Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: PatriciaEgbe    01/06/2015    1 recensioni
Storia che sto proseguendo di qualche capitolo su Wattpad, mi scuso con i lettori su EFP.
***
Harry Styles, giovane uomo d'affari.
Per poter diventare capo della società, gli viene imposto da suo padre di sposarsi
Elea Witterlen, giovane assistente dietro una scrivania, sogna la lussuria, di poter cambiare la sua vita.
"Quell'uomo cominciava a diventare una dipendenza, la mia."
"Quella donna mi stava facendo diventare pazzo. Non ero più me stesso quando incrociavo il suo sguardo"
**
Un accordo, Harry ed Elea.
CASH ONLY (The Night is still young)
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Million Dollar1
T R A I L E R   DELLA   F A N F I C T I O N ---> Million Dollar Trailer
Salve a tutti, dopo tipo 2 anni di assenza sono tornata con una delle mie storie uscite dalla mia testa bacata, con un nuovo profilo (visto che ho la testa bacata, ho dimenticato la password dell'altro profilo.. cose da me.)
Presto pubblicherò anche le storie che avevo pubblicato tempo fa, sono tutte nel computer e spero che qualcuno se ne ricordi almeno una.
Questa fanfiction che presto leggerete non so come mi sia uscita dalla testa, ma boh.. eccola qui.
*Sti film mentali che mi faccio*
La potete trovare anche su Wattpad (Dove ho già pubblicato altri capitoli): Million Dollar - Versione Italiano
Mentre la versione in Inglese è: Million Dollar - Versione Inglese <--- Ci ho provato a scriverlo in Inglese eh

 T R A I L E R   DELLA   F A N F I C T I O N ---> Million Dollar Trailer



Si accasciò sul divano.
Aveva bisogno di soldi, molti soldi - e non perché era finita in qualche guaio o così - ma perché era stanca di tornare dal lavoro solamente per ricevere quella misera paga che le dava il suo capo. Lui stava facendo delle mosse un po' troppo strane, Elea aveva notato da subito il giorno in cui aprì la sua busta paga e vide che le aveva abbassato la paga di ben 100 sterline, e Ronald - il suo capo - faceva sempre finta di niente, come se non ne sapesse nulla.
Elea voleva i soldi, voleva vivere in una bellissima villa lussuosa con lei a bordo di una piscina con un aperitivo in mano. Voleva essere lasciata in pace, niente telefonate del tipo "Vieni subito qui! Hai lasciato l'ufficio in disordine" o "Ti sei dimenticata di segnare l'appuntamento con.." "Ti vorrei tanto licenziare, ma non lo faccio".
Aveva il viso stanco, spento, non si divertiva più da molto tempo.
Si slegò la coda e i suoi capelli castani le ricaddero molto leggermente sulle spalle, era un disastro.. i suoi occhi azzurri erano troppo spenti, aveva bisogno di riposo.
Mordicchiò leggermente la matita che aveva in mano e buttò a terra il giornale, fare i cruciverba la stava irritando molto.
Si guardò attorno, il suo appartamento era molto piccolo, fin troppo.. Lei dormiva in salotto sul divano - letto, era quel che poteva permettersi, dato che nel centro di Londra le case costavano l'occhio della testa e lei non poteva permettersi di spendere di più.
Aveva intenzione di iniziare pure l'università, ma c'era sempre questo problema di denaro.
Qualunque cosa avesse intenzione di fare, serviva sempre del denaro.
La situazione cominciava a degenerare, non voleva più vivere in quel posto, non voleva più fare la segretaria, non voleva più vivere in Inghilterra.
Voleva dipendere da un uomo, dal suo corpo, da i suoi soldi, non le interessava se non lo amava o meno, lei voleva tutto questo.
S'immaginò come sarebbe stata tra 10 anni, magari sposata con un uomo - molto - ricco, due bambini da viziare e una gigantesca casa. Avrebbe fatto di tutto per poter realizzare il suo desiderio, ma poi lo squillo del cellulare la portò alla realtà. Continuando in questo modo non sarebbe riuscita a concludere proprio niente, anzi, non sarebbe riuscita nemmeno ad iniziare.
"E' tutto uno schifo!" e rispose.

~

Harry Styles, giovane uomo d'affari. L'uomo che molte donne desideravano.
I suoi occhi erano di un verde smeraldo così intenso che quando incrociavi il suo sguardo, anche per pochi istanti, ne si poteva rimanere colpiti. La sua pelle vellutata, l'alito sempre fresco, i ricci ormai lunghi e quel poco di barba appena rasata, lo facevano sembrare irresistibile, anzi, lo era.
Sotto quella camicia si nascondeva un fisico portentoso, non era magro come uno stuzzicandenti, no, ma nemmeno troppo muscoloso.. si teneva in forma andando in palestra - quasi sempre - ma quello che faceva impazzire di più le donne, era la sua schiena e le spalle possenti, la zona preferita dove ci si aggrappavano molte donne.
Era il figlio del proprietario del Lutus Corporation, un'azienda Newyorkese che si occupava della costruzione di edifici e aveva anche una catena di banche in quasi tutto il mondo.
Molti imprenditori speravano in un affare con Des Styles - il padre di Harry - ma lui, certo, concludeva qualche affare e guadagnava milioni, ma aspettava - non si sa che cosa - qualcosa dal proprio figlio.
Anche Harry si chiedeva che cosa avesse in mente il padre, ma niente, non aveva nemmeno intenzione di parlarne con lui.
Il figlio era sicuro che presto avrebbe preso il posto di suo padre, e ne era molto sicuro perché qualche mesetto prima, Des, a cena con i suoi due figli e la sua nuova compagna, aveva rivelato loro di voler prendersi una pausa e fare qualche viaggio con Isabelle - la compagna -.
Quando fece quella rivelazione, Harry cominciò a fare dei salti di gioia e a festeggiare dentro di se tutto pimpante, pensò che presto sarebbe diventato il proprietario del Lutus Corporation.
Gemma gli aveva chiesto che ne sarebbe stata dell'azienda - la risposta era molto ovvia -, ma quando Des fece per aprire bocca, il telefono squillò e dovette rispondere.
Non seppero mai la risposta.

Harry si guardò attorno cercando di ricordarsi dove stava andando.. ah si, il parcheggio.
Appena fu alla sua BMW, mise le chiavi nella serratura, ma niente. Riprovo di nuovo, niente. Incominciava ad innervosirsi, perché cavolo le chiavi della sua automobile non entravano nella serratura della sua automobile?!
Gli venne un lampo di genio.
Si allontanò di qualche passo, benedicendosi da solo sul fatto che poteva ricordarsi questa strategia già dall'inizio. Cliccò il pulsante sulla chiave della macchina. Niente. Questo non era il risultato che si aspettava.
Guardò attentamente la targa, la macchina era la sua, perché allora non si apriva?!
Diede un calcio alla portiera dal nervoso.
Prese il cellulare e digitò il numero del padre.

... "Pronto?"
"Papà, non riesco più ad aprire l'auto, non capisco che cosa stia succedendo" Harry cominciava ad andare in panico, succedeva solamente quando trovava qualcosa fuori posto nel suo ufficio.
"Lo so."
"Avevo intenzione di chiamare la poliz... Cosa vorresti dire con "lo so"??!" Il figlio sgranò gli occhi allibito.
"Harry, ho fatto cambiare la serratura della macchina, anzi di tutte le macchine, di casa mia e della casa che ti ho dato io - che in realtà sarebbe ancora di mia proprietà fino a quando non lascierò questo mondo -. Ho fatto bloccare il conto di famiglia - a cui solamente io e Gemma possiamo accedere ora - e tutto il resto. Non ti sarà permesso di mettere piede in nessuna delle nostre aziende, quindi vorrebbe dire che non potrai nemmeno venire a lavorare e nemmeno a fare affari."
Harry Styles per la prima volta in vita sua si spaventò a morte, che cavolo stava succedendo a suo padre? Questi cambiamenti improvvisi? I suoi soldi, la sua casa, la sue macchine.. aveva tutto suo padre ora. "C-cosa? Papà è uno scherzo vero? Cioè, perché hai fatto tutto questo? Smettila di scherzare, non è affatto divertente" Nervosismo
"Figliolo, io non sto scherzando. Quella sera a cena con Isabelle, vi avevo raccontato che voleva fare una pausa, ricordi?"
"..Si.. ?" Non capiva più un cazzo.
"Ecco, Harry. La mia non sarebbe una pausa, ma proprio vorrei lasciare la compagnia, tutto quanto. Sei l'unico figlio maschio, Gemma è già troppo impegnata con lo studio di medicina. Vorrei che portassi avanti tu tutto il lavoro che ho iniziato io"
Sgranò gli occhi, che cosa stava sparando suo padre? Voleva andarsene definitivamente o cosa?
"Sei serio?" "Si" Il suo stomaco cominciò a contorcersi, salti di gioia.. Ma un secondo. Perché gli aveva bloccato tutto allora?
"Papà, perché mi hai bloccato il conto e tutto il resto allora?"
"Ecco Harry, Tu sei un bel ragazzo, non fai altro che girare in torno alle donne, ma quando ti metti d'impegno con il lavoro non ti supera proprio nessuno. Ti ridarò tutto quanto quando comincierai a fare sul serio"
"Cosa intenderesti dire?"
"Devi sposarti al più presto e sfornare un nipote maschio, così che sarà già assicurato il posto in futuro per lui. Ormai hai 26 anni, la gente comincia pure a parlare del tuo atteggiamento da don Giovanni. Non m'interessa se non hai la ragazza o meno, trovatene una tra quelle che ti porti a letto, la metti incinta e mi dai un nipote maschio. Ricordati che tu sorella è più grande di te, è già spostata, se rimanesse incinta di un figlio maschio, tutta l'eredità andrebbe a suo figlio e a te non resterebbe proprio niente."
Des stava delirando. Ma stava bene o cosa? Sposarsi? Figli? Nonono
"Tu sei pazzo, anzi, malato"
"Figliolo, non sono ne pazzo e ne malato, queste sono le condizioni se rivuoi tutto indietro, se no ti toccherà vivere la tua vita da poveraccio, ragazzo normale. Non sarai mai più mio figlio e te ne tornerai da tua madre a vivere per strada come lei."
Voleva.. diseredarlo?
"Gemma mi ha raccontato che stava provando con Conor ad avere un bambino, ormai ha 29 anni, sarei molto contento se da un giorno all'altro lei mi desse una lieta notizia. Harry, pensa, fai come vuoi.. credo che tu abbia poco tempo. Devi solamente cercare una donna, metterla incinta e non farle approfittare del fatto che siamo una famiglia ricca. Prendi il bambino e dopo la lasci, non devi fare nemmeno in modo che lei provi ad avvicinarsi al bambino, se no potrebbero cominciare ad esserci dei guai con i legali, e non voglio permettere che la mia famiglia venga infangata da una donna. Sai come sono fatte loro, tutte sgualdrine"
Non riusciva a biascicare nemmeno una parola
"Poi Harry se hai già la donna, potreste mettervi d'accordo e alla fine vivreste una vita felice. Io voglio solo il nipote maschio. Queste sono le regole Harry, poi fai quello che vuoi"
E chiuse li la telefonata.
Harry Styles, capì veramente in quel momento che suo padre non stava scherzando affatto, era in grado di diseredarlo, lo avrebbe fatto. Sapeva troppo che Harry ci teneva a poter guidare l'azienda e non riusciva a stare senza i soldi.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: PatriciaEgbe