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Autore: Akeryana    02/06/2015    3 recensioni
[Dal capitolo 1]
Era sperduta nella neve e le vennero in mente le parole che un giorno sentì da una persona a lei cara, ma non riusciva a ricordarsi chi fosse.
"E' così fredda"
"La neve è candida"
"Cos'è qualcosa di candido?"
"Qualcosa di non rosso"
"E cos'è qualcosa di rosso?"
"Un mostro che succhia il sangue delle persone. Un mostro che ha sembianze umane."
Vide avvicinarsi un uomo....Con gli occhi rossi....
< Ciao bambina, posso succhiare il tuo sangue? >
L'uomo cercò di prenderla ma venne fermato da un...ragazzo.
< Leon >
***
"Un vampiro. Sono creature oscure a cui non bisogna avvicinarsi e se lo farai, verrai catturata...."
Il ragazzo si avvicinò a quell'innocente creatura porgendole la mano che lei afferrò e lui la strinse a se.
"Da quegli occhi"
***
< Adesso basta Diego! >
< No Francesca, io non mi arrendo! Dimmi perché non vuoi stare con me >
< Perché tu sei un vampiro e io odio i vampiri, sei fortunato a non essere ancora morto >
***
< Violetta, dicci che cosa sta succedendo! >
< I vampiri parlano da giorni di un peccato che tu e Leon avete commesso >
< Un peccato che se venisse scoperto, per me e Leon sarebbe la fine >
Paring: Leonetta, Diecesca, Fedemilla
Genere: Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le storie di vampiri e umani'
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Lo spettacolo

 
 
Quando scoprirai
Che il grande amore esiste
Che c'è ancora chi resiste
Vive già per te,
Io credo in me!
 
 
<<  Non potete farlo!  >>   iniziò a strillare Emma mentre due vampiri, assunti da Leon per cacciarla per favore ad Andress, la trascinavano fuori dalla scuola e Andress guardava la scena dal tetto della scuola.
Si sentì mettere una mano sulla spalla, si girò e vide Leon. Non si dissero nulla, si guardarono fino a che Andress di slancio abbracciò Leon, che dopo un po’ ricambiò l'abbraccio.
<<  Leon.. Grazie di tutto.  >>
<<  No Andress, non devi ringraziarmi. Abbiamo preso la decisione giusta.  >>   disse mentre guardava Emma, che era stata buttata in una pozza di fango mentre i due vampiri ridevano divertiti.
Emma guardò Leon, che era ancora abbracciato ad Andress e gli gridò contro   <<  Tu credi di essere il migliore, di poter difendere tutti i tuoi amici vampiri..   >>  un ghigno divertito si formò sulle sue labbra  <<  Ma la tua piccola e fragile umana? Credi di poter proteggere pure lei da tutti i pericoli che ci sono.. Anche da te stesso?  >>   scomparve in una nube nero pece.
Nel mentre nella mente di Leon rimbombavano le parole "Proteggerla.. Anche da te stesso"
 
 
Illusioni non ne abbiamo più.
I veri amici noi.
 
 
Leon e Violetta erano nell'aula musica a provare la coreografia per lo spettacolo. Stavano ballando davvero bene, quando Violetta mise male il piede e stava per cadere ma Leon la prese in tempo sollevandola e tenendola tra le braccia.
<<  Ehm.. Grazie, sono un po’ maldestra.  >>  disse Violetta tenendo gli occhi su Leon.
<<   Solo un po’?  >>   chiese sarcastico, facendo fare una piccola risata alla sua amata.
<<  Si hai ragion..  >>  non terminò la frase che Leon l’abbracciò di slancio  <<   Leon.. Cosa fai?  >> 
Il vampiro la sollevò da terra, sempre tenendola fra le braccia, e la fece sdraiare sul divanetto che si trovava nella stanza mentre lui le si sedeva accanto.
<<   Violetta devo farti una domanda importante   >>   disse mentre nella mente rimbombavano ancora le parole di Emma di quella mattina. E aveva ragione. Non poteva difenderla per sempre da lui, la sua sete di sangue quando le era vicino era tanta e a stento riusciva a controllarsi, ma per salvarla c’era un'unica cosa da fare..   <<  Vuoi diventare un vampiro?  >>   la guardò negli occhi e cambiarono colore, da verde smeraldo divennero rosso cremisi.
<<   Leon io.. Si. Voglio essere un vampiro.  >>   gli sorrise dolcemente. Leon non aveva ancora i poteri completi e di conseguenza non poteva trasformarla. Ma appena sarebbe arrivato il momento lo avrebbe fatto senza esitazione.
Violetta si rimise seduta e lo abbracciò, Leon la strinse a se per poi accarezzarle la guancia coi polpastrelli delle dita e lasciarle un dolce bacio sulle labbra.
Non sapendo che qualcuno li stesse spiando.
 
 
Cuore mio
Non stancarti mai di amare
E di ripetermi
"Diventerai quello che già sei. Un guerriero vero!”
 
 
Era arrivato il fatidico giorno, i ragazzi erano emozionati ed entusiasti. Finalmente avrebbero dimostrato che vampiri e umani potevano vivere insieme. Leon e Violetta avrebbero dato tutto il loro amore e la loro passione per il canto per dimostrarlo.
Il sipario si alzò  e i ragazzi cominciarono a ballare sotto le note di Junto somos Mas.
 
 
¿Quién le pone el límite al deseo
cuando se quiere triunfar?
No importa nada,
lo quiero es cantar y bailar
La diferencia está aquí adentro
en mi circuito mental.
Soy una estella destinada a brillar.
 
 
Aprì Ludmilla il numero con la parte iniziale della sua canzone, anche se l’aveva scritta fingendo di essere la ragazza che sua madre voleva. Infatti appena si presentò con quella canzone ne rimasero tutti spiazzati, ma dopo compresero il motivo.
Ludmilla si muoveva in modo sinuoso e armonioso. Sembrava davvero una stella. Ma Francesca non era  dello stesso avviso.
 
 
Encuentro todo en mi música
porque estoy siempre bailando.
Yo necesito que mi música
me diga que estoy buscando,
buscando en mi.
 
 
Entrò sul palco con dei passi di hip hop. Seguita dai ballerini, alcuni umani e altri vampiri, che poi alcuni si aggiunsero a Ludmilla imitando i suoi movimenti.
Francesca terminò la strofa uscendo di scena dal lato destro seguita dai ballerini, mentre Ludmilla da quello sinistro seguita anche lei dai ballerini.
 
 
Si hay duda, no hay duda
la única verdad está en tu corazón.
Si hay duda, no hay duda
se hace claro el camino
llegaré a mi destino
 
 
Entrò Leon con un salto sul palco e fu seguito da Diego, Maxi, Federico e Andress, che facevano da ballerini dietro di lui mentre cantava in prima fila. Era stato fatto apposta, Gregorio credeva che mostrando le incredibili capacitò di Leon i giudici, non solo avrebbero capito quali professori insegnavano allo studio, ma anche che lui, il loro futuro capo, era completamente a favore del pacifismo tra umani e vampiri.
Poi tornarono sul palco le ragazze e cantarono insieme il ritornello. Erano in perfetta sincronia. Vampiri e umani potevano collaborare e il consiglio dei vampiri, che erano venuti apposta, ne rimasero sorpresi.
Terminata la canzone, toccava alla band di vampiri, alla quale si era unito pure Diego. Della band ne facevano parte: Leon, Maxi, Andress, Federico e Diego.
 
 
Ven con nosotros y ahora
¡Salta! Mueverte al ritmo
My party people
Uooh
 
Ven con nosotros y ahora
¡Salta! La fiesta ya esta aquí
We can everything you need
Uooh
 
¡Ven aquí ahora y salta!
 
 
I ragazzi iniziarono insieme, ballavano nello stile Hip Hop mentre Adress faceva da DJ per la base.
 
 
Ya estamos acá
Abre paso dale
Súbete a mi nave
Si quieres volar
 
 
La canzone comprendeva una strofa a testa con un assolo e al termine una mossa di freestyle. La prima toccò a Diego, che si mise al centro del palco e cantò meglio di quanto avesse mai fatto. Terminò buttandosi a terra di testa, ma non sbatté perché si tenne con le mani sul pavimento tenendo le gambe in aria e mantenendo il capo a pochi centimetri dal suolo.
Aspettò che gli applausi terminassero per poi, con un salto, alzarsi e tornare al suo posto.
 
 
Te voy a llevar
Donde nadie llega
A otro planeta
En un viaje espacial
 
 
Poi toccò a Federico, Maxi e Leon. Infine tutti insieme cantarono il ritornello per poi concludere la canzone. I giudici iniziarono a scrivere qualcosa, come fecero alla fine della canzone precedente. Era il turno di Veo Veo, ma visto che era cantata da tre umane ai giudici non importò nulla. Ma appena arrivati a Peligrosamente Bellas notarono un enorme contrasto tra Nata e Lara, la prima debole e patetica ai loro occhi, in poche parole un'umana che valeva meno di zero, e Lara, forte ma ugualmente patetica, in poche parole una misera livello tre.
Era arrivato il momento di sorprendere il consiglio dei vampiri. Il loro futuro sovrano avrebbe cantato, avrebbe dimostrato davanti a tutti i suoi sentimenti per una miserabile umana.
Leon entrò sul palco mentre un riflettore lo illuminava e faceva splendere i suoi smeraldi che gli facevano da occhi.
 
 
No me digas lo que piensas
Creo que lo se
Sólo mírame un instante
Y lo adivinare
 
Que difícil fue querernos y dejarnos de querer
Y al final de este camino
Encontrarnos otra vez
 
 
Dal modo in cui cantava, dall'intensità che ci metteva il consiglio dei vampiri compresero che non era una semplice canzone come le altre. Ne furono subito curiosi e interessati, mentre Antonio aveva già capito le intenzioni di Leon.
 
 
En tus ojos no hay secretos
Yo lo puedo ver
Siempre tienes la palabra
Que me hace sentir bien
Que difícil fue querernos y volvernos a querer
Si el amor es verdadero
Todo puede suceder
 
 
Entrò Violetta e i vampiri erano più confusi per altro, mentre Antonio stringeva i pugni. Leon aveva infranto la promessa.
Violetta si sentiva in imbarazzo, come se la stessero guardando per dirle "tu sei sbagliata", Leon le allungò la mano e lei senza nemmeno pensarci l'afferrò subito. Il vampiro l'avvicinò a se e la prese in braccio facendole fare un giro mentre cantavano insieme il ritornello.
 
 
Quédate junto a mi
Paso a paso en el camino
Voy hacerte feliz
Y que el miedo este prohíbo
Abrázame y veras
Que eres lo que necesito
Y no encuentro la manera de decir
Que le das luz a mi vida
Desde que te vi
 
 
Violetta aveva la mano sul collo di Leon, e lui la stringeva per i fianchi. Si guardavano intensamente, quando il vampiro volle fare una modifica al copione. Non sapeva nemmeno lui cosa fosse scattato in lui, forse l'emozione del momento o il desiderio irrefrenabile. Ma in quel momento spense il cervello e baciò Violetta.
Tutti ne rimasero scioccati, nessun vampiro fuori dalla scuola sapeva della loro relazione complicata.
Antonio avvolto dalla nube nera, che lo seguiva in ogni spostamento, comparve sul palco proprio davanti a Leon e Violetta, lei era impaurita e si stringeva al suo amato mentre quest’ultimo invece lo guardava ma non mostrava nemmeno un’emozione.
Antonio si girò verso il consiglio dei vampiri  <<  Non temete miei stimatissimi colleghi, il nostro futuro sovrano Leon ha voluto dimostrare quanta passione ha messo in questo progetto di pacifismo tra vampiri e umani  >>  
 
 
Credo in me e nel mio coraggio,
Che si accende ad ogni avventura,
Credo ancora in tutti i sogni miei.
 
 
 
I vampiri avevano voluto credere ad Antonio e non si posero altre domande, ma dopo per Leon ci fu una bella tirata d’orecchie, la solita quando non faceva ciò che Antonio non gli aveva esplicitamente ordinato.
Anche quando era piccolo andavano così le cose, Leon studiava giorno e notte, non poteva studiare e soprattutto non poteva mischiarsi con gli altri vampiri, visto che Antonio li riteneva troppo inferiori a Leon.
Ma nelle giornate di neve, mentre tutti i bambini erano a giocare, Diego e Federico si infiltravano nella stanza dove studiava Leon e gli tenevano compagnia. Da immaginare quante volte avevano ricevuto una punizione.
Ma per una volta la situazione era cambiata, anzi, era proprio sottosopra.
Però non gli importava, almeno era riuscito a dimostrare a tutti il suo amore per la sua amata e fragile Violetta, anche se forse era un pò troppo fragile e questo Lara lo sapeva bene.
 
 
Finalmente vinco coi tuoi sguardi accesi
E provo come un sentimento nuovo.
Ancora non lo sai
Che presto inizierà
Il nuovo mondo che verrà.
 
 
Violetta sentiva qualcosa di strano nell'aria, aveva freddo alle gambe e alle braccia ed era davvero scomoda. Le era chiaro che non era nel suo letto, appena aprì gli occhi ne ebbe la prova. Era dentro una stanza mal ridotta, non c'era nemmeno un mobile solo polvere e ragnatele. L'unica luce era quella della luna che entrava dalla finestra con la tenda completamente strappata.
L'umana si alzò e si affacciò alla finestra. Era alla fine di un palazzo di almeno sei piani che sembrava stesse per cadere a pezzi.
<<   Chi mi ha portato qui? Chiunque tu sia fatti vedere, lo so che sei qui!   >>  
Si guardò attorno nella speranza che si facesse vedere, ma non dava traccia. Fece per predere il suo bastone ma si accorse che la fodera era vuota, poi sentì qualcuno fischiare.
Si affacciò di nuovo e e vide sul tetto della casa accanto un vampiro, lo notò dagli occhi rossi, che teneva tra le mani il suo bastone. Ma per il troppo buio non si vedeva il suo viso.
<<   Chi sei? Un conoscente di Leon? Mi hai portata tu qui?  >> 
Non ebbe risposta, il vampiro la guardava da lontano con faccia inespressiva, quando si sentì prendere da dietro. Si girò di scatto e vide una schiera di livello E che le si avvicinavano.
Violetta li guardò spaventata sapendo che non poteva difendersi, si rigirò verso il vampiro e gli gridò contro  <<   Ti prego aiutami!   >>   ma nulla, il vampiro la guardava precipitare verso la sua fine.
Un livello E con gli artigli affilati la colpì al braccio facendola sanguinare, questo amplia la loro sete di sangue.
Uno di quelli le stava saltando addosso, era davvero la fine. Violetta chiuse gli occhi attendendo la sua sorte.
 
 
Quando scoprirai
Che il grande amore
Che c'è ancora chi resiste
Vive già per te
Io credo in me!
 
 
Vi mostrerò un dolce sogno la prossima notte.
 
 
Nota autore: sono risorta dall'oltretomba solo per tormentarvi ancora con la mia storia, anzi, con le mie storie. Comunque per farmi perdonare ho fatto il capitolo piu lungo con un finale pieno di domande: chi è quel vampiro che se ne sta lì in mobile a guardare Violetta senza aiutarla? Sarà veramente la fine di Violetta? Chi sarà stato a mandarla in quel posto? Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Recensite.
  
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