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Autore: bridgetvonblanche    31/05/2015    4 recensioni
Ti avrei seguita ovunque, Sakura-chan.
Se solo me lo avessi chiesto.
Ti avrei donato tutto me stesso, Sakura-chan.
Se solo me ne avessi dato la possibilità.
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boruto Uzumaki, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sarada Uchiha, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sakura
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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[Anywhere I would have followed you]


  

Ti avrei seguita ovunque, Sakura-chan.
Se solo me lo avessi chiesto.

-Cosa vuoi che faccia?-

-Riportami indietro Sasuke, ti prego Naruto- mi avevi supplicato, in lacrime. 

Avrei potuto semplicemente scegliere di restarti accanto, per cercare di colmare il vuoto che Sasuke aveva lasciato proprio lì, al centro del tuo petto. 
 Forse avrei dovuto pensare a me stesso, per una volta. Avrei voluto stringerti tra le mie braccia ed asciugare tutte le tue lacrime fino a che non ti fossi innamorata di me. Ma come avrei potuto? Come avrei potuto agire in questo modo così meschino quando proprio io ero a conoscenza di ogni tuo sfogo e di ogni tua più piccola sfumatura di sentimenti per Sasuke, quel ragazzo sempre così severo e schivo di cui eri tanto affascinata?
Te lo avevo promesso Sakura, avevo giurato sulla mia vita che avrei fatto qualsiasi cosa per riportare il nostro compagno di squadra al villaggio, da te. E forse un po' egoista lo sono stato davvero: in fondo io desideravo solo rivedere di nuovo il tuo sorriso più bello spuntare come un timido fiore dalle tue labbra sempre troppo tristi, sempre così sciupate.

Avrei fatto qualunque cosa pur di vederti felice. Non c’era prezzo che non avrei pagato, per te.

Ed ora ti guardo: osservo la donna che sei diventata e la bambina che hai cresciuto con quell’amore che solo una madre forte come te avrebbe saputo donarle. Hai scelto coraggiosamente di rinunciare al tuo sogno, diventare il ninja medico migliore di tutta Konoha, per rimanere il più possibile accanto a Sarada.
Meritavi solo amore Sakura e ti giuro che sarei stato capace di vendere la mia anima al diavolo pur di tornare a vedere con i miei occhi quella bambina dai capelli color confetto felice e spensierata, la stessa Sakura che aveva saputo catturare il mio cuore fin dal primo momento in cui i nostri destini si erano incrociati attraverso un semplice sguardo, mentre tutto il resto del mondo non faceva altro che ignorarmi, tendendomi a debita distanza.

Ed ora torno ad osservarli, quei tuoi occhi smeraldini, e li scopro stanchi. Stanchi di lottare per qualcosa che sai non potrà mai appartenerti del tutto.  Osservo i lineamenti del tuo viso, così bello nonostante il dolore che hai dovuto sopportare in questi ultimi anni, senza però trovarvi alcun cenno di felicità o spensieratezza tanto agognata.

Perché Sasuke non c’è, non è più ancora tornato.


Ti avrei donato tutto me stesso, Sakura-chan.
Se solo me ne avessi dato la possibilità.

-Cosa vuoi che faccia?-

-Non lasciarmi adesso, ti prego Naruto-

Il nostro bacio. Il nostro unico bacio.
Ero morto, tu mi riportato in vita.
Il mio cuore aveva smesso di battere, tu lo hai afferrato con quelle mani così sottili che mai nessuno avrebbe sospettato potessero nascondere una forza così sovrumana da riuscire a spaccare intere montagne. Hai preso il mio cuore e hai baciato le mie labbra per salvarmi.
Ma forse nessuno sa che in realtà (e forse anche inconsapevolmente) tu mi hai tenuto in vita per tutto questo tempo, per tutti questi anni che abbiamo trascorso insieme.
Tu il mio cuore lo avevi già, Sakura-chan.
E quel giorno ti sei presa anche le mie labbra che null’altro bramavano se non congiungersi, almeno per una volta nella vita, con le tue.


Avrei curato ogni tua ferita, Sakura-chan.
Se solo non fossi stata così orgogliosa.

-Cosa vuoi che faccia?-
-Va da lei e non voltarti indietro, ti prego Naruto-

Avevo lasciato che la tua mano leggera scorresse incontrollata e tremante sulla mia guancia accaldata.
Per quanto tempo avevi dovuto reprimere il bisogno di piangere?
Ti avevo accolto tra le mie braccia su quella panchina, lasciando che mi inondassi la maglia di calde lacrime, lasciando che mi stringessi forte a te. Allora non avevo capito che questo era il tuo modo per dirmi addio.

Con la testa appoggiata alla mia spalla avevo ascoltato il battito del tuo cuore farsi sempre più veloce. Poi, come già tante volte prima d’ora, ad entrambi era sfuggito un sorriso complice. Ma questa volta c’era qualcosa di strano, di magico e diverso nell’aria, intervenuta per scompigliare le nostre teste: tu che mi avevi guardato come mai prima d’ora ed io che, come un ebete, ero semplicemente rimasto a fissare i lineamenti del tuo viso candido illuminati dal timido chiarore della luna.

-Sarà meglio che tu vada adesso- mi avevi suggerito, prima di alzarti dalla panchina per sistemare quella tua gonna rosa. 

Ma io no, non ero ancora disposto a lasciarti andare, non ero ancora pronto per dirti addio Sakura.

-Rimaniamo qui, solo per questa notte- ti avevo così risposto, afferrandoti per il braccio per evitare che scappasi via troppo velocemente da me, dove non avrei mai potuto raggiungerti.

Ed inaspettatamente tu avevi acconsentito, non senza avermi prima tirato un bonario pugno sulla testa. Un pugno che però non mi aveva provocato alcun dolore, se non una pesante fitta nell’angolo più nascosto e profondo del cuore.

Perché entrambi ne eravamo maledettamente consapevoli: sarebbe stata la nostra ultima notte insieme.


Ti avrei confessato tutto l’amore che provo senza riserve solo per te, Sakura-chan.
Se solo avessi trovato il coraggio e le parole giuste.

-Cosa vuoi che faccia?-

-Dimmi che non cambierai, che non cambierà niente tra noi, ti prego Naruto-

Avevi cominciato a stringere convulsamente attorno al colletto della mia camicia un’elegante cravatta nera. Ed io ti avevo lasciato fare, non avendone mai indossata una prima d’ora. Tu te ne eri resa conto subito, per questo motivo avevi farfugliato un ‘baka’ mentre, ancora una volta, avevi provveduto a risolvere questo piccolo contrattempo che non mi avrebbe permesso di arrivare in orario per la cerimonia.
Lo sposo che arriva in ritardo; no, non me lo avresti mai permesso.

-Chi lo avrebbe mai detto eh, Sakura-chan?-

Avevo deciso di iniziare così il mio discorso. Un discorso che avresti potuto facilmente troncare sul nascere con un pugno ben assestato contro il mio stomaco. Oppure un discorso che avrebbe potuto condurci lontano se solo lo avessimo voluto entrambi con la stessa intensità. Scappare in un villaggio straniero, via da questa stanza che cominciava a starci troppo stretta.

-Lo so- mi avevi risposto, con quell’aria che sapeva di tutto meno che di sicurezza e superiorità, cercando di rimanere concentrata sul quel nodo che evidentemente non ne voleva sapere di sistemarsi sulla mia camicia bianca.

-Posso ancora tornare indietro, Sakura-chan-

-Naruto..-

-Sai che lo farei, se solo tu me lo chiedessi-

Questa volta era stata la mia mano ad appoggiarsi sulla tua guancia umida, prima di portare delicatamente una ciocca rosa dietro l’orecchio. Mi avevi leggermente slabbrato la camicia, con quella mano chiusa a pugno contro il mio petto, ma a nessuno degli invitati sarebbe mai importato qualcosa. 

-Non lo farò, sai che non lo farò-

-Pensi sia sbagliato nei confronti di Hinata?-

-Penso sia sbagliato nei tuoi confronti, Naruto-

Mi ero staccato da te solo per cercare i tuoi occhi, convinto di riuscire a trovarvi una qualche debolezza alla quale mi sarei potuto aggrappare facilmente.

-E’ troppo tardi-

-Per cosa Sakura?-

-E’ troppo tardi per iniziare ad amarti come meriteresti, Naruto-

Eravamo rimasti così, per minuti interminabili a specchiarci l’uno negli occhi dell’altra per cercare di capire chi dei due avrebbe ceduto per primo quando, improvvisamente, nei tuoi occhi avevo visto riflessa quella determinazione che tu non avevi mai smesso di trasmettermi ed infondermi per tutti questi anni.

In quel preciso istante, capii un cosa.

-Continuerò ad osservarti da lontano, come hai fatto tu con me per tutti questi anni; è una promessa, Naruto-

In quel momento capii che nonostante tutto quello che sarebbe successo, tutte le promesse che avrei fatto davanti all’intera Konoha quel giorno, io avrei continuato ad amare te, Haruno Sakura. Ti avrei amata per tutto il resto della mia vita, anche se stavo per lasciarti andare.

-Ti prego Naruto, pensa alla tua felicità adesso-

Mi avevi sorriso, tra le lacrime. 

-Io la mia felicità l’ho trovata tempo fa-

Avevo sollevato il tuo mento facendo leva sulla mia mano, quella ancora intatta, quella ancora in grado di percepire il calore della tue guance. Perché era questo che volevo sentire, una volta ancora: volevo imprimere nei polpastrelli della mia mano la morbidezza della tua pelle che mai più avrei toccato, volevo portare via con me quel tuo profumo di ciliegio, così delicato ed inebriante. Volevo ricordarmi per sempre di quei tuoi occhi, così chiari, per una volta lucidi solo per me e non per ‘Sasuke-kun’.

-In te-

Ed è stato così che le tue labbra si erano appoggiate sulle mie, e le tue mani sottili avevano cominciato a solleticarmi il petto, fermandosi solo in prossimità del cuore, proprio come quella volta, sul campo di battaglia. Mi stavi baciando davvero, Sakura-chan: un bacio vero, senza tentativi di rianimazione, esattamente come me lo ero immaginato tutte le notti che ti ho sognata accanto a me.
Un bacio che non era durato nemmeno il tempo di un istante, ma che ricordo ancora come se le tue labbra in realtà non si fossero mai staccate dalle mie.

Torno a guardarti: sei lì, sotto quel grande albero di ciliegio, la tua mano stretta attorno quella di Sarada.
Chissà a cosa pensi quando rivolgi lo sguardo verso l’orizzonte. Io credo di saperlo, Sakura-chan: so che pensi a Sasuke, a dove possa trovarsi ora. Ti ritrovi spesso a chiederti se sta bene, augurandoti che non gli sia successo nulla, augurandoti che torni.
Poi i tuoi smeraldi si posano su di me che, come un bambino, porto la mia mano dietro la testa, imbarazzato. Mi saluti Sakura-chan, mi saluti ed io penso che se potessi tornare indietro, se potessi tornare a quel giorno, non avrei lasciato che tu scappassi, fuggissi via da me.
Ora posso solo ricambiare il tuo saluto. 

E poi lo vedo: osservo Bolt venirti incontro a braccia aperte, portandoti un piccolo mazzo di fiori di ciliegio in dono.
No, non è il tuo compleanno, ma tu li accetti ugualmente, baciandolo sulla fronte per ringraziarlo, cominciando a camminare tra lui e Sarada che non sembrano voler smettere di bisticciare per futili sciocchezze.
Così prometti loro di portarli a mangiare dell’ottimo ramen.

Mi chiedo solo se anche tu, guardandoli come sto facendo io adesso, rivedi noi in quella scena.
Chissà se pensi a me qualche volta, Sakura-chan.

Inaspettatamente ti blocchi proprio nel bel mezzo della strada ciottolata.
Rivolgi nuovamente le tue attezioni verso di me che ancora faccio fatica a sostenere il tuo sguardo.

-Naruto, vuoi unirti a noi?-

Sorridi piano, come se non volessi farti scoprire da nessuno, mentre io continuo a pensare che non esista cosa più bella al mondo che il tuo sorriso.
Ti raggiungo immediatamente e, senza rifletterci troppo, mi scappa un -Dattebayo!- pronunciato forse con un pò troppa enfasi prima di mettermi a sfidare i nostri figli in una gara di corsa verso l’Ichiraku.

-Non sei cambiato di una virgola, Naruto- ti sento sbuffare, prima di ricevere una leggera gomitata, quel ‘là’ che mi sprona a proseguire nella mia corsa senza fermarmi.

Mi allontano nuovamente da te, ma questa volta sono io ad allargare le mie labbra nel sorriso più grande che sia mai stato in grado di generare. E no, non è per il ramen che mi aspetta dal vecchio Teuchi, ma per una ben più importante constatazione: nemmeno i miei sentimenti per te sono cambiati di una virgola, Sakura-chan.

Forse io e te potremo essere felici un giorno.
Forse solo in un’altra vita.
Ci sarà un tempo in cui il tuo dolce sorriso tornerà ad illuminare le mie giornate.
Un domani in cui non dovremo più mentirci e nascondere i nostri sentimenti.

Verrà il giorno in cui, svegliandomi, ti scoprirò addormentata accanto a me, mentre mi sorridi serena, accoccolata sul mio cuore che non hai mai smesso di battere per te.

Te lo prometto, Sakura-chan.
 



bridget's wall:

Io ci ho provato, non posso dire di non aver tentato.
Dopo il finale di Naruto avevo deciso che mai mi sarei  immischiata nel polverone (vera e propria guerra) tra i vari fandom, semplicemente perchè ne ero uscita così sconfitta che pensavo che non sarei più riuscita a leggere nulla che li riguardasse la coppia Narusaku. Avevo paura che con l'uscita dei capitoli Gaiden avrei cambiato idea su di loro, avevo paura di dimenticarmi tutto quello che Naruto e Sakura avevano costruito durante lo Shippuden.
Poi ho ricominciato a leggere fanfiction a loro dedicate, ho ripreso a leggere i doujinshis che li ritraggono così, insieme e felici e mi sono chiesta come mai ho anche solo pensato di smettere di scrivere storie su di loro, perchè ho smesso di credere in questa coppia, nel loro amore.
Ecco il motivo per cui da oggi vedrete il mio nome anche nel pairing Naruto/Sakura.
Cosa ci posso fare se mi affeziono e finsco sempre per shippare coppie che non avranno mai un lieto fine? (Obito so che puoi sentirmi <3)

Spero davvero che la OS vi sia piaciuta almeno un pochino, attendo sempre i vostri super commenti! :)

Vi abbraccio tutti/tutte,
pace, amore e Tsukuyomi Infinito.

-bridgetvonblanche


 

  
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