Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: kamiyabae    30/05/2015    2 recensioni
Alla scuola superiore Konoha gli esami di maturità sono finalmente finiti. Naruto e Sasuke sono sempre stati compagni di classe che non perdevano mai l'occasione per litigare ma ormai a tutto questo si poteva definitivamente mettere la parola 'fine'. E se per uno scherzo del destino, durante il viaggio per festeggiare la maturità, i due si rincontrassero e scoprissero che non solo alloggiano nella stessa località balneare ma anche nello stesso hotel e per di più sono vicini d'ombrellone?
Attenzione: può contenere ItaNaru
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Fugaku Uchiha, Itachi, Minato Namikaze, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap. 5

*Che cosa ho fatto*- pensò Sasuke mentre usciva dalla camera del biondo e chiudeva la porta alle sue spalle.
Per alcuni momenti rimase immobile e sovrappensiero dando le spalle alla porta della camera. Era la prima volta che si sentiva così e dentro di se si stava maledicendo per la cazzata appena fatta.
“Stavolta l’hai combinata grossa eh!”- una voce fin troppo familiare lo ridestò dai suoi pensieri.
“Itachi!!”- il maggiore dei fratelli si trovava con le spalle al muro dietro a Sasuke, braccia incrociate, nello stesso punto in cui la sera prima si trovava il biondo. Parlava a bassa voce, un po’ perché aveva ancora male alla guancia, un po’ per non attirare troppo l’attenzione.
“Vieni! Andiamo fuori a fare due chiacchiere” -la hall dell’hotel era gremita di turisti che andavano a venivano.  Se non si prestava attenzione si rischiava di venire trasportati via dal turbine di gente oppure di andare addosso ai gruppi di bambini che correvano a schiamazzavano in giro.
Itachi si diresse verso il parchetto davanti alla spiaggia e si sedette su una panchina. Era una giornata afosa però l’ombra dell’alta pineta procurava un po’ di frescura. Il raggi del sole filtravano tra le foglie e uno di questi colpì il moro in pieno volto. Poco distanti, alcuni bambini stavano giocando a nascondi tra gli alberi, urlando e ridendo.
“Stavi tardando a tornare così ho pensato di venire a vedere cosa stavi combinando”- Itachi prese per primo la parola, ma Sasuke quasi non sentì le parole del fratello dal tanto che era sovrappensiero.
“Cosa dovrei fare secondo te?”- le parole del fratellino colpirono il maggiore come un fulmine a ciel sereno: Sasuke stava chiedendo un consiglio a Itachi.
Sasuke per la prima volta nella sua vita si sentiva insicuro. Il biondo lo faceva sentire insicuro di se stesso e delle sue azioni. Lo sguardo d’ossidiana era fisso per terra a guardare l’erba verde mista a fogliame caduto dagli alberi. Non sapeva veramente più cosa fare e dentro di se sentì crescere ancora più forte quel sentimento di rabbia misto a preoccupazione.
In quel momento lì Itachi poté quasi affermare con certezza che gli occhi del più piccolo si erano arrossati per via delle lacrime, che però non scesero e non rigarono il suo volto. Sasuke non mostrava mai le sue emozioni, sempre impassibile, quasi di ghiaccio, ma non in quel frangente.
“Sono convinto che conosci già la risposta alla tua domanda!” – Itachi non smise di stuzzicare il fratello.
“Tu non sai con che occhi mi ha guardato mentre mi diceva di andarmene e di non rivolgergli più la parola. Non so più veramente come comportarmi con lui. Perché mi sento così? Perché quel Dobe è l’unico che mi fa sentire così? Perché?”- il cambiamento di tono era inevitabile: dapprima alto e prepotente per poi diventare instabile e quasi singhiozzato
“Allora ti riformulo la domanda: quando sei con Naruto cosa provi? Sei innamorato di lui?”- Itachi, che come al solito non perse tempo, sbatté in faccia al fratello minore proprio quelle domande che lui non voleva sentirsi dire.
Sasuke finalmente alzò lo sguardo e un raggio di sole lo colpì proprio sugli occhi facendoglieli sbattere più volte, fino a che non divennero due fessure, obbligandolo voltarsi verso la direzione opposta di questo raggio.
“A volte quel ragazzo lì è così brillante e solare che mi dà fastidio stargli vicino. Però ogni volta che guardo quella luce, sento crescere dentro di me la voglia di raggiungerla e di non lasciare mai andare quel tepore che solo lui sa farmi provare.”- pronunciando queste parole, il moro si voltò direttamente verso quel raggio di sole che prima gli procurava fastidio. Adesso lo stava guardando direttamente, sorridendo, per via del calore che sentiva sulla sua pelle.
“Vorrei solo che lui continuasse a sorridere come ha sempre fatto. E io vorrei poter vedere quel sorriso.”
“Visto che conoscevi già la risposta?!”- disse voltandosi verso il fratellino con quel tipico sguardo da ‘te l’avevo detto’
“Grazie, Itachi.”
E insieme poi si diressero verso l’ombrellone in spiaggia.
 
Passarono alcuni giorni e, com’era prevedibile, tra Naruto e Sasuke le cose non andarono come sperate.
La tensione nell’aria si poteva tagliare con un coltello e il biondo cercava ogni scusa possibile e scappatoia pur di non rimanere da solo con il moro. Ogni mattina era l’ultimo ad arrivare in spiaggia, con la scusa dell’aver dormito troppo, e la sera era il primo a salire in hotel, con la scusa del troppo caldo o del bisogno di farsi una doccia fresca.
Naturalmente questi comportamenti facevano infuriare ancora di più il moro; soprattutto perché il Dobe non solo non gli rivolgeva la parola, se non per alcune risposte mono sillabiche, ma anche perché si comportava come se tra di loro non fosse successo niente.
Durante una di queste giornate di ignoro totale, Naruto salì fino al bar perché li vi erano le docce e il biondo volle lavarsi via il sale dopo un bagno in mare durato un’eternità. Con una scusa e la complicità di Itachi, Sasuke seguì Naruto sperando di avere per un attimo, l’occasione di parlargli e di chiarire le cose.
“Hai intenzione di ignorarmi e di non rivolgermi la parola ancora per molto?”- di sicuro non era l’entrata in scena più trionfale del mondo, o le parole più carine al mondo, però Sasuke era fatto così, e pur di fare in modo che il Dobe lo guardasse in faccia, e gli parlasse era disposto a dire di tutto.
Naruto dal canto suo era stato proprio colto alla sprovvista ed ebbe un sussulto:
“Mmh? Stai parlando con me?”- disse voltandosi verso il moro. *Se Sasuke mi punzecchia perché non fare la stessa cosa?*- pensò il biondo semi divertito.
“Si che sto parlando con te! Vedi qualcun altro qui con cui potrei scambiare qualche parola?”
“Scambiare qualche parola? Scusa ma… pensavo fossi più il tipo che va dritto al sodo piuttosto che parlare”
Chi ha orecchie per intendere intenda come si suol dire e il moro aveva capito benissimo quello a cui il biondo si riferiva.
“A proposito di quello che è successo l’altro giorno…”
“L’altro giorno? Perché? Che è successo l’altro giorno?”- Naruto non aveva neanche dato il tempo al moro di finire la frase e cosa ancora più fastidiosa, con la scusa della doccia, gli stava dando le spalle, non lo guardava neanche in volto.
“Stammi a sentire!!...”- Sasuke prese il biondo per una spalla e con forza lo volò verso di se. Il tono del moro era alterato ma non poteva mettersi aa alzare la voce vista tutta la gente che avevano intorno. - “Io mi sarò anche comportato male, ma tu non hai tenuto conto dei miei sentimenti!”
“Ah quindi adesso stai rigirando la colpa a me, dicendo che io dovevo tenere conto dei tuoi sentimenti? Fino a prova contraria eri tu quello che mi stava sopra!”
“Naruto ti stai sbagliando! Io non mi sono comportato così per prendermi gioco di te. Ero geloso di quello che ti stava facendo mio fratello. Naruto io ti-“ –ma proprio quell’ultima parola non uscì dalla bocca.
Era più difficile di quanto si sarebbe mai aspettato. Senza contare poi che ogni persona li stava guardando. Sasuke si stava vergognando tantissimo. Ma Naruto non accennava a smettere il discorso né tanto meno ad abbassare il tono della voce.
“Tu cosa?... Senti Sasuke sono stanco di tutta questa storia! Ho capito benissimo il perché ti sei comportato così!”- Sasuke alzò lo sguardo e incontrò quello di Naruto.
“Dimmelo. Dimmi una buona volta che hai capito cosa provo per te!” -gli occhi di Naruto si erano arrossati e riempiti di lacrime; ancora poco e sarebbero scivolate giù rigandogli le guance -“Ti sei comportato così solo per divertimento perché hai scoperto che sono ben cinque anni che sono innamorato di te. Purtroppo lo sono ancora e forse lo sarò per sempre!! Cinque anni della mia vita sprecati perché tu stai prendendo in giro me e i miei sentimenti. Sei il peggiore, Uchiha”-quelle lacrime nessuno le avrebbe più fermate, miste all’acqua che cadeva dai capelli per via della doccia appena fatta.
“Tu… che cosa?”- Sasuke rimase interdetto e a bocca aperta e non riusciva a pensare più a niente. Naruto non disse più una parola e anzi prese il suo asciugamano e si diresse verso la camera dell’hotel.

*Com’è possibile che quel Dobe si sia dichiarato prima che potessi farlo io!?*- questo fu l’unico pensiero di Sasuke.
 
 


Ciao a tutti. Eccomi qui sono finalmente uscita viva dal mio esame (che giusto per la cronaca ho superato) e finalmente posso postare il capitolo 5.
Continuo a ringraziare ancora tutti voi che mi recensite. Sappiate che vi voglio bene. <3
E adesso un’ultima notizia: il prossimo capitolo sarà l’ultimo e certamente sarà rating rosso perciò preparatevi <3
Baci a tutti e scusate ancora per il ritardo
Kiss kiss.
Zambo ^^
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: kamiyabae