Sirius Diaries
Prologue
Azkaban, 1 Novembre 1981
«Saresti da rinchiudere ad Azakaban, Padfoot.»
Ho sempre pensato che il destino fosse una cosa curiosa.
È incredibile come in un attimo tutto può cambiare. Tutto a causa sua.
Noi esseri umani camminiamo costantemente appesi a un filo di rasoio. E il destino a volte ti solleva dalla lama, a volte si diverte a farti inciampare.
Ho sempre pensato che il destino fosse una cosa curiosa.
Cambia come vento.
È ovunque, e nessuno é capace di sfuggirgli.
Il destino sembra agire senza seguire un'apparente logica.
Ho sempre pensato che il destino fosse una cosa curiosa.
Si accanisce sempre contro chi non se lo merita. E voi, no, non ve lo meritavate di certo.
Ho sempre pensato che il destino fosse una cosa curiosa.
Si dice che ognuno ha ciò che si merita, che il destino ha in serbo per ognuno di noi esattamente quel che ci meritiamo.
Ho sempre pensato che il destino, alla fine, sapesse cosa stava facendo. Che sapesse il fatto suo e che per tutto c'è una spiegazione logica.
Invece no.
Il destino è solo una mente contorta da un sadico piacere che trae soddisfazione nel fare soffrire gli uomini.
Li innalza più che può verso la felicità, li solleva lontano, lontano dalla dolorosa lama di sofferenze, per poi spingerli giù nel baratro del dolore più cupo.
Il destino è crudele. Il destino è maligno. Il destino ti schiaccia sotto il peso del supplizio.
Perché solo il destino può aver fatto questo.
Perché solo il destino può aver giocato con le nostre vite spensierate fino a questo punto per poi farci questo.
Perché solo il destino può imprimermi nella mente le tue stesse parole, James, quando tu sei morto ed io sono qui.
Perché solo il destino può averti ucciso, avervi ucciso, semplicemente così. Senza darci prima nessun campanello di allarme.
Perché io so che tu non l'hai mai detto sul serio, più di quattro anni fa, dopo quella magnifica ed architettata esplosione nei sotterranei dei Serpeverde, con quel tuo solito ghigno soddisfatto sulla faccia, gli occhiali storti e le guance leggermente sporche di fuliggine.
Eppure eccomi qui, amico. Proprio come ha voluto il destino.
«Saresti da rinchiudere ad Azakaban, Padfoot. Mi fa davvero paura a volte quel che può uscire da quella tua mente contorta.»
Angolo dell’Autrice
Un’autrice che si vergogna terribilmente di essere sparita dalla circolazione per un anno intero, ma che è fiduciosa nel cambiamento, proprio grazie a questa fanfiction bellissima.
Il prologo è da suicidio, lo so, ma vi prego abbiate fiducia in me. Rido da sola quando la scrivo.
Mi sono trovata terribilmente bene a scrivere dal punto di vista di Sirius –apparentemente siamo scemi uguali-.
Sarà divertente, ve lo giuro. Non fermatevi qui.
A presto, non so bene quando perché tra meno di due settimane comincia la Maturità, ma non mi interromperò. Spero.
Grazie mille a tutti,
Alice