Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: NathalieKheel    02/06/2015    0 recensioni
Spartha Jackson è una nuova arrivata al campo mezzosangue. E' una ragazza molto timida che si nasconde dietro a un'aria sicura. A metterla alla prova ci penserà Nico di Angelo, che le farà passare il periodo più bello della sua vita.
Ma alcune cose ostacoleranno il loro amore. Cosa succederà?
-----
Questa era una storia già pubblicata un paio di mesi fa, ma era stata molto criticata. Allora l'ho ripensata e riscritta in una chiave più soft. Spero che la gradirete e che lascerete una recensione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nico di Angelo
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mio fratello Percy, anzi il mio stupidissimo brother tirava – No che non entro! No no no- dissi impuntandomi.
Il punto era che io non volevo proprio andarci al campo mezzosangue. Perché? Mi sembrava davvero Inutile.
Sapevo benissimo come si come si combattono i mostri.
-Dai sister entra- disse Percy con un sorrisone da cinquanta carati.
-Perseus Jackson ti ho detto di no!- strillai incrociando le braccia.
-Spartha tesoruccio entra ti prego- mise il broncio lui.
-No- ribattei io girando sui tacchi.
Mentre stavo per riprendere la mia bici e filarmene a casa, lo vidi.
-Cosa è tutto sto casino Percy?- borbottò il nuovo arrivato.
Il mio cuore fece il triplo salto carpiato all’indietro.
Chi era? Capelli neri, occhi scuri, aria da principe tenebroso. Si toccava i capelli all’indietro e ci guardava con uno sguardo preoccupato.
-Ecco è arrivato lo scontroso- disse Percy,- Scommetto che voi due andrete veramente d’accordo.-
Mi sistemai i capelli marroni. Forse valeva la pena di entrare per quel tipo. Mi incuriosiva davvero tanto. Non avevo mai visto ragazzi belli… e tenebrosi come lui.
-Dai Perce entro- dissi. Lui fece un mega sorrisone e alzò i pollici in su.
-E tu chi se?- chiesi al ragazzo misterioso mentre quello mi guardava con un’espressione corrugata.
-Mmh- disse come se stesse pensando se rivelarmi o no il suo nome – Sono Nico di Angelo e tu?-
-Spartha Jackson, sorella per mia sfortuna di questo troglodita qua- dissi indicando Percy.
-Non sono molte le persone che pensano così di Percy- sorrise Nico – Tutte quelle che conosco pensano che sia un eroe e eccetera.-
-Non sa neanche come si fa una frittata, altro che eroe- ridacchiai.
-Ehy che cattivi! Io sono il re della frittata!- sbraitò Percy.
Nico scoppiò a ridere.
Non doveva sorridere molto spesso, infatti aveva due occhi che erano lo specchio del dolore.
-Ehy lo so che mia sorella è fantastica. Dopotutto ha i miei stessi geni paterni- rise Percy tirandomi uno schiaffetto sulla spalla – Ma non provarci-
Arrossii. Non ero più una bambina. Ormai avevo sedici anni, ero adulta e vaccinata, se Nico avesse voluto provarci con me ne sarei stata più che contenta.
Nico si girò nel verso opposto a noi e disse una cosa che a dirla tutta mi stupì molto.
-Ci provo con chi voglio Jackson- borbottò lui a bassa voce e poi se ne andò verso la sua casa.
-Dai sister non preoccuparti, è solo un ragazzino un po’ solo, e non ci sa fare con le ragazze. Anzi a dirla tutta pensavo fosse attratto dagli uomini.- disse Percy a mo’ di scusa –Andiamo nella nostra casa dai!-
Camminammo verso la nostra capanna. Io continuavo a pensare alle parole di Nico di Angelo quando mio fratello urlò –Ecco la nostra splendida casa!-
-Ma è davvero disordinatissima- dissi presa dalla disperazione.
La casa era veramente in disordine, sporca e aveva seriamente bisogno di essere lucidata. I vestiti di Percy erano sparsi dappertutto. Mio fratello aveva sempre avuto dei serissimi problemi con l’ordine ma questo era veramente troppo!
-Sei veramente incorreggibile fratello- dissi scuotendo la testa.
 
-Sista ci vediamo stasera al falò, tu sistema pure le tue cose- disse Percy chiudendo la porta.
Sospirai. Avevo molte cose da pulire e da mettere a posto, ma prima mi dovevo dare una sistemata.
Mi guardai allo specchio, una ragazzina bassa e magra con dei capelli mossi mi guardava dall’altra parte. Poi tutto ad un tratto una voce mi richiamò –Certo che Percy è davvero casinista- disse.
Era Nico. – Bussare era troppo mainstream eh?- chiese sarcastica – Comunque hai ragione, questa casa assomiglia ad un bordello-
Nico si avvicinò e scosse la testa – Tu e Percy non vi assomigliate per niente, siete fratelli di sangue o solo dalla parte del padre?- chiese freddamente.
Iniziai a parlare mentre pulivo –Solo dalla parte del padre. Non ho mai visto mia mamma è… difficile da spiegare. Quindi mi hanno portato da piccola in un orfanotrofio e quando mio fratello mi ha trovato ha insistito per darmi il suo cognome, Jackson- dissi piano.
Lui mi guardò con un’espressione triste e disse –Conosco bene la morte- .
 Io misi a posto i cuscini sul divanetto e per un po’ ci fu un silenzio tombale ma poi gli chiesi – E tu hai sorelle o fratelli?-
Lui sembrò farsi di pietra – Ho una sorella da parte di Ade, si chiama Hazel, e poi ne avevo una di sangue che si chiamava Bianca-
-Chiamava?- chiesi.
-E’ morta- concluse lui rabbuiandosi.
-Mi dispiace. Dissi, e mi dispiaceva veramente per quel ragazzo così strano che mi faceva battere il cuore all’impazzata.
Ero davvero imbarazzatissima. Non ero mai stata tanto vicina a un ragazzo che mi piaceva. Quindi me ne uscii con una battuta pessima.
-Hai la ragazza?- chiesi per cambiare discorso, anche se un po’ sfacciatamente.
-Ehmm- lui arrossii – Le ragazze non sono molto attratte da me. Non credo possano capire la mia bellezza. Tu invece?-
-No- ammisi –Ma sto  puntando a qualcuno- conclusi lanciandogli un’occhiata di sbieco.
Forse ero stata un po’ troppo sfacciata.
Nico proruppe in una risata e io me ne rallegrai. Per fortuna non l’avevo offeso o altro.
Mi unii a lui, ma dopotutto io volevo veramente un ragazzo, e quel ragazzo si chiamava Nico di Angelo.
-Sei veramente strana lo sai? Non ho mai incontrato una ragazza senza peli sulla lingua come te-
-Parla il principe oscuro-. Risi.
-Come mi hai chiamato?-
-Beh dai sei tutto nero, hai quest’aria da principe e…- tentai di spiegare.
Lui mi guardò e per un attimo ebbi l’impressione che mi volesse dire qualcosa d’altro.
-Beh ciao Spartha, ci vediamo al falò-
Mi prese la mano e me la baciò. Io arrossii fino alle punte dei capelli.
Nico uscii dalla casa, e io caddi in ginocchio incapace di pensare.
Cos’era quella strana sensazione che provavo? Ero innamorata? Ero veramente innamorata di un ragazzo che non conoscevo?
Forse eravamo destinati, forse era qualcosa di divino.
Prima che io potessi continuare con la mia serie di pensieri senza un nesso logico, mio fratello rientrò per un braccio e mi trascinò fuori dove mi fece fare la conoscenza di tutta la sua banda di amici.
Piper mi stava particolarmente simpatica, era una ragazza allegra e vivace e mi trattava come se fossi la sua sorellina.
Ad un certo punto mentre chiacchieravamo , Nico di angelo e un ragazzo biondo scavalcarono il recinto davanti al posto dove eravamo seduti.
Io arrossii e Piper accorgendosi delle mie gote infiammate mi chiese –Ti piace? Si chiama Nico-
-Si lo so, avuto modo di conoscerlo oggi. Ehm non è che mi piaccia… Piper è difficile da spiegare! L’ho appena conosciuto- borbottai
Piper rise – Dai se vuoi posso darti una mano io. Dopotutto a cosa serve una figlia della dea dell’amore?-
Ero grata a Piper. Avevo davvero bisogno di un’amica che mi consigliasse.
 Passai il pomeriggio ad allenarmi con la spada. Mi aiutò Annabeth, era una bella ragazza, simpatica e intelligente. E devo dire che amavo la Percabeth. Dopo un po’ mi accorsi che Nico e Percy ci stavano osservando. Mio fratello ci fece i pollici all’insù mentre Nico mi studiò senza proferire parola.
Vedere Nico mi distrasse. E Annabeth come previsto mi disarcionò.
- Dai Spartha non ti distrarre, continuiamo-
Quando mi rigirai verso la staccionata, Nico era scomparso e c'era solo Percy che ci fischiava e applaudiva.
Quando finimmo andai dal mio fratellone e gli chiesi – So che è una domanda indiscreta, ma Nico ti ha per caso detto qualcosa su di me?-
- Non lo so- fece un sorrisetto diabolico.
- Perce dimmelo o potrei accidentalmente raccontare ad Annabeth di quella cameriera a Dallas- complottai io.
- Non è successo niente!- esclamò - e poi lo scoprirai tu stessa. Comunque sei bravina con la spada, farai progressi-
Sorrisi compiaciuta, mi piacevano i complimenti.
Alla sera ci ritrovammo tutti davanti al falò.
Era una serata bellissima, splendeva la luna e l'acqua si rinfrangeva sugli scogli. Nico era seduto con Hazel e non sembrò notarmi.
Mio fratello mi chiese – Prime impressioni del campo?-
Sorrisi – Beh sono tutti molto simpatici! Annabeth e Piper sono davvero delle brave ragazze, e il campo è assolutamente fantastico. L’unica cosa sono le tue mutande sporche sparse per la casa-
Percy rise reclinando la testa all'indietro.
Finita la cena, lui andò a passeggiare con Annabeth e ad amoreggiare con lei sulla spiaggia, mentre io mi ritrovai seduta da sola sulla sabbia a fissare le onde, e a pensare, indovinate a chi? Si proprio a Nico di Angelo.
Una voce dietro di me disse - sei bellissima al chiaro di luna-
Io dissi - si bella come il culo di una padella -. La solita battutina, funzionava sempre.
Nico si sedette di fianco a me e fece il broncio – Siamo di malumore?-
Gli scompigliai i capelli e dissi –Certo che no!-
Lui iniziò a farmi il solletico e cademmo sdraiati uno sull’altro.
- mamma mia dov'è finito il tuo romanticismo- dissi tra le risate.
Lui si fermò. Mi guardò negli occhi. E ci vidi riflesso qualcosa di diverso.
- Ho bisogno di parlarti- disse con un'aria seria.
Cercai di fare la sarcastica ma in realtà avevo paura delle dichiarazioni - non ci casco se è il gioco del " devo dirti una cosa importante :ciao"-
Lui si mise di fronte a me a gambe incrociate e con un fare serio e delicato disse - Non voglio metterti fretta Spartha, dopotutto ci siamo appena conosciuti, ma io...-
- Scusa mi sono appena ricordata che… Ho lascato… Una torta in forno!- mi alzai di scatto – Buonanotte, buonanotte- urlai mentre correvo verso la mia casa.
Mentre correvo vidi Percy e Annabeth che si baciavano e sentii all'improvviso le lacrime scorre  sul mio viso.
Cosa avevo fatto? Era solo il mio primo giorno e avevo già rovinato una possibile relazione.
Perchè? Mi chiesi. Perchè ero così codarda ? Ma era tutto così nuovo, tutto così reale. Prima avevo solamente letto di relazioni amorose nei libri, e ora stava capitando a me.
Non entrai nella capanna ma scoppiai in lacrime. Non riuscivo a muovere un muscolo.
Poi Nico mi raggiunse, evidentemente mi aveva seguita, e con aria triste disse - Mi dispiace di essere stato così poco delicato, scusami tanto non volevo metterti in difficoltà sai, io non so abituato non so se si fa così-
Mi asciugai le lacrime con il dorso della mano - no scusa me per essere così sciocca-
Nico rise - ma tu non sei sciocca Spartha-
- sai ho paura di sbagliare tutto- dissi.
-Fidati anche io, non voglio rovinare questi momenti.-
Avvicinò il suo viso al mio e appoggiò le labbra sulle mie. Poi mi strinse i fianchi in un abbraccio e mi sussurrò alle labbra – Tu mi piaci-
Le sue labbra erano freddissime. Prese a darmi piccoli baci casti, e notai che oltre che fredde erano anche morbide.
Lui staccò le labbra dalle mie.
- Scusa non dovevo- disse passandosi le mani sui capelli lunghi scuri.
- Nico è troppo presto, appena ci conosciamo- dissi borbottando. Non avevo mai ricevuto un bacio ed ero molto spaventata.
- Non doveva andare così, troppo in fretta... Maledizione sbaglio sempre tutto- ringhiò Nico.
Io rimasi lì imbambolata, con le braccia lungo i fianchi. Forse dovevo essere più espansiva, o cercare di sembrare un minimo coinvolta da lui. Ero sempre stata troppo timida, e con le persone appena conosciute usavo una maschera di spavalderia.
Vidi Annabeth e mio fratello arrivare da una stradina mentre si baciavano appassionatamente.
Degluitii e tirai Nico per una manica fino ad arrivare alla casa di Ade.
Entrammo. –Cosa vuoi fare?- chiese lui.
- Indovina indovinello, cosa si fa in un letto?-
Lui sospirò – Tu sei matta. Ti arrabbi per un bacio e poi proponi.. questo?- lui arrossì.
- Hai ragione la smetto- dissi- Potrebbe essere un errore- biascicai io
- un grave errore- convenne lui
Restammo a guardarci per qualche secondo in silenzio. Poi ruppi quel cristallo.
- Buonanotte- gli dissi.
Lo abbracciai e lui si irrigidì. Probabilmente non era abituato a ricevere affetto o non gli piacevano gli abbracci.
Sciolsi l'abbraccio - Spartha?- chiese Nico uccidendomi con uno sguardo arrabbiato.
- dimmi-
-Non mi piace  essere abbracciato ,sappilo bene- disse con un tono irritato
- Va bene- ringhiai io.
Chiusi la porta.
Ero arrabbiata. Per il bacio, per il suo tono irritato. La situazione mi stava sfuggendo di mano.
In camera mio fratello mi attendeva – Hai passato una bella serata?- chiese
- Può darsi- dissi.
Entrai nel bagno,mi spogliai e entrai nella doccia. L'acqua fredda mi aiutò a pensare.
Nico mi attraeva veramente, ma era davvero uno strano ragazzo. L'attimo prima mi baciava appassionatamente e subito dopo si arrabbiava per un abbraccio.
- Forse è arrabbiato con se stesso- pensai - deve aver sofferto molto.. E forse l'ho fatto soffrire ancora di più rifiutandogli il bacio-
Dopo la doccia, andai a dormire.
Sognai di essere in un campo di grano al cui limitare c'era Nico che correva verso di me, ma all'improvviso una sbarra nera ci separò. Lui gridava e anche io lo facevo, ma la sbarra nera cresceva a dismisura.
Poi mi svegliai di soprassalto e pensai inorridita – E se fossi io ad aver creato la sbarra nera?-
In un bagno di sudore cercai a stenti il lavandino dove mi lavai la faccia.
Poi tornai a letto, e ebbi una notte senza sogni.
Il mattino dopo Percy mi sveglio con una secchiata d'acqua addosso.
- Brutto schifoso!- urlai arrabbiata
Lui rise e uscì. Mi vestii con dei calzoncini vecchi e la maglietta del campo ed andai ad allenarmi a tiro con l'arco.
C'era Hazel, la "sorella" di Nico, era una ragazza un po'strana ma tuttavia piacevole.
Tirai la prima freccia al manichino e lo centrai in pieno petto.
- Sei brava- sentii una voce dire.
Mi girai verso gli alberi. Nico era in piedi e il sudore gli imperlava la fronte, era stramaledettamente figo.
Decisi di non rispondere e incoccai la seconda freccia. Anche quella centrò il bersaglio in pieno.
- Hai veramente una buona mira- disse Nico scavalcando il recinto.
- Però non hai una buona impostazione- sussurrò - si fa così vedi-
Mi strinse un fianco con una mano e mi spostò il braccio di qualche centimetro.
Sentii il suo respiro sul mio collo e andai in iperventilazione.
-ora lancia- disse
Feci come mi aveva ordinato e effettivamente la freccia fu più veloce.
- grazie grande maestro dell'arco- sorrisi dicendo.
Passarono alcuni giorni. La routine era sempre la stessa. Letto, colazione, tiro con l’arco, spada, falò.  Diventai sempre più amica di Nico, era davvero simpatico e anche se a volte si chiudeva in se’ stesso il nostro rapporto crebbe fino a diventare indispensabile.
Un giorno lo incontrai nell’arena.
Lui  disse - hai voglia di fare una passeggiata sulla spiaggia?-
Io annuii agitata. Non volevo rifare i miei stessi errori, magari quella passeggiava mi avrebbe dato modo di spiegarmi.
Camminammo un po' sul bagnasciuga finchè lui ruppe il silenzio dicendo - Spartha tu hai paura di me vero?-
Non risposi, effettivamente avevo paura ma non di lui.
- devo dirti una cosa- dissi.
Presi un respiro profondo - io avevo un amico giù a New York, eravamo più che amici a volte... Ma io... Un giorno abbiamo litigato e..-
-e?- chiese lui. 
 - e una marea se lo è portato via- risposi
Lui fece una faccia colpita. Poi mi prese la mano e capii che per lui quel piccolo gesto valeva tanto.
Mi strinse forte la mano.
- Non mi importa niente Spartha, io voglio solo che tu ora dimentichi. - disse con voce dolce
Mi veniva da piangere, era una cosa tenerissima detta da Nico.
Gli buttai le braccia al collo e lo abbracciai, poi lui mi guardò negli occhi e mi baciò. Prima il bacio era delicatissimo quasi impercettibili poi divenne passionale, alla disperata ricerca delle labbra dell'altro.
- Spartha?-
- si- dissi decisa.
Lui mi sussurrava parole dolci, mi riempiva di complimenti e accarezzava i miei capelli. E io ero immersa in un grandissimo sogno. Il più bel sogno di tutto.
- Ti voglio bene-
Lui mi prese la mano e ci giocò stendendosi al mio fianco.
- Anchio- disse a bassa voce. Rimanemmo a sorridere per un po’ e a parlare di tutto.
Il corno della cena suonò, perciò mi rivestii e mi avviai verso la sala da pranzo.
Piper mi fermò e mi disse - Spartha che aria imbambolata che ti succede?-
Io arrossii e dissi - ehm..-
Lei si illuminò e indicando Nico disse - non avrete..?-
I osorrisi sorniona e dissi - Si-
Piper mi abbracciò - congratulazioni Spartha- bisbigliò - stai tranquilla non lo dirò a tuo fratello- e fece l'occhiolino.
La serata procedette benissimo. Io chiacchierai con Piper che mi diede molti consigli su certe situazioni.
Decisi di andare a dormire, per non incontrare il mio "ragazzo" almeno per qualche ora.
Fare l’amore con lui era stato bellissimo ma ero stremata e avevo molto sonno.
Mi rannicchiai nel mio letto, e mi addormentai.
- Svegliati- urlò una voce scuotendomi per una spalla.
- che vuoi?- chiesi a Percy
- hai fatto l'amore con Nico?-
- si problemi? Ci conosciamo da un mese non è mica uno sconosciuto!- chiesi indispettita
- si!- ruggì Percy - c'è il problema che hai sedici anni! E non vai a letto con il primo che capita-
- Smettila Percy, non sono una bambina, posso fare quello che voglio- urlai di rimando.
Corsi via piangendo. Forse aveva ragione lui, non lo so, non capivo più niente! La mia testa era in una confusione unica e mai provata.
Entrai nella casa di Ade, Nico era da solo e appena entrai  lui mi fissò allarmato.
- cosa succede Spartha?- chiese lui agitato
- succede che Percy mi tratta come una bambina di cinque anni- piansi
Luì sbiancò - non preoccuparti , per stanotte resta pure qua, vedrai che domani sarà già sbollita la sua rabbia. Lo conosco bene, non riesce mai a stare molto arrabbiato. -
Annuii. Presi posto nel letto di Hazel e cercai di addormentarmi.
Rimasi sveglia per ore, poi andai in bagno a lavarmi la faccia e guardai la sveglia per vedere che ore erano: le 00:30
Rientrai nella camera da letto - Nico sei ancora sveglio?- chiesi a bassavoce
- si - bisbigliò lui.
- posso dormire con te?- chiesi piano piano avvicinandomi al suo letto
- certo - sospirò lui. Entrai nel suo letto e appoggiai il mio viso sul suo petto e chiusi gli occhi. Profumava di marmellata di fragole.
Lui mi accarezzò i capelli – Stai tranquilla- disse.
Io mugugnai ma poi mi addormentai senza fare incubi.
 
Mi svegliai urlando tutta sudata, poi mi accorsi che non ero nella mia stanza.
- cosa succede Spartha?-
- Nulla Nico stai tranquillo- dissi cercando di non spaventarlo.
- No ora dimmelo- chiese persuadente.
- ho avuto un incubo, ora devo andare, sul serio... Grazie mille di tutto-
Gli diedi un leggero bacio sulla guancia e corsi verso il tiro con l'arco.
Li mi aspettava Annabeth con una faccia arrabbiata.
- oh no, ora la sapientona mi fa il la predica- pensai
Lei mi si avvicinò – Bella mia io e te dobbiamo parlare- mi disse.
- dai Annabeth risparmiatela per favore- dissi
- No, Spartha devi capire che per certe cose è meglio aspettare il tempo giusto, e la persona giusta.-
Volsi gli occhi al cielo - ti sembro una ragazza stupida? Io so che Nico è la persona giusta. E se mi sono sentita pronta c’è un motivo -
Lei tirò alzò un sopracciglio - Poi devi perdonare Percy, lui si preoccupa per te, ti vuole bene, sei sua sorella è normale che si preoccupi.- disse sorridendo
Incrociai le braccia al petto – Lo so, non c’è bisogno di preoccuparsi per me, e neanche per Percy.- sibilai.
Presi il mio arco e la mia faretra e scoccai alcune frecce sui manichini per sfogarmi. Li centrai tutti in pieno, al cuore.
Ad un certo punto sentii delle grida provenire dall'arena delle spade. Corsi velocemente perchè avevo un brutto presentimento che venne confermato.
Percy stava urlando contro Nico -  Tu non tocchi mia sorella neanche con un dito!- urlò mio fratello.
- Fermi! Fermi stupidi!- gridai.
Appena mi videro si fermarono - vai via, bambina! - ruggì Percy.
- Basta Percy, smettila di essere iperprotettivo come una mamma chioccia- urlai.
Nico mi corse incontro  e mi abbracciò - hai ragione Spartha non vale la pena di litigare. Non siamo bambini, sappiamo quel che facciamo-
Percy brandì la spada e disse - la vedi questa Nico? Se provi a toccare mia sorella con un dito, questa spada taglierà la tua testa -
Nico scosse la testa, si pulì con la mano il taglio sanguinante e disse – Che esagerato Percy, io posso fare quello che voglio senza bisogno di chiederti nulla-!
Io rincarai la dose – Non sei la mia mamma, smettila di comportarti come se lo fossi-
Lui pestò un piede a terra e disse – Allora forse è meglio se non metti più piede nella mia camera -
Io sospirai - perfetto, vado a prendere le mie cose - risposi incamminandomi verso la casa di Poseidone.
Entrata presi tutti i miei vestiti e oggetti personali, e li riunii in una borsa. Mi misi a piangere, non avevo nessuna intenzione di litigare con mio fratello, non volevo farlo arrabbiare soprattutto per un motivo così stupido.  Uscii dalla casa di Poseidone non facendo caso allo sguardo arrabbiato di Percy e percorsi la strada per la casa di Nico, il quale mi aspettava sulla porta con un sorriso.
Nico mi abbracciò - Qui sei la benvenuta -
Ringraziai , presi dell'alcool e inizia ad disinfettargli. il labbro che si era morso per la troppa rabbia.
- Cavolo che male!- gridò
- Comportati da uomo e non lagnarti - dissi acida
Presi un cerotto e glielo attaccai.
Mi sedetti sul letto e proposi – Che ne dici di una sessione di spada?-
Lui annuì.
Era bravissimo, uno spadaccino nato, ma dal mio canto anche io ero molto brava e veloce perciò il duello si concluse in un pareggio.
Stremata mi accasciai sull'erba  e lui i fianco a me.
Era bellissimo, i capelli neri aggrovigliati gli davano un'aria misteriosa.
Sciolsi i miei dalla coda che di solito portavo, e ricaddero in tutta la loro lunghezza sulle mie spalle.
- Sei come dire… Bella?-
Io sorrisi – Come dire … grazie- poi pensai a quello che mi aveva detto- solo perchè ho sciolto i capelli?-
- Certo che no, tu sei davvero bella… Non solo i tuoi capelli- disse impacciato
Cercò le mie labbra e posò le sue e iniziammo un bacio dolce, fresco. Quanto amavo i suoi baci.
Nico mi piaceva davvero, era un bellissimo ragazzo e anche se bisognava scavare a fondo aveva un lato dolce e tenero.
- Sei strana, ma sei speciale- disse rotolando sopra di me.
-Parliamo di te?-
Lui rise . Era straordinario fare l'amore con lui sotto al cielo come la prima volta.
Poi vidi Annabeth e Percy attraversare i boschi e venire verso di noi. Percy sembrò arrabbiatissimo quando ci vide, ma Annabeth lo trattenne per una braccio. La ragazza aveva capito.
Anche Nico li vide, e mi portò alla sua capanna dove continuammo da dove avevamo finito
Lui mi accarezzò la guancia e mi diede un buffetto. Aveva gli occhi tristi, di una strana malinconia che li accendeva. Il suo sorriso era sghembo, ma triste.
- Nico che succede?-
Lui sospirò e mi fece un'altra carezza - mi ricordi tanto mia sorella Bianca-
- Davverp?-
Lui si mise a sedere di fianco a me sul letto, si piegò e rovistò sotto al materasso. Prese una foto e me la mostrò.
Raffigurava lui, da piccolo con una ragazza dai capelli castani, più o meno della mia altezza e con i miei stessi occhi marroni.
- Ma tu sei figlio di Ade, come mai non l'hai riportata indietro?- chiesi stupefatta, guardando quella ragazza che mi assomigliava così tanto.
Lui rispose - è rinata- poi riflettè - non è che... Sai ti assomiglia tantissimo... Non è che si è rincarnata in te? Avete anche quasi lo stesso carattere-
Io scossi la testa. -Ho quattordici anni e Bianca è morta da quattro, non può essersi rincarnata in me-
Lui mi guardò attentamente e rispose - a volte gli spiriti possono entrare nei corpi di chi è gia nato da tanto, ma non importa Spartha, l'importante è che tu sia qua con me-
Riguardai quella foto, Bianca rideva tenendo Nico sulle ginocchia. Gliela posi e lui la rimise sotto il materasso.
- Vado a fare un giro- gli dissi.
Lui annuì e io uscì.
Piper mi attendeva al laghetto.
C'era anche Hazel.
- Ciao Spartha- disse Piper - lo sai che stiamo organizzando Hazel ed io, un ballo per Natale?-
Io sorrisi, ma non mi piaceva ballare.
- Ti porterà Nico?- chiese di nuovo Piper.
Hazel battè le mani - sii il mio fratellone sarà felicissimo di portarti!-
- anche io sarei felice di andare con lui, ma non saprei cosa mettermi... Ho solo pantaloni e canotte-
Piper e Hazel mi presero sottobraccio - andiamo a New York a fare shopping?-
Ne avevo proprio bisogno. Per sfogarmi, e dimenticare per un po’ mio fratello.
Prendemmo una biga, io mi godevo il sole e il vento sulla mia faccia mentre Hazel guidava i cavalli.
- siamo arrivate- disse Piper.
Parcheggiammo. New York era una città molto bella e soprattutto addobbatissima per il natale, mancavano quattro giorni al 25 dicembre.
- Dai entriamo in questo negozio- disse Piper eccitatissima.
Mi lasciai trascinare, mentre loro rovistavano in cerca del vestito perfetto per me.
- questo ti piace?- disse Piper mostrandomi un abito semplicissimo bianco e lungo.
- Nah, troppo semplice- risposi io
- e allora questo?- disse Hazel mostrandomi Il Vestito.
Sembrava una torta nuziale, color rosa shocking, con sei strati di sottogonne duecentomila fiocchetti e merletti da far impazzire persino la regina Elisabetta.
- ehm no grazie Hazel-
Lei fece il broncio - sono sicura che ti starebbe benissimo, ma se proprio non vuoi- disse
Guardai tra le grucce, e vidi il vestito adatto a me.
Era verde smeraldo corto davanti e lungo dietro.
Lo mostrai alle ragazze - che ne dite?-
Hazel e Piper cinguettarono - provalo ti prego Spartha!-
Entrai nel camerino e provai quel vestito. Mi stava davvero bene, e lo ammetto mi piaceva tantissimo.
Uscii dal camerino e le ragazze applaudirono. Andai a pagarlo.
Poi aiutai le ragazze a scegliere, ma alla fine presero i rispettivi vestiti che avevano proposto a me. Anche se Hazel sembrava un palloncino molto decorato e Piper sembrava avesse una tunica.
Tornammo al campo mezzosangue.
Appena Nico mi vide scendere dalla biga mi corse incontro.
-Hai fatto dei buoni acquisti?-
-Hazel mi ha consigliato veramente bene- dissi ironica.
Poi vidi Percy.
Andai da lui e gli tirai  la manica della felpa e  chiesi - facciamo pace brother?- dissi - ti prego-
Lui rise e disse - non posso tenerti il broncio sister, dopotutto ho esagerato io-
-Sono contenta che tu l’abbia capito-
Io sorrisi
 
Io e mio fratello andammo d'amore e d'accordo per i cinque giorni successovi. Il giorno di Natale mi svegliai, con Nico accanto a me dopo una notte di fuoco.
- Questo è per te spero che ti piaccia- disse arrossendo.
Io aprii la scatola e… Un delizioso cagnolino ne uscì fuori.
 - dei Nico che cosa tenera!- dissi dandogli un bacio sulla guancia.
Lui sorrise e disse - prego, basta che lo chiami Bianca!-
Lo abbracciai - certo che si!-
- ora vado a prepararmi per stasera, ci vediamo- urlai uscendo dalla porta.
Corsi da Piper, Annabeth e Hazel, con il mio vestito nel sacchetto.
Per prima cosa aiutai molto con le decorazioni, e devo dire che la sala grande era decorata benissimo.
Le luci a forma di civetta, tridente, teschio, faretra e altri simboli troneggiavano in tutta la sala. Il cibo preparato da una catering di New York svettava con un dolce profumo, la musica era sublime.
Vi infilai il vestito, e mi feci acconciare i capelli da Hazel.
Anche se erano un po' troppo elaborati mi piacquero molto. Anche le altre ragazze erano bellissime.
Poi arrivarono i ragazzi. Mio fratello mi disse - sei stupenda sister-
Io gli buttai le braccia al collo e ricambiai il complimento.
Poi arrivò il mio principe oscuro. Il mio amore, il migliore di tutti.
-Nico - esclamai
- sei bellissima, ti dona molto questo vestito- disse lui.
Ballammo tutta la sera il lento. Sembrava di stare nella magia più bella. Era un’atmosfera magica.
Gli buttai le braccia al collo e osservai i suoi occhi. Erano senza nessun ombra triste. Ero riuscita a guarirlo.
Sulle note di "the time of my life" Nico mi baciò.
- resteremo per sempre insieme?- chiese
- per sempre-
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: NathalieKheel