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Autore: Destyno    02/06/2015    4 recensioni
Jonah Cousland è sereno: nonostante non veda la sua nobile famiglia che nel giorno del suo compleanno, ama la sua pacifica vita nella Torre del Circolo dei Magi, sulle sponde del lago Calenhad.
Ma il tempo è infine giunto: Jonah deve abbandonare il confortante stato di apprendista mago, per passare il Tormento.
Ciò che nessuno sa è che Jonah è un Maleficar: in segreto ha studiato la magia proibita del sangue, deciso ad usarla per il bene comune.
Reclutato da Duncan per i Custodi Grigi, Jonah dovrà assumere un ruolo che non ha mai desiderato, e organizzare un esercito per far fronte ai pericoli che minacciano la sua patria.
Tempi oscuri minacciano il Ferelden: il Flagello sta arrivando, ma Jonah è sicuro di riuscire a fermarlo… e di riuscire ad uccidere l’arle Howe.
[OOC per precauzione]
[Primo capitolo corto, sorry]
[fanfiction su Origins]
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Alistair Therin, Custode, Morrigan, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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UNO
 
I due templari lo scossero senza la minima delicatezza: anche se Jonah detestava essere trattato come un nobile, aveva sperato di non essere svegliato da una secchiata d’acqua gelida in piena faccia.
«In piedi!» ordinò uno di loro, che il mago non riuscì a riconoscere.
Odiava quegli elmi da templare. Trasformavano le persone in statue, in golem guardiani senza personalità e senza rimpianti.
«Puoi andare a lavarti, Jonah» fece l’altro, con voce leggermente più gentile. Jonah lo riconobbe come Cullen, il templare che qualche mese prima aveva aiutato a nascondere la sua relazione clandestina con una maga del Circolo.
 
Fece un breve sorriso a quel ricordo: stava cercando un particolare libro sulla scuola dell’Entropia, e aveva beccato il templare intento a limonare appassionatamente con una maga elfa dai corti capelli neri.
Se fosse stato un qualsiasi altro mago, probabilmente l’avrebbe denunciato al Comandante Greagoir, ma Jonah aveva un cuore troppo gentile per fare una cosa del genere.
Aveva giurato al templare ed alla maga che non avrebbe mai detto nulla a nessuno – non senza un sorrisino sardonico alla maga e maliziose pacche sulle spalle a Cullen, ovviamente.
 
Si alzò dal suo letto in silenzio e si diresse verso il bagno della stanza, deciso a finire il Tormento il prima possibile.
Immerse le mani in una bacinella di metallo piena d’acqua, e si sciacquò il viso. Rimase per un istante a fissare la sua immagine, distorta e frammentata, che gli rimandava l’acqua. Passò una mano sulla superficie del liquido, e questo si illuminò brevemente.
Ora l’acqua nella bacinella era piatta e liscia come l’olio, e rifletteva i suoi lineamenti proprio come uno specchio.
 
Il Jonah Cousland riflesso nell’acqua aveva corti capelli, rossi come il fuoco – o come il sangue, rabbrividì – un naso dritto e labbra sottili. Pallido come la neve, per via della sua quasi inesistente esposizione alla luce solare, il quadro era completato da due occhi chiari, orecchie a sventola e lineamenti ancora fanciulleschi, nonostante fosse entrato nell’età adulta da quasi tre mesi.
Era strano per lui pensare a sé stesso come ad un Cousland. Suo padre aveva capelli neri, suo fratello Fergus aveva capelli neri, e così sua sorella Elissa.
Spesso aveva preso in considerazione l’ipotesi di essere un bastardo, un nobile solo a metà, ma non aveva mai esposto le sue ipotesi nelle lettere che scriveva alla sua famiglia. La risposta non gli sarebbe importata più di tanto.
Si riscosse. Non aveva tempo di perdersi in futili pensieri.
 
***
 
«Questo è il Tormento: dovrete entrare nell’Oblio e combattere contro un demone, armato soltanto della vostra forza di volontà. Se sopravvivrete, sarete un membro del Circolo dei Magi a tutti gli effetti» proferì il Primo Incantatore Irving.
«In caso contrario, morirete» sentenziò il Comandante dei templari Greagoir.
«Questo lo sapevo già, grazie tante» disse il Cousland, facendo una smorfia.
Aveva ancora il fiatone per via delle scale fatte – nella sua mente maledì chi aveva avuto la malsana idea di collocare la Sala del Tormento in cima alla Torre del Circolo – e non aveva alcuna voglia di farsi ripetere cose che sapeva già.
La Sala era semplice e spoglia: ovviamente a pianta circolare, era ornata solamente di dodici finestre di vetro bluastro, totalmente inutili perché non facevano vedere un bel niente del panorama attorno alla Torre.
Al centro della sala c’era quello che, ad un osservatore distratto, poteva sembrare un braciere che emanava una vaga luminescenza blu. Ma Jonah, come sicuramente anche Irving, riusciva a percepire il grande potere magico che sprigionava il braciere: la luminescenza era causata dal lyrium, il minerale più prezioso di tutto il Thedas. E anche il più pericoloso.
 
Jonah deglutì a vuoto, poi si mosse lentamente verso il centro della Sala.
«Irving, avete qualche consiglio dell’ultimo minuto?» fece, guardando il lyrium nervoso.
Anche se non lo avrebbe mai ammesso, se la stava facendo sotto.
 
Il Primo Incantatore lo guardò con aria paterna e quasi compassionevole
«Ricordate che sarete nell’Oblio. Nulla è ciò che sembra, nel reame dei sogni e dei morti.»
 
«Basta parlare. Che il Tormento abbia inizio» sentenziò Greagoir.
 
Jonah chiuse gli occhi, deglutì un’ultima volta e immerse la mano nel lyrium.
 
Salve a tutti, amici (?)!
Mettiamo subito le mani avanti: questa è la mia prima fanfiction su Dragon Age, ho giocato solo a Origins – niente Awakening, niente Inquisition, niente di niente – quindi se sparo qualche boiata fatemelo notare!
Passiamo ad altro: sì, il protagonista è sia il figlio del teyrn di Altura Perenne che un membro del Circolo dei Magi. Questa particolare scelta delle origini ha origine (perdonate l’orrendo gioco di parole) da una mia bizzarra idea: se l’erede di Altura Perenne fosse stato un mago, con quali orrende torture avrebbe ucciso Howe? E così è nato il tutto :D
In ogni caso, Jonah non è l’erede, essendo il più piccolo dei fratelli: ha infatti una sorella maggiore, Elissa – non mi andava di inventare un nome, così ho scelto quello di default (lo so, sono pigro), che la legittima erede di Altura Perenne dopo Fergus.
E sì, Jonah è un mago del sangue. All’insaputa di Irving (che lo considera ancora il suo pupillo), del comandante Greagoir e persino di Jowan, il nostro piccolo mago nobile ha studiato la proibita magia del sangue, che lui non considera “malvagia”, non più di quanto si possa considerare “malvagia” una spada in sé.
 
Anyway, ho finito di sproloquiare a vanvera!
Se siete stati  così coraggiosi da arrivare fin qui, però, vi meritate un biscotto *porge biscotto*
Con affetto,
Destyno.
   
 
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