Come volevi capo... il mistero è risolto...

Mi opprimevi da troppo tempo ormai, così che trascorsero i giorni, le settimane e addirittura mesi... e la domanda che tu, capo, mi ponevi ogni singolo giorno era questa: 'hai capito chi è, Abberline?'
E io, portandomi, come al solito, una mano dietro alla nuca aspettandomi la tua sfuriata ti rispondevo di no.
Be capo, non è poi così semplice riuscire a capire da un giorno all'altro il responsabile di tutto ciò... non è semplice nemmeno uscirne indenni dai tuoi insulti e dalle tue prediche se è per questo... figuriamoci riuscir a calmare l'assassino più assetato di sangue dell'intera Londra!
Ormai sono passati quasi tre mesi e la stagione estiva è quasi volta al termine; io sono qui, seduto alla mia scrivania a torturarmi la poca folta barba che ho continuando ad indagare sulle vittime... non ho null'altro da fare siccome pretendi che debba risolvere questo caso alla svelta per alleviare le paure della regina, sempre se questo assassino ambisca alla corona reale.
Ma per me non è così, te l'ho sempre detto ma non mi vuoi mai dar retta... non sempre gli assassini ascoltano la ragione, la quale spinge l'uomo all egoismo: a volte è il costante desiderio e la costante voglia a rendere schiavo l'uomo e a fargli compiere gesti incomprensibili. Esattamente come in questo caso... chissà per quale ragione le sue vittime sono solo donne? E tra l'altro prostitute?
Forse perché dopo essersi divertito non aveva i soldi per pagare le loro prestazioni sessuali sia eccellenti che pessime? Non saprei... perché altrimenti non ci sarebbe stata ragione di togliete loro l'utero con estrema precisione e non ci sarebbe nemmeno il motivo di lasciare le vittime con il busto ancora aperto permettendo che la carne di quelle signore marcisse e si riempisse di parassiti in attesa di cibarsi...
Mi disgustai da solo ripensando a come trovai l'ultima vittima ieri mattina... MaryJane Kelly si chiamava a quanto dice la documentazione fra le mie mani... povera donna, aveva poco meno di 25 anni se i calcoli mentali non sono errati.
Eccoti entrare in ufficio e venire nella mia postazione, capo, mi hai fatto quasi venire un colpo al cuore quando hai sbattuto la porta! Per dirmi cosa poi? La stessa e futile domanda di ogni giorno? A quanto pare sì...
Be, non posso che dirti la stessa risposta e ascoltare le tue solite lamentele sulla mia inefficienza e la mia inutilità da ispettore quale sono!
Non che questo cambi qualcosa da tre lunghi ed estenuanti mesi...
Questa sera, però,  preferisci tornare a casa insieme a me siccome alcune pratiche ci hanno impegnato sino a tardi.
Almeno ti sono utile a qualcosa, visto?
Si percepisce che hai paura nel percorrere le vie poco illuminate vicino all'East End... lo si capisce dal modo in cui cammini, tremante e indeciso, dal modo in cui ti guardi intorno, dal modo in cui mi parli ribadendo, nuovamente, della mia inutilità come ispettore nonché come persona... e io che rimango zitto come al mio solito, assottigliando lo sguardo e infilando le mani in tasca, accompagndoti a casa.
Svoltiamo l'angolo sino ad arrivare in una stradina stretta, dove abbiamo ritrovato il cadavere di una delle prime vittime. Non ti fa impressione camminare sui cocci ancora sporchi dei residui di sangue mal puliti, eppure tremi ancora; non posso che sorridere... sembri proprio come una delle prostitute...
Cerchi di non dare nell'occhio e fingi che sia tutto nella norma, fatta eccezione per quando ti volti perché mi sono fermato e mi hai sentito ridacchiare...
Be, che cosa c'è? Perché ti spaventi quando prendo in mano un coltello dalla tagliente lama?
Non mi hai mai visto così? Dubiti della mia efficienza anche da assassino?
Se vuoi, rimedio immediatamente, perché, capo, io non voglio deluderti... non ho voluto nemmeno deludere le altre donne se è per questo, non vorrei deludere nessuno...
Così decisi di mostrarti un mio sorriso, in contrasto alle parole che mi dici, taglienti come la lama che ora ti ha trapassato la veste di buona fattura che hai preso lo scorso mese.
Vidi il sangue iniziare a uscire dal foro appena fatto, e i tuoi occhi sono spalancati. Non pensavo di farti questo effetto... davvero... così mi fai commuovere...
Sorrisi ancora facendoti cadere a terra, riservandoti lo stesso trattamento che feci alle prostitute, fatta eccezione per l'utero visto che tu sei un uomo.
Ad opera finito mi alzai e ti guardai mentre stavi per morire di emorragia.
Alla fine hai capito che sono io, ispettore Fred Abberline, il misterioso assassino soprannominato Jack lo Squartatore...
Mi sono sempre donandato perché mi chiamassero Jack... però pazienza, non me ne importava tanto...
Ti guardai un ultima volta e sorrisi.

Come volevi capo... il mistero è risolto...



N.D.A.
Bene gente, sono tornata con una storiella, spero vi sia piaciuta e di avere un vostro commento sia positivo che negativo; ma se invece sono riuscita ad annoiarvi, credetemi che non s'è fatto apposta!

P.S.
per che segue 'A murder girl', vi informo che la storia è in cantiere e che penso di pubblicarla verso settembre... vi prego non porconate contro di me! ho anche gli esami a settembre ;-;

bè, grazie mille per aver letto! alla prossima! <3

NikkyP