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Autore: kamisama_says    31/05/2015    1 recensioni
Byakuya era certo di essere morto nel momento in cui Naraku era ormai rimasto sconfitto.
La sua esistenza era stata breve ma sapeva che essendo una mera emanazione, con la morte del suo creatore sarebbe giunta anche la sua fine.
O almeno così credeva..
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Byakuya, Naraku, Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 6:
“Misato, dai non fare così! Voglio sapere tutto!” Yuko continuava a seguirla come un cucciolo fedele osservando ogni suo movimento e guardandola speranzosa.
La ragazza sospirò e si voltò verso di lei rivolgendole un occhiata seria “ti ho già detto che non è successo nulla; o almeno tutto ciò che è successo lo hai saputo pochi giorni fa.”
Non si conoscevano ancora molto bene ma la curiosità di Yuko le rendeva molto facile farsi degli amici.
A Misato la sua compagnia non dispiaceva, anche se doveva ammettere che la petulanza dell’amica era a volte fin troppo forte da sopportare anche per lei.
“Per favore, adesso non posso parlare. Ho molte cose da fare e dopo devo aiutare Eiko” tentò di giustificarsi la mora.
L’altra che invece aveva i capelli biondi e corti sbuffò “un giorno riuscirò a farti parlare. E’ fin troppo evidente che sei interessata a quell’uomo”.
Misato arrossì fino alla punta dei capelli “n-non è come pensi tu! Mi piace passare il tempo con lui ogni tanto, tutto qui” si voltò per nascondere l’imbarazzo.
L’altra ridacchiò “sei come un libro aperto, non riesci proprio a nascondere le emozioni. Per oggi ti lascio stare, anche perché mi stanno chiamando” si voltò per far cenno alla donna che le stava chiedendo di avvicinarsi di aspettare un momento “ma sappi che non ti lascerò in pace così facilmente”.
Corse via saltellando e Misato, nonostante la lieve irritazione, rise nel vederla così felice senza alcun evidente motivo.
 
Byakuya, non so con esattezza cosa sia successo tra te e quella ragazza ma è ovvio che ancora non ti sei deciso ad assorbirla al tuo interno.
L’uomo sospirò scocciato “lo farò, vuoi deciderti a lasciarmi in pace ogni tanto?” si accoccolò meglio sul ramo dell’albero.
Mi stai prendendo con troppa leggerezza, tuonò il mezzo demone, nonostante sia morto non sono impotente. Faresti meglio a fare come ti dico la prossima volta che la incontrerai.
Il demone non badò molto alle sue parole di sfida “certo, ora lasciami riposare” sbuffò dando le spalle nella sua mente alla voce fastidiosa.
Hai un’ultima possibilità.
Byakuya sospirò “altrimenti? Mi ucciderai?”.
Subito dopo la sua domanda, si rese conto che da quando era stato riportato in vita non aveva mai dato così tanto peso alla sua morte.
Anzi, morire non gli sarebbe importato affatto. Infondo era il suo destino.
 
“…grazie”
 
Si ritrovò all’improvviso a ripensare a quando la ragazza prima di andarsene lo aveva ringraziato.
Era stata la prima volta che qualcuno gli si era rivolto così. In effetti il suo atteggiamento non era di certo favorevole alla gratitudine.
Eppure in quel momento si era sentito strano.. felice?
Si rese conto che la stessa sensazione l’aveva provata molte altre volte da quando era tornato dal regno dei morti. Tutte quante insieme a lei.
Solo con lei si sentiva strano, incapace di farle del male. Quella ragazza era capace di fargli abbassare la guardia e di mandarlo in estasi solo con uno sguardo.
Morire.. non aveva mai riflettuto davvero sul significato che aveva.
Ora credeva di capirlo. Significa andarsene senza poter più tornare indietro, e per la prima volta il pensiero lo rese triste.
Mentre tentava di dare un senso a tutte le nuove emozioni provate fu interrotto dalla solita voce, in risposta alla sua domanda.
Meglio che tu non lo sappia, rise malignamente Naraku per poi andarsene.
Si rese conto che la presenza del mezzo demone era scomparsa, perciò si stese nel prato a riposare.
Trascorsero alcuni minuti in cui ricominciò a pensare a lei e a quando avrebbe potuto rivederla, ma fu costretto a rialzarsi di scatto percependo l’avvicinamento di un’aura.
Dopo pochi secondi si rese conto che si trattava di un potere spirituale che oramai aveva imparato a conoscere bene, e sorrise nel vedere la ragazza avvicinarsi.
Non si accorse subito di lui ed iniziò a lavare i kimono sulla riva del fiume mettendoli poi a bagno nel secchio, come la volta precedente.
Lui le si avvicinò con cautela e nonostante Misato avesse percepito una forte aura demoniaca rimase comunque sorpresa nel vedere il volto dell’uomo riflesso nello specchio dell’acqua.
Sobbalzò appena e si voltò con un sorriso “buongiorno Byakuya..”.
Lui non rispose “ti occupi sempre tu di questo?” indicò il secchio di legno.
Misato annuì appena “quasi sempre. Non è un lavoro pesante, e devo farlo solo una volta a settimana”.
Byakuya si mise seduto accanto a lei che dopo pochi attimi si alzò per mettere i kimono ad asciugare su un ramo del grande albero.
Si asciugò le mani sul tessuto che indossava, lisciando le poche pieghe che si erano formate e si avvicinò all’uomo per potergli parlare ancora.
Decise di sedersi accanto al demone ma inciampò nel secchio pieno d’acqua. Stava per cadere con la schiena contro il prato quando Byakuya le afferrò una spalla tirandola verso di lui.
Il brusco movimento fece cadere il fermaglio che aveva utilizzato per fermare una ciocca ribelle che le scivolò sullo zigomo incorniciandole il volto.
Lui rimase estasiato dalla sua bellezza ma Misato imbarazzata si affrettò a raccogliere il fermaglio dorato e a rimetterlo tra i capelli.
Lei cercò di nascondere la timidezza dicendo “ci siamo sempre incontrati sotto quest’albero.. non preferiresti andare da qualche altra parte?” il volto le si illuminò in un sorriso “ci sono molti prati pieni di fiori da queste parti, ma..” smise di parlare per un attimo “forse in fondo a te non interessa..”.
Misato gli sorrise nuovamente “non intendevo obbligarti è soltanto che.. sarebbe bello andare da qualche altra parte insieme, tutto qui”.
Byakuya sorrise appena, felice che la ragazza desiderasse spendere del tempo con lui “non mi hai lasciato ancora dire nulla”.
Lei scoppiò a ridere “mi dispiace” gli sorrise contenta.
Lui poggiò i gomiti a terra e divenne pensieroso “forse conosco un posto che potrebbe piacerti..”.
Il volto della ragazza si illuminò e si voltò di scatto verso di lui “davvero? Di che si tratta?”.
La curiosità di Misato fece sorridere Byakuya che rotolò su un fianco dandole le spalle “potremmo andarci dopo, ora sono un po’ stanco”.
Non cogliendo il tono ironico, la ragazza si rattristò “come vuoi..”.
L’uomo non resistette al desiderio di voltarsi per vedere che espressione aveva in quel momento il volto della ragazza e quando vide che aveva gonfiato le guance sbuffando non riuscì a trattenere una risata.
Lei lo guardò perplessa ma dopo pochi secondi spalancò gli occhi sorpresa “ti stavi prendendo gioco di me?”
Il sorrisetto del demone la convinse di aver indovinato “non è carino..” distolse lo sguardo dal suo fingendosi offesa.
Lui sbuffò e dopo alcuni attimi si alzò di scatto e si allontanò da lei. Vedendo che Misato non lo stava seguendo si voltò e la vide guardarlo interrogativa mentre sedeva nel prato.
Lui incrociò le braccia “allora? Non volevi vedere un bel paesaggio?”
Lei scattò in piedi e scoppiò in una risata squillante, per poi seguire il demone che già si era incamminato.
 
 
Angolo dell’autrice:
ciao a tutti :D è da molto che non pubblico un capitolo ma ho avuto molti impegni quest’anno.
Ho deciso di ricominciare questa storia e la terminerò sicuramente quest’estate.
Grazie a tutti per seguirla e sentitevi liberi di farmi notare i miei errori (:
  
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