POV KAGOME

Sai mi chiedo il perchè sia dovuta cadere in quel maledetto pozzo, perchè tu continui ad amare lei, perchè non capisci i miei sentimenti che pian piano diventano sempre più dolorosi e profondi, perchè continui ad andartene la notte senza degnarmi di uno sguardo, anche di puro odio lo accetterei comunque perchè almeno significherebbe che mi consideri una persona, da odiare, ma comunque una persona.

Non credo ci siano risposte alle mie domande oppure non voglio solo accettare la realtà dei fatti, vorrei farmi forza e continuare questo viaggio al tuo fianco e insieme a Sango, Shippo e Miroku ma non ce la faccio e poi ormai la nostra avventura è finita, dopo aver ricomposto la sfera tutti le persone morte in questa pericolosa battaglia sono rinate e quindi anche Kikyo, per mia sfortuna. NO, NO KAGOME!!!! Non devi pensare questo, dopotutto è la donna che ama il tuo amato mezzo demone, no???? Perché? Perché adesso sto piangendo, tanto lo sapevo che sarebbe andata a finire così. Non dovrei soffrire più di tanto, giusto …. GIUSTO?????? E allora perché sento il mio cuore sbriciolarsi in pezzi sempre più piccoli e invisibili, perché sento il sapore amaro delle mie lacrime sulle labbra, perché continuo a sognarlo ogni notte che mi da’ un bacio sulla fronte e se ne va con quella che un tempo era stata mia rivale, esatto, era stata perché adesso non si può più dire che io e lei siamo rivali, dopotutto lui ti ha già scelta………………… ok devo finirla ora scriverò questa dannatissima lettera e potrò finalmente essere liberata da questo tremendo e soffocante dolore.

*DOPO AVER SCRITTO A LETTERA*

Bene adesso dovrò solo salutare i miei amici e potrò andare il più lontano possibile e smettere di soffrire

Kagome: ciao Sango io vado!

Dissi abbracciandola e dandole un bacio sulla guancia

Kagome: ciao ciao piccolo Shippo, ciao Kirara!

Dissi facendo una carezza sulla testa a tutti e due

Kagome: ciao anche a lei, Signor Miroku!

Dissi e subito dopo gli tirai un ceffone perché mi aveva messo una mano sul sedere. Poi andai sul Goshinboku e salutai anche il mio adorato Inuyasha insieme a Kikyo

Kikyo: potresti aspettare un attimo Inu-chan? Kagome devo dirti  una cosa di vitale importanza!

Kagome: cosa devi dirmi!

Kikyo: che intenzioni hai?

Kagome: dovresti averlo capito. Non preoccuparti farò un rito sacro e la parte che non hai della mia anima tornerà a te

Kikyo: meglio così!

Mi disse freddamente, come se non aspettasse altro da tutta la vita e tornò da Inuyasha

Sono corsa via subito dopo aver visto Inuyasha e Kikyo che si baciavano appassionatamente perché altrimenti sarei scoppiata in lacrime d’avanti a loro e non volevo dare quella soddisfazione a Kikyo

Corsi per molto tempo, non so’ forse per una mezzoretta, cmq abbastanza lontana perché l’odore del mio sangue si sarebbe solo qualche ora dopo la mia morte.

Ero in una fitta boscaglia e stavo camminando in cerca del luogo perfetto per fare il rito sacro fino a quando non vidi una radura rotonda, accerchiata dagli alberi e un’immensa distesa di margherite candide, era in una posizione perfetta perché così avrei visto un’ultima notte le stelle. Per fare questo rito doveva assolutamente essere una notte di novilunio, il che era a mio favore perché così il mio odore non lo avrebbe sentito subito, bisognava disegnare un cerchio con una stella a cinque punte e pronunciare la formula, ovviamente il corpo dovrà essere situato al centro della stella e dovrà morire con una pugnalata al cuore. Queste erano le condizioni per far si che il rito funzioni perfettamente. Ci misi l’intero pomeriggio per preparare tutto alla perfezione, quando ormai era ora del rito presi la lettera e il pugnale, mi stesi al centro della stella e iniziai a recitare la formula

Kagome: notte senza luna. notte oscura riporta quest’anima al suo legittimo proprietario, tu notte senza luna, protettrice dei miei sogni e incubi, proteggi quest’anima vagante che tra poco lascerà il suo corpo. Luna ormai sparita, oscurata dalla nebbia e dalla crudeltà della gente, fa che quest’anima viaggi silenziosa e invisibile, luna che oggi non risplendi porta pace e gioia a chi t’invoca, sconfiggi le tenebre e rinasci a nuova vita!

Dopo che dissi queste parole mi pugnalai ma al contrario di quello che mi aspettassi non mi fece male ma bensì mi diede pace e gioia proprio come scritto nel rito, ad un certo punto il simbolo sotto il quale mi ero stesa iniziò a rispendere di luce propria, una luce calda e abbagliante. Mentre succedeva tutto ciò le margherite sotto di me si macchiarono di un rosso scarlatto, stavo perdendo le forze, ormai ero libera dalla mia gabbia.

POV INUYASHA

Oggi Kagome mi è sembrata molto strana, chissà cosa le passa per la mente, dopo che ci venne a salutare sentì dire da Kagome e Kikyo qualcosa riguardo un rito o qualcosa del genere, appena Kikyo mi baciò sentì un senso di disgusto, ormai era così da giorni, cosa mi prende??????????

Era notte fonda e come tutte le notti di novilunio sono tornato un umano, però da qualche ora che ho un peso sul cuore, un brutto presentimento che non vuole andare via. Stavo per addormentarmi quando vidi una luce biancastra. In quel momento giuro di aver visto Kagome con le lacrime agli occhi ma non era possibile. Ora Kagome starà sicuramente dormendo nella sua camera, di certo non è qui che piange! Ma nonostante ciò decisi di andare a vedere cosa stesse succedendo anche se il mio fisico era più debole riuscii a raggiungere il luogo in una mezzoretta, appena mi avvicinai sentì un forte odore di sangue e non immagino se fossi stato un mezzo demone. Più mi avvicinavo più il cuore mi faceva male, ma non ne capivo il motivo ad un certo punto vidi una cosa bianca uscire dal corpo di una ragazza, aguzzai lo sguardo e con terrore negli occhi vidi quello che avevo temuto. Corsi il più velocemente possibile per fa sì che l’anime di Kagome non si staccasse dal suo corpo. Fortunatamente ci riuscì per un pelo, appena raggiunsi il corpo di Kagome vidi che si era pugnatala al cuore, decisi di portarla subito dalla vecchia Kaede. Tra poco sarebbe stata l’alba ma iniziai a correre il più velocemente possibile, quando raggiunsi la capanna della vecchia Kaede gli diedi il corpo esanime della mia adorata Kagome, esatto MIA, perché ormai ho capito di amarla dal profondo del cuore. Mentre uscivo dalla capanna vidi un bigliettino per terra e lo lessi e ne rimasi alquanto sconvolti. Volete sapere cosa c’era scritto?

*INIZIO LETTERA*

Caro inu-cha, sempre se posso chiamarti così,

comunque ciancio alle bande, non devi preoccuparti per me, anche se ora sono morta Kikyo riavrà la parte di anima che gli mancava e tornerà quella di una volta, non sei contento?

Sinceramente anche io sono felice di morire perché così almeno non soffrirò più

Sai….. fa male, molto male, vedere la persona che si ama tra le braccia della tua rivale….. ma non credo tu possa capirmi,

il mio unico rimpianto è quello di non averti detto quello che provavo di persona, quindi te lo dirò adesso.

TI AMO INU-CHA, con tutto il cuore

Sempre tua

Kagome

*FINE LETTERA*

Non c’era scritto chissà cosa, no lì c’era l’essenza di Kagome.

Dopo aver discusso animatamente con Kikyo se ne andata per sempre, meglio così è da due giorni che Kagome dorme, chissà se si sveglierà?

POV KAGOME

Mi fa male tutto! Ma perché cavolo la mia anima è ancora nel mio corpo……….. sento una voce calda e rassicurante che mi chiede di svegliarmi perché altrimenti non avrebbe potuto vivere senza me. Ma non mi importa io amo solo Inuyasha, ma voglio comunque vederlo e ringraziarlo del suo sostegno. Finalmente dopo molto tempo riesco a svegliarmi completamente e vedo il volto di Inuyasha con le lacrime agli occhi, lo chiamo per nome e si gira di scattò, mi abbraccia e sento dire le stesse parole che mi hanno fatta svegliare, però mi ricordo di Kikyo e subito risponde che l’ha lasciata, per me, perché ha capito di amarmi. Sono al settimo celo, non esiste persona più fenice di me, ne sono sicura!

ANGOLO DELL’AUTRICE:

 l’intenzione era di far morire Kagome me la storia ha preso un altro percorso. Dtemi cosa ve ne pare.

Ciao ciao