Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Ludo_Stylinson    30/05/2015    2 recensioni
Era una fredda mattina novembrina e Liam, appena svegliato sotto il piumone abbracciato a suo marito Zayn, pensava che avrebbe volentieri passato tutta a giornata al letto.
Ma qualcuno non sembrava essere dello stesso avviso.
Parents!Ziam Ziam Larry
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era una fredda mattina novembrina e Liam, appena svegliato sotto il piumone abbracciato a suo marito Zayn, pensava che avrebbe volentieri passato tutta a giornata al letto.
Ma qualcuno non sembrava essere dello stesso avviso, dato che il campanello di casa iniziò a suonare insistentemente, costringendolo ad alzarsi per andare ad aprire dal momento che Zayn continuava a dormire beatamente non accennando minimamente ad alzarsi.
“Ma chi è che rompe le palle di domenica mattina?” borbottò scendendo le scale, completamente spettinato ancora assonnato.
“Non potevano esserci dubbi. Potevi essere solamente tu” disse poi accennando un sorriso quando, aperta la porta, si ritrovò davanti l'amico Niall, sorridente e già pieno di energie, con in mano una busta che quasi sicuramente conteneva qualcosa da mangiare.
“Ben svegliati piccioncini!” esclamò quello entrando in casa e sbattendo la porta, dirigendosi in cucina.
“Shhh, fai piano ché Zayn e Alex ancora dormono” lo ammonì Liam seguendolo.
“Oh, il mio nipotino preferito sta ancora dormendo? Allora dopo ci pensa zio Niall a svegliarlo. Ora però dai, aiutami a preparare la colazione. Ho una fame allucinante” gli disse il biondo, iniziando a tirare fuori dalla busta che aveva portato con sé quantità industriali di cibo, nemmeno dovesse fare  colazione una famiglia di dieci persone.
“Fai pure come se fossi a casa tua, Niall” fece divertito Liam, iniziando ad aiutarlo ad apparecchiare la tavola per poi riscaldare il latte per suo figlio, mentre l'amico metteva il caffè sul fornello.
All'improvviso sentirono uno scalpiccio di passi e quando si girarono videro il piccolo Alex entrare in cucina, il suo peluche preferito stretto tra le braccia e il visetto assonnato.
“ZIO NIALL” urlò però non appena vide il biondo, correndogli incontro.
Il ragazzo si mise in ginocchio e allargò le braccia, aspettando che il bambino gli si gettasse addosso, abbracciandolo forte e prendendolo in braccio.
“Ciao marmocchio” lo salutò Niall scompigliandogli i capelli e mettendolo poi a sedere sulla sedia, andando a spegnere il caffè che era ormai salito del tutto.
“Vado a svegliare Zayn” disse allora Liam, dirigendosi verso la camera da letto.
Aperta la porta, vide suo marito ancora addormentato profondamente, abbracciato al cuscino, e fu pervaso dalla dolcezza.
“Amore” gli sussurrò avvicinandoglisi piano, iniziando a lasciargli dolci baci sul collo, per poi salire sulla guancia su fino a gli occhi.
“Svegliati”
“Mh” mugugnò Zayn, stringendosi ancora di più al cuscino.
“E' pronta la colazione” cercò allora di convincerlo Liam, accarezzandogli dolcemente la guancia.
“Okay, ci sono” disse allora, mettendosi a sedere, i capelli sparati in ogni direzione e il viso assonnato.
A quella visione Liam scoppiò a ridere, sedendosi sul letto e prendendo il viso di Zayn tra le mani per poi baciarlo dolcemente. Zayn sembrò improvvisamente molto più sveglio, rispondendo di buon grado al bacio e non aspettando nemmeno un po' per spalancare la bocca e far scontrare le lingue.
“Buongiorno” si dissero all'unisono, alzandosi dal letto.
“Zioooo nooooo, non stanno lì i miei cereali” sentirono Alex dire, mentre entravano in cucina.
“E tu che ci fai qui?” chiese divertito Zayn vedendo Niall girovagare nella stanza, mentre apriva uno scaffale prendendo la scatola di cereali al cioccolato, poggiandola poi sul tavolo davanti a suo figlio.
“Grazie papi” disse il bambino, afferrandola per poi versarsi i cereali nella ciotola colma di latte e iniziando a mangiare.
“Vi sono venuto a salvare da una noiosa domenica di Novembre, ovvio” rispose Niall mentre versava il caffè in tre tazze.
“Ma che vai blaterando?” domandò Liam ridendo portando la tazza alle sue labbra.
“Non venitemi a dire che non avevate intenzione di starvene tutto il giorno a casa” li ammonì Niall, al che Liam non rispose, continuando a bere, perché sì, aveva tutta l'intenzione di restare tutto il giorno ad oziare.
“Ma fortunatamente c'è Nello qui! Ho chiamato Harry e Louis e mi hanno detto che ci aspettano a casa loro oggi pomeriggio. Così mentre i bambini saranno impegnati a giocare noi cinque possiamo starcene un po' insieme” concluse sfregando le mani, iniziando a mangiare un cornetto.
“Quindi ti sei auto invitato qui e poi hai auto invitato noi tre da Harry e Lou?” chiese Liam facendo spuntare un sorriso sul suo volto.
“Forse” rispose titubante Niall, “ma da quando avete deciso di vivere le vostre vite da famigliola felice non riusciamo praticamente più trascorrere un po' di tempo tra di noi come una volta. Mi mancano le nostre serate”.
Zayn e Liam si guardarono di sfuggita, sentendosi un po' in colpa perché effettivamente, da quando era arrivato Alex nelle loro vite, avevano avuto sempre più difficoltà nel frequentare i loro migliori amici.
“Hai ragione Nì. Anche a noi mancano quei tempi” rispose Zayn a nome di tutti e due.
“Che pomeriggio dai Tomlinson sia, allora” esclamò Liam, finendo poi di fare colazione.

“Zio Niall basta con le macchinine, quante gare dobbiamo fare?” si lamentò il piccolo, dopo che il biondo volle iniziare, per quella che probabilmente era la ventesima volta, una gara con le macchinine.
“Papi Zay, io voglio disegnare con te” disse allora Alex, alzandosi e zompettando verso il divano, dove Zayn stava facendo zapping.
“Va bene pulce, vai a prendere fogli e colori” rispose Zayn, spegnendo la tv e sistemandosi al tavolo.
“Ma che hanno i bambini di adesso? Come si fa a preferire i disegni alle macchinine?” chiese allibito Niall mentre Zayn iniziava a ridere.
“Meglio che inizi a concentrare i tuoi sforzi su Theo, non credo che Alex diventerà un calciatore o un pilota” disse scherzando il moro.
D'un tratto videro due gambette spuntare in salone, sommerse da fogli e pennarelli colorati. Niall corse ad aiutare il bambino liberandolo e poggiando il tutto sul tavolo, per poi lasciare i due a disegnare e dirigendosi da Liam che in cucina preparava il pranzo.
“Che prepari?” domandò il biondo.
“Pasta. Anzi già che ci sei mi gireresti il sugo?” gli chiese quello, mentre controllava la cottura della pasta.
“Lì, ma ce lo hai messo il sale?” disse titubante Niall assaggiando la passata.
“Sì perché?”
“Sicuro?”
“Ti dico di sì! Ho lasciato il barattolo lì vicino”
Niall si allungò a vedere per poi scoppiare a ridere.
“Liam, quello è zucchero! E' immangiabile” disse Niall, piangendo per le troppe risate.
“Oh cavolo. Che schifo” confermò Liam, portandosi un cucchiaino di sugo alla bocca per assaggiarlo ma sputandolo all'istante.
“E ora?” fece disperato.
“E ora pasta in bianco” disse in tutta tranquillità Niall, scolando la pasta che era ormai cotta al punto giusto e iniziando a fare le porzioni.
“Sei terribile” gli disse poi continuando a ridere, “mi sorprende che tu non li abbia mai avvelenati!”
“Cretino” rispose bonariamente Liam, dandogli una leggera spallata.
“È PRONTO!” urlò poi Niall, facendo sobbalzare Liam mentre in meno di un secondo Alex era già arrivato correndo in cucina.
“SI MANGIA” esultò il piccolo, allungando le braccia verso il papà affinché lo posizionasse sul seggiolone, per poi iniziare a mangiare quando furono tutti seduti a tavola.

“Alex vieni qui! Devo metterti il cappello” urlò Liam andando dietro al bambino che sembrava amare particolarmente farsi rincorrere per casa.
“Eccola la mia peste” disse Zayn, prendendolo al volo mentre questo correva, iniziando a fargli il solletico sul pancino, mentre il bambino si dimenava tra le sue braccia ridendo a crepapelle.
“Liam dai, dobbiamo fare solo due passi. Poi staremo dentro casa” disse Niall uscendo dal bagno mentre Zayn metteva a terra il bambino.
“Ha ragione Nialler” confermò il moro, “ha già la sciarpa e i guanti, è un miracolo se non farà la sauna”.
“Voglio solo accertarmi che non si ammali” ribatté Liam facendo una linguaccia ai due, mettendo comunque il cappello nel borsone.
“Sei incredibile” gli disse Zayn divertito, scuotendo la testa e lasciandogli un delicato bacio sulle labbra.
Sistemato Alex nel passeggino, si coprirono anche loro con cappotti e sciarpe e finalmente uscirono  dirigendosi verso casa di Louis ad Harry.

“Emma quante volte devo dirti di non aprire sen- Oh, siete voi” sentirono dire Louis, mentre trafelato camminava verso la porta dietro a sua figlia che nel frattempo era saltata in braccio a Niall  urlando “ZIO NIALL!”.
“Ciao principessa! Ma come siamo cresciute” le disse dandole un buffetto sul naso entrando in casa, seguito dagli altri tre.
“Ciao Tommo” lo salutarono Liam e Zayn dandogli una pacca sulla spalla mentre quello li abbracciava.
“Vedo che quando quel biondo ossigenato si mette in testa una cosa non c'è modo di dissuaderlo, eh?” chiese divertito Louis, deducendo che Niall era andato a prelevarli direttamente a casa, per essere sicuro che non mancassero a quella stramba riunione di famiglia.
Zayn non fece in tempo a togliere il giubbottino ad Alex che Theo gli corse incontro finendogli addosso e travolgendolo in un abbraccio parecchio buffo.
“Al, vieni a giocare! Ho le macchinine nuove!” lo invitò Theo e il bambino non se lo fece ripetere due volte, correndo dietro all'amico ridendo.
Quando finalmente i piccoli si calmarono e si misero a giocare tutti e tre insieme, i cinque, birra in mano e qualche sigaretta, seduti per terra, si ricordarono di com'era trascorrere un po' di tempo tra di loro, a parlare di ogni cosa gli passasse per la mente. Iniziarono a parlare dei figli, per poi passare ad incuriosirsi sulla nuova ragazza di Niall – un'italiana dal nome impronunciabile -, passando per gli ultimi film visti per finire a parlare di calcio e barbecue da organizzare.
D'un tratto la sala cadde in un silenzio surreale e quando i cinque si girarono per controllare cosa stessero facendo i piccoli di casa un sorriso nacque spontaneo sulle loro labbra vedendoli tutti e tre addormentati beatamente uno accanto all'altro, tutti e tre con il ditone in bocca.
Dopo averli messi sul divano per farli stare più comodi prepararono la cena. O meglio, Harry cucinava, Niall e Liam assaggiavano tutto ciò che potevano assaggiare e Zayn e Louis se ne stavano in disparte a parlare di solo loro sanno cosa.
Cenarono insieme e per un attimo gli sembrò di essere tornati ragazzi, quando d'estate fuggivano nella casa di Harry e trascorrevano lì giorni, lontani da tutti, solamente loro cinque. Lo videro nei loro occhi quando guardandosi vi lessero una punta di malinconia ma tanta felicità per essere cresciuti assieme ed essere, dopo tutto quel tempo, ancora una volta uniti come se il tempo non fosse mai passato.

“Ci voleva una giornata con i ragazzi” decretò Liam una volta rincasati.
“Sì. Mi mancavano davvero” concordò Zayn lasciandogli un delicato bacio sulle labbra.
“Io vado a farmi una doccia” gli disse Liam ricambiando il bacio di buon grado.
“Okay, io provo a far riaddormentare Alex”
“Buona fortuna allora” gli augurò scherzando Liam.
Una volta terminato di lavarsi decise di mettersi a leggere un libro.
“Zayn, hai per caso visto dove ho messo i mie-”
Liam si fermò di colpo, interrompendo la sua spasmodica ricerca degli occhiali da vista, notando che il marito e suo figlio si erano beatamente addormentati sul divano: il piccolo Alex era raggomitolato sul petto del papà il quale, con premura, lo cingeva con entrambe le braccia per evitare di farlo cadere. Non resistendo prese il suo cellulare e scattò una foto ai due, con un sorriso stampato in faccia e il cuore che strabordava di amore per quelli che erano i due amori della sua vita.
“Zayne sveglia” sussurrò dolcemente Liam al compagno, andandogli vicino e scuotendolo con delicatezza per non disturbare il piccolo che dormiva.
“Che ore sono?” chiese con voce impastata quello, strofinandosi un occhio con aria assonnata.
“Non è ora di alzarsi, ti sei solo addormentato sul divano” gli spiegò Liam, che intanto aveva preso Alex in braccio, facendogli poggiare la sua testolina sulla spalla e iniziando a cullarlo.
“Porto Alex nel suo letto, te vai a dormire” disse poi, lasciando un bacio sulle labbra di Zayn per poi dirigersi in cameretta.
Una volta tornato in camera si infilò sotto le coperte, dove c'era già Zayn ad aspettarlo e, dopo essersi sdraiato e avergli lasciato un tenero bacio sul naso, aspettò che il moro lo abbracciasse da dietro per poi addormentarsi l'uno nelle braccia dell'altro.

NOTE
Ebbene sì, in questi giorni sforno os alla velocità della luce, non so nemmeno io come faccio; però quando c'è l'ispirazione va presa al volo e sfruttata ed ecco che invece di studiare mi metto a scrivere.
Presa dalla noia ho riesumato questa storia che avevo iniziato a scrivere tempo fa, anche se ovviamente è venuta fuori una cosa che non c'entra assolutamente niente con quanto mi ero preposta all'inizio quindi ora vi ritrovate questa accozzaglia di parole senza senso.
Spero che comunque vi sia piaciuta più di quanto piace a me!
Se voleste lasciare una recensione mi fareste molto felice :)
Alla prossima, Ludo
.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Ludo_Stylinson