~Bibita~


Era una giornata qualunque, a Konoha.
Era estate-inizio agosto-e i raggi del sole filtravano anche nelle finestre delle case più riparate dal caldo.
Il calore era insopportabile, tanto che molti cittadini andarono a fare un picnic nella foresta di fianco il villaggio, per trovare più fresco.
Fra questi, sicuramente non c'era la giovane Sakura Haruno.
Ella passeggiava tranquillamente per le vie di Konoha, passando qualche volta la mano sinistra sulla fronte per cacciar via quelle fastidiose gocce di sudore.
Nella mano destra, invece, teneva una bottiglietta di aranciata fresca, per scacciare il caldo.
Non si sarebbe mai aspettata di trovarsi davanti quell'irritante stolker di una zazzera bionda.
Agitò lentamente la mano in segno di saluto, e, sbuffando, si diresse verso Naruto, che le stava venendo incontro.
"Giorno, Sakura-chan!" Esclamò sorridente.
Il calore non sembrava minimamente toccarlo.
"Giorno." Rispose secca-nonché acida-la kunoichi. Quel ninja la seguiva ovunque, oramai, anche fuori dall'ospedale quando finiva i turni.
Sakura aggrottò la fronte notando lo sguardo quasi meravigliato del biondino.
Seguì la traiettoria di quello sguardo, fino a giungere alla tanta agognata bottiglietta di aranciata.
"Sakura-chan...?" Mormorò il giovane, attirando a sé l'attenzione del medico
"Me ne fai assaggiare un po'?" Chiese quasi in tono supplichevole il ragazzo.
Sakura arricciò il naso e prontamente bevve un sorso della bibita. "Nemeno per sogno."
"Ma Sakura-chan...!"
"No!" Esclamò la rosata, gonfiando fiera il petto
Vide l'espressione di Naruto mutare da supplichevole a furba, e la cosa la intimorì-non che Naruto fosse particolarmente furbo-.
"Come preferisci, Sakura-chan..." Mormorò.
Sakura non capì subito cosa stesse succedendo.
Sentì una leggera pressione sulle labbra, e incerta abbassò lo sguardo.
Era Naruto. La stava baciando.
L'Haruno non si rese conto di aver trattenuto il respiro, dopo che Naruto si staccò.
Aspettò intimorita una sua parola, poiché troppo confusa per parlare. Tutto ciò che poteva dire le moriva in gola.
Così, titubante e sottovoce, mormorò:"Naruto, c-che cosa...?"
"Sai, Sakura-chan, quella bibita era davvero buona!"