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Autore: Riflessi_di_Viola    30/05/2015    1 recensioni
#Ordine della Chiave
Nel confronto finale tra Axel e Belladore de Lanchale, la Morte reclama finalmente la vampira centenaria. Mentre il Princeps pone fine alla vita di Alise, Violette sogna di ritrovarsi tra le braccia del suo Axel.
Axel le stava tendendo una mano e la invitava a camminare su marmi lucenti per poter ammirare da vicino lo splendido affresco dove santa Julianne di Bellier sorrideva al mondo con le fattezze di Violette. L'uomo che amava così teneramente e che fu costretta ad abbandonare alla notte eterna, aveva offerto al mondo la consacrazione eterna del suo amore proibito.
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axel Vandemberg, Belladore de Lanchale, Belladore de Lanchale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Nella notte eterna'
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(…)
Il sole può tramontare e ritornare:
noi, quando cade la nostra breve luce,
dobbiamo dormire una sola notte eterna. (...)
Catullo, Carme 5




 

“Questo non mi ucciderà.”
Il dolore lancinante alla schiena, sotto la scapola sinistra, rese incerte le sue parole e riempì i suoi occhi di stupore. Violette Valerie Dupleissis sentì una goccia di sangue rigarle il mento scendendo dalla bocca. Perfino sull'orlo della morte non resistette alla vanità di fantasticare sull'immagine delle sue labbra pallide che si tingevano di scarlatto. Le piegò in un sorriso arrogante.
“No” Il giovane uomo davanti a lei manteneva una calma assoluta, nonostante la stoffa sul suo fianco si inzuppasse di sangue ogni istante di più, arrivando a macchiargli i pantaloni fino agli alti stivali. “Ma la tua morte è ciò che chiedo allo spirito di questo specchio in cambio del sangue che ho versato in tributo”.
Il panico invase Alise Dupleissis. Cercò di sottrarsi alle braccia spietate del giovane dibattendosi, ma Axel Vandembergh con una smorfia di trionfo le affondò il manico ancora di più nella carne. Alise tentò di estrarlo e lo specchio si ruppe frammentandosi in migliaia di pezzi, una pioggia bianca e brillante che produsse un suono dolce - e allo stesso tempo terribile.
“Io chiedo che tu muoia.”
Per un istante le sembrò che un altro volto sostituisse quello del suo assassino, i lineamenti più morbidi, l'espressione infinitamente più dolce. Gli occhi blu come gli abissi la chiamavano e la imploravano di raggiungerlo, di non resistere e abbandonarsi a lui.
Anche il respiro che le toccava le labbra le pareva cambiato, portava con sé un profumo doloroso e vecchio di secoli. “No” Urlò e la sua voce riecheggiò nella chiesa antica, amplificando la sua angoscia con il propagarsi dell'eco. Nemmeno lei in fondo sapeva a quale dei due Vandembergh si stesse rivolgendo. Il sangue caldo le inondava la schiena, trasformando la stoffa in una seconda, e più pregiata, pelle. Scacciò quel fantasma dalla sua mente con disperazione, quasi fosse lui il vero nemico.
Refoli di nebbia convogliarono in mezzo alla stanza formando la figura minuta di una bambina; eterea ed evanescente, aveva una bellezza che mai sarebbe potuta appartenere a una creatura terrena, viva o morta che fosse. Possedeva lo splendore terribile di un altro mondo, degli spiriti e dei demoni mentre avanzava inesorabile lungo la navata.
“Questo spirito è ai miei ordini.” Ma già mentre le parole uscivano dalle sue labbra, Belladore de Lanchale seppe che ciò non era vero. Tremò e chiuse gli occhi, non ascoltando nemmeno le parole del piccolo demone, le lacrime che la trafiggevano da sotto le palpebre, minacciando di bagnarle le guance, la testa le girava e i suoi pensieri iniziavano a confondersi. La Morte reclamava ciò che per secoli le era stato negato.
Belladore si piegò sul petto del ragazzo, la sua mano strinse il tessuto della giacca, ispirandone il profumo.
Axel non la stava consegnando alla morte, Axel le stava tendendo una mano e la invitava a camminare su marmi lucenti per poter ammirare da vicino lo splendido affresco dove santa Julianne di Bellier sorrideva al mondo con le fattezze di Violette. L'uomo che amava così teneramente e che fu costretta ad abbandonare alla notte eterna, aveva offerto al mondo la consacrazione eterna del suo amore proibito.
Inspirò ancora e ancora il profumo fantasma, come se improvvisamente avesse di nuovo bisogno di respirare e quello fosse il suo ossigeno. In una mano Belladore aveva un pezzo affilato dello specchio, non ricordava nemmeno come era riuscita a prenderlo. Axel teneva tra le braccia Violette come se non volesse lasciarla mai più, vivendo per l'eternità di quell'abbraccio. Lei lo amava, egli era una delle poche cose belle che avesse mai avuto  ̶  veramente belle. Anche lui l'aveva amata, l'aveva intrappolata e poi l'aveva lasciata. E adesso era tornato, oltre i secoli, per intrappolarla nell'ultimo attimo di vita. Belladore incise una profonda ferita nel petto del ragazzo, proprio all'altezza del cuore.
“Questo riequilibra un po' le cose” Un sospiro feroce, una rabbia antica appena smorzata dal tempo.
La voce della bambina sembrava provenire da ogni mattone della vecchia chiesa in rovina, mentre le ricordava che nessun desiderio poteva annullarne uno precedentemente richiesto. Un sorriso cupo e vendicativo turbò il volto della vampira.
“Se lui ha voluto la mia vita, io voglio la sua verità.” Scandì bene le parole. Trecento anni fa non aveva potuto pretendere quella del suo Re; ora avrebbe legato a sé il Principe per l'eternità. “ Eloise Weiss potrà apprendere che cosa è accaduto soltanto da me, altrimenti morirà. Se tu o chiunque altro le rivelerete qualcosa che possa discolparti, lei morirà”.
“Accordato”
Il mondo da grigio si fece bianco, accecante, vuoto; a un tempo stretto e immenso. Dopo secoli in cui l'aveva sempre elusa, la Morte aveva finalmente raggiunto Belladore de Lanchale, al tempo del principe studente della vecchia capitale, Violette Valerie Duplessis.
“In fondo il mio amore non è il peggiore degli Inferni, vero?” La domanda di Violette era rivolta al nulla.
“L'amore lo è.” Axel Vandembergh, bello come il giorno che lo aveva incontrato - quasi tre secoli prima - le sorrideva, stagliandosi netto contro il candore abbagliante.










Il piccolo Angolo:
Belladore è un personaggio che mi piace tantissimo,bello e misterioso, non si sa nulla di lei. Ho voluto rivisitare dal suo punto di vista la sua morte. Spero di non essere andata OOC, nel caso fatemelo sapere. Fatemi sapere anche se vi è piaciuta. O se non vi è piaciuta e avete qualche consiglio. Insomma, mi farebbe piacere se mi lasciaste un commento :)
   
 
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