alle labbra dell'uomo ma senza sfiorarle minimamente. Prima che lui potesse fare qualcosa suonò un campanello che annunciava il cambio
x: salve signorina – aveva una voce strana, era tra lo stridulo e l'odiosa voce di una ragazzina di 10 anni – sono Charlie
Carlie: sei un uomo o una donna?
Charlie: me lo stai chiedendo sul serio? - non ricevette alcuna risposta perciò continuò – non si vede che sono un uomo!?! - disse infastidito
Carlie: perdonami ma la tua voce e il tuo nome mi hanno fatto pensare che tu... - non sapevo cosa dire, quel tipo non mi era nemmeno simpatico. Cominciò a parlare a ruota libera così decisi di raggiungere Rori che era seduta poco lontana da me lasciando il “tipo” da solo. Presi a gattonare finché non raggiunsi il tavolo giusto – ehi – richiamavo la sua attenzione – ehi Rori!
Rori: che c'è?
Carlie: c'è un tipo strano al mio tavolo, non mi va di affrontare i suoi discorsi così pieni di fuga dalla vita, cosa pensa di questo o di quello
Rori: perché non mi lasci parlare con...perdonami ho dimenticato il tuo nome, come hai detto di chiamarti?
X: sono Tom
Carlie: piacere di conoscerti Tom, se vi va posso inserirmi in questa conversazione
Rori: Carlie va via – sussurrò per non farsi sentire da Tom
Carlie: oppure posso tornare al mio tavolo e aspettare di parlare con te quando arriverà il mio turno – dissi ammiccando verso Tom anche se non poteva vedermi.
Tom: ciao Carlie – tornai al mio tavolo e trovai quell'uomo ancora assorto nei suoi pensieri e parlarne allegramente ad alta voce. Fortunatamente il timer segnava ancora un minuto, perciò presi a contare il tempo che rimaneva, quando finalmente si sentì la campana l'uomo si alzò e lasciò il suo posto libero. Qualcuno aveva occupato il posto lasciato libero, e con la stessa voglia di un bradipo domandai chi fosse.
Fanny: ehi Carlie sono io
Carlie: oh grazie al cielo! Come sta andando?
Fanny: da me è appena stato un tipo fantastico che mi ha chiesto se lo avrei raggiunto al Flash dopo, gli ho detto che non ero sola e abbiamo dei posti nel privè
Carlie: tu si che sai come rendermi felice! Ti sembra possibile che abbia parlato solo con un uomo sposato e uno depresso!
Fanny: arriveranno anche da te. Sai bene come renderli più – non finì la frase e sentii allontanarsi lasciando il posto a qualcuno.
X: non chiedermi perché o cosa ci faccio qui. Sono stato costretto, mia moglie non mi lasciava in pace e perciò mi sono imbucato nel primo locale che ho trovato
Carlie: ok fa come vuoi, tanto non sto incontrando nessuno di davvero interessante – cercai di stuzzicarlo per non restare seduta alla sedia senza fare niente.
X: io sono INTERESSANTE, il problema è che mia moglie non si accorge di quanto sia fantastico, pensa che non si accorge nemmeno che la sto tradendo! - oh ma fai davvero?
Carlie: devi avere molta fiducia in te stesso, pensa che sono una ragazza, sono giovane, sono anche bella lo ammetto, ma non ho tutta questa fiducia in me stessa, perché non torni a casa a mostrare a tua moglie quanto tu sia perfetto e fantastico, oh e magari se ti senti in vena gli dici anche che ti sbatti una squillo da quattro soldi. Vedi che ne sarà felice  e ti proporrà di fare una cosa a tre.
X: grazie per la dritta – il suo tono era illuminante. Ma sei stupido o cosa? – è esattamente quello che farò – si alzò e andò via. Dopo un po' suonò un altro campanello
Carlie: oh aspetta! Non mi dire che sei qui perché hai litigato con tua moglie o con la tua fidanzata e perciò senza rendertene conto sei arrivato qui, un posto oscuro, in tutti i sensi, e non vedi l'ora di mostrare a qualcuno quanto tu sia più disagiato o depresso degli altri
X: è un piacere conoscerti, io sono Louis – disse divertito
Carlie: oh finalmente! - sospirai sollevata
Louis: non è andata bene?
Carlie: e lo chiedi anche? - ridemmo entrambi
Louis: sembra proprio di no da come ne parlavi prima
Carlie: ero venuta qui per divertirmi, ma evidentemente non si può
Louis: oh invece si, mi sto divertendo a sentire te – se ci fosse stata più luce lo avrei guardato male – almeno per quanto riguarda me. Come hai detto di chiamarti?
Carlie: non l'ho detto – risposi sghemba
Louis: e non ti va di condividere con me il tuo nome? - ridacchiò appena
Carlie: potrei dirti qualunque nome io voglia e non saprai mai se quello era il mio nome vero o meno
Louis: che cosa stai cercando di fare? Ti ho chiesto solo come ti chiami
Carlie: sono Carlie – credevo non ci fosse più – ci sei?
Louis: oh si stavo cercando di immaginarti, ti chiami Carlie, hai una bella voce sai, e sei anche simpatica, e...
Carlie: come credi che sia? - dissi provocante e avvicinandomi sempre più a lui
Louis: penso che tu sia più bassa di me
Carlie: come faccio a risponderti se non so quanto sei alto – si alzò e venne accanto a me, mi alzai e mi misi difronte a lui
Louis: si avevo ragione io sono più alto di te – tornò a sedere ridendo – hai un buon profumo, credo che tu abbia gli occhi azzurri e i capelli lisci e biondi
Carlie: e la mia pelle?
Louis: che domanda strana – rise e lo stesso feci io – la tua pelle è morbida e pallida
Carlie: credo che tu abbia sbagliato qualcosina
Louis: del tipo?
Carlie: occhi grigi, capelli castani e mossi, la mia pelle non è pallida ma nemmeno olivastra
Louis: forse sei anche meglio di come ti ho immaginata. Come credi che sia io invece?
Carlie: penso che tu sia più alto di me ovviamente – cominciò a ridere trascinandomi dietro la sua risata contagiosa – hai un buon profumo, mani grandi, labbra morbide e rosse, forse non troppo rosse, occhi verdi, capelli lunghi e, non riesco ad inquadrare i tuoi capelli – ci fu una pausa da parte mia che fu interrotta dalla sua rista – perché stai ridendo? - domandai
Louis: non è per te, ma per la tua descrizione – fece una pausa – hai appena fatto il quadro generale di un mio amico, ci mancava che dicessi solo che avevo una voce roca e sexy
Carlie: sarebbe eccitante – dissi con fare provocante
Louis: ci sono tante ragazze che dicono che Harry sia bello e dannato
Carlie: che citazione – ridemmo insieme
X: ehi Louis dobbiamo andare – disse all'amico – mi perdonerai se te lo rubo – disse dalla mia parte –  ma Louis dobbiamo proprio andare
Louis: perché?
X: Jake ha invitato una ragazza e le sue amiche al Flash
Carlie: perdonami ma sono una delle amiche
Louis: oh è fantastico! Tom lei è Carlie
Tom: oh ciao Carlie, sento che qualcosa è migliorato, sono curioso di vederti – ed ecco che ora era lui a provarci con me
Carlie: i tuoi amici sono divertenti
Louis: oh non c'è di che – uscimmo tutti dal locale e ci dividemmo in due gruppi, decisi di andare dove c'erano Tom e Louis, volevo conoscerli, e poi non erano affatto male, con me c'era anche Rori mentre tutti gli altri erano con Taylor, Fanny e quindi anche Jake e Lucy.
Rori: credo che domani mattina farai tardi Carlie
Louis: cosa devi fare? - chiese evidentemente curioso
Carlie: è il mio primo giorno al college
Tom: anche per Louis lo sarà domani. Un giorno sarà uno psicologo!
Rori: oh ma dai! Allora vi rincontrerete domani mattina – disse divertita. Sapevamo entrambe che la regola principale del rimorchio occasionale era non avere più rapporti con quella persona. Non pensate che sia una gran zoccola, perdonate la volgarità ma è esattamente ciò che starete pensando in questo momento, e no, non lo sono.
Louis: aspettami domani mattina prima di entrare, non mi va di restare solo e in disparte
Tom: ma se c'è Harry con te!
Louis: meglio che ci sia anche Carlie – rise, forse ripensando a poco prima
Carlie: beh allora perché non passi a prendermi domani mattina – avrei avuto bisogno di un passaggio o avrei preso la metro
Louis: ottima idea, peccato che non sia io a guidare ma Harry “il grande”!
Tom: perché lo critichi tanto?
Louis: perché lei preferisce già Harry a tutti noi – disse sarcastico
Rori: come fai a dirlo?
Louis: mi ha immaginato alto, con mani grandi, labbra rosse, occhi verdi e aveva detto capelli lunghi ma senza capirne la forma – Tom cominciò a ridere in modo incontrollabile e lo seguì subito dopo Louis.
Carlie: era buio e ho semplicemente immaginato – cercai di difendermi
Tom: oh bell'immaginazione – arrivammo al locale dove trovammo gli altri. A dire la verità non ricordo nulla, blackout totale, se riesco a ricordare di essere entrata è davvero troppo.



RIECCOMI
Dopo molto, moltissimo tempo sono tornata. Se per caso avete già letto questa storia non è perché l'ho copiata da qualcuno, ma semplicemente perchè l'ho eliminata e ripubblicata perché non ero sicura di cosa avevo scritto. Magari potevo solo modificarla ma non avrebbe avuto molto senso, perciò ecco a voi questa nuova storia e sper vi piaccia. Fatemi sapere cosa ne pensate :D
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: prior_incantatio95