Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Gino94    01/06/2015    3 recensioni
Prendete tutto ciò che sapete di Inuyasha e mettetelo da parte.
Perchè adesso i nostri eroi affronteranno la più ardua delle sfide: la scuola.
Piccole avventure scolastiche e ricordi che rimarranno indelebili.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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Ciao ragazzi, eccomi di ritorno! Scusate se per pubblicare questo capitolo ho impegato più del previsto ma ho avuto diversi impegni in questi giorni...Eccovi a voi il capitolo dedicato al "Natale", sì, più o meno. Inoltre, prima di lasciarvi leggere vorrei informarvi sul fatto che da quando i nostri amici hanno formato il gruppo di classe su Facebook, in alcuni capitoli saranno presenti capitoli extra chiamati "SU FACEBOOK" in cui verranno descritti tutti i post, le foto e i video che pubblicheranno sul gruppo. Spero che questa ideuzza sia di vostro gradimento.
Detto ciò, buona lettura.

 


 


LA FESTA DI NATALE



Mancava solo un giorno di scuola e poi ci sarebbero state le vacanze di Natale: venti giorni di puro svago e libertà, da passare con i proprio amici e parenti. Kikyo riusciva già a sentire il fresco profumo della libertà e il tepore del suo caldo lettuccio che finalmente l’avrebbe accompagnata sino all’ora che desiderava senza essere obbligata ad alzarsi a orari indecenti. Eppure si chiese perché, anche durante l’ ultimo giorno di scuola, la professoressa Urasue era così ostinata nel voler fare lezione.
Con la testa appoggiata sul banco rifiutava categoricamente di seguire la lezione, d'altronde, il suo compagno di banco Jakotsu…no, scusate, COMPAGNA DI BANCO, stava facendo la medesima cosa: se ne stava appoggiata al muro giocando con il cellulare senza badare minimamente al fatto che la professoressa avrebbe potuto scoprirla e di conseguenza sottrarglielo.
-Non è possibile che anche l’ultimo giorno di scuola lo dobbiamo passare così!- si lamentò Kikyo, lasciandosi scappare uno sbuffo.
-Non ti preoccupare, alla prossima ora esigeremo di non fare lezione!- gli rispose la compagna senza staccare gli occhi dallo schermo. –Lo sai che Urasue è una gran rompi palle…fortunatamente l’abbiamo alla prima ora…-
Sbuffò di nuovo, annoiata a morte così, tanto per passare il tempo, fece passare lo sguardo sull’intera classe chiedendosi se anche gli altri fossero nella sua stessa situazione. Insomma, tutti erano a conoscenza della sua pessima relazione con lo studio e del fatto che copiava qualunque compito o esercizio da chiunque, ma nonostante ciò non poteva definirsi l’unica, sapeva benissimo che altri come lei, non sopportavano immergersi nella lettura di argomenti per nulla interessanti. Un esempio lampante era la sua cara compagna di banco e amica, che sebbene andasse peggio di lei a scuola, non faceva nulla per rimediare.
Vide alcuni suoi compagni ascoltare la musica cercando di nascondere le cuffie nel cappuccio della felpa, altri che si guardavano attorno come se volessero trovare a tutti i costi qualcosa con cui distrarsi e altri, invece, in particolare Kagome, Sango e Kagura che spettegolavano allegramente nascondendosi dietro le loro cartelle.
Quel passatempo non sembrò divertirla tanto, così pensò di optare per i giochi sul cellulare ma, prima che potesse fare alcun che, notò qualcosa di insolito nei banchi vicino alla porta d’ingresso.
Notò che Rin, la sua strana e allegra compagna di classe, la stava salutando. Lei ricambiò il saluto chiedendosi il perché di quel gesto e subito dopo notò Sesshomaru, anch’esso voltato nella sua direzione che teneva tra le mani un foglio. Anche lui la salutò e indicò oggetto come se la volesse invitare a guardarlo.
Kikyo di conseguenza assottigliò lo sguardo e si accorse che vi era una scritta:
“FACCI VEDERE LE TETTE”.
Rilesse di nuovo sperando vivamente che i suoi occhi le avessero giocato un brutto scherzo. In quel momento notò la compagna unire le mani in gesto di preghiera e potette giurare di aver letto le labbra del demone dire: “TI PREGO!”.
-Neanche morta!- sussurrò lei scuotendo lentamente la testa.
Vide l’espressione dei due mutarsi in due smorfie deluse per poi tornare composti.
“Ma perché sono fissati con il mio seno?” si chiese lei osservandolo.
Kikyo, oltre ad essere conosciuta come una gran copiona era ben apprezzata per le sue forme.
 (in questa FF kikyo ha un seno molto grande, spero possa far piacere ai fan).
Non che la cosa le dispiacesse, ma oltre al fatto che un seno troppo ingombrante fosse davvero fastidioso (e lei lo poteva confermare), non era molto felice di essere nota solo per quel dettaglio, insomma, lei era molto di più che sue tette!
 Era una ragazza altruista, aiutava spesso i bambini a studiare, faceva la baby-sitter, a volte si prendeva pure cura degli anziani. Le era sempre piaciuto aiutare gli altri e dare il suo contributo, anche se piccolo, alla società. Era una ragazza molto impegnata, spesso a contatto con le persone, non era adatta per rimanere rinchiusa in una stanza a studiare.
Immersa completamente in questi fugaci pensieri non si accorse nemmeno che la lezione era finita.
-Bene ragazzi, buon natale a tutti, noi ce ne andiamo!- informò Tsubaki dirigendosi verso la porta seguita da altri compagni.
-E dove andate? Non potete uscire adesso! Siamo solo alla seconda ora.- chiese Kikyo.
-E invece sì, la preside ci ha dato il permesso di uscire quando vogliamo almeno l’ultimo giorno di scuola.- rispose sistemandosi la cartella sulle spalle per poi uscire. Insieme a lei se ne andarono Kagura, I tres amigos, Ayumi e Jakotsu.
Gli unici rimasti in classe, escludendo Kagome, Inuyasha e Shippo che non si erano nemmeno presentati a scuola, erano Kikyo, Sango, Yura, Yuka, Eri, Sesshomaru, Kanna, Rin, Jaken, Ayame e Nazuna.
-Oggi siete proprio in pochi…- notò il prof Totosai appena entrò nell’aula.
-Esatto, quindi niente lezione, vero?- chiese Eri sbattendo velocemente le palpebre.
-State tranquilli ragazzi, da adesso siete liberi.-
-SIIIIII!- scoppiò l’ilarità generale creando, come al solito, un gran baccano.
-Ragazzi! Ricordatevi che alla prossima ora inizierà la festa della scuola…- ricordò loro il professore obbligato ad alzare ancor più la voce per farsi sentire in mezzo a quella folla scatenata.
Detto ciò, si accomodò sulla sedia dietro la cattedra, e cominciò a leggere il giornale ignorando del tutto il resto della classe.
Kikyo potette finalmente rilassarsi e decise così di dirigersi dalle sue amiche Yura e Yuka, per chiacchierare un po’ prima della fatidica festa.
-E’ il primo anno che la scuola decide di fare una festa.- annunciò Yura –Speriamo ci sia molto da mangiare!-
Cominciò ad immaginare una tavolata enorme piena di cibarie: dolci, salatini, onigiri, salsa di soia a volontà e una montagna di torte alla panna. Si leccò i baffi già con l’acquolina in bocca.
-Dobbiamo ringraziare Naraku per questo.- ammise Kikyo sedendosi sul banco dell’amica. –Come rappresentante d’istituto è stato lui ha organizzare tutto e a convincere la preside.-
-E bravo Naraku!- esclamarono le altre due all’unisono.
In quel momento un fastidioso bagliore colpì i loro poveri occhi. Kikyo serrò immediatamente le palpebre sperando di non essere rimasta cieca e, appena riuscì a vederci di nuovo qualcosa, notò Ayame, davanti a loro, che teneva tra le mani una piccola macchina fotografica rosa.
-Scema, ci hai quasi accecato!- esclamò Yuka stringendo i pugni.
-Su ragazze, non agitatevi! Non possiamo non fare delle foto almeno a Natale!- rispose la demone lupo scattandone una seconda a tradimento.
-Hey, faccele vedere adesso!- ordinò poi Kikyo strappandole di mano l’oggetto.
Le due foto ritraevano loro con delle facce a dir poco sconvolte con tanto di occhi mezzi chiusi e bocche spalancate in modo anomalo.
-Cancellale!!!- urlò Yura notando quanto erano uscite male.
-Calmatevi.- disse Ayame dopo essersi ripresa la sua macchina fotografica –Sul gruppo di classe pubblicherò solo quelle belle, ok?-
-Bene, allora adesso mettiamoci in posa!- fece Kikyo abbracciando le amiche –Hey, Sango! Vieni qui!-
Sango era seduta in disparte dall’altra parte della classe intenta a inviare messaggi sul telefono quando, appena si sentì chiamare, alzò lo sguardo e sorrise per poi avvicinarsi alle compagne.
Sango, Kikyo, Ayame, Yuka e Yura cominciarono a scattarsi foto a vicenda, abbracciandosi l’un l’altra, sfoggiando sorrisi, occhi dolci, insomma, le solito foto composte e noiose.
Qualcuno avrebbe dovuto placare quella monotonia.
-BUON NATALEEEEEEE!!!!!- una voce squillante e dannatamente fastidiosa interruppe quel limbo di tranquillità.
Le ragazze, curiose, voltarono all’unisono lo sguardo verso la voce e notarono, con poco stupore, che dall’altra parte dell’aula Sesshomaru e Rin, seguiti poi da Jaken, Kanna, Eri e Nazuna, stavano urlando qualcosa di incomprensibile avvicinandosi a loro. Sesshomaru indossava uno strano cappello di Babbo Natale che invece di essere comunemente rosso era blu, invece Rin, insieme a Jaken, portava un paio di enormi occhiali a cui, notando bene, erano state tolte le lenti.
-Ma quelli sono gli occhiali del cinema 3D?- chiese Ayame osservandoli meglio.
-Esatto…- rispose Rin per poi posare gli occhi sulla sua macchina fotografica –Oooh! Facciamo una foto! SESSHOMARU!!!-
Prima che il demone riuscisse a proferir parola, si sentì tirare verso Kikyo.
-Kikyo, ti va di fare una foto con noi?- le chiese Rin sorridendo.
-Em…ok…- rispose domandandosi se ci fosse qualche secondo fine a tutto ciò, conoscendoli.
-Perfetto!- esclamò la ragazza –Sesshomaru, tiralo fuori!-
Il demone la fissò ad occhi sgranati.
-Ne sei proprio sicura?- chiese poi abbassando la zip dei Jeans.
-Ma che stai facendo? Intendevo il cartello!-
-Aaaah…e spiegati no!- esclamò sistemandosi.
Gli altri rimasero zitti, immobili a guardare quella scena assurda, non sapendo se ridere oppure piangere.
-Ok, ragazzi siete pronti?- chiese poi Ayame pronta a fotografare.
I tre si strinsero e scattò la foto: Kikyo era seduta sfoggiando un sorriso dolcissimo, Sesshomaru in alto alla sua destra teneva tra le mani il solito cartello con scritto: “FACCI VEDERE LE TETTE” e Rin, alla sua sinistra le cingeva le spalle con un braccio e con l’altro riuscì a toccarle un seno.
-RIN! Mi hai palpato una tetta! Maledetta, me ne sono nemmeno accorta!-
I due scoppiarono a ridere seguiti poi dagli altri, per poi darsi un cinque vittoriosi.
-Voi siete completamente folli!-
-SU RAGAZZI NON PERDIAMO TEMPO! Continuiamo a fotografare!- esclamò Jaken alzando un braccio al cielo.
Il resto dell’ora lo passarono a farsi scatti a vicenda, finalmente, grazie ai nuovi arrivati, le foto divennero più divertenti e variegate: alcune rappresentavano Nazuna con espressioni assurde e una capigliatura stravagante creata da Ayame, accompagnata da Sesshomaru e Jaken che la imitavano prendendola in giro, un’altra rappresentava Sesshomaru seduto su una sedia con in braccio Rin che reggeva Jaken sulle gambe, altre rappresentavano Kanna insieme a Nazuna, oppure insieme ad Ayame e Eri, altre rappresentavano la demone lupo tra le braccia del demone cane intenta a toccargli i pettorali piuttosto eccitata, un’altra invece, Rin che sollevava bellamente la t-shirt di Sesshomaru mostrando il petto nudo ma, la più interessante e probabilmente divertente di tutte fu l’ultima.
-Jaken, indossa il cappotto di Sesshomaru!- gli ordinò Rin ridendo sotto i baffi.
-E per quale motivo?- chiese lui.
La ragazza prese in disparte i suoi due amici e sussurrò loro qualcosa, successivamente Jaken indossò il cappotto del compagno che gli stava almeno tre o quattro volte più largo, per poi rimanere immobile in mezzo all’aula con le gambe leggermente divaricate mentre altri due si posizionarono a qualche metro di distanza.
-Al mio tre, tu Jaken fa quello che ti ho detto e tu Ayame resta dietro di lui e scatta la foto.-
Tutti si misero in posizione: tre, due, uno. Allo scadere del tempo Jaken aprì velocemente il cappotto e Ayame scattò.
La foto ritraeva Jaken che, dando le spalle alla fotografa, apriva l’indumento come se volesse mostrare qualcosa a quelli davanti a lui, Sesshomaru e Rin guardando nella sua direzione con delle espressioni sconvolte: la ragazza copriva le labbra con una mano e gli occhi erano colmi di stupore, il demone invece aveva la bocca spalancata, tanto da mostrare i lunghi canini affilati e anch’esso sembrava sbigottito. Il loro sguardo però, non era rivolto direttamente al viso di Jaken bensì al suo….beh…penso abbiate capito.
La campanella finalmente suonò e il professore si destò dal suo stato di trans davanti al giornale.
-Bene ragazzi, buona festa, buone vacanze e fate gli esercizi assegnati.- disse poi con l’enfasi di un comodino.
I ragazzi si avviarono verso la palestra, luogo in cui si sarebbe tenuta la festa della scuola. Molti si erano accorti che quel luogo non era abbastanza grande per contenere tutti gli studenti di tutte le classi così, l’ingegnoso Naraku, decise di dedicare quella festa solo alle quarte e alle quinte, lasciando che gli altri tornassero a casa prima.
La restante 4C entrò in palestra senza passare in osservato, come al solito.
La stanza era stata ben sistemata: da un lato erano stati messi tre grossi tavoli pieni di bevande gassate, dolciumi vari, qualche torta (per la felicità di Yura) e vari stuzzichini. Sul fondo della palestra invece, vi era un DJ che intratteneva i ragazzi con qualche canzone Giapponese e commerciale e, il resto, era tutto addobbato con palloncini e striscioni.
-Oh per tutti i Kami, avete portato quel cartello anche qui?- mormorò Kikyo.
-Certo- rispose Sesshomaru sorridendole –Dobbiamo farlo vedere a Midoriko.-
-E chi cavolo è Midoriko?-
-NON SAI CHI E’ MIDORIKO?- sbottò Jaken incredulo. - E' una delle ragazze umane più belle della scuola, è in quarta B.-
-Più che altro è una leggenda.- aggiunse Sesshomaru.
-Cioè?- chiese Kikyo con sguardo interrogativo.
I due si scambiarono un’occhiata e poi scoppiarono a ridere improvvisamente.
- Perché si è limonata praticamente tutta la scuola, maschi e femmine.- rispose il demone cane.
La compagna spalancò la bocca incredula.
Una ragazza facile veniva definita una leggenda?
Era davvero così superficiale la mentalità dei ragazzi?
-Tranne noi, ovviamente…- continuò Jaken sospirando.
-Già…darei via un braccio per portarmela a letto.- ammise il demone cane. (l’avete capita? Sesshomaru, che da via un braccio…sì, ok, non fa ridere…)
-Kami, quanto siete disperati…- si lamentò Rin che aveva ascoltato tutta la conversazione.
-Tsk, zitta tu! Sei solo gelosa perché lei è figa e tu no!- rispose Jaken con astio.
-Ma per favore, Midoriko preferirebbe mille volte farsi me che uno sgorbietto come te!- gli urlò contro la ragazza.
-Sì certo, da ubriaca forse!-
-Cosa hai detto? Tu brutto..-

I due, come ogni santa volta, cominciarono a litigare, lanciandosi ogni tipo di insulto veniva loro in mente.
-Ma sono sempre così?- chiese poi Kikyo a Sesshomaru.
-Sì…- mormorò lui in un soffio disperato. In quel momento, vide una ragazza, che gentilmente si faceva largo tra la folla, bella e raggiante che sorrideva e salutava dolcemente i passanti: Midoriko.
-Ragazzi! C’è Midoriko!- esclamò il demone interrompendo di colpo la discussione dei due amici.
Jaken cominciò a guardarsi attorno nervoso per poi trovarla a pochi metri da loro.
-Kami, quanto è bella!- disse poi in un sospiro.
-Ma dov’è?- chiese Kikyo, i ragazzi di conseguenza gliela indicarono con il dito.
Davanti a lei, vide un’ umana dai capelli lunghi corvini e dagli occhi castani abbelliti da un leggero trucco, in mezzo alla fronte aveva uno strano segno: un specie di croce formata da quattro piccole pietruzze, il corpo snello e sinuoso con le curve al punto giusto. Era davvero bella ed elegante.
-Ora che la guardo meglio, un po’ ti assomiglia, Kikyo.- ammise Sesshomaru.
Lei gli rivolse un sorriso, ma non era affatto sincero.
Nonostante le sue parole sapeva di non essere all’altezza di quella ragazza, lei era così leggiadra, così dannatamente femminile, Kikyo invece era un maschiaccio a suo confronto. D'altronde, non le era mai piaciuto truccarsi, nonostante indossasse vestiti da donna, i ragazzi riuscivano solo a guardarle il seno, per il resto era ignorata. Non si considerava bella, a volte nemmeno si considerava una ragazza normale, eppure anche le sue amiche Yura, e Tsubaki erano due maschiacci, sempre vestite in tuta e al solo pensiero di applicare un po’ di rossetto, oh apriti cielo! Ma allora perché solo lei ci stava così male, perché solo lei si sentiva così inadeguata?
-Su, andiamo a saliturla!-
La voce acuta di Rin la destò dai suoi pensieri e si accorse che i suoi compagni stavano raggiungendo la famosa e tanto bramata Midoriko.
Decise di seguirli, nonostante Yuka, Ayame e Yura si fossero già fiondate sul buffè.
-Ciao Midoriko!- la salutò il demone cane sfoggiando uno dei suoi sorrisi più sensuali (sì ragazzi, Sesshomaru possiede UN SORRISO sensuale…).
La ragazza, intenta a parlare con Naraku, si voltò.
-Ciao! Tu sei Sesshomaru, giusto?- chiese sperando di non fare una figuraccia.
-Esatto, abbiamo fatto teatro insieme l’anno scorso.- rispose lui.
-Ma certo...- esclamò, per poi notare il cartello che aveva tra le mani –Facci vedere le tette…ahahah divertente!-
-Grazie!-
In quel momento, un piccolo demone verde sbucò dalle gambe del compagno accennando un saluto.
-Oh…mi ricordo di te!- esclamò Midoriko notando la sua presenza.
Jaken incespicò un sorriso imbarazzato e disse: -Sono Jaken…-
Il cuore gli batteva a mille, la bellissima Midoriko si era ricordata di lui!
-E io sono Rin!- esclamò qualcuno facendo capolino da dietro Sesshomaru.
-Mi ricordo anche di te! Facevate tutti e tre teatro insieme!-
Rin annuì.
Kikyo preferì restare in disparte, ma apprezzava molto quella ragazza, aveva dei sorrisi dolci e sinceri.
-Hey Mido, ti ho portato il the.-
Come d’incanto, Kagome si materializzò dietro l’amica passandole una tazza di the verde fumante.
-E tu che ci fai qua?- chiese subito Jaken notandola.
-Io e Inuyasha abbiamo deciso di fare comunque un salto alla festa, almeno per salutare gli amici.- spiegò lei.
-C’è anche Inuyasha?- chiese Sesshomaru guardandosi attorno.
-Sì, eccolo là, che si abbuffa come un maiale!.- rispose indicando uno dei tavoli del buffè.
In effetti il mezzo-demone si trovava proprio davanti ad esso, con un braccio teneva ben saldo una manciata di dolci e stuzzichini vari e con l’altra stava addentando furiosamente un onigiri.
Tutti fissarono la scena con molto disgusto, ma insomma, è Inuyasha, si erano abituati ormai.
-Kagome, io tornò dalle mie compagne, grazie per il the!- informò Midoriko dandole un bacio sulla guancia.
In quel momento Jaken avrebbe desiderato essere quella guancia più di chiunque altro.
-Va bene, salutami le altre e appena riusciamo dobbiamo organizzare un’ uscita, ok?- rispose Kagome.
-Senz’altro! Ciao anche a voi ragazzi, è stato un piacere rivedervi!- disse infine, prima di sparire tra la folla.
-Si…si è ricordata chi sono! Ed è felice di rivedermi!- esclamò Jaken euforico. Rin avrebbe tanto voluto prenderlo in giro, ma preferì lasciar perdere.
-Prevedo una montagna di seghe stanotte.- lo schernì Sesshomaru facendogli “pat-pat” sulla testolina.
Jaken fu in procinto di rispondere quando qualcosa catturò la sua attenzione: Inuyasha si materializzò dinnanzi a loro continuando a mangiare il suo dolcetto.
-Mfrhmofrmofh- mormorò  qualcosa di indecifrabile tant’è che qualche chicco di riso schizzò fuori dalla bocca finendo sul pavimento.
-Inuyasha sei uno schifoso! Sì può sapere che cazzo hai detto?- esclamò Kagome.
-Ho detto: Come state ragazzi?- ripetette lui dopo aver ingoiato il boccone.
-Prima stavo bene ora non tanto…- rispose Jaken disgustato.
-Bella come festa, peccato che non balli nessuno…- pensò ad alta voce Inuyasha. –Vabbe, io vado a salutare Midoriko!-
-Vorrai dire: a rimorchiare Midoriko.- lo corresse Sesshomaru facendogli l’occhiolino.
-Tu si che mi capisci!- rispose l’amico per poi allontanarsi da loro.
-Vengo con te idiota…- disse poi Kagome seguendolo.
 
Nel frattempo Kikyo, che era rimasta tutto il tempo isolata nei suoi pensieri, si ritrovò a dover risolvere un problema più importante.
-Kikyo, devi aiutarmi!- fece Ayame di punto in bianco. –Voglio fare una foto con quel figo di Naraku!-
-E come posso aiutarti, scusa?- chiese lei.
-Beh, chiedigli se vuole fare una foto con noi!-
-Ma perché non lo fai tu?-
-Perché ho vergogna! Ho chiesto anche a Kanna ma…-
disse guardando la compagna di fianco a lei con occhio torbido.
-Che vuoi da me? Sei tu che ci tieni a farla!- rispose la ragazza lavandosene le mani.
In quel momento anche Sango, Yura, Yuka, Eri e Nazuna le raggiunsero.
-Che succede?- chiese Nazuna con il suo solito sorrisetto ebete.
-Nazuna!- esclamò Ayame, sperando di approfittare della sua ingenuità –Ti va di chiede a Naraku se vuole fare una foto con noi?-
La compagna storse il naso e la fissò confusa.
-Non credo di avere il coraggio di farlo insomma…- cercò di spiegarsi torturandosi le dita.
-Ah! Sei proprio inutile!- esclamò la demone lupo battendo i piedi per terra.
-Perché non chiedi a Rin?- propose poi Yura indicando la compagna citata –Le sicuramente non si farà problemi.-
Ad Ayame si illuminarono le pupille e, senza perdere un minuto di più, si fiondò sulla compagna cingendola per le spalle.
-Hey zoccola!- esclamò poi facendola sussultare.
-Maledetta corpivendola! Mi hai fatto prendere un colpo!- esclamò lei scostandosi dall’abbraccio –Che hai?-
-Puoi chiedere a Naraku di fare una foto con noi?- chiese la demone unendo le mani e facendo un leggero inchino.
-Ah già… tu gli sbavi dietro!- rispose lei ridacchiando.
-Per favore!- la implorò.
-E va bene. Portami da lui.-
Ayame le indicò il ragazzo intento a parlare con un suo compagno, così Rin, prima di dirigersi verso di lui, decise di chiamare in appello Nazuna e Kanna. Le quattro ragazzoe si avvicinarono, Ayame era agitatissima, lo fissava con occhi sognanti, immaginandosi a letto con lui a farce certe azioni poco caste.
-Ciao Naraku!- lo salutò Rin.
Il mezzo-demone (anche Naraku lo è, ricordate?) si voltò e la fissò incuriosito.
-Ciao- rispose.
-Io e le ragazze volevamo farti i complimenti per la festa.-
Rin voltò lo sguardo verso le amiche e notò il volto della demone lupo completamente rosso, per non parlare del sorriso da beota che stava facendo.
-Grazie ragazze!-
-Ti andrebbe di fare una foto con noi?- chiese poi la ragazza sorridendogli dolcemente.
-Certo! Hey, Hiten, puoi scattarcela tu?-
Ayame, con la mano che le tremava dall’eccitazione, passò la macchina fotografica al compagno.
Naraku si mise in mezzo a loro, Rin, al suo fianco gli cinse le spalle e dall’altro lato del ragazzo vi era la demone lupo, ma lei non ebbe il coraggio di toccarlo, seguita poi da Kanna e Nazuna.
-Grazie per la foto!- lo ringraziò poi Nazuna.
-Di nulla ragazze!- rispose lui salutandole con la mano.
Appena furono ad una distanza decente Ayame guardò velocemente la foto scattata, era stupenda, o almeno, Naraku era stupendo, con il suo sorriso luminoso e il suo sguardò sexy. Probabilmente quella notte si sarebbe trastullata guardandola, ma ovviamente non osò confessarlo a nessuno.
-Sei contenta ora?- chiese Rin –Però potevi cingergli le spalle…ma…aspetta una attimo, che cazzo…-
Osservando meglio la foto, si accorse di una anomalia, di fianco a lei, come per magia, era comparsa anche Eri.
-Ma quando è arrivata questa??- esclamò chiedendosi se la ragazza fosse davvero un essere umano.
-Ho visto che facevate una foto e ho pensato di unirmi.- rispose semplicemente lei.
Quella ragazza era troppo strana.
 
La festa stava procedendo bene, il cibo era buono, la musica ottima e regnava un clima allegro e spensierato, c’era solo un unico problema: nessuno ballava. Erano tutti fermi, raggruppati a parlottare e a divorare dolcetti tant’è che al centro della palestra si era formato un buco proprio perché nessuno osava gettarsi in pista.
-Ma che palle, nessuno balla…- si lamentò Rin portandosi in bocca una patatina al formaggio.
-La gente preferisce parlare e stare tranquilla a quanto pare…- fece notare Kikyo.
-Sì, ma povero DJ, insomma, credo che ci rimanga male se nessuno balla e poi, non c’è neanche un po’ di brio, che noia…-
-Cavolo Rin, non siamo occidentali, non è nella nostra cultura ballare come nelle discoteche- spiegò Ayame dandole un leggero pugno sulla spalla.
-Fanculo, io ballo lo stesso!- .
La ragazza cominciò a muoversi a piccoli passi, ondeggiando il bacino poi, decise di coinvolgere anche le compagne e cominciò a strusciarsi contro Ayame, lei inizialmente la assecondò, ma dopo pochi minuti decise di fermarsi e ritornare a parlare con le altre.
-Rin ma che stai facendo?-
Una voce gracchiante e fastidiosa giunse alle orecchie della ragazza.
Jaken e Sesshomaru erano appena tornati da chissà dove e la stavano osservando.
-Jaken, Sesshomaru! Dai ballate con me!-
Prese entrambi per le braccia e cominciò a muoverle velocemente ma i due non sembravano entusiasti all’idea, tant’è che Jaken, scocciato, strattonò il braccio liberandosi dalla presa poco salda della compagna.
-Neanche morto!- esclamò poi.
-Uffa…qui non balla nessuno, non mi va di farlo da sola-
-Allora facciamolo insieme.- se ne uscì poi Sesshomaru prendendole le mani.
Cominciò ad agitarle le braccia freneticamente portandola verso il centro della stanza, per poi muovere energeticamente la testa e il corpo.
-Ma che stai facendo?- esclamò lei guardandosi attorno, eppure gli altri ragazzi non si erano ancora accorti di loro.
Il demone lasciò la presa e le si avvicinò ballando in modo sensuale. Lei lo osservò per qualche secondo apprezzando il fatto che un bel demone come Sesshomaru le stesse così vicino, per poi assecondarlo muovendo le gambe e il bacino.
Non aveva importanza se gli altri li avessero osservati, se li avrebbero presi in giro, era un festa e volevano divertirsi.
I due si cimentarono in una strana danza, saltellando e agitando il corpo come due animali in procinto di accoppiarsi e, prima che se ne potessero rendere conto, gli altri alunni li avevano già accerchiati osservandoli incuriositi.
-Sesshomaru, ci stanno guardando tutti!- sussurrò la compagna dando un’occhiata qua e là alla folla intorno.
-E chi se ne frega!- esclamò lui mettendole le mani sui fianchi.
Si lasciò sfuggire una risata divertita senza smettere di ballare: -Hai ragione.-
Quando la danza divenne sempre più accesa, Rin sentì la folla incitarli, battendo le mani a ritmo. Ma non ci fecero caso, ridevano divertiti nel loro piccolo mondo, impegnati in un ballo che solo loro conoscevano.
-Hey guarda, Nazuna si è fatta contagiare!- esclamò Sesshomaru indicando la ragazza che stava ballando tutta sola.
Entrambi avanzarono verso di lei e la trascinarono in mezzo alla pista per poi incitarla a continuare.
Nazuna, che adorava ballare tanto da fregarsene del giudizio altrui, si lasciò trasportare, chiuse gli occhi e agitò le braccia al cielo muovendo goffamente il bacino. Gli altri due si posizionarono ai lati scatenandosi sempre più.
-Per-tutti-i-Kami!- esclamò Kikyo che, insieme alle altre compagne si era unita alla folla. –Quei tre sono proprio fuori di testa!-
Inuyasha e Kagome invece, erano ancora in compagnia di Midoriko questa indicò loro i tre ballerini scoppiando a ridere.
-Eh bravo Sesshomaru!- esclamò lui battendo le mani.
Poi gli venne un idea.
Prese per il polso la compagna e corse verso il centro della stanza oltrepassando la moltitudine di ragazzi.
Notò che alcuni di loro stavano facendo dei video con il cellulare, ma questo non lo avrebbe sicuramente fermato.
-Inuyasha, che cazzo fai?- esclamò Kagome cercando di liberarsi.
-Uniamoci al loro!- rispose il mezzo-demone –HEY RAGAZZI!-
Gli atri tre, notandoli, fecero loro segno di avvicinarsi.
Inuyasha accettò di buon grado l’invito così come Kagome, anche se piuttosto titubante.
Adesso furono in cinque a danzare come se non ci fosse un domani, saltando, movendosi in modo casuale immersi nelle risate più genuine.
-Sesshomaru!- lo chiamò Inuyasha –LA MOSSA!.-
Il demone percepì al volo le sue intenzioni: creò improvvisamente una canna da pesca immaginaria e lanciò l’esca verso l’amico. Lui, di rimando, saltò facendo finta di abboccare all’amo e appena Sesshomaru mosse la finta rotella, cominciò ad agitarsi come una trota avvicinandosi al “pescatore”.
Poco dopo, anche Eri, Ayame, Sango, Kanna e Yuka si unirono alle danze rendendosi finalmente conto che, nonostante alcuni elementi della loro classe fossero un po’ troppo eccentrici, sapevo sicuramente come divertirsi e ovviamente come mettersi in mostra.
Yura fece per raggiungerle  quando notò che Kikyo era rimasta in disparte immobile come una statua.
-Tu non vieni?- le chiese.
-No…non sono adatta per queste cose…- rispose lei abbassando lo sguardo.
L’amica la prese per mano e sorrise.
-Anche io sono una persona chiusa e molto timida, ma in questo momento sento che devo fregarmene e lasciarmi andare. Vieni con me e vedrai che non te ne pentirai.-
Yura aveva ragione, poteva sembrare una persona insipida conosciuta solo per particolari superficiali, ma in realtà non era così e lei lo sapeva, quel giorno avrebbe fatto vedere a tutti di cosa era capace.
Si lasciò trasportare insieme agli altri e, tutti insieme, cominciarono a ballare in cerchio, abbracciandosi, prendendosi per mano, come amici di vecchia data.
L’unico che non aveva osato avvicinarsi fu Jaken, se ne stava tutto solo in un angolo appoggiato al muro, osservando i suoi compagni divertirsi. Avrebbe tanto voluto unirsi ma qualcosa lo fermava, si sentiva inadeguato, sapeva che la gente già normalmente lo prendeva in giro per il suo aspetto e se avesse cominciato a fare il cretino in mezzo a tutti probabilmente le cose sarebbero peggiorate. Aveva paura, non si sentiva a suo agio, la musica non era di suo gradimento eppure si sentiva così solo. Immerso in quei tristi pensieri, non si accorse che Sesshomaru e Rin erano a pochi centimetri da lui.
-Vieni a ballare Jaken!- lo invitò Rin prendendolo di nuovo per un braccio.
-Non mi va!- declinò lui cercando di liberarsi.
Prima che potesse ribellarsi nuovamente il demone cane lo sollevò da terra poggiandolo sulle sue spalle.
-Su Jaken, non fare il friggido!- lo incitò tenendolo per le gambe.
-Lasciami andare Sesshomaru o…-
-O? Che cosa vuoi fare nanetto? Ora smettila di lamentarti e sciogliti un po’!-
Detto ciò i tre si ritrovarono nuovamente in mezzo alla palestra e ripresero a ballare.
Jaken però non accennò un movimento, rimase immobile aggrappato ai capelli del demone.
-MUOVITI JAKEN!- ripetette la compagna –JAKEN! JAKEN! JAKEN!-
Sesshomaru imitò l’amica ripetendo quell’assurda cantilena ma non fu l’unico, anche Inuyasha successivamente, seguito da tutti gli altri compagni, cominciò ad incoraggiarlo. Tutta, o almeno quasi tutta la sua classe lo voleva vedere ballare e divertirsi, cos’ finalmente il demone si convisse.
In fondo cosa aveva da perdere?
Alzò le braccia agitandole a casaccio cercando di non perdere l’equilibrio e cominciò ad urlare qualcosa di incomprensibile liberandosi totalmente.
Al centro della palestra, in mezzo ad un cerchio di alunni, i ragazzi della quarta C si fecero riconoscere per l’ennesima volta, mostrando a tutti i presenti che loro, se uniti, non avevano paura di nulla.
 

La festa si volse al termine, lasciando dietro di sé una giornata movimentata, gioiosa e coinvolgente. Molti alunni si incamminarono velocemente verso l’uscita entusiasti di poter tornare finalmente a casa, ma non Jaken, lui aveva un ultimo compito da svolgere.
Con il cellulare tra le mani si avvicinò lentamente ma deciso verso Kagome che stava aiutando Naraku a sistemare il caos che avevano provocato gli altri.
-Kagome!- la chiamò catturando la sua attenzione.
-Dimmi Jaken- rispose lei intenta a gettare in un sacchetto vari rifiuti sparsi per il pavimento.
-Tra poco è Natale e vorrei chiederti se è possibile avere un piccolo regalo da parte tua.-
La ragazza interruppe tutte le sue azioni e lo fissò spaesata.
-Cioè?-
-Beh…ecco…potrei farti una foto alle tette? Sarebbe perfetto come regalo…-
Kagome inarcò un sopracciglio e spalancò la bocca dallo stupore.
Ma che razza di domanda era quella?
-Per favore!- lo implorò il demone.
La ragazza si lasciò scappare un sorriso, in fondo a lei stava molto simpatico quel demonietto burbero e precisino, forse per quella volta avrebbe chiuso un occhio nonostante la domanda assurda.
-E va bene…- rispose per poi abbassare il colletto della t-shirt.
Jaken vide il paradiso: un seno prosperoso retto da un elegante reggiseno in pizzo nero si prostrò dinnanzi ai suoi occhi e qualcosa si smosse nei suoi pantaloni.
Senza attendere un minuto di più scatto la foto incredulo che la compagna avesse accettato. Forse è vero che a Natale possono avvenire i miracoli.
-Non osare inviarla a qualcuno o metterla su internet!- lo avvisò la ragazza lanciandogli uno sguardo minaccioso.
Lui annuì piuttosto spaventato: -Non lo farò, promesso!-
Il demone si allontanò guardando estasiato quel ben di Dio, ma tutto ciò non poteva tenerlo solo per sé, doveva condividerlo almeno con una persona.
-Sesshomaru guarda qui!-
Jaken gli mostrò la foto sul cellulare e l’amico sgranò gli occhi dallo stupore.
-Per tutti i Kami, queste sono…-
-Sono le bocce di Kagome! Le ho chiesto se potevo farle una foto e lei stranamente ha accettato. Queste sì che sono due belle palle da mettere sull’albero di Natale!-
Sesshomaru aggrottò la fronte senza staccare gli occhi da quella splendida visione.
-Prevedo una catena montuosa di seghe stanotte.-
 

CAPITOLO EXTRA

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Sesshomaru ha postato un nuovo video sul gruppo 4C:
Sesshomaru: Buon natale ragazzi!.
Il video rappresentava Barney, uno dei protagonisti di “How I met your mother” in piedi davanti al banco di un bar.

Barney: “Hey salve, ci siamo divertiti stasera, ma se pensiamo a cose serie questo è il periodo in cui capiamo quanto è importante donare e non esiste regalo più grande di una bella trombata. Perciò, durante queste feste, perché non trombare con chi ne ha bisogno. Sono Barney Stinson e vi invito a pensarci su.” 1


Note: 1- Tutti i diritti riservati a Twentieth Century Fox, la citazione non è mia ma di Barney Stilson personaggio del  telefilm “How i met your mother
Eccoci giunti al termine! Spero vi sia piaciuto! Ragazzi sono curiosa: lo so che nella storia i personaggi più citati sono sempre i soliti tre, ma ditemi, della classe chi sono i personaggi che preferite? Che vi stanno più simpatici? Fatemi sapere! Inoltre, molto importante, alla fine della storia, come ultimissimo capitolo vorrei dedicarlo al FAQ time, ovvero uno spazio dedicato alle domande dei lettori. Quindi se avete qualche ASSURDA domanda da fare ai personaggi, fatele pure e loro vi risponderanno ;) ahahahahaha!
Alla prossima!
  
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