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Autore: PollyFTSissi    31/05/2015    2 recensioni
[Steve/Tony]
(Accenni di Wanda/Visione)
«Non capisci Wanda... Io non posso perderlo, non posso...»
La ragazza lo abbracciò, offrendogli la sua spalla su cui piangere «Ti capisco invece...» sussurrò.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Visione, Wanda Maximoff/Scarlet Witch
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Steve se l'era vista brutta, davvero brutta. Questa volta aveva rischiato grosso, avrebbe potuto lasciarci la pelle definitivamente. Quando lo avevano ricoverato d'urgenza i medici pensavano davvero che non ce l'avrebbe fatta. Ma Steve era un combattente anche se vicino alla morte, ed ora dormiva. Dormiva da settimane, a dir la verità, ed i suoi compagni facevano a turno per non lasciarlo mai solo. Tutti tranne Tony.

Tony era sempre lì, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Nessuno era riuscito a smuoverlo, né Thor, né Bruce, né Visione, né Wanda... Lui e Wanda erano diventati grandi amici negli ultimi mesi, si capivano al volo e si consigliavano sempre. La ragazza era profondamente preoccupata per Tony, se non portasse lei qualcosa da mangiare, lui vivrebbe di caffè ed acqua. Ogni volta che andava a controllare che mangiasse, lo trovava sempre accanto a Steve, con la mano stretta nella sua, con lo sguardo perso nel vuoto. Spesso lo aveva sentito parlare al ragazzo, seppur incosciente, dicendogli di tutto. Lo pregava di svegliarsi, gli parlava di Visione alle prese con la macchinetta del caffè, di quanto il tempo fosse buio in quei giorni... Wanda, dal canto suo, era entrata nella mente di Steve diverse volte, e quello che vedeva riusciva a far calmare Tony. Era vivo, stava combattendo per svegliarsi.

Era entrata nella mente di Tony altrettante volte, durante quei brevi sonnellini che si concedeva quando proprio non ce la faceva più dal sonno. Lo faceva a sua insaputa, per evitare che avesse degli incubi. Sognava sempre Steve, sempre. Wanda spesso si chiedeva se lei avrebbe mai potuto amare così tanto una persona, tanto quanto Tony amava Steve. In quei momenti il suo sguardo cadeva su Visione, involontariamente.

Steve si svegliò, dopo settimane di sonno, e si guardò intorno, confuso. Non riconobbe la stanza dell'ospedale e si mise a sedere. Gli sembrò di rivivere daccapo il suo risveglio nel 21° secolo e sperava davvero di non aver dormito altri 70 anni. Si alzò con cautela, era solo nella stanza buia, ma la porta era socchiusa ed uno spiraglio di luce ne fuoriusciva. Alcune voci soffuse provenivano da lì e vi si avvicinò, cercando di abituarsi alla luce. Riconobbe le voci di Tony e Wanda, i due erano seduti l'uno di fronte all'altro e parlavano a bassa voce. 
«Tony, devi andare a casa, almeno per qualche ora. Quant'è che non ti fai una doccia come si deve?»
«Non importa, non ne ho bisogno. Non posso lasciarlo solo» 
«Ma lui non sarebbe solo! Ci siamo noi, lo sai» 
Il bruno scosse il capo «Forse sono io ad aver bisogno di lui per non impazzire...» sospirò ed abbassò il capo. 
Wanda lo guardò con preoccupazione «Non è colpa tua, Tony. Lui ora sta bene, sta combattendo per tornare da noi. Lo conosci, sai che ce la farà»
«Bene, e quando aprirà gli occhi io dovrò essere il primo a saperlo. Aspetterò finché non si sveglierà» 
«Potrebbero volerci settimane, mesi...» 
«Anche un decennio se necessario. Ne abbiamo già parlato» 
«Ma Tony... Guarda come sei dimagrito, non puoi continuare così»
L'uomo alzò lo sguardo, i suoi occhi nocciola erano lucidi e cercava di trattenere le lacrime. Si prese il viso tra le mani, con un lungo sospiro «Non capisci Wanda... Io non posso perderlo, non posso...» 
La ragazza lo abbracciò, offrendogli la sua spalla su cui piangere «Ti capisco invece...» sussurrò, guardando Visione, seduto poco più in là.
«Lo ami?» chiese lei. 
Quella domanda lo colpì come un fulmine a ciel sereno. Si allontanò da lei, per poterla guardare negli occhi.
«C'è bisogno che io ti risponda? Non dirmi che non sei entrata nella mia testa almeno una volta, quello che hai visto non è sufficiente?» 
Wanda serrò le labbra, come una bambina scoperta con le mani nella marmellata.
«Vorrei sentirlo dalla voce del mio migliore amico. Forse devi ammetterlo a te stesso e non a me»
Tony annuì, quasi divertito. Quella donna lo avrebbe rovinato, se lo sentiva. Poi tornò malinconico ed abbassò nuovamente il capo, come se fosse in meditazione. Restò così per qualche minuto, in silenzio, finché non alzò il viso, ristabilendo il contatto visivo «Sì» dichiarò, semplicemente «Sì, lo amo» 
Poi rise, amaro, e si poggiò sullo schienale della sedia «Mio Dio, mi sento così stupido...» 
«Perché ti sei innamorato?» 
«No, perché lo sono da anni e per farmelo ammettere c'è voluta una ragazzina» 
Lei sorrise e gli accarezzò il dorso di una mano «Lieta di essere stata d'aiuto» 
Steve, nel frattempo, aveva visto ed ascoltato tutto. Si sentì in colpa perché aveva ascoltato una conversazione privata, ma allo stesso tempo le parole di Tony gli fecero tremare le gambe. Spalancò la porta, facendo sobbalzare i due. Gli occhi del bruno si alluminarono improvvisamente e quasi saltò dalla sedia «Steve...» sussurrò. 
Il biondo lo guardò, con un'unica, traditrice lacrima a solcargli il viso «Tu sei un idiota» esordì. 
Perfetto, si era appena svegliato e già tornavano alle vecchie abitudini, pensò Wanda. 
«Tu mi... Tu mi ami...» la voce gli tremò leggermente «E devo venire a saperlo per caso?» 
Tony sembrò impallidire a quelle parole. Steve di tutta risposta lo trascinò nella camera buia e lo bloccò contro la porta.
«Se tu non mi avessi ricambiato io ti avrei perso»
«Sei un grandissimo idiota» 
«Me l'hai già detto» 
«Già, perché solo un idiota come te avrebbe potuto non capire che, in tutti questi anni, anch'io ero innamorato di te» 
Si guardarono a lungo. Tony pensò di avere le allucinazioni per la privazione di sonno. Steve lo osservò da capo a piedi. Era vero, aveva perso peso, e non dormiva da chissà quanto tempo. Preso dall'emozione di poterlo vedere di nuovo dopo settimane, lo attirò a sé e lo baciò, dapprima dolcemente, poi con sempre più urgenza. Il biondo era in estasi, non era mai stato baciato così da nessuno.
«Non mi perderai mai, Tony. Promesso»
«Comincia con il non morire, sarebbe davvero gradito» 
Steve rise «Sei un idiota» 
«Lo so» rispose.

 

Note dell'autrice: Buonasera! Eccomi con la mia prima fan fiction su loro due ♥ Sono tre anni che li adoro, ma solo ora trovo il coraggio di pubblicare qualcosa. Non è niente di che, davvero, l'ho scritta senza pretese in un momento d'ispirazione. Spero vada bene per cominciare, ho intenzione di pubblicare altre storie su di loro molto presto! Spero che vi sia piaciuta e che vorrete lasciare una piccola recensione per farmi sapere cosa ne pensate. Grazie dell'attenzione!

   
 
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