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Autore: Megan Alomon    30/05/2015    1 recensioni
"Principessa degli spazi vuoti, che balli sulla soglia della notte, riaggiusta il mio ragazzo di cristallo, anche se non è mai stato davvero mio."
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Dal finestrino dell'espresso,
salutammo la città
era l'addio di chi sa bene
che non si fugge dalla verità."
 
 
Principessa degli spazi vuoti
 
 
Principessa degli spazi vuoti, ascolta la mia preghiera:
 
 
E noi ci sentivamo vivi, lontani da scuola, lontani da casa mia. Che casa mia era lui.
Eravamo meravigliosi, lo dicevano tutti. Io non gliel'ho mai detto, perchè alcune parole mi terrorizzano.
Eravamo un intreccio perfetto, io avevo trovato casa mia e lui  avevi trovato un porto sicuro, dove far approdare i suoi pensieri stanchi e malmessi di poeta screpolato.
 
 
riempi il mio ragazzo di cristallo, fallo brillare, perchè non si senta mai più opaco, perchè la prossima volta si innamori davvero, perchè si dimentichi di Perfetta, perchè non si dimentichi mai di me e poi
 
 
Eravamo a casa su quel letto disfatto, sul divano blu, davanti all'imitazione mal riuscita di un quadro di Klimt.
Il mio ragazzo di cristallo curava la mia ansia, quando ancora non sapevo della mia carenza di magnesio e della pressione bassa. Lui curava la mia ansia appoggiando la fronte alla mia e guardandomi dritta negli occhi, fino a quando non tornavo in me.
Il ragazzo di cristallo era la cosa più fragile che io avessi mai stretto tra le braccia. Ma non sapevo che un ragazzo di cristallo non lo puoi stringere troppo forte: i ragazzi di cristallo si spezzano facilmente.
 
 
sistemagli i pensieri, che sono un caos assoluto e stabilizza il suo cuore d'orologio, perchè si è dimenticato come si fa a battere a ritmo regolare.
Principessa degli spazi vuoti, che balli sulla soglia della notte, riaggiusta il mio ragazzo di cristallo, anche se non è mai stato davvero mio.
 
 
C'eravamo cercati molto e poi, dispersi nella tempesta più cupa, tra brutti voti in matematica e mille onde scure, c'eravamo trovati.
Forse avrei dovuto capire subito che le cose che nascono dalla confusione hanno vita breve, sono instabili, e che "Magari domani andrà meglio" non è una frase vera.
Gennaio ha spezzato completamente il mio ragazzo di cristallo, complice il vento di tramontana che ha aperto crepe profonde nelle sue poche certezze sulla sua ragazza di tempesta.
 
 
Principessa degli spazi vuoti, ascolta la mia preghiera: porta il mio ragazzo di cristallo in riva al mare, mostragli che le onde hanno lo stesso colore dei suoi occhi, digli che la ragazza di tempesta lo ha amato molto, anche se lo ha detto una volta sola in duecentoventisette giorni.
Principessa degli spazi vuoti, del tempo perso e dei silenzi gridato, insegnagli a ballare e insegnagli a smettere di fumare.
Principessa degli spazi vuoti, riaggiustalo.
 
 
Non amo più il ragazzo di cristallo. Non mi piace più prendere l'autobus e non so più esattamente dove sia casa mia, ora che il silenzio è così assordante, e non vado più a letto con il profumo di qualcun altro addosso.
 
 
Principessa degli spazi vuoti, ascolta, ti prego, la  mia preghiera: illuminagli la via.
 
 
  
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