Origliare era sbagliato.

 Lo sapeva.

Per quanto il suo status di Serpeverde se ne sarebbe volentieri sbattuto le palle al riguardo, una sottile linea di rimorso vagava incontrollata nel suo cervello, ammonendolo per quanto aveva fatto.

Ma poi cosa aveva fatto di così grave? Si disse, cercando di essere realista. Non era di certo colpa sua se vedere il suo migliore amico trascinare Harry Potter nella prima aula disponibile, gli aveva letteralmente generato un mostro nello stomaco…uno del tutto incontrollabile: il mostro della curiosità, ovviamente.

Lo stesso mostro che si era improvvisamente tranquillizzato quando aveva colto le parole dell’amico, ma chissà come, era risorto prepotentemente alla carica quando con tono malizioso l’eroe Grifondoro aveva risposto:

-Un vecchio detto babbano dice: “quello che fai l’ultimo dell’anno, lo fai tutto l’anno”. Io direi di approfittarne Blaise- aggiunse, mantenendo quel tono di voce che lo mandava fuori di testa e per i seguenti dieci giorni quella frase gli martellò nel cervello come un mantra, impossibile da scacciare.

***

Quell’anno un numero incredibile di studenti aveva deciso di rimanere ad Hogwarts per le vacanze natalizie, e si poteva benissimo scorgere nell’aria un misto di eccitazione ed impazienza per l’ultima notte dell’anno che si avvicinava. Draco Malfoy non era il tipo da entusiasmarsi per queste sciocche tradizioni babbane ma, a quanto poteva vedere, forse era l’unico. I Grifondoro, in particolar modo, sprizzavano entusiasmo da tutti i pori e quando la mattina del 30 si ritrovò dinnanzi un Blaise a trentadue denti con una busta in mano, ne capì il perché.

-Draco?-

-Mmh?- mugugnò, riemergendo dalla coltre di pensieri che avevano monopolizzato il suo cervello.

-Saranno cinque minuti buoni che tento di distoglierti dai tuoi pensieri e dalla contemplazione di un certo Grifondoro - insinuò, causando un istantaneo rossore sul volto dell’amico.

-Blaise smettila! Come sempre hai un’ immaginazione fervida, per non dire raccapricciante-

-Smettila tu Draco! Ti conosco da quando ti facevi ancora la cacca nei tuoi regali pantaloncini di seta. Non venirmi a raccontare stronzate! E poi non c’è niente di male. Potter è uno schianto di ragazzo e, come tu ben sai, è bisex ed ha il cuore colmo di tutte quelle qualità grifondoro che tu fingi di disprezzare tanto.- Lo mise a tacere con fare saputo e prima che potesse in qualche modo replicare, gli piazzò la fantomatica busta sotto al naso.

-Cos’è?- chiese, evitando di controbattere alla sua ramanzina.

-La tua occasione per far capire al più testone dei Grifondoro che ne sei cotto. Cos’altro?-

- Blaise!- Insorse Malfoy.

-Draco!- Gli fece eco il moro, con voce che non ammetteva repliche.

-Ed io sono Harry…- si intromise una voce divertita, gelando il sangue nelle vene di Malfoy.

-P…Potter, che diavolo fai, spii le conversazioni altrui?- riuscì a dire, con il cuore che batteva incontrollato dalla paura che avesse ascoltato tutto.

-Mhh, no. Questa è prerogativa di qualcun altro- sorrise, ironico, facendo imporporare ulteriormente il volto della bionda serpe.

-Qual buon vento Harry?- domandò Zabini, scalando di un posto per far accomodare il grifone alla loro tavolata. Pochi sguardi gli osservarono curiosi: quelli che ancora non riuscivano a capacitarsi di quanto vedevano. Non era più così strano vedere i tre conversare pacificamente insieme, sia ad una tavolata che all’altra.

Avevano sotterrato l’ascia di guerra agli inizi di quell’anno; dopo la dipartita di Voldemort continuare ad odiarsi e farsi i dispetti come bambini di tre anni, cominciò a sembrare sciocco, per non dire infantile.

-Volevo accertarmi che sarete dei nostri domani sera- disse, puntando gli occhi sul biondo, il quale si sentì per l’ennesima volta andare in fiamme il viso. Blaise aveva ragione, era proprio cotto.

-Stavo giusto per parlarne a Draco. Ma non ti preoccupare, ci saremo. -

-Perfetto!- disse il grifone smagliante, -ricordatevi le maschere- concluse soddisfatto addentando una minuscola brioche al cioccolato, presente nel piatto del biondo per poi allontanarsi dalla tavolata verde argento con un sorriso da malandrino ad incorniciarli le labbra.

- Blaise?-

-Si?-

-Penso di aver qualche problema d’udito. Ti ho appena sentito dirgli che ci saremo. Che entrambi ci saremo.-

-Si, Draco..hai sentito bene- rispose tranquillo il moro, non accorgendosi dello sguardo di fuoco dell’amico.

-Bene. Hai dieci secondi di tempo per scappare.-

*** 

Un vecchio detto babbano dice: quello che fai l’ultimo dell’anno, lo fai tutto l’anno

…tutto l’anno

Immerso nei suoi pensieri, e ormai pronto per andare alla festa, Draco non si accorse neppure dell’entrata di Blaise nella loro stanza, fasciato da un completo nero con tanto di cravatta che gli calzava alla perfezione. Si ripeteva le parole di Potter costantemente, incapace di  scacciarle via o anche solo di spingerle così tanto a fondo nella tua testa, da non doverle più udire.

Non gli era mai capitata una cosa simile.

-Cazzo, Draco! Sei così figo, che se non fossi il mio migliore amico ti sarei già saltato addosso-

-Smettila idiota! Se questo dovesse accadere, diventerei il bersaglio preferito di un certo Grifondoro di nome Longbottom- sghignazzò, prendendosi la sua rivincita per il giorno prima.

-Touchè! Ma quando è vero, è vero. Non ti riconoscerebbe neppure tua madre così-

-È appunto questo lo scopo di una festa in maschera. Andiamo ora, prima che cambi idea.-

***

Ultimo dell’anno… tutto l’anno… ultimo dell’anno…

Basta.  

Doveva smetterla di pensarci. Era nel bel mezzo di una festa niente male con musica, anche se babbana, veramente niente male e aveva una visuale spettacolare su un certo Grifondoro dalla maschera bianca. Non poteva rovinarsi la serata in questo modo.

Nonostante i suoi rimproveri mentali, più tentava di convincersi a non pensarci, più la faccenda diventava un’impresa ardua…soprattutto con l’avvicinarsi della mezzanotte. Mancavano infatti pochi minuti allo scoccare del nuovo anno, e per allora quella frase non avrebbe più avuto nessun significato. Doveva solo resistere altri 5 minuti… solo 5 minuti.

-Draco smettila di sbavarci sopra. Non è una bella scena- gli sussurrò Zabini, ridacchiando leggermente per lo sguardo che gli aveva rivolto l’amico sorpreso in flagrante. –Vai da lui… digli quello che provi-

-Se fosse così facile l’avrei già fatto-

-È facile Draco! Devi solo buttarti-

-Non sono il tipo che esprime facilmente ciò che prova. Non ne sono in grado....-

-Allora trova un modo per farlo e prima che lo faccia qualcun altro. Il tuo eroe rosso-oro è piuttosto ambito stasera- concluse, con una pacca sulla spalla pregando in cuor suo che trovasse veramente la forza per esprimere i propri sentimenti.

La festa procedeva alla grande e con l’avvicinarsi dell’ora fatidica l’eccitazione di tutti era aumentata a dismisura, complice forse qualche bottiglia di Burro Birra e Whisky Incendiario di troppo. Per questo Harry rimase leggermente sorpreso, quando si vide trascinare via da quello che poteva essere solo Draco Malfoy in persona e chiudere dentro alla camera del proprio dormitorio; nessun’altro possedeva capelli di un simile colore.

-Draco ma che…-

-Non interrompermi Harry- disse un Draco Malfoy particolarmente agitato, con le gote di un rosso acceso sul volto.

-Dovremmo essere di là, tra pochi minuti è la mezzanott… Okay, dimmi- Disse di botto, notando lo strano comportamento del biondo.

-Dimmi solo questo: è vero che quello che fai l’ultimo dell’anno, lo fai tutto l’anno?-

Il Grifondoro rimase sorpreso da quelle parole, era l’ultima cosa che si aspettasse di sentirsi chiedere. Gli veniva persino da ridere davanti alla banalità di quella domanda.

-Beh..-

-Harry!-

-Si…si è vero- e appena pronunciò quelle parole le labbra di Draco si incollarono alle sue, in un modo dannatamente perfetto, con una dolcezza disarmante. Un tocco lieve, quasi casto e quando il biondo fece per allontanarsi dal Grifondoro questi lo bloccò, attirandolo più vicino a sé e coinvolgendolo in quello che poteva considerarsi un bacio che di casto, invece, non aveva proprio nulla.

Si staccarono dopo diversi secondi con il respiro affrettato e il rimbombo dei tappi delle bottiglie di Champagne che volavano ovunque per la sala comune, annunciando il nuovo anno.

-Durerà per tutto l’anno?- chiese Draco, col cuore che batteva all’impazzata, immergendosi completamente nello sguardo velato di passione che si trovava dinnanzi.

-No… non credo Draco-

Poteva un cuore fermarsi, pur rimanendo vivi? Draco aveva appena scoperto di si.

-Non credo, perché vorrei che non continuasse solo per quest’anno, ma anche per il prossimo e il prossimo ancora… e quello dopo, fino a quando saremo entrambi troppo vecchi da non riuscire a muovere neanche più le labbra- disse sorridendo il moro, riprendendo a baciare con dolcezza quell’angelo che stringeva tra le braccia.

Poteva un cuore ritornare a battere, tornando dalla morte e percepirlo come se fosse il primo battito di un’intera vita?

Draco in quel momento avrebbe risposto di si.

Blaise Zabini richiuse lentamente la porta del dormitorio Grifondoro, girandosi nell’abbraccio del compagno che lo guardava sorridendo dolcemente.

-Ma voi Serpeverde usate sempre lo stesso metodo per dichiararvi?-

-No, non sempre…anche se a giudicare dal risultato, sembra funzionare alla grande.