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Autore: ClairllMayne    03/06/2015    0 recensioni
Un cerchio imperfetto, incompleto.
L'uno vicino all'altro, Come se il contatto fisico potesse rafforzare quel legame già indissolubile.
Rimangono così distesi a lungo sul freddo pavimento di una stanza d'ospedale, in silenzio.
Solo i loro respiri, quasi in sincrono, riempiono quel silenzio assordante.
Genere: Erotico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Louis entra nella camera che condivide con Harry in silenzio, quando un sonoro schiaffone lo colpisce in pieno sulla faccia e subito dopo uno "scusa" appena accennato risuona nel buio.
 
 
"Harry mi dispiace io n-" comincia Louis massaggiandosi la guancia che gli brucia, ma viene interrotto da Harry quasi subito.
 
 
 
"Siediti e stai zitto" ordina, prendendo a camminare avanti e indietro per la stanza.
 
Louis seduto al bordo del letto lo segue con lo sguardo mentre con le gambe lunghe e le mani nelle tasche percorre la stanza fino alla finestra e poi ancora fino alla porta, che chiude a chiave una delle tante volte che se la trova di fronte. 
 
 
 
"Ho pensato di lasciarti" dice poi all'improvviso.
 
 
 
"Anzi ti ho proprio lasciato, per almeno un paio d'ore, è bene che tu lo sappia"
 
"Oh"
 
"Stai zitto"
 
"Ma Haz io no-" 
 
"Quale parte di stai zitto non ti è chiara?" chiede, fermandosi e fulminandolo con i suoi penetranti occhi verdi, più scuri adesso, come ogni volta, quando il suo umore cambia anche il colore delle sue iridi pare mutare. 
 
 
 
"Dopo averti lasciato, ho baciato un tizio a caso per la strada"
 
 
 
"HAI FATTO COSA?" grida per poi portarsi le mani alla bocca e "Si sto zitto" aggiunge, fissandolo scontroso, mentre la sua vena da "Sassy Queen" come lo chiama Stan, comincia a farsi spazio, ed è terribilmente difficile da tenere a bada. 
 
Deve fare appello a tutta la sua calma interiore per riuscire a rimanere in silenzio, seduto sul letto come un bambino in punizione. 
 
 
 
"Abbassa quel sopracciglio" lo canzona Harry, coprendo la distanza che li separa con due soli grandi passi e chinandosi per far in modo che la sua faccia si trovi alla stessa alzezza di Louis, ancora nascosta dietro la mano piccola, lasciando scoperti solo gli occhi. 
 
Il respiro fresco di Harry sfiora la sua pelle, il dorso della sua mano.
 
Louis si chiede come faccia a profumare di menta anche a quell'ora della mattina,  dopo una nottata passata tra sigarette e drink, e lo stomaco gli brontola rumorosamente al pensiero di quell'alito fresco e quelle labbra di fragola su quelle di un qualsiasi altro essere vivente su quella terra che non sia lui, ed il suo sopracciglio ancora sale.
 
Harry continua a fissarlo serio, senza togliere i suoi occhi da quelli azzurri di Louis e con l'indice preme sull'arco arcuato del sopracciglio, roteandocu sopra il polpastrello, in una sorta di assaggio rilassante, per poi spingerlo verso il basso nella sua posizione naturale, mentre Louis invece che rilassarsi vorrebbe spaccare tutto.
 
Allora sbuffa contro il palmo della sua mano e "rilassati" sussura Harry, ed un sorriso sghembo e strafottente compare sul sul volto. 
 
Non può vederlo ma le narici di Louis si allargano nascoste dietro la mano che continua a tenere sul volto.
 
Chiude gli occhi e sospira forte cercando di restire alla voglia di dargli una testata e far sparire quella fossetta che ama fa impazzire.
 
Harry lo fissa ancora per un tempo che pare infinto, per poi dargli le spalle e riprendere a camminare.
 
 
 
"Dopo aver baciato lo sconosciuto sono tornato fin qui a piedi e-"
 
 
 
"Con la lingua?" sbotta Louis incapace di trattenersi, togliendo la mano dal volto e salendo in piedi sul letto, come se salire più in alto potesse aiutarlo a vedere le cose da un punto di vista diverso.
 
Harry lo guarda sorpreso da quel gesto insensato è divertito sorride ancora una volta senza smettere di camminare, le mani intrecciate dietro la schiena.
 
 
 
"Con la lingua si" conferma tranquillo.
 
"Ma porca puttana Harry ma che cazz-"
 
 
 
Harry alza una mano per interromperlo, e Louis ancora una volta si zittisce. 
 
Sa di essere dalla parte del torto ma la reazione di Harry a quella situazione era l'ultima cosa che si sarebbe aspettato.
 
Avrebbe preferito che si fosse arrabbiato, che gli avesse urlato addosso il suo risentimento, invece continua a sorride e camminare come se stessero parlando del tempo e non di baci dati a sconosciuti.
 
Baci con la lingua. 
 
 
 
Louis sbuffa ancora una volta e gli da le spalle, voltandosi ad osservare la parete azzurra.
 
 
 
"Stavo dicendo" riprende Harry, "Che dopo aver baciato lo sconosciuto sono venuto fin qui a piedi, ed ho scoperto che certi negozi non chiudono mai, neanche la notte, figo no?" 
 
 
 
Louis non ci può credere che stia davvero parlando di negozi. 
 
Dev'essere impazzito.
 
 
 
"Allora ho deciso di entrare a dare un'occhiata, da uomo single, si intente, volevo comprare una cosa per me, volevo farmi un regalo"
 
 
 
Louis torna a guardarlo, alla parola single il suo stomaco si contorce ancora una volta.
 
 
 
"Così mentre vagavo nel centro commerciale sono entrato in una gioielleria, avresti dovuto vederla, era meravigliosa" 
 
 
 
"Uhm" commenta Louis, continuando ad osservarlo camminare per la stanza, senza capire dove voglia andare a parare.
 
 
 
"Alla fine ho trovato quello che cercavo, solo che non potevo prenderne uno soltanto, perché sai li vendono a coppie. 
 
E non avendo più un ragazzo, visto che sono single..." dice, marcando le ultime due frasi senza smettere di sorridere "ho pensato che forse non avrei dovuto comprarli, perché in fin dei conti io un fidanzato non lo voglio più" conclude, fermandosi davanti a Louis che nel frattempo è sceso dal letto e continua a passarsi una mano tra i capelli, mentre il terrore si impadronisce di lui.
 
Harry gli sta dicendo che non vuole più un fidanzato, non vuole più lui.
 
La vista sembra calare pericosamente quando si sente svenire, e per poco non cade, aggrappandosi alla spalliera del letto. 
 
Harry lo sorregge aiutandolo a sedersi sul letto, il suo sguardo adesso è serio, del suo sorriso nessuna traccia, le fossette sono sparite.
 
 
 
"Harry.."
 
"Lou.."
 
"Io ti amo, ti prego, ti supplico, non lasciarmi"
 
"Non voglio più che tu sia il mio ragazzo Loueh, mi dispiace" dice serio, gli occhi verdi in quelli azzurri di Louis, che incapace di controllarsi crolla in un pianto disperato, senza preoccuparsi di asciugare quelle lacrime che senza pudore inondano il suo volto.
 
Respira a fatica, mentre Harry inchinato di fronte a lui raccoglie una di quelle lacrime amare con l'indice, portandolo poi alle labbra per assaggiarne il sapore. 
 
 
 
"Cerca di dormire un po' adesso Loueh, domani ne riparliamo va bene?"
 
 
 
Louis non riesce a rispondere scosso dai singhiozzi, gli manca l'aria e gli fa male tutto. 
 
La gola li brucia e le lacrime continuano a cadere inarrestabili.
 
 
 
"Loueh per favore calmati"
 
 
 
"Ti prego Haz non lasciarmi" riesce a dire, scosso dell'ennesimo singhiozzo.
 
"Non posso vivere senza di te, non ci riesco. Non volevo ferirti te lo giuro, farò tutto quello che vuoi, qualunque cosa ma ti scongiuro resta con me".
 
 
 
Harry affonda una mano tra i suoi capelli lisci, accarezzandoli piano, lasciandoli scorrere tra le dita.
 
Non dice niente mentre Louis continua a piangere, gli occhi azzurri arrosati dal pianto, spaventati. 
 
 
 
"Non piangere"
 
 
 
"La mia vita non ha senso se tu non ne fai parte. Tu sei il mio universo Harold, sei la mia unica ragione di vita, se il mio intero mondo. Se mi lasci io non esito" confessa tra le lacrime, poggiando la testa contro il petto ampio di Harry che si è seduto accanto a lui sul letto, avvolgendolo con un braccio. 
 
Louis continua a piangere e ad Harry fa male il petto, all'altezza del cuore. 
 
Si chiede come sia possibile che un muscolo possa far male per una sofferenza mentale, gli pare davvero strano, e non gli piace per niente.
 
 
 
"Shhhhh" sussura, cullando Louis tra le sue braccia, finché il pianto non cessa e si addormenta sfinito tra le sue braccia.
 
 
 
 
 
 
 
-------
 
 
 
 
 
"Josh!" 
 
Harry sussura il suo nome nel buio, e quando non risponde poggia una mano sulla sua spalla scuotendolo.
 
"Josh svegliati!" 
 
"Cazzo Styles mi vuoi far prendere un infarto?" si lamenta, puntando i gomiti sul letto.
 
"Lou sta dormendo. La macchina è nel parcheggio?"
 
"Si"
 
"Bene" dice, sorseggiando il caffè che si è appena preparato.
 
"Ma non hai dormito?"
 
"Non ci riesco"
 
"Dovresti riposare"
 
"Riposerò dopo. Le chiavi?" 
 
"Chiedile alla reception"
 
"Ok, grazie Josh, ti devo un favore"
 
"Figurati amico"
 
 
 
Harry si alza e fa per uscire dalla camera, indossa un elegante abito da cerimonia.
 
 
 
"Ehi Harry"
 
"Si?"
 
"Auguri, di cuore"
 
"Grazie".
 
 
 
Poco dopo Harry scende nella hole dell'hotel, un paio di rayban scuri nascondo gli occhi stanchi.
 
Prende le chiavi della Lamborghini e in men che non si dica sta sfrecciando tra le vie affollate di Las Vegas. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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