02/06/2015
1 recensioniUn amore.
Ogni storia può avere o può non avere un lieto fine, dipende da che punto di vista si guarda "il tutto", ci sarà sempre qualcuno che vince e qualcuno che perde.
Quando si parla di amore però, vincono sempre tutti, beh gli innamorati.
Daniel era morto da tanto tempo e Regina si sentiva più sola che mai.
Avrebbe voluto dirgli almeno addio, ma neanche quello le fu concesso.
Voleva baciare ancora le sue labbra, fantasticare con lui di un loro futuro, scappare in un posto migliore, le bastava essere solo loro due.
Una notte decise di andare nell'enorme giardino che la sua famiglia possedeva, si sedette sul bordo della fontana ad ammirare le stelle e ad abbandonarsi ai ricordi.
Sentì un rumore, ma non alzò lo sguardo, poteva essere sua madre, un ladro, un assassino, per lei non aveva importanza, non aveva più niente da perdere oramai.
-Abbassate l'arco e la freccia, non ho intenzione di far niente, non chiamerò le guardie-
-come facevate a sapere...-
-che mi stavate minacciando? Semplice si dice che un certo ladro è scappato dalle guardie del re, l'unico luogo in cui non verrebbero a cercarvi è in un altro palazzo-
-io non so cosa dire-
-non dite niente e andatevi a nascondere, se stareste al sicuro fino all'alba non vi cercheranno più, almeno per un po'-
-allora posso sedermi qui con voi?-
-Finirete per annoiarvi-
-non penso di riuscire ad annoiarmi con una principessa bella come voi- disse sedendosi al fianco di Regina
-comunque il mio nome è Robin-
-Regina-
Così fu il loro primo incontro, ogni notte lui tornava lì e insieme si sedevano sul bordo della fontana a chiacchierare da conoscenti ad amici, da amici a... era questo il problema.
Regina sapeva solo che se per una notte non avesse visto quegli occhi sarebbe impazzita e Robin sapeva che se per una notte non avesse visto quelle labbra sarebbe impazzito.
Un giorno però Robin non arrivava, era semplicemente in ritardo? L'avevano arrestato? Si era stancato di lei? Regina non faceva altro che porsi mille domande, non poteva vivere senza di lui.
Regina rimase tutta la notte nel loro punto d'incontro e all'inizio dell'alba l'uomo che aspettava con ansia si fece vedere.
-ROBIN!!! O mio Dio credevo di averti perso, ero in pensiero- disse abbracciandolo
-scusami, scusami, scusami, ma ho dovuto aspettare che tua madre smettesse di osservare dalla finestra o mi avrebbe scoperto e tu saresti andata nei pasticci-
-mi sei mancato-
-anche tu, tantissimo, dai ora basta piangere sono qui con te okay?- le disse asciugandole le lacrime con la mano
-promettimi, ti prego, promettimi che non mi abbandonerai mai-
Lui le prese il volto tra le mani e le sorrise
-come potrei farlo? Mi sono innamorato di te Regina dal primo momento in cui ti ho vista, non posso vivere neanche un giorno senza vederti, non riesco a sorridere se non so che tu sei felice-
Finalmente dopo tanto tempo di lunga attesa, le loro labbra si incontrarono in un bacio delicato ma, pieno di amore. Lui non la lasciò mai andare la tenne stretta a se tutto il tempo che per loro sembrò infinito.
-ti amo e non mento se ti dico che tu sei il mio sorriso, il mio respiro, la mia anima.-
Robin quando udì quelle parole uscite da quelle labbra che amava così tanto, non capì più niente dalla gioia, la sollevò di peso e la fece volteggiare nell'aria, come se non ci fosse un domani.