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Autore: An13Uta    02/06/2015    0 recensioni
Che fosse una strana non c'erano dubbi.
Dal suo bizzarro accento alle sue strampalate manie,dallo strambo carattere all'aspetto così infantile e giocoso,tutti annuivano quando domandava "Sono strana forte,vero?".
Ma prima di tutto era buffa.
E lo era rimanendo sé stessa.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Utaite Vari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NEE,NEE KOGE-SAN!







Shiro era una persona buffa,o almeno così la vedevano alcuni.

Faceva sempre colazione con lo stesso yogurt e lo stesso muffin. La cosa più buffa secondo Koge era il fatto che il muffin poteva anche cambiare gusto,ma lo yogurt doveva per forza essere alla vaniglia,esattamente come la granita: o era al limone o non la beveva.

La pronuncia di Shiro era buffa. Per quanto bene sapesse il giapponese,non poteva evitare quell'accento italiano che testimoniava la sua origine europea e la faceva suonare tanto strana e,per certe orecchie,adorabile.

Anche il suo carattere era strano. I primi giorni,impaurita da tutto e tutti,parlava solo se interpellata e a volte neppure.
Ma scoperto che non aveva di che essere spaventata,aveva rivelato tutta la sua strana natura, sempre pronta a sentirsi in colpa,giudicarsi male,insultarsi, intimidirsi,fare cose strambe e considerarsi da sola una pazza strana e stupida a dispetto della sua mente sì fuori come un balcone ma anche molto intelligente.

A ciò si era aggiunta la sua passione per qualsiasi cosa nipponica,a partire dalla musica che si sparava nelle orecchie con le cuffie bianche e rosa. Più volte era tornata a casa con dei sacchetti pieni di cose come CD,kokeshi, manekineko*,disegni e pergamene o poster. Quando Kuro aveva chiesto che se ne faceva di tutta quella roba,Shiro le aveva risposto che una parte se la teneva per decorare la sua stanza,mentre l'altra la inviava ai suoi pochi amici che aveva in Italia.

Pure il suo rapporto con gli amici europei era strambo:non andava quasi mai a trovarli,ma quelle poche volte in cui la invitavano era felicissima e si divertiva da matti. Stranamente,sembrava che la distanza e l'assenza aiutassero a mantenere quelle amicizie vive,a differenza di ciò che succede a molte altre persone.

L'aspetto di Shiro era buffo,con quei suoi grandi occhi azzurri e lunghissimi capelli neri che lasciava spesso sciolti ma amava anche raccogliere i code,trecce o complicate acconciature giapponesi. Senza contare la statura:andava da quella più o meno di una bambina a 1,70 metri circa,a seconda del giorno.
Diceva che non assomigliava per niente a sé stessa prima che scoprisse i Vocaloid e si intestardisse di diventarne uno.
Anche per questo cambiava in continuazione:46mimi si supponeva essere inizialmente un Vocaloid capace di cantare in italiano.
Una volta scoperti gli Utaite,nonostante tutto,aveva deciso di tenere quell'aspetto tingendosi i capelli castani e mettendosi lenti a contatto azzurre. Per l'altezza,lasciava che a decidere fosse il giorno,anche se in realtà era alta circa 1 metro e 70.

I suoi argomenti di conversazione erano buffi. Passava da anime a canzoni senza motivi apparenti,e spesso si intrometteva in discorsi con argomenti random:era capace di infilare i pokémon nella discussione di Tenchou riguardo le differenze tra bloomers e mutande.

Tutto di lei era buffo,tranne quando diventava seria o si intristiva.

Era piena di buffe contraddizioni.

Era la prima ad agitarsi per qualcosa,e la sua prima cover era stata “Yukkuri,Shiteitte Ne!”*.

Detestava vedere la gente litigare,ma litigava spessissimo col suo fratellone,anche al telefono.

Le piaceva il suono della chitarra elettrica,ma non aveva idea di come suonarla.

Si divertiva a ballare alla cavolo,ma i vergognava a farlo davanti a tutti.

Diceva di essere una persona taciturna,ma a volte si desiderava stesse zitta un attimo.

Non voleva che i suoi amici fossero tristi,ma era la prima a deprimersi per uno sbaglio.

Era sicura di non essere conosciuta da nessuno,ma quando scopriva di avere dei fan diceva che li avrebbe sposati tutti solo perché l'avevano ascoltata.

E la sua mancanza di stima,le sue espressioni,le sue parole, tutto.
Era semplicemente,irrimediabilmente buffa.


Forse era quello?

-Nee,nee Koge-san!-.

Forse era come spalancava le braccia aspettando di essere abbracciata da lui?

-Nee! Mi è venuta un'idea!-.

Forse per quel suo visetto da bambina?

-Se gli facciamo cantare le canzoni giuste...-.

Forse era per quella sua mente così strampalata e in qualche modo geniale?

-...capiranno che sono innamorati l'uno dell'altra!-.

No,niente di quello.

Koge sorrise,afferrando Shiro e mettendosela sulle spalle: -Me l'hai già detto topolino. Ed è un'idea fantastica.-.

La piccola Utaite affondò la faccia tra i capelli del suo ragazzo-cane,felice.

No,lui amava Shiro non perché era buffa.




Perché era Shiro.









*Manekineko,Kokeshi:i primi sono statuette di gatti con una zampina alzata,le seconde bamboline di legno portafortuna raffiguranti una ragazza con un kimono
*Yukkuri,Shiteitte Ne!:canzone caotica ed esilarante che ti si piazza nella mente e che invita a "prendersela comoda"





 

   
 
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