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Autore: Erises    31/05/2015    0 recensioni
"Altrettanti brevi secondi e Takuma svenì."
[...]
"cercò di aprire gli occhi un'ultima volta, ma fu un errore: quell'espressione triste, preoccupata e terrorizzata era, di nuovo, sul suo candido viso per colpa sua."
[...]
"L'uomo che la proteggerà non sarà lui, ma un uomo sano e forte.
La porta della stanza d'ospedale dov'era si aprì e una chioma ben familiare si fece strada.
Sì, l'avrebbe protetta un uomo sano e forte. Proprio come Kou."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Proteggere Mayu Premetto che non ho finito il manga e non ho visto il film di Boku no Hatsukoi wo Kimi ni Sasagu, ma è uno dei manga che più adoro. Ha una storia davvero bella e finalmente come ragazzo protagonista non c'è il solito figo e forte di turno. XD
In questa one shot di 575 parole sono inquadrati in particolare i sentimenti di Takuma.
Beh, buona lettura!

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~ Proteggere Mayu.


Mayu gli diede il suo primo bacio, quando erano ancora due innocenti bambini; si fecero una promessa in mezzo a quel prato verde speranza.
Sì, non erano riusciti a trovare nemmeno un quadrifoglio, ma la le parole dolci e incoraggianti che si dicevano potevano farli comunque andare avanti. A vent'anni si sarebbero sposati.


Aveva scoperto qualcosa in più sulla malattia che portava con sè da ormai molti anni, un qualcosa che forse non avrebbe dovuto sapere per evitare altri dispiaceri a lui e agli altri. Ma ora era troppo tardi: sarebbe morto ai suoi vent'anni.
Quando alle elementari Takuma si fece fare dalla giovane il primo buco all'orecchio per "cambiare il suo destino", non si erano più visti o sentiti.
Dopo ciò a cui il ragazzo aveva assistito, non poteva permettersi di creare altro dolore alla sua Mayu.
Si volle iscrivere in segreto in un collegio, anche se questo addolorava la madre, ma non poteva fare altrimenti. Non doveva più far piangere Mayu.

Al primo anno delle medie, però, un fatto sconvolse completamente i suoi piani.
Con la sua voce che rimbombava nella palestra, amplificata dal microfono, e lui che continuò la ingenua litigata per il suo nuovo colore di capelli e per i numerosi orecchini, che si era fatto fare solamente per non dare l'aria di un ragazzo fragile, come tutti avrebbero pensato.
Quella ragazza continuava a sconvolgergli la vita.
Nonostante erano entrambi consapevoli dell'amore che ognuno provava per l'altro, c'era sempre qualcosa che impediva loro di stare insieme. Una stupida malattia che li divideva da una vita normale e tranquilla; poteva benissimo andare a quel paese e sparire dalla faccia della Terra!

La punizione.
Quel Kou, fratello maggiore del suo compagno di stanza Ritsu, si stava mettendo in mezzo.
Takuma rimase allibito quando Mayu gli venne a chiedere:
«Posso... baciare il direttore del dormitorio?» Non seppe cosa dire in quel momento, come poteva darle una risposta?
«Takuma... Tu cosa vuoi che faccia?» continuò poi, come se fosse agli ordini di un principe.
«Se mi dici di baciarlo lo farò. Ma se mi dici di non farlo... non lo bacerò
Accidenti. Perchè rendeva tutto così difficile? Oppure era lui a renderlo complicato?


Niente sport, niente sforzi eccessivi, non poteva assolutamente permetterselo, diceva il dottore. Ogni volta che c'entrava Mayu, però, quelle raccomandazioni che si ripetevano nella sua mente venivano frantumate in pochi secondi. Poi, Takuma è già in azione in aiuto della sua amata, sempre. Come in quella partita di basket, quando dei senpai l'avevano urtata e fatta cadere a terra sul campo da gioco. Si era davvero arrabbiato e in un lampo aveva dimostrato la sua forza, difendendo anche Mayu. Quei ragazzi se n'erano subito andati, dopo aver subito una schiacciante sconfitta da un ragazzo con problemi al cuore.
Altrettanti brevi secondi e Takuma svenì. Si era sforzato troppo e adesso stava male, ma almeno aveva salvato la sua Mayu.
Prima di entrare nell'ambulanza su di una barella, cercò di aprire gli occhi un'ultima volta, ma fu un errore: quell'espressione triste, preoccupata e terrorizzata era, di nuovo, sul suo candido viso per colpa sua.
Sono davvero uno stupido, pensò.
Al suo risveglio promise a sé stesso, che avrebbe resistito, non doveva pensare di voler difendere Mayu. L'uomo che la proteggerà non sarà lui, ma un uomo sano e forte.
La porta della stanza d'ospedale dov'era si aprì e una chioma ben familiare si fece strada.
Sì, l'avrebbe protetta un uomo sano e forte. Proprio come Kou.

  
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